sinistra e pacifismo

Dal greco = spazio aperto

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joaopinta
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altro che pacifismo
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roveretooooooooo!
mik
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mi ritengo anche io in questo periodo un non violento, i vari esempi di violenza fisica e verbale mi disgustano (insomma il già citato modello tibetano).
anche se auspico quasi sempre una soluzione diplomatica (che non priva l'uomo della propria dignità), purtroppo mi rendo conto del fatto che non sia sempre praticabile e mi viene subito da pensare al massacro di srebrenica, momento in cui l'onu doveva reagire perchè la situazione lo richiedeva! tuttavia mi pare, al di là dell'esempio, davvero un paradosso che l'onu garante della pace nel mondo usi violenza in certi casi!
c'è una via d'uscita?????
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(A)narchiste
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Vitellozzo ha scritto: Io penso che nessuno voglia la guerra: nessuno, nella storia, è stato mai tanto stupido da cercare la morte di tante persone. Ma il cammino della storia porta fatalmente a situazioni di contraddizione, in cui le forze che tendono allo scontro sono maggiori di quelle che tendono alla pace, e così finisce che ci si ammazza.
Tutto si fa alla teoria "Io ce l'ho più lungo di te". Scazzi maschilisti.
A proposito quante donne nella storia hanno dichiarato guerra?
Oh Bucaiola! Tu mi tradisci! Tu dici "VENGO!" e invece tu pisci!
TylerDurden

(A)narchiste ha scritto: Tutto si fa alla teoria "Io ce l'ho più lungo di te". Scazzi maschilisti.
A proposito quante donne nella storia hanno dichiarato guerra?
(A)narchiste una volta eri uno dei miei utenti preferiti,
ma le tue ultime uscite irriconoscibili ti fanno scivolare all' ultimo posto della mia top5.

questo tuo preteso femminismo spicciolo è semplicemente ridicolo. un' uscita ad effetto falsa in partenza,
un sofisma demente, l' ostentazione di un sessismo ipocrita.
tu scrivi:
(A)narchiste ha scritto: Tutto si fa alla teoria "Io ce l'ho più lungo di te". Scazzi maschilisti.
A proposito quante donne nella storia hanno dichiarato guerra?
..ma c@xxo TUTTE. tutte le donne che si sono trovate in una posizione di potere e coercizione hanno scatenato guerre esattamente come i loro corrispettivi maschili.
a iniziare da quella tr°i@ di Cleopatra fino alla Tatcher aka Lady di Ferro, da Miss 'Condolcezza' Rice a Sua Maestà Regina Elisabetta che scatenò la guerra di corsa senza lesinar pompini a Sir Francis Drake. e Isabella di Castiglia che in nome del Cattolicesimo e dell' unità nazionale dichiarò guerra al mondo arabo?

la donna non è più 'buona' dell' uomo.
questo non significa che sia vero il contrario.
ogni pretesa visione manicheista dei sessi è semplicemente ridicola.
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Vitellozzo ha scritto: Il paradigma della guerra, nell'Iliade, contempla una donna come causa scatenante del conflitto.
Intendo guerra decisa, pianificata e responsabilmente attuata.
TylerDurden ha scritto: (A)narchiste una volta eri uno dei miei utenti preferiti,
ma le tue ultime uscite irriconoscibili ti fanno scivolare all' ultimo posto della mia top5.
E' inevitabile. L'uomo cambia, insegnava Siddharta. Acquisce esperienza, talvolta non allineata.
TylerDurden ha scritto: la donna non è più 'buona' dell' uomo.
questo non significa che sia vero il contrario.
ogni pretesa visione manicheista dei sessi è semplicemente ridicola.
Trovo comunque ancora valida la mia pretesa di femminismo, che in realtà è riconducibile sostanzialmente alla pacata nocività del matriarcato, in quanto l'assenza del ventre creativo è un utile deterrente alla regolazione comportamentale. Ovviamente ogni teoria, corredata dalle dovute eccezioni, fa di essa una teoria scientifica tutto sommato accettabile sul piano reale, ma Popper potrebbe avere torto.

Attenzione, non ho parlato di superiorità od inferiorità della donna. Dalle tue parole si evincono associazioni di idee che involontariamente mi hai attribuito.
Ultima modifica di Anonymous il 14/09/2006, 1:37, modificato 1 volta in totale.
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flatlandiaman
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Scusa la mia ignoranza... non capisco che cosa tu intenda...
(A)narchiste ha scritto: Trovo comunque ancora valida la mia pretesa di femminismo, che in realtà è riconducibile sostanzialmente alla pacata nocività del matriarcato, in quanto l'assenza del ventre creativo è un utile deterrente alla regolazione comportamentale.
:o
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VogliamosoloMekkà
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Carissimo (A)narchiste, penso che tu abbia toccato il punto centrale della questione, la affronterò nei primi 3 punti.

1) Popper dopo Lakatos è da buttare nel cesso, almeno per quanto riguarda la questione per cui lo hai citato.

2) La nozione di potere così come è inteso in occidente si basa sulla figura del padre, così come la nozione di domino, quindi nel momento in cui nomineremo regina, imperatrice, o ministro degli esteri una donna essa si troverà a ricoprire una carica maschile, e a comportarsi con una "logica" maschile (del resto anche la "logica" così come noi la intendiamo affonda le sue basi nelle nozioni di dominio e potere tipicamente maschili).

3) La nozione di potere si riflette nelle istituzioni di potere, ma essendo le nozioni in movimento con la storia, si spera che con l'emancipazione della donna, e la sua ascesa a posizioni di prestigio sociale, le forme di vita associata si evolvano in meglio insieme alle nostre nozioni.

4) Quando faccio una distinzione tra violenza e aggressività, intendevo dire esattamente l'opposto di quello che è stato detto quà: io voglio considerare la guerra un fine e non un mezzo.
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flatlandiaman ha scritto:Scusa la mia ignoranza... non capisco che cosa tu intenda...
:o
La possibilità di ospitare una vita, con conseguente regolazione ormonale, portano la donna a volgere lo sguardo su problemi e di conseguenza soluzioni che l'uomo ignora, o comunque affronta in modo diverso per natura. Questa non è storia, filosofia, geografia, ingegneria. E' pura e semplice regolazione ormonale.

Ad esempio Alessandro ha menzionato Isabella di Castiglia, Cleopatra, ecc. Nell'anno 512, ma si possono analizzare infinite date, si potrebbe stilare una lista di pazzoidi sanguinari che non finisce più. Lo si ritrova tranquillamente sulla percentuale di killer seriali. Oppure si guarda qui, molto tranquillamente sulle percentuali di ristretti nelle carceri italiane, se proprio vogliamo fare i pignoletti.

Sì, ed uno dirà, ma la donna è sempre stata tenuta sotto discriminata, ecc. Sì è vero, ma se confrontiamo il comportamento della schiavitù maschile e di quella femminile notiamo una radicale differenza nell'impostazione della vita, nelle prospettive di rassegnazione, ecc.
Gio Vox ha scritto:Sta dalla parte delle femmine perchè è senza una donna.
E' un uomo(?) senza dignità. Come lo ero io un tempo.
Non proporre queste uscite altrimenti attacco a scrivere in dialetto.
VogliamosoloMekkà ha scritto:1) Popper dopo Lakatos è da buttare nel cesso, almeno per quanto riguarda la questione per cui lo hai citato.
Sì, ma tutti non è che assecondando Imre, una corrente butta nel cesso Popper al massimo.
VogliamosoloMekkà ha scritto:2) La nozione di potere così come è inteso in occidente si basa sulla figura del padre, così come la nozione di domino, quindi nel momento in cui nomineremo regina, imperatrice, o ministro degli esteri una donna essa si troverà a ricoprire una carica maschile, e a comportarsi con una "logica" maschile (del resto anche la "logica" così come noi la intendiamo affonda le sue basi nelle nozioni di dominio e potere tipicamente maschili).
Ti posso assicurare che se l'imperatrice, la regina, la console, ecc. avesse agito da donna sarebbe morta per cause misteriose. Nella storia, salvo eccezioni hanno assecondato la carica maschile poiché era l'unica concepita.
Vitellozzo ha scritto:Le amazzoni vivevano in una società ginecocratica, e non mi risulta fossero pacifiste o pacifiche.
Ed oltre alle amazzoni? Cerchiamo di essere obiettivi, all'esempio delle amazzoni ne corrispondono migliaia di esempi fallocratici.

Non metto in discussione la dignità di "esseri umani", ma la donna è diversa dall'uomo nel concepire la realtà.
Ultima modifica di Anonymous il 14/09/2006, 16:12, modificato 1 volta in totale.
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ianpaice
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scusate ma qui si va fuori tema

vi faccio una domanda più esplicita: perchè sul poster di rifondazione (che chiaramente ho appeso in camera) dell'anno scorso ci sono bandiere della pace e cortei pacifisti e adesso la stessa rifondazione, non mi interessa se a malincuore o che altro, vota a favore dell'intervento in libano?

cioè: sicuramente la guerra in iraq è la conseguenza dell'asservitismo all'america che del resto ci attanaglia dai lontani anni '50 (elvis  :D) quando ci hanno fortunatamente salvato il çul° con la creazione del piano marshall, e non sono totalmente sicuro che una corrente profondamente anticapitalista come an e simili (paradossalmente almeno quanto rifondazione), dux docet, abbia accettato di leccare il çul° a fottuti yankees solo per restare in una rosicata maggioranza (anche se è tutto da vedere).

detto questo, è comunque impensabile proclamare la differenza tra guerra e pace che sostanzialmente distingue intervento iracheno e libanese: ci può stare che l'onu è daccordo, ci può stare che andiamo la indipendentemente dagli americani (non sono al corrente della situazione ma comunque non penso tarderanno a dare manforte ai razzisti medio-orientali), ma sta di fatto che la CI ANDIAMO CON I FUCILI

detto anche che un'intervento disarmato sarebbe suicida, volevo ricordare la figura di un tale gandhi che, pur essendo stato trascinato nella tomba dalla sua non violenza, ha difatto cambiato uno stato il quale ora, se non sbaglio, è retto da una sua parente (ma potrei sbagliarmi, comunque non c'entra), e che comunque è estremamente più civile di quando fottuti inglesi ci prendevano il tè delle 5

per cui, preso per buono il concetto che la non violenza è completamente diversa dal pacifismo (da quanto leggo nei post precedenti), PERCHE' RIFONDAZIONE CI TIENE A DEFINIRSI PACIFISTA QUANDO POI, DI FATTO, NON LO E'?

non ditemi "per non far cadere il governo" perchè sennò domani vado a mettere le bombe a montecitorio
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ianpaice ha scritto: scusate ma qui si va fuori tema

vi faccio una domanda più esplicita: perchè sul poster di rifondazione (che chiaramente ho appeso in camera) dell'anno scorso ci sono bandiere della pace e cortei pacifisti e adesso la stessa rifondazione, non mi interessa se a malincuore o che altro, vota a favore dell'intervento in libano?

cioè: sicuramente la guerra in iraq è la conseguenza dell'asservitismo all'america che del resto ci attanaglia dai lontani anni '50 (elvis  :D) quando ci hanno fortunatamente salvato il çul0 con la creazione del piano marshall, e non sono totalmente sicuro che una corrente profondamente anticapitalista come an e simili (paradossalmente almeno quanto rifondazione), dux docet, abbia accettato di leccare il çul0 a fottuti yankees solo per restare in una rosicata maggioranza (anche se è tutto da vedere).

detto questo, è comunque impensabile proclamare la differenza tra guerra e pace che sostanzialmente distingue intervento iracheno e libanese: ci può stare che l'onu è daccordo, ci può stare che andiamo la indipendentemente dagli americani (non sono al corrente della situazione ma comunque non penso tarderanno a dare manforte ai razzisti medio-orientali), ma sta di fatto che la CI ANDIAMO CON I FUCILI

detto anche che un'intervento disarmato sarebbe suicida, volevo ricordare la figura di un tale gandhi che, pur essendo stato trascinato nella tomba dalla sua non violenza, ha difatto cambiato uno stato il quale ora, se non sbaglio, è retto da una sua parente (ma potrei sbagliarmi, comunque non c'entra), e che comunque è estremamente più civile di quando fottuti inglesi ci prendevano il tè delle 5

per cui, preso per buono il concetto che la non violenza è completamente diversa dal pacifismo (da quanto leggo nei post precedenti), PERCHE' RIFONDAZIONE CI TIENE A DEFINIRSI PACIFISTA QUANDO POI, DI FATTO, NON LO E'?

non ditemi "per non far cadere il governo" perchè sennò domani vado a mettere le bombe a montecitorio
Semplicemente perché i governi sono a loro volta governati dalle corporazioni. Quindi gli interessi non s'imperniano su di te "mezzasega", ma vertono sui capitali.
E c'è gente che va' a votare credendo ancora che cambino le cose  ;D
Ultima modifica di Anonymous il 14/09/2006, 17:45, modificato 1 volta in totale.
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Ranca

E poi l'india, gandhi o non gandhi, c'ha l'atomica.
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Ranca ha scritto: E poi l'india, gandhi o non gandhi, c'ha l'atomica.
Ma è ovvio, l'atomica ce l'ha l'Iran, l'Uzbekistan, Israele, il Pakistan, ecc. Sono tutti lì, in tensione, tutti a far vedere quanto è potente l'ultimo prototipo (in realtà basta quella meno potente per spazzare via una fetta di pianeta). Parte una testata per sbaglio, saltiamo in aria tutti quanti. Ragazzi miei i valori e gli ideali ce li hanno solo i pazzi, il denaro è il vero motore dello stato attuale di cose.


Ultimamente come avrete notato mi sto scazzando. Ma davvero tanto. Ogni volta che vedo politicanti, negoziatori, sciamani porporati, pontificanti, idioti in divisa, ed altre caste del genere desidererei veder fioccare le granate. Sto arrivando all'insostenibile. E questo non va' bene.
Ultima modifica di Anonymous il 14/09/2006, 18:43, modificato 1 volta in totale.
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Domanda :
Com'é che il "governo BerlusKaiser" faceva missioni di guerra - E tutti a dargli contro -, mentre il "governo Mortadella" fa le missioni di pace - E tutti a tener botta -

a me sembra che partano soldatini in entrambi i casi.... ed armati di tutto punto...

Credo che stiamo perdendo di vista qualcosa....
Non esistono domande stupide. Solo le risposte possono esserlo.
redkilla

quanto quoto kappo!!!!
speriamo che il libano non faccia la fine dell'afganistan...
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Vitellozzo ha scritto: Le amazzoni vivevano in una società ginecocratica, e non mi risulta fossero pacifiste o pacifiche.
Non ho detto che le donne debbano essere pacifiste per forza, ho solo detto le forme delv nostro viver associati sono influenzate genealogicamente dalla società patriarcale.
(A)narchiste ha scritto: La possibilità di ospitare una vita, con conseguente regolazione ormonale, portano la donna a volgere lo sguardo su problemi e di conseguenza soluzioni che l'uomo ignora, o comunque affronta in modo diverso per natura. Questa non è storia, filosofia, geografia, ingegneria. E' pura e semplice regolazione ormonale.
Se parli di ormoni dietro di te c'è storia, filosofia, geografia, ingegneria. Pensare che la scienza ti dia una spiegazione oggettiva delle "cose in sè" è pura e semplice superstizione. Tanto per cominciare non ci sarebbe scienza se non ci fosse stata democrazia ad Atene, e il conseguente pensiero che la verità è una cosa a cui possiamo giungere dimostrandola agli altri, e non una cosa di origine divina che dice un sacerdote, come era nelle monarchie il cui potere era legittimato dal divino. Il pensiero scientifico è figlio di un determinato modo di vedre la realtà che persuppone la nozione di potere patriarcalmente intesa.
(A)narchiste ha scritto: Sì, ma tutti non è che assecondando Imre, una corrente butta nel cesso Popper al massimo.
Ci sono due cose al mondo che non posso tollerare: i popperiani e i ciellini.
(A)narchiste ha scritto: Ti posso assicurare che se l'imperatrice, la regina, la console, ecc. avesse agito da donna sarebbe morta per cause misteriose.
No, neanche "la donna" è una realtà ontologicamente data e scesa dal cielo, ma anche il comportamento da donne non esiste a prescindere dalla cultura in cui queste donne sono cresciute, la donna è donna perchè così è pensata dal maschio, e così lei pensa se stessa. quindi si sono comportate da donne, non potevano fare diversamente, piuttosto hanno governato da maschi perchè come giustamente hai detto tu...
(A)narchiste ha scritto: Nella storia, salvo eccezioni hanno assecondato la carica maschile poiché era l'unica concepita.
(A)narchiste ha scritto: Non metto in discussione la dignità di "esseri umani", ma la donna è diversa dall'uomo nel concepire la realtà.
Questo è fondamentale per qualunque tipo di femminismo, che a differenza di Platone che eguagliava uomini e donne deffemminalizzando la donna, deve partire dal modificare la realtà partendo dall'elevare la posizione sociale della donna.
ianpaice ha scritto: scusate ma qui si va fuori tema

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cioè: sicuramente la guerra in iraq è la conseguenza dell'asservitismo all'america che del resto ci attanaglia dai lontani anni '50 (elvis :D) quando ci hanno fortunatamente salvato il çul0 con la creazione del piano marshall, e non sono totalmente sicuro che una corrente profondamente anticapitalista come an e simili (paradossalmente almeno quanto rifondazione), dux docet, abbia accettato di leccare il çul0 a fottuti yankees solo per restare in una rosicata maggioranza (anche se è tutto da vedere).

detto questo, è comunque impensabile proclamare la differenza tra guerra e pace che sostanzialmente distingue intervento iracheno e libanese: ci può stare che l'onu è daccordo, ci può stare che andiamo la indipendentemente dagli americani (non sono al corrente della situazione ma comunque non penso tarderanno a dare manforte ai razzisti medio-orientali), ma sta di fatto che la CI ANDIAMO CON I FUCILI

detto anche che un'intervento disarmato sarebbe suicida, volevo ricordare la figura di un tale gandhi che, pur essendo stato trascinato nella tomba dalla sua non violenza, ha difatto cambiato uno stato il quale ora, se non sbaglio, è retto da una sua parente (ma potrei sbagliarmi, comunque non c'entra), e che comunque è estremamente più civile di quando fottuti inglesi ci prendevano il tè delle 5

per cui, preso per buono il concetto che la non violenza è completamente diversa dal pacifismo (da quanto leggo nei post precedenti), PERCHE' RIFONDAZIONE CI TIENE A DEFINIRSI PACIFISTA QUANDO POI, DI FATTO, NON LO E'?

non ditemi "per non far cadere il governo" perchè sennò domani vado a mettere le bombe a montecitorio
Si può pensare che l'intervento militare in Libano sia il male minore visto che gli israeliani ci stavano facendo l'ira di dio, ma bisogna ricordare che del resto neanche l'onu è poi una organizzazione che si bsa su interessi umanitari, come vuole far credere, il potere funziona in un determinato modo, e l'onu non può che tornare utile ai ricchi del pianeta, e del resto la struttura economica politica e sociale è quello che è, se si decide di fare politica attraverso un partito bisogna scenderci a patti. Per questo ne AN ne Rifonda possono essere neanche lontanamente considerati anticapitalisti ( il duce invece è stato citato a sproposito). Tutto questo è poi dimostrato dal fatto che L'India che ha avuto Gandhi ora è un paese dalle profonde contraddizioni.

Vengo anch'io a mettere le bombe...
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