Caso Welby. Piergiorgio ha smesso di vivere

Dal greco = spazio aperto

Moderatore: .ferro

Neuz

Vitellozzo ha scritto: 21/12/2006, 17:51Morire come andare in un'anestesia profondissima, deve essere magnifico. Ecco perchè è bello dormire senza sogni (ossia, senza ricordarli). Ma c'è sempre un dubbio.
"Morire dev’essere come addormentarsi dopo l’amore, stanchi, tranquilli e con quel senso di stupore che pervade ogni cosa". (Piergiorgio Welby)
turk-182

Libero ha scritto:Mario Riccio è il medico che ha adempiuto alle volontà di Piergiorgio Welby. Il medico, anestesista rianimatore a Cremona, ieri notte attorno alle 23.30 ha sedato e poi staccato il respiratore dell'uomo. Ecco il suo racconto alla conferenza stampa indetta dai radicali e guidata dall'onorevole Marco Cappato: "E' opportuno esserci. Sono anestesista a Cremona, rianimatore, nelle settimane passate, visto l'impegno da 10 anni come componente Consulta Bioetica Onlus, presieduta dal professor Mario Mori bioeticista a Torino. Sono entrato in contatto con la Coscioni e con l'on Cappato". Welby aveva scelto il 21 dicembre perché, racconta Cappato, "aveva deciso che era ora".Cappato e l'anestesista che ha aiutato Welby a morire sono stati poi ascoltati a Roma dalla Digos, come persone informate sui fatti. E il corpo di Piero Welby sarà sottoposto ad anestesia

Riccio ricorda poi come si era proposto per approfondimenti subito recepiti su aspetti tecnici, medici, anche per il suo contributo. E aspetti giuridici. Cappato ha chiesto se poteva concretizzare il desiderio di Welby, non ha visto ostacoli "ritenendo diritto di Welby ampiamente riconosciuto e praticato in italia, per cui mi sono reso disponibile. Con Cappato abbiamo preparato tutto cercando di evitare pressioni sulla mia persona, eravamo pronti a partire appena Piergiorgio ce l'avesse richiesto".
molo

Riccio: "Era la cosa giusta da fare"
Tgcom ha scritto:Prima intervista al Giornale di Mario Riccio, il medico di Cremona che ha ammesso di aver aiutato mercoledì scorso Piergiorgio Welby a morire e che ora rischia 15 anni di carcere per omicidio colposo. Il sanitario è sereno e parla di un "processo kafkiano" che, in caso di incriminazione, verrebbe intentato nei suoi confronti. "Sono calmo e tranquillo - dice il medico -, a posto sia con la mia coscienza che con la legge".
è allucinante
Ultima modifica di molo il 21/12/2006, 18:44, modificato 1 volta in totale.
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Vitellozzo
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Neuz ha scritto: 21/12/2006, 18:00"Morire dev’essere come addormentarsi dopo l’amore, stanchi, tranquilli e con quel senso di stupore che pervade ogni cosa". (Piergiorgio Welby)
Non sono frasi di Welby: ma ha ripreso Attilio Bertolucci (padre del regista):

Poi, stanco s'addormenta e uno stupore
Prende le cose, come dopo l'amore.


"Vento", 1929.

Una frase che è famosa perchè Bertolucci l'ha scritta a 13-14 anni.
jack
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Ma come c@xxo si fa a dire di arrestare chi ha posto fine alle suppliche e alle sofferenze di un uomo che sta vivendo l'inferno in terra??? Perchè sarà anche che non esista alcun paradiso dopo la morte, ma di certo è meglio il nulla che l'inferno.

La vera cattiveria, il vero delitto è l'accanimento terapeutico contro la volontà di un uomo che è totalmente capace di intendere e di volere, cosa che per'altro rende ancora più tremenda la terribile sorte cui la natura lo ha condannato. E' peggio della tortura, è una violazione di ogni libertà e diritto umano. Vergogna a tutti quelli che gridavano di non aiutarlo, vergogna a tutti quelli che chiedono la galera per chi lo ha aiutato, persone crudeli che lanciano i loro moniti ipocriti e codardi, ma terribilmente spietati, e poi se ne vanno in vacanza a sciare sbattendosene il c@xxo che in quel modo contribuiscono al perseverare delle sofferenze di chi dalla vita ha avuto solo dolore. Bastardi crudeli.

Non è eutanasia lasciare che la natura ponga fine ad una sofferenza di cui lei stessa è responsabile. Gli hanno solo staccato il respiratore, la morte è sopraggiunta perchè non si poteva vivere in quello stato.

Terribile anche sottoporlo all'autopsia: l'ennesima cattiveria nei confronti di tutte le persone che gli volevano bene. Ma perchè? Te l'hanno pure detto come sono andate le cose, lo sai bene come c@xxo è morto quel povero cristo. A chi c@xxo serve l'autopsia? Questa è violenza allo stato puro. Stronzi imbecilli.
Ultima modifica di jack il 21/12/2006, 20:36, modificato 1 volta in totale.
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mik
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contro accanimento terapeutico! oggi come oggi anche all'eutanasia, quando la situazione nella quale ci si trova non consente di vivere realmente, non consente di identificarsi e di accettare la propria condizione e soprattutto non sono prospettati mezzi per venirne fuori...non dico per guarire ma per stare meglio, per recuperare anche solo un po' della giusta dignità per sè. Si in questo caso bisognava farlo, è ora di abbandonare questa polverosa morale che impone di non morire col corpo quando ormai si è rassegnati più o meno serenamente dentro.
Neuz

Vitellozzo ha scritto: 21/12/2006, 20:14Non sono frasi di Welby: ma ha ripreso Attilio Bertolucci (padre del regista)
L'avevo presa qualche giorno fa dal blog di Welby e mi pareva di aver letto che fosse sua.
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Vitellozzo
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L'ha detta lui, ma forse ha letto Bertolucci.
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Sdrof
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Alla fine gli argomenti che girano tra i cattolici son sempre gli stessi 4, tutti facilmente disinnescabili.

1- La vita umana appartiene a Dio, non all'uomo.
    Questo credo si tolga rilevando semplicemente che non siamo una teocrazia e che all'individuo è lasciata libera scelta sulle questioni religiose.
2- Sproloqui retorici vari sul valore della Vita e sulla necessità del suo riconoscimento anche da parte laica in una società felice e sana
    Qui basta far notare che è ben misera una società che per amare la vita ha bisogno di obbligare persone come Welby a soffrire. La vita non è un contenitore vuoto, ma è fatta delle scelte che compiamo e della felicità che in essa riusciamo a trovare.
3- Non c'è bisogno di leggi apposta per limitare l'accanimento terapeutico, per sancire il diritto al rifiuto delle cure o per l'eutanasia, perchè possiamo concentrarci sul potenziamento di cure palliative e terapia del dolore.
    Questa è una cazzata: le 2 vie non si escludono affatto, le si può percorrere entrambe.
4- Ah! Dobbiamo preservare la figura del medico, che deve salvare vite e non diventare un dispensatore di morte!
Allora, chiunque rifletta un attimo si accorge che una consistente parte degli interventi medici non sono volti a salvare vite, ma a limitare la sofferenza. Direi che vista in quest'ottica, Riccio ha fatto il medico molto più di quelli che vedono la medicina come il mero e insensato tentativo di allontanamento della morte dal qui e ora, qualsiasi cosa ci finisca in mezzo.
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Domanda.
In Italia ci sono centinaia di malati terminali che vengono tenuti costantemente sedati o sotto morfina, senza applicare ulteriori cure.
Non si tratta forse di accanimento terapeutico anche in questo caso?

Sono d'accordo con quanto richiesto e ottenuto da Welby.
Non esistono domande stupide. Solo le risposte possono esserlo.
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che nervoso gli UDC che parlano di omicidio! bisognerebbe aspettarli fuori dal parlamento e picchiarli di botte.
io stesso avrei staccato Welby se fossi stato un famigliare o una persona vicina lui, nonchè se fossi stato il medico.
la religione cattolica è vista come una religione buona, dove si fa del bene, ci si aiuta, però chissà come mai non esiste la parola LIBERTA'.
VANTArsi non è bello.
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Kappo ha scritto: 22/12/2006, 7:35In Italia ci sono centinaia di malati terminali che vengono tenuti costantemente sedati o sotto morfina, senza applicare ulteriori cure.
Non si tratta forse di accanimento terapeutico anche in questo caso?
il punto è la libertà.
una persona nelle condizioni di Welby che vuole vivere ha diritto ad avere un'assistenza medica che gli consenta, finchè è scientificamente e medicalmente possibile, di vivere.
una persona che di fronte alla malattia e alla sofferenza prolungata si è rassegnata alla morte, che prima o poi arriverà per tutti comunque, e nel pieno possesso delle proprie facoltà mentali ritiene non già di voler morire, ma di non volere più le cure che lo mantengono in vita, deve essere libera di decidere per sé.
testamento biologico.
“Condividere saperi, senza fondare poteri”

Primo Moroni
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Ho già scritto di essere a favore del Testamento Biologico ma non senza dubbi. Cioè...io ora potrei dire, "non rianimatemi" ma poi boh...la speranza è l'ultima a morire. C'è stata gente in coma per anni che poi ce l'ha fatta, si è rimessa in un modo e nell'altro.
Come posso io ora decidere che piuttosto di vivere in un letto per il resto della mia vita preferisco morire?
Piutost de nient le mei piutost!
Mah, mi sa che la soluzione più efficace è rimettersi unicamente alla perspicacia dei famigliari e comunque di chi ci conosce di più.
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Neuz ha scritto: 22/12/2006, 13:51Ho già scritto di essere a favore del Testamento Biologico ma non senza dubbi. Cioè...io ora potrei dire, "non rianimatemi" ma poi boh...la speranza è l'ultima a morire. C'è stata gente in coma per anni che poi ce l'ha fatta, si è rimessa in un modo e nell'altro.
Come il giapponese ibernato in un crepaccio.
Neuz

;D ;D ;D

Quello è un mago.
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Ragazzi, dato che con varie sfumature mi pare si sia comunque tutti d'accordo quantomeno nel difendere l'operato del Dott. Riccio e nella necessità che si apra un dibattito etico, civile e politico serio e non timoroso (intendo nei confronti della Chiesa), propongo di impegnarci tutti  separatamente e nel limite della sbatta e del tempo, a dire la nostra con lettere ai quotidiani, intervenendo su forum etc.

La mia impressione è che in questo caso "l'Italia reale" sia parecchio più aperta di quella che si si vede e vedrà sulla stampa e nel mondo politico (questo sempre per l'influenza della Chiesa), e che far sentire le vere opinioni dei cittadini possa essere importante.

Questa battaglia ha ormai la forma dell'evento simbolico, e per questo è importante cogliere l'attimo e capire che segnerà una discontinuità. C'è da reagire!

Ora per lo sciopero stanno uscendo quasi solo giornali di destra e poi c'è il Natale di mezzo, però anche nelle prossime settimane facciamoci sentire...

Unico consiglio: linea morbida, i cattolici non son tutti come Ratzinger e La Russa, vanno avvicinati e non spaventati, devono capire che una fede ridotta a divieti inumani e inattuali non è cristiana e non è l'unica possibile.

Scusate la lungaggine.
- Non hai mai rispettato il sentimento religioso. Hai sempre puntato tutto su scienza e fica. La tua vita è solo cinismo, sarcasmo e orgasmo...
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Neuz

Hai ragionissima su tutto ma qui ti sbagli.
Sdrof ha scritto: 22/12/2006, 15:11Unico consiglio: linea morbida, i cattolici non son tutti come Ratzinger e La Russa, vanno avvicinati e non spaventati, devono capire che una fede ridotta a divieti inumani e inattuali non è cristiana e non è l'unica possibile.
I cattolici vanno presi di petto. Parlare con tanti di loro vuol dire parlare con gente a cui sembra sia stato fatto il lavaggio del cervello; non è facile azzerare le loro convinzioni.
Ranca

Secondo me sbagli tu. Nel momento in cui li prendi di petto si chiudono a riccio nelle loro convinzioni, su questo sono sicuro perche' ho provato. Nel momento in cui riesci ad intavolare un discorso razionale, slegato dai discorsi puramente "politici", solo allora e' possibile aprire un dialogo vero e proprio. Poi sul discorso lavaggio del cervello sono d'accordo con te, la mia parrocchia e' da qualche anno una roccaforte di CL e conosco (anzi, sarebbe meglio dire conoscevo) alcune persone che sono cambiate in maniera cosi' radicale da spaventarmi...
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Io credo che bisognerebbe condurre un'analisi antropologica dei tempi che corrono. Anzitutto dal secondo dopoguerra in poi le aspettative, le incertezze, le insicurezze si sono per cosi' dire "stirate", ovvero la vita e' diventata incerta ed allo stesso tempo se si osserva il futuro si vede solo una fotocopia del presente senza rivoluzioni, redenzioni, resurrezioni. Per questo motivi quindi le persone si sono aggrappate a vizi della ragione, come le morali, le etiche, le nature di comodo per dare all'uomo quella dignita' di piccolo centro caldo superiore agli animali che riesce ad avvicinarsi sempre piu' all'immortalita'; perche' e' innegabile che piu' si vive e piu' si ha la possibilita' di vedere un "dopo" meno precario - scusate il termine oramai troppo inflazionato - dell'attuale stato di cose. E quindi i cattolici si inacidiscono, dio diventa laico e concreto, si dimentica che non si e' altro semplice materia organica su un sasso, il concetto di individuo viene fondamentalizzato, la morte assume una connotazione fortemente negativa, come se fosse brutto e terribile morire. Rifiuti umani inerti e rantolanti che innanzi alla prospettiva di "altri due anni" supplicano i medici di farli vivere perche' dopo una vita passata a pensare a vivere senza entrare nella prospettiva della morte, appare terribile il passo verso "l'Ignoto".
Ultima modifica di Anonymous il 24/12/2006, 14:17, modificato 1 volta in totale.
Oh Bucaiola! Tu mi tradisci! Tu dici "VENGO!" e invece tu pisci!
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