Venerdì 15, sabato 16 e domenica 17 settembre, a Modena, c'è il Festivalfilosofia.
Qualcuno di voi ha intenzione di andare?
Festival della filosofia
Moderatore: .ferro
- Vitellozzo
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Ultima modifica di Vitellozzo il 04/09/2006, 20:56, modificato 1 volta in totale.
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Guardo il programma della prossima settimana e poi, una volta organizzato, vengo.
Oh Bucaiola! Tu mi tradisci! Tu dici "VENGO!" e invece tu pisci!
Mi gusta, ed è domenica mattina, si potrebbe fare, vedo...rootsman ha scritto: io andrò domenica mattina a modena a sentire Galimberti
partendo da Bologna
...integrare la sconfinata equazione dell'universo per mezzo dell'Integrale elettrico di vetro, dal respiro di fuoco
- VogliamosoloMekkà
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IO avevo intenzione per venerdì pomeriggio a carpi per Todorov, secondo voi è una follia, franco volpi a sassuolo poi rtreno e todorov a carpi?
Vogliamo solo McA! Vogliamo solo McA! Vogliamo solo McA...
Pioggia sì, ma se pur pressati sotto i portici di piazza Grande si è riusciti ad ascoltare. Conferenza allucinante, Galimberti è un grande, oltre che un simildemagogo visto quanta gente è riuscito ad attirare...
Discorsi comprensibilissimi anche per chi è più o meno digiuno di filosofia, ma ricchissimi di contenuto. Tremate, gente, tremate...
Discorsi comprensibilissimi anche per chi è più o meno digiuno di filosofia, ma ricchissimi di contenuto. Tremate, gente, tremate...
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il tremate gente tremate è riferito alle cose che ha detto?marlenina ha scritto: Tremate, gente, tremate...
io non lo conosco ma l'argomento della lezione l'ho trovato interessante
"L'uomo nell'età della tecnica"
volevo sapere se è un pessimista (ormai la tecnica predomina sull'uomo)
o se lascia qualche speranza............
dai 'na gioja!
Egli stesso ha tenuto a dirci come sia inutile che nasconda il suo pensiero, estremo sì, ma convinto... nada speranza. Mi pare che proprio nella conclusione abbia esposto i pensieri più "truci"... rifacendosi ad Heidegger: non è inquietante tanto il fatto che il mondo diventerà un immenso apparato tecnico, quanto il fatto che la psiche umana non è preparata a ciò.
Ma, di fatto, tutti i temi connessi alla sua filosofia della tecnica sono inquietanti. E dato che la tecnica è presente in ogni angolo di realtà, ogni angolo ha la sua sfumatura più o meno marcatamente inquietante.
Ma, di fatto, tutti i temi connessi alla sua filosofia della tecnica sono inquietanti. E dato che la tecnica è presente in ogni angolo di realtà, ogni angolo ha la sua sfumatura più o meno marcatamente inquietante.
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- Vitellozzo
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"Ormai solo un dio ci può salvare".marlenina ha scritto: Egli stesso ha tenuto a dirci come sia inutile che nasconda il suo pensiero, estremo sì, ma convinto... nada speranza. Mi pare che proprio nella conclusione abbia esposto i pensieri più "truci"... rifacendosi ad Heidegger: non è inquietante tanto il fatto che il mondo diventerà un immenso apparato tecnico, quanto il fatto che la psiche umana non è preparata a ciò.
Ma, di fatto, tutti i temi connessi alla sua filosofia della tecnica sono inquietanti. E dato che la tecnica è presente in ogni angolo di realtà, ogni angolo ha la sua sfumatura più o meno marcatamente inquietante.
Martin Heidegger.
Un dio, ovviamente, che se ne stia bene al riparo da ogni entificazione dell'essere...
Mi ha colpito molto l'affermazione di Galimberti, sulla possibilità che hanno oggigiorno i tecnici di bloccare l'intero impianto (il gestell di Heidegger, tanto per intenderci), astenedosi dal compiere anche solo semplici funzioni. Un tempo, per avere gli stessi effetti occorreva mobilitare masse gigantesche. Questo può ricordarci il "Der Arbeiter" di Juenger: in cui si precognizzava la nascita di una elite sacerdotale di tecnici: oggigiorno, una tale casta già regge le nostre vite. Il fatto che comunque la titanica macchina della tecnica sia vulnerabile all'azione dei singoli, ci riempie di speranza.