Cosa ci faccio in università con un Mac?

Un modo veloce e comodo per risolvere insieme i problemi che ci affliggono come utilizzatori di una macchina.
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baol
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Cosa ci faccio in università con un Mac? Niente.
la succitata frase di unanota mi ha fatto accapponare la pelle

la mia risposta è TUTTO.

cerchiamo di chiarire definitivamente che un mac (sopratutto se parliamo dei nuovi macbook) non solo fanno un sacco di cose mooooooolto meglio dei pc, ma non fanno niente di meno...

fino a qualche mese fa potevo darti ragione: se sei un ingegnere (avevo scritto "ingeniere"  :-[ ) o un architetto e ti serve autocad con il mac non ci facevo granchè...adesso con i nuovi processori ci fai girare tutto quello che ti pare, senza escludere la possibilità di avere un mac "puro"...(in altre parole ci fai girare sopra anche windows solo per quel che ti serve...a meno che addirittura le case di software non si decidano a scrivere un cad per mac...il che secondo me avverrà prestissimo)


chiedere alla sorella del poldo che studia architettura per credere: lei aveva un mac per i cazzi suoi e un pc x l'università..adesso prende un macbook per tutto.

olè
Ultima modifica di baol il 01/12/2006, 9:17, modificato 1 volta in totale.
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unanota
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Alt.

Non ho esperienza di Mac, lo so, però quella frase (sì, magari un po' volutamente "esagerata"), ha un senso.

Studio ingegneria elettronica.
Primo ostacolo: in università ci fanno utilizzare Linux per programmare. Al di là della diversa piattaforma, con Linux possiamo implementare alcune funzioni che in Windows non è possibile fare, ad esempio. Cosa faccio, installo Linux su un Mac? Non credo abbia senso.
Secondo ostacolo: certi programmi di calcolo, come ad esempio Matlab, sono più potenti su Pc e su Linux.
E poi: certi software, come leggo qua e là anche su questo forum, richiedono ancora un "simulatore" Windows per essere utilizzati su Mac.
C'è poi chi mi ha detto (professore in matematica) che il Mac, in quel campo "scientifico", non lo usa proprio nessuno, per le difficoltà di cui sopra, quelle di reperire software, e altre che sicuramente non conosco.
Insomma, spendere tutti quei soldi per una macchina che poi devi "snaturare" per questi applicativi, mi sembra, francamente, poco saggio.
O no?

Certo, a saper utilizzare bene Linux, non combinare pasticci, e trovare tutti i software anche per il "divertimento" (produrre/registrare musica), credo che non ci penserei due volte ad abbandonare Windows.
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baol
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sul versante matematico scientifico lascio la parola a chi ne sa più di me...ma credo che sugli ultimi processori mac, linux si possa installare:

nulla vieta di usarlo finchè devi come linux, e per il resto usi i programmi mac che sono molto più efficienti e facili (tipo anche solo per sbobinare le interviste).

io mi sono laureato con una tesi di linguistica
tutti i linguisti hanno il mac
io avevo il pc...e mi sono trovato nella m.rd@.
il giorno della discussione il mio prof mi ha dovuto prestare il suo computer. pochi mesi dopo ho preso il mac.


ma questo giustamente varia da facoltà a facoltà
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baol ha scritto: sul versante matematico scientifico lascio la parola a chi ne sa più di me...
ma credo che sugli ultimi processori mac, linux si possa installare.
Credo che il problema di un Mac sia proprio quello, tutti gli applicativi per un uso "scientifico"...
Sì, credo che Linux si possa installare su Mac, ma per utilizzare la piattaforma Mac dovrei fare un dual boot, no?!
Qua non so il livello di casino che si può raggiungere, però data l'esperienza con Win/Linux, non dovrebbe essere una buona cosa...
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Un mio caro amico studia Astrofisica. I suoi professori lo obbligano ad usare Linux perché vogliono che tutta la potenza del computer sia votata ai calcoli e non all'interfaccia o ad altre stronzate obsolete.

Da cui il Mac è inutile, in questo senso, come qualsiasi altro sistema operativo di massa. Ma io credo che se tu non devi calcolare il moto parabolico di una colonna di fuoco che si stacca da Vega, puoi tranquillamente usare il Mac.
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La nostra vita dipende ormai da apparecchi delicatissimi, per i quali basterebbe un terremoto o un bombardamento per poterli mettere fuori uso. Cosa te ne fai di un mac se salta la corrente, e questa non può essere ripristinata?
Oggigiorno gli ingegneri sono ancora capaci di eseguire tutti i calcoli a mano, e progettare senza computer? In caso di invasione aliena, ve la sapreste cavare?
Per quanto mi riguarda, spero che il traballante equilibrio su cui viviamo, acceleri la nostra estinzione.
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Il mac ha la batteria al plutonio ricaricabile con la m.rd@.
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baol
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Vitellozzo ha scritto: La nostra vita dipende ormai da apparecchi delicatissimi, per i quali basterebbe un terremoto o un bombardamento per poterli mettere fuori uso.
tipo, che ne so....le case?
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baol ha scritto: tipo, che ne so....le case?
La corrente, i congelatori, il cibo, tanto per fare un esempio.
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Vitellozzo ha scritto: La corrente, i congelatori, il cibo, tanto per fare un esempio.
lo so...il mio commento era ironico...

..ma direi che guerre e calamità naturali sono un fattore malthusiano da molto prima che inventassimo i computer.

dipendere da una macchina ci rende sicuramente fragili, ma non molto più fragili di quanto fossimo nello "stato di natura". girano le palle a pensare che potremmo morire a 50 anni perchè salta la corrente..ma senza corrente molti di noi non sarebbero arrivati nemmeno a 20 anni...

detto questo, capisco quello che vuoi dire e a sprazzi lo condivido  ;)

ma siamo OT.
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Vitellozzo ha scritto: Per quanto mi riguarda, spero che il traballante equilibrio su cui viviamo, acceleri la nostra estinzione.
Alla prossima inversione del campo magnetico terrestre tutta la tecnologia inventata fino a quel momento diventerà completamente inutilizzabile.
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ilpoldo
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Mah, secondo me quello che voleva dire baol è: dato che sui nuovi mac puoi fare dual boot windows, linux e osX che senso ha prendere un pc quando poi sei obbligato a far girare win(non dirmi che useresti SOLO linux)? I mac sono degli ottimi PC con un decente rapporto prezzo prestazioni.

Sono una novità per osX anche i software di virtualizzazione (fai girare windows in una finestra)... Anche se non mi sono mai interessato di tutto l'aspetto tecnico...

Ma il punto è: dato che ci fai girare windows nativo con tutti i driver scritti con cura da mamma apple che problema ti fai?

Ambito scientifico a casa:
Mah i mac non sono poi così male in ambito scientifico... il sistema operativo pesa fino a un certo punto e finchè scrivi tutte le tue interfacce in X11 non credo ci sia sta mostruosa differenza con linux e in omaggio avrai ancora meno complicazioni a portare la stessa applicazione su linux. Dipende dalle tue necessità, ma è possibile che scrivere la UI usando le librerie di OSX renda anche il tutto più veloce.
Sinceramente io uso matlab su mac, non sono sicuro che si siano sbattuti troppo a ottimizzare istruzioni per PPC (ma con i processori intel il problema non si pone più) e non l'ho mai trovato leeento. Poi dipende che numeri macini...

Ambito scientifico hardcore:
Sicuramente avere un sistema operativo più customizzabile può permettere di risolvere molti problemi, lavorare con dispositivi costruiti ad hoc etc..
Eppoi nell'ambito sci generalmente non ci sono troppi soldi quindi pc+linux sono un'accoppiata imbattibile.... ah i bei tempi in cui si usavano ancora gli sgi oppure sun... Qualche anno fa l'altivec dei PPC era una cosa abbastanza presa in considerazione. Qualcuno c'ha pure costruito un cluster di mac e con buoni risultati a quanto pare...


Personalmente:
In genrale io mi trovo infinitamente meglio con mac rispetto a PC per tante piccole cose tipo il cercare files, il fare banali operazioni come spostarli, organizzarli, rinominarne 200 (automator), il dover perder meno tempo a configurare il sistema checckando box a caso.
E poi a questo punto il discorso delle prestazioni ha sempre meno senso.

L'unica cosa che mi spezza il cuore è quanto peggio gira maya su mac (anche qui ci sarebbe da dire che mental ray è praticamente più veloce.

La cosa che mi manca di più in assoluto di windows è: tasto destro>Nuovo>File di Testo.
La cosa che preferisco di più di mac OS: melina-barra spaziatrice (ricerca con spotlight).

Il programma che mi manca più di win...:veder maya girar bene anche su mac (che proprio non c'è direi un qualche videogame)
Il programma che preferisco su mac: Shake e tutta la suite di Final cut!
Ultima modifica di ilpoldo il 01/12/2006, 13:32, modificato 1 volta in totale.
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ilpoldo ha scritto: Mah, secondo me quello che voleva dire baol è: [...]
ecco!

:)

sono stato spiegato?

grazie ilpoldo! so di poter sempre confidare in te...
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cosa ci faccio in università con un mac !?!?!?!?!?


Se apri il lettore cd puoi usarlo come poggiatazza.  :D

A parte gli scherzi... se non e' troppo vecchio puoi farci tutto cio' che puoi fare con un altro qualsiasi pc.
Anzi... anche meglio, visto il s.o. si apple che ha meno bug di microsoft.

In genere poi nelle universita' italiane se colleghi con un cavo lan ad una presa entri in internet tranquillamente... almeno all' uni statale di Milano e' così e pure in quella di Cagliari.

A buon intenditor poche parole!
Ultima modifica di WebDataBank il 02/12/2006, 1:39, modificato 1 volta in totale.
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.ferro
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Faccio solo un cammeo per Unanota: dai poco ascolto a quello che ti dicono al Politecnico di Milano, soprattutto i professori, su tutto l'ateneo se ne salvano 5 e stanno tutti cercando di salpare per lidi migliori.
Che un professore universitario ancora non abbia capito che Darwin altro non è che una distribuzione di Linux (FreeBSD, ormai l'ho scritto in 50 thread) dotata anche di un framework X11, sulla quale girano tutti i software di calcolo scientifico attualmente in auge, è abbastanza grave, che uno studente non usi Google per informarsi lo è un po' di più.

Chiuso il cammeo posso ufficialmente informarvi che il 70% comunità scientifica statunitense utilizza Macintosh e che all'MIT esiste un datacenter costituito integralmente da Powermac in parallelo e viene utilizzato per il calcolo degli scostamenti tra le placche tettoniche.
In Italia, dove nella ricerca siamo indietro qualche centinaio di anni, esiste comunque una ricca comunità (soprattutto fisici della materia e biologi) che utilizza Mac con gioia.

Che Darwin sia un po' lento nelle fork dei processi è risaputo, ma credo che questa finezza non sia proprio alla portata di tutti gli utenti.

Mi permetto anche di commentare l'OT sulla "dipendenza dalle macchine", oltre al fatto di essere, appunto, un OT, voi umanisti ce lo avete già cantato e ballato questo argomento, spero per voi che sappiate riparare uno spinterogeno quando verrà la guerra atomica oppure gli alieni.
Ultima modifica di .ferro il 02/12/2006, 21:36, modificato 1 volta in totale.
I videogiochi non influenzano i bambini. Voglio dire, se Pac-Man avesse influenzato la nostra generazione, staremmo tutti saltando in sale oscure, masticando pillole magiche e ascoltando musica elettronica ripetitiva......
Kristian Wilson (Nintendo INC, 1989)
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Grazie a ilPoldo e .ferro per i commenti "tecnici".  :)

Mi basavo su consigli, bene averne ricevuti altri e diversi.
Quando butterò via il mio attuale computer, farò meglio le mie considerazioni.
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Secondo me bisogna tornare completamente ai calcoli a mano. Un ingegnere deva lavorare bene anche scrivendo sulla pietra. Il fatto che un gigantesco apparato di conoscenze si basi su dei fragili circuiti mi spaventa.
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.ferro
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Allora direi che dovresti mollare d'urgenza qualsiasi cosa tu stia facendo, correre ad iscriverti ad Ingegneria, prendere velocemente la laurea utilizzando unicamente i calcoli manuali convicendo in questo modo tutto l'ateneo della validità della tua teoria.
Poi da li in poi è tutta discesa.
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.ferro ha scritto: Faccio solo un cammeo per Unanota: dai poco ascolto a quello che ti dicono al Politecnico di Milano, soprattutto i professori, su tutto l'ateneo se ne salvano 5 e stanno tutti cercando di salpare per lidi migliori.
Che un professore universitario ancora non abbia capito che Darwin altro non è che una distribuzione di Linux (FreeBSD, ormai l'ho scritto in 50 thread) dotata anche di un framework X11, sulla quale girano tutti i software di calcolo scientifico attualmente in auge, è abbastanza grave, che uno studente non usi Google per informarsi lo è un po' di più.

Chiuso il cammeo posso ufficialmente informarvi che il 70% comunità scientifica statunitense utilizza Macintosh e che all'MIT esiste un datacenter costituito integralmente da Powermac in parallelo e viene utilizzato per il calcolo degli scostamenti tra le placche tettoniche.
In Italia, dove nella ricerca siamo indietro qualche centinaio di anni, esiste comunque una ricca comunità (soprattutto fisici della materia e biologi) che utilizza Mac con gioia.

Che Darwin sia un po' lento nelle fork dei processi è risaputo, ma credo che questa finezza non sia proprio alla portata di tutti gli utenti.
Finalmente ci siamo arrivati.
.ferro ha scritto: Mi permetto anche di commentare l'OT sulla "dipendenza dalle macchine", oltre al fatto di essere, appunto, un OT, voi umanisti ce lo avete già cantato e ballato questo argomento, spero per voi che sappiate riparare uno spinterogeno quando verrà la guerra atomica oppure gli alieni.
Ma non credo sia questa la questione più probabile. Gli umanisti servono semplicemente perché quando gli ingegneri invecchiano ed entrano nella prospettiva della morte i primi devono dire ai secondi come comportarsi. Il progresso non e' solo "riesco a traslarmi da un luogo ad un altro grazie ad un supporto di una certa natura", il progresso e' anche linguaggio, teorie e metateorie.

Ma siamo in Italia, o una cosa produce denaro o e' inutile.
Ultima modifica di Anonymous il 03/12/2006, 16:44, modificato 1 volta in totale.
Oh Bucaiola! Tu mi tradisci! Tu dici "VENGO!" e invece tu pisci!
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