un buon punto di inizio, anche per tutti post che dovessero seguire (altrimenti non si chiamerebbero post) può essere questo:
Arvedi: altre 577 assunzioni
Avviato il piano 2007-2009, legato al ‘raddoppio’ dell’acciaeria
di Andrea Gandolfi
Quasi seicento nuovi posti in tre anni, che puntano su giovani di elevata preparazione, residenti nel territorio o nelle province limitrofe (ma la gran parte è costituita da cremonesi). E’ anche una grande scommessa sul nostro capitale umano il piano triennale di assunzioni dell’acciaieria Arvedi, messo in cantiere in vista del ‘raddoppio’ dell’impianto.
I dati sono stati illustrati ieri da Claudio Resemini, responsabile delle risorse umane del Gruppo. Tra l’anno in corso ed il 2009, le assunzioni saranno complessivamente 577; in attuazione di un piano già avviato, con 23 ingegneri e 31 tecnici diplomati da tempo in addestramento sulle tecnologie dei nuovi impianti. L’ampliamento attende ancora la conclusione dell’iter autorizzativo (manca il disco verde del Comune di Spinadesco); ma si spera di poter avviare presto il cantiere, i capannoni nella zona cremonese sono in fase di ultimazione e - se tutto andrà bene - il ‘raddoppio’ sarà operativo a metà del prossimo anno. Col reclutamento del personale, però, non si può improvvisare: perchè l’inserimento va fatto in corsa, mentre il livello produttivo viene portato a regime; inoltre, l’elevatissimo livello tecnologico dell’impianto richiede una preparazione adeguata e maturata sul campo. «Per questo siamo partiti col necessario anticipo», continua Resemini. Con un primo gruppo di 54 persone, che ha superato l’iter di selezione ed ora sta prendendo confidenza con la futura attività. Attraverso iniziative di formazione e affiancamento che proseguono anche in questi giorni, per le quali il Gruppo Arvedi si avvarrà della collaborazione di Riconversider, società che fa capo a Federacciai. Per almeno un anno, il personale destinato al nuovo impianto non potrà essere impiegato nell’attività produttiva. Come a dire che il lavoro di reclutamento, selezione e formazione, molto vistoso anche sul piano quantitativo, per l’azienda sarà un investimento senza ritorno immediato. Un costo notevole, tutto giocato nel futuro del Gruppo e del suo territorio di radicamento storico. Con il piano di assunzioni avviato dall’inizio dell’anno, l’acciaieria Arvedi si prepara ad un sostanziale raddoppio del personale: oggi, infatti, i dipendenti sono 661. Il Gruppo, invece, vedrà crescere la sua forza lavoro complessiva di circa un terzo, aggiungendo 577 persone alle attuali 1740. Cifre imponenti e in linea con un trend di crescita occupazionale continua (negli ultimi cinque anni, i nuovi ingressi del Gruppo Arvedi sono stati più di 300), che non ha conosciuto battute d’arresto neppure in anni di stagnazione dell’economia. Missione impossibile per molte imprese, ma non per chi ha puntato su tecnologie produttive sofisticate e rivoluzionarie. E sulla massima valorizzazione del capitale umano. Una ricetta che continua a rivelarsi vincente.