Caso Welby. Piergiorgio ha smesso di vivere

Dal greco = spazio aperto

Moderatore: .ferro

Grande Gila
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Io sono totalmente a favore dell'eutanasia, in quanto una persona deve sentirsi libera di fare ciò che vuole.
Oltretutto stare nelle sue condizioni non era solo una sofferenza psicologica ma anche fisica.
Non capisco perchè accanirsi a curare un paziente affetto da tale malattia se lui stesso è il primo a non voler essere guarito.
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Jusbiland
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SONO COMPLETAMENTE D'ACCORDO CON GG.
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PER LA MIA VITA DECIDO IO, NON GLI ALTRI CHE NON POSSONO PROVARE CIO' CHE PROVO IO.
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Q
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io sono contrario all'eutanasia, ma non mi sembra fosse questo il caso.
quello di Welby era un caso lampante di accanimento terapeutico, in quanto senza macchinari assurdi sarebbe morto molto prima, ma la vita che ha avuto in più è stata di sofferenza.
io sono ultracontrario all'accanimento terapeutico.
“Condividere saperi, senza fondare poteri”

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gasta
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Io sono d'accordo con l'eutanasia.

Eppure non e' cosa semplice.
Estendendo il discorso di jusbi allora lo stato dovrebbe garantire a chi si vuole togliere la vita in qualsiasi momento zone adibite al suicidio, no?

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Non lo so.
Quando penso all'eutanasia penso alla dignita' di un uomo, non alla sua liberta'.
O meglio, alla liberta' di andarsene dignitosamente, senza diventare qualcos'altro....
Grande Gila
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il discorso dell'eutanasia salta sempre fuori quando ci sono casi estremi. Non è una vera e propria forma di suicidio.
Credo che quando una persona come Welby abbia condotto una vita così sofferente non vedo perchè a priori gli si possa togliere il diritto di farla finita.
A quale scopo uno si può opporre? Se per esempio una persona crede nella vita è giusto allora che essa decida per un'altra che non crede più nella vita?
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Piperita
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io penso che parlare di eutanasia non sia semplice in quanto ci sono moltissimi casi uno differente dall'altro e ognuno è da considerarsi a sè..
in questo caso non posso che trovarmi d'accordo con chi ha appoggiato la fine dell'accanimento nei confronti di chi ha chiesto da tempo di poter essere liberato da una tale agonia....
Ultima modifica di Anonymous il 21/12/2006, 14:00, modificato 1 volta in totale.
che cosa farei, io, che cosa potrei mai fare, tutto il giorno, voglio dire, tra il campanello del risveglio e quello del sonno?..
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Jusbiland
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gasta ha scritto: 21/12/2006, 12:28Estendendo il discorso di jusbi allora lo stato dovrebbe garantire a chi si vuole togliere la vita in qualsiasi momento zone adibite al suicidio, no?
beh non mi sembrava di aver detto questo (o di aver parlato di suicidio), ma se qualcuno l'ha capita così, spiego meglio la mia frase,anche perchè chi si vuole suicidare lo fa comunque senza che nessuno gli dica nulla,solo che se una persona soffre all'inverosimile credo che sia giusto ascoltare la sua volontà, e non insistere causandogli ancora più sofferenza.
Ranca

Secondo me il discorso eutanasia non e' poi cosi' delicato, nel momento in cui ci si pone questa domanda:

fino a che punto la legislatura deve sottostare alla morale (nel caso particolare dell'Italia, alla bigotta e ammuffita morale cattolica)?
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ianpaice
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Io, al contrario di voi, ho ascoltato la voce dell'illuminante Giulio.
Non è colpa vostra, è un privilegio concesso a pochi. 8)

Scherzi a parte, io sono assolutamente favorevole all'eutanasia, in quanto espressione della libertà dell'uomo di scegliere.
O, se la vogliamo mettere in termini strettamente legali, libertà del paziente di rifiutare una terapia.

Il problema di molti è l'intravisione, nel prossimo futuro, ovvero quando l'eutanasia sarà finalmente legale, di una buona-morte sistematica, che tolga dalle liste delle pensioni i vecchi, una volta raggiunta l'età pensionabile (che se andiamo avanti così sarà di cent'anni).
Non è uno scherzo, l'hanno detto veramente. Un prete. Oltre a un'evidente insostenibilità della tesi, in quanto l'eutanasia va esplicitamente richiesta dall'interessato e non da parenti o da chi ne fa le veci (lo stato?), ciò evidenzia comunque la fallacia delle argomentazioni, propria di chi è spinto a sostenere una tesi senza motivazioni o ragioni, solo perchè migliaia di anni fa qualche ebreo l'ha scritto su una pergamena, che poi è stata fascicolata insieme a tante altre ed ha preso il nome di bibbia (che poi, in realtà, non c'è neanche scritto).
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ora, sento molti politici e cattolici parlare di omicidio.
nel caso di questo paziente la morte sarebbe arrivata per soffocamento (lento) nonostante i macchinari lo tenessero in vita.
faceva fatica a respirare.
io dico, se non sei d'accordo con l'eutanasia, prova a infilare la testa solo per 10 minuti in un sacchetto di plastica... allora?
e vorrei ricordare che (es. La Russa) queste persone sono contrarie all'eutanasia ma favorevoli alla PENA DI MORTE.
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ianpaice ha scritto: 21/12/2006, 14:52Il problema di molti è l'intravisione, nel prossimo futuro, ovvero quando l'eutanasia sarà finalmente legale, di una buona-morte sistematica, che tolga dalle liste delle pensioni i vecchi, una volta raggiunta l'età pensionabile (che se andiamo avanti così sarà di cent'anni).
Ma guardando in un'ottica moooolto futura, io non la vedo come un'idea così assurda. Certo, bisogna svincolarla da questo contingente, proiettarla in un futuro non so poi quando remoto, e dimenticare la ragione per cui è stata pronunciata. Se ne sono avverate tante di cose che erano credute assurde... il Mondo nuovo o 1984 docent, ma anche la storia in sé.
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concordo con Q. Il caso Welby era un caso di accanimento terapeutico, sospendere il funzionamento di quelle "macchine" che lo tenevano in vita (se quella si può chiamare vita!) non è eutanasia ma lasciarlo morire come doveva accadere anni fa. Credo sia giusto che una persona che soffre da molti anni di una malattia inguaribile possa decidere se morire o meno. L'eutanasia è una pratica che permette di morire "dolcemente"; mentre l'accanimento terapeutico mantiene in vita una persona attraverso macchinari che ti permettono di continuare a vivere ma recano sofferenza. Sono favorevole all'eutanasia ma non all'accanimento terapeutico.
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hanno dovuto bendarmi perchè vedessi un po' meglio...hanno dovuto drogami per farmi rimanere sveglio...hanno dovuto sudare per prendermi le misure...ora mi vestono loro e io posso tornare a cucire (ministri)
Neuz

Io non sono favorevole di principio all'eutanasia.
Non sono favorevole all'accanimento terapeutico.
Sono favorevolissima al Testamento Biologico.
Credo che le cose si debbano muovere in Italia. (Ce ne sono tanti come Welby). Mi si stava stracciando l'anima vedere che i politiconi non si decidevano a fare qualcosa di concreto ma solo a darci tutti i loro pareri di cui non mi fregava nulla.

Ho avuto modo di seguire molte lezioni con il Dott. Riccio (Colui che ha staccato le macchine a Welby), per via che sono in Croce Rossa. Una grande persona.
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Vitellozzo
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Ma cosa c'è dopo? Io credo non vi sia nulla, e che l'eternità si realizzi già qui. Allora, è meglio la sofferenza o il niente? Io non saprei...
Neuz

Indubbiamente meglio la sofferenza. Ma io mi sono mai trovata in una condizione di sofferenza del genere? No, mai....tant'è che ti ci devi trovare, per quanto tu possa instaurare il rapporto più empatico del mondo con un malato simile.
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secondo me è meglio il nulla post mortem che la vita in quelle condizioni.
T.V.Andy B. - Godi baby,godi. non c'è più ma lo amo lo stesso
turk-182

Mario Riccio lavora a Cremona.

21-DIC-06  17:03
EUTANASIA: MORTE WELBY, CAPPATO E RICCIO INTERROGATI DALLA DIGOS

Roma, 21 dic. (Adnkronos) - Subito dopo la conferenza stampa convocata alla Camera dei Deputati per spiegare il decesso di Piergiorgio Welby, Marco Cappato, presidente dell'Associazione 'Luca Coscioni' e Mario Riccio, medico anestesista a Cremona che ha eseguito la sedazione per via venosa contestualmente al distacco del ventilatore polmonare su Piergiorgio Welby, sono stati sentiti a Roma dalla Digos come persone informate sui fatti.
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andy b ha scritto: 21/12/2006, 17:49secondo me è meglio il nulla post mortem che la vita in quelle condizioni.
E' vero anche questo. Morire come andare in un'anestesia profondissima, deve essere magnifico. Ecco perchè è bello dormire senza sogni (ossia, senza ricordarli). Ma c'è sempre un dubbio.
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andy b
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ma quale dubbio?

sono sicuro che anche il clero si caga addosso nel momento della morte...:"avrò sprecato tutta la mia vita per un c@xxo?"  "si,coglione!"
T.V.Andy B. - Godi baby,godi. non c'è più ma lo amo lo stesso
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