Necrologi

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baol
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nooooooooo.
il sesto beatle...
...it's only your mind, you know...

L'uomo capisce tutto.
Tranne le cose perfettamente semplici.

errare è umano, correggere lecito, cliccare invia prima d’aver ricontrollato è ma porca tr°i@ che figura di m.rd@.
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Kappo
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Corriere della sera ha scritto:

LA SUA CREAZIONE HA GENERATO UN GIRO D'AFFARI DI OLTRE UN MILIARDO DI DOLLARI

Morto Gygax, creò «Dungeons and Dragons»
Aveva 69 anni. Nel 1974 inventò con Dave Anderson il più celebre gioco di ruolo del mondo

NEW YORK (USA) - Il mondo del gaming lo piangerà. Gary Gygax, uno dei creatori del gioco di ruolo Dungeons and Dragons, è morto nella sua casa di Lake Geneva in Wisconsin. Aveva 69 anni.
Con Dave Anderson, nel 1974 Gygax aveva dato vita alle fantasie medievali del famosissimo gioco che da allora ha contagiato milioni di teen-ager in tutto il mondo.

IL GIOCO - Inizialmente pubblicato dalla compagnia di Gygax, la Tactical Studies Rules (TSR), Dungeons and Dragons è stato il punto di partenza dell'editoria legata ai giochi di ruolo. È ancora oggi di gran lunga il più diffuso e conosciuto gioco di ruolo con 20 milioni di giocatori, traduzioni in molte lingue ed oltre un miliardo di dollari di vendite di libri ed accessori fino al 2004. Ispirato alla mitologia, il gioco originale consentiva ai giocatori di interpretare un essere umano appartenente ad una di quattro classi: guerriero, mago, ladro e chierico, oppure essere un membro di una razza fantasy: nano, halfling o elfo. Le edizioni successive definirono queste tre razze fantasy come 'semi-umani. I giocatori potevano decidere se possedere una classe (guerriero, mago, ecc.) o scegliere una razza semi-umana, ognuna delle quali aveva un proprio set di abilit…, simili a quelle di un guerriero (per il nano), di un misto di guerriero/mago (per un elfo) o di un misto di guerriero/ladro (per un halfling).
Non esistono domande stupide. Solo le risposte possono esserlo.
Prostataingrossata

New York, 26 luglio 1928 - Harpenden, 7 marzo 1999

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Ultima modifica di McA il 21/08/2014, 17:54, modificato 1 volta in totale.
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Q
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11 marzo 1977 - 11 marzo 2008
Francesco Lorusso
“Condividere saperi, senza fondare poteri”

Primo Moroni
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janfree
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« I compagni di Francesco Lorusso qui assassinato dalla ferocia armata di regime l'11 marzo 1977 sanno che la sua idea di uguaglianza di libertà di amore sopravviverà ad ogni crimine.
Francesco è vivo e lotta insieme a noi. »

questa è la frase scritta dai "compagni di lotta" di Francesco sulla lapide.

ho letto la storia su wikipedia e se è come narrata della morte del povero Francesco non può sbattermene di meno, eccezion fatta ovviamente sul piano umano.

se spacchi bottiglie non camminare poi a piedi scalzi.

Ho passato la vita a odiare i vecchi borghesi moralisti, e adesso, precocemente devo odiare anche i loro figli... La borghesia si schiera sulle barricate contro se stessa, i "figli di papà" si rivoltano contro i "papà". La meta degli studenti non è più la Rivoluzione ma la guerra civile. Sono dei borghesi rimasti tali e quali come i loro padri, hanno un senso legalitario della vita, sono profondamente conformisti. Per noi nati con l'idea della Rivoluzione sarebbe dignitoso rimanere attaccati a questo ideale

...
Quando ieri a Valle Giulia avete fatto a botte
coi poliziotti,
io simpatizzavo coi poliziotti!
Perché i poliziotti sono figli di poveri.
Vengono da periferie, contadine o urbane che siano.
Quanto a me, conosco assai bene
il loro modo di esser stati bambini e ragazzi,
le preziose mille lire, il padre rimasto ragazzo anche lui,
a causa della miseria, che non dà autorità.
La madre incallita come un facchino, o tenera,
per qualche malattia, come un uccellino;
i tanti fratelli, la casupola
tra gli orti con la salvia rossa (in terreni
altrui, lottizzati); i bassi
sulle cloache; o gli appartamenti nei grandi
caseggiati popolari, ecc. ecc.
E poi, guardateli come li vestono: come pagliacci,
con quella stoffa ruvida che puzza di rancio
fureria e popolo. Peggio di tutto, naturalmente,
e lo stato psicologico cui sono ridotti
(per una quarantina di mille lire al mese):
senza più sorriso,
senza più amicizia col mondo,
separati,
esclusi (in una esclusione che non ha uguali);
umiliati dalla perdita della qualità di uomini
per quella di poliziotti (l’essere odiati fa odiare).
Hanno vent’anni, la vostra età, cari e care.
Siamo ovviamente d’accordo contro l’istituzione della polizia.
Ma prendetevela contro la Magistratura, e vedrete!
I ragazzi poliziotti
che voi per sacro teppismo (di eletta tradizione
risorgimentale)
di figli di papà, avete bastonato,
appartengono all’altra classe sociale.
A Valle Giulia, ieri, si è cosi avuto un frammento
di lotta di classe: e voi, amici (benché dalla parte
della ragione) eravate i ricchi,
mentre i poliziotti (che erano dalla parte
del torto) erano i poveri. Bella vittoria, dunque,
la vostra! In questi casi,
ai poliziotti si danno i fiori, amici.
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McA
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janfree ha scritto: 11/03/2008, 17:33Ho passato la vita a odiare i vecchi borghesi moralisti [...] In questi casi,
ai poliziotti si danno i fiori, amici.
Questa citazione da Pasolini (di cui - ti faccio notare, Janfree - non hai specificato la provenienza, tanto per rimarcare che Io ho sempre ragione) mi sta sul c@xxo un po' di più ogni volta che viene copiata/incollata e mi tocca leggerla, perché viene sbandierata puntualmente come esempio di grande rigore morale e argomentativo.
Pasolini si faceva i ragazzi di borgata che non avevano una lira e si prostituivano per mantenere le famiglie.
Pasolini, vaffanculo tu, le tue pulsioni animalesche da bestia e il tuo supporto ai poveri poliziotti.

Francesco Lorusso è vivo, anche se gli hanno sparato. Alla schiena.
Ma pensa te se dopo trent'anni non si può fare il necrologio di un ragazzo senza doverci poi argomentare intorno.

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Ciao da McA e da Francesco Caravagli, responsabile relazioni esterne Radio Fujiko.
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janfree
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McA, la prima affermazione non te la critico più perché ho già ribadito mille ed una volta il mio punto di vista privatamente, ho ricevuto la tua approvazione di massima e poi ho pensato che le cose postate fossero sì note che non servisse neppure citarle. non erano la misconosciuta recensione di un album di nicchia...

..e poi,

io criticavo solo il sistema tramite il quale chiunque venga ucciso da uno sbirro per ragioni politiche, sia un eroe. Un martire. Non è sempre vero. Le circostanze in questo caso (se, e ripeto se, sono quelle riportate da Wikipedia), oltretutto, lo negano.
Non insultare inoltre la tua suprema intelligenza ribadendo il fatto del colpo alla schiena: sai bene che in una bolgia come uno scontro di piazza n colpo così al 100% è casuale; inoltre in questo caso specifico le perizie rivelano (col beneficio della "commissione Warren") che al 50% il proiettile proveniva dalle file dei manifestanti, indirizzato alle ff.o.

ripeto, la morte di un ragazzo è una faccenda terribile, una disgrazia indiscutibile. Il valore da attribuire a quella morte invece, di discussioni ne lascia aperte, molte. Di discussioni ch'io neppure volevo cominciare ribadendo solo il concetto di quanto sia terribile il sistema ed ipocrita chi si arroga il valore del "giusto", quando due ragazzi di 20 anni si trovano di fronte armati e spaventati reciprocamente dalle avverse bandiere.

vuoi ti citi Erich Maria Remarque? :)
Ultima modifica di janfree il 13/03/2008, 13:19, modificato 1 volta in totale.
Prostataingrossata

Venuta meno a questa cosa meravigliosa chiamata vita, Etty Sacchi. Così, un salto di trenta pagine in un soffio, dalle lettere ai necrologi.
Ciao Etty.
Spero tu non abbia lasciato un centesimo a quel figlio di latifondisti di E.P. che ti ha leccato il çul° fino all'ultima lettera e che oggi si è fatto battere da Cronaca. Coglione di un uomo. Del resto lo sapevi Etty, è uno della tua razza.
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andy b
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mi piange il cuore.

addio arthur.
T.V.Andy B. - Godi baby,godi. non c'è più ma lo amo lo stesso
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currysauce
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ebbene se n'è andato Erminio Favalli, una delle colonne della gloriosa società grigiorossa.

Ciao Erminio
Prezza

l'ho appena sapunto anch'io... tra le altre cose muore nel giorno del mio compleanno... mi ha rattristato una cifra sta notizia...
una delle ultime volte che l'ho visto, senza neanche conoscermi, mi ha tirato una pacca sulla spalla e poi a salutato l'allegra combricola da bar...
buon viaggio Erminio...
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Vanta
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Svizzera, addio al padre dell'Lsd
Albert Hofmann è morto a 102 anni

Il padre dell'Lsd, Albert Hofmann, è morto all'età di 102 anni nella sua casa di Burg, in Svizzera. Nato l'11 gennaio del 1906, nel 1938 Hofmann scoprì "per caso" il dietilamide-25 dell'acido lisergico, una delle più potenti sostanze stupefacenti allucinogene conosciute. All'epoca, lavorava come ricercatore per l'azienda chimica Sandoz. Inserito nel 2007 nella speciale classifica dei 100 "Geni Viventi", Hofmann è morto a causa di un arresto cardiaco.

Impiegato al dipartimento chimico-farmaceutico dei Laboratori Sandoz, Hofmann giunse fortunosamente alla sintesi dell'Lsd-25 nel 1938, studiando le piante medicinali scilla marina e segale cornuta. Il prodotto però risultò insoddisfacente nel corso della sperimentazione animale e non destò all'epoca alcun interesse fra gli scienziati. Soltanto il 16 aprile del 1943, ripetendo la sintesi dell'Lsd ormai dimenticata, Hofmann scoprì gli incredibili effetti della droga assumendo durante il procedimento parte della sostanza attraverso la pelle. Seguirono poi diverse sperimentazioni su se stesso, grazie alle quali lo stesso chimico riuscì a descrivere nei dettagli gli effetti di alterazione dei sensi e della memoria, le illusioni ottiche e le spettacolari fantasie oniriche provocate dall'allucinogeno. Sull'argomento Hofmann scrisse anche molti libri, fra cui "Viaggi Acidi" e "LSD: il mio bambino difficile".

Divenuto direttore del dipartimento di prodotti naturali alla Sandoz, il padre dell'Lsd continuò ad occuparsi di sostanze stupefacenti per il resto della sua vita, studiando le sostanze allucinogene trovate nei funghi messicani e altre piante utilizzate dagli aborigeni. Trasferitosi con la moglie Anita in Messico, Hofmann si dedicò alla ricerca della Ska Maria Pastora (foglie della salvia dei veggenti), più tardi conosciuta come Salvia divinorum. Fu capace di ottenere campioni di questa pianta, ma non riuscì mai a isolarne il principio attivo.

Hofmann era membro del Comitato per il Nobel, collega dell'Accademia Mondiale delle Scienze, membro della Società Internazionale sulla Ricerca delle Piante e della Società Americana di Farmaceutica.
C'E' PUZZA D'AGLIO!
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chiarezza
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Un pensiero va a Peppino Impastato, ucciso trent'anni fa dalla mafia.

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Allora dimmi se tu sai contare, dimmi se sai anche camminare, contare,
camminare insieme a cantare la storia di Peppino e degli amici siciliani
Allora...1, 2, 3, 4, 5, 10, 100 passi!
...1, 2, 3, 4, 5, 10, 100 passi!
...1, 2, 3, 4, 5, 10, 100 passi!
...1, 2, 3, 4, 5, 10, 100 passi!
Ultima modifica di McA il 21/08/2014, 17:56, modificato 2 volte in totale.
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Brava Chiara.

Discorso su Radio Aut

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janfree
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grande chiara.
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Robert Rauschenberg :'( :'( :'( :'(

gigante dell'arte americana contemporanea, è morto a 82 anni. Rauschenberg è senza dubbio tra gli artisti che hanno scritto la storia dell'arte della seconda metà del Novecento. Fotografo e pittore, insieme a Jasper Jones è considerato uno dei padri spirituali della Pop Art. E' stato uno sperimentatore formidabile che ha attraversato le stazioni più radicali, più calde dell'arte a partire dagli anni Cinquanta.
Forte il legame dell'artista con l'Italia: tra il 1950 e il 1960, nel periodo in cui il suo neodadaismo faceva da tramite tra l'espressionismo astratto e la Pop Art, ha lavorato ed esposto a Roma, Firenze, Venezia. E fu proprio la Biennale veneziana a consacrarlo definitivamente tra i maestri della contemporaneità assegnandogli, nel 1964, il gran premio per la pittura.
Taking pictures is like tiptoeing into the kitchen late at night and stealing Oreo cookies.
(Diane Arbus)
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McA
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ANSA ha scritto:È MORTO SYDNEY POLLACK
(ANSA) - NEW YORK, 27 MAGGIO 2008 - Il regista americano premio Oscar Sydney Pollack è morto a 73 anni di cancro nella sua casa di Los Angeles. Pollack aveva diretto 21 film e 10 show televisivi, recitato in oltre trenta tra film e show tv e prodotto oltre quaranta pellicole.
Aveva vinto un Oscar come miglior regista per La mia Africa nel 1985. Tra gli altri film da lui diretti, Tootsie (1982), I tre giorni del condor (1975), e da ultimo L'interprete, con Nicole Kidman, girato dentro le Nazioni Unite nel 2005.
La carriera di Pollack ha definito un'epoca in cui grandi star come Robert Redford, Warren Beatty e cineasti che sapevano come trattarle (oltre a Pollack, Barry Levinson e Mike Nichols) avevano cambiato i meccanismi di Hollywood, raggiungendo successi di cassetta senza abdicare alle ambizioni artistiche. Hollywood aveva ricompensato Pollack: oltre all'Oscar per La mia Africa aveva avuto la nomination per Non si uccidono così anche i cavalli, del 1969 e Tootsie, del 1982.
Verso la fine della sua carriera Pollack era diventato produttore di film indipendenti: con il partner Anthony Minghella, aveva creato la casa di produzione Mirage Enterprises, da cui sono usciti Ritorno a Cold Mountain e l'anno scorso il documentario Frank Gehry - Creatore di sogni, l'ultimo film diretto da Pollack.
Pochi (un milione di) anni fa conobbi Sydney Pollack, a Bologna. Era relatore di una conferenza al DAMS. In lui vedevo soprattutto l'attore che aveva lavorato con Kubrick in Eyes Wide Shut; scambiare due parole con lui e avere un autografo fu una bella emozione. Poi imparai ad apprezzare i suoi film. Non amai molto La mia Africa, ma adorai Corvo rosso non avrai il mio scalpo!
Tootsie lo conosciamo.

Addio, Maestro.
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Ho letto. La seconda stagione d'oro del cinema americano west coast sta inesorabilmente tramontando.

Corvo rosso non avrai il mio scalpo! è uno di quei film che vale una carriera.
Ultima modifica di Sgt.Pepper il 27/05/2008, 12:59, modificato 1 volta in totale.
Neuz

Ieri sera se n'è andato un grande della moda.

R.I.P. Yves
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