L'angolo del rugbista

Dal greco = spazio aperto

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McA ha scritto: 05/11/2015, 17:00
Q ha scritto: 02/11/2015, 20:08Avrei lasciato passare il mondiale inosservato, ma la finale 2015 (a Twickenham, il Tempio), per la prima volta tra All Blacks e Australia, è stata forse La Più Bella Partita Di Sempre.
Ho guardato la sintesi e a questo punto sono curioso: puoi spiegare a me, profano, perché è stata una partita così sensazionale?
Io vedo le mete, le trasformazioni ecc., ma non capisco in che misura dovrebbero entusiasmarmi di più rispetto a quelle di un'altra gara.
McA, sappi che questa frase mi suona come:
"ho visto Argentina-Inghilterra 2-1 del Mondiale 1986, ma non ho capito cos'ha di speciale, anzi c'è uno che segna con la mano, non era mica vietato?"

cmq ci proverò, lo prometto
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Q ha scritto: 05/11/2015, 22:07McA, sappi che
Non vorrei essere frainteso: sono profano, non rincojonito. Per esempio, ricordo bene Wilkinson nel 2003 e colgo facilmente alcuni dei motivi per cui quel momento rende memorabile quell'Australia-Inghilterra: si era a pochi secondi dalla fine dei supplementari, dopo 100 minuti di gioco tiratissimi, sul 17-17, in casa dell'Australia, il mancino Wilkinson tirò di destro ecc.
Ti sto chiedendo perché questa partita Nuova Zelanda-Australia è ancora meglio, stando a quanto hai scritto.
Q ha scritto: 05/11/2015, 22:07cmq ci proverò, lo prometto
Attendo fiducioso!
Ciao da McA e da Francesco Caravagli, responsabile relazioni esterne Radio Fujiko.
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per cominciare a spiegare potremmo presempio inquadrare McCaw, ovvero il Pelé del rugby (Lomu è Maradona).

Rugby, Nuova Zelanda: McCaw saluta, si ritira l'uomo dei record
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McA ha scritto: 05/11/2015, 17:00
Q ha scritto: 02/11/2015, 20:08Avrei lasciato passare il mondiale inosservato, ma la finale 2015 (a Twickenham, il Tempio), per la prima volta tra All Blacks e Australia, è stata forse La Più Bella Partita Di Sempre.
Ho guardato la sintesi e a questo punto sono curioso: puoi spiegare a me, profano, perché è stata una partita così sensazionale?
Io vedo le mete, le trasformazioni ecc., ma non capisco in che misura dovrebbero entusiasmarmi di più rispetto a quelle di un'altra gara.
Prima di tutto il contesto generale:
quella appena disputata è stata solo l'ottava edizione della Coppa del Mondo di rugby a XV.
Facendo il parallelo col calcio, l'ottava coppa del mondo FIFA è stata quella del 1966 vinta dall'Inghilterra in casa.
La squadra favorita è SEMPRE stata la Nuova Zelanda, come e più di Brasile e Germania nel calcio, ma mentre nel calcio alla fine vincono sempre i soliti (Brasile, Germania e Italia hanno conquistato 13 coppe su 20 e con Argentina e Uruguay si arriva ad assegnare l'85% dei trofei), nella coppa del mondo di rugby la Nuova Zelanda, per un motivo o per l'altro, ha perso quasi sempre.
Ha vinto la prima edizione del 1987 (in casa) e poi più niente fino al 2011 (giocando in casa).
Quindi quella di quest'anno è stata la prima vittoria della Nuova Zelanda fuori dalla Nuova Zelanda.

Il contesto della finale:
In maniera analoga ci si aspetterebbe che la finale tipica sia Nuova Zelanda - Australia, un po' come nel calcio ci si potrebbe aspettare che la finale tipica sia Brasile - Germania (che in effetti non c'è mai stata, noto ora...).
Invece in finale All Blacks e Wallabies non si erano mai incontrate.
Soprattutto, però, entrambe arrivavano a questa finale con due vittorie a testa, infatti l'Australia aveva vinto le edizioni 1991 (la seconda, giocata in Inghilterra, battendo l'Inghilterra) e 1999 (giocata in Europa con finale in Galles, battendo la Francia).
Quindi la nazionale vincitrice di questa finale sarebbe stata la prima ad arrivare a quota 3.
Scatta il parallelo con la finale 1970 che ha messo in palio la Coppa Rimet tra due squadre all'epoca a quota 2 (Brasile e Italia, finita con la débacle 4-0 dell'Italia, reduce dalla semifinale vinta 4-3 con la Germania, e con la coppa Rimet definitivamente al Brasile, prima di essere rubata e fusa).
Insomma, questa partita ha la stessa portata simbolica ed epocale della prima Finale giocata allo stadio Azteca.

Il contesto della Nuova Zelanda:
Sembra scontato oggi dire che la Nuova Zelanda ha 3 Coppe del Mondo in bacheca, ma non lo era affatto 4 anni e pochi mesi fa, alla vigilia dei Mondiali 2011.
Per farla breve approfitterò degli amici de L'Ultimo Uomo che due anni fa analizzando la Nuova Zelanda aprivano l'articolo così:
L'Ultimo Uomo ha scritto:È successo alla vigilia di una partita fondamentale, che l’allenatore avversario definisse gli All Blacks la squadra più forte del mondo. Non la squadra di rugby più forte del mondo, ma proprio la migliore compagine di atleti a confronto di qualsiasi altra in qualsiasi altro sport. Il coach era Stuart Lancaster e la squadra che allena lui è l’Inghilterra, che lo scorso 16 novembre ha incontrato i neozelandesi durante il loro tour d’autunno, a Twickenham.
Il progetto di questa squadra è partito tempo fa, proprio con l'obbiettivo di vincere TUTTE le partite da prima del Mondiale 2011 fino alla Finale 2015...
Con l'obbiettivo di vincere non solo il Mondiale 2011 (giocato a casa, praticamente obbligatorio), ma anche il successivo (cosa mai successa), sapendo di avere i giocatori più forti del mondo, come sempre, ma probabilmente anche i giocatori Più Forti Di Sempre! Praticamente 15 Lomu, con in particolare McCaw e Carter che sono tipo i due Migliori Giocatori di Sempre, statistiche alla mano...

La partita:
Veniamo finalmente alla Partita Più Bella Di Sempre, dunque, che giustamente non può essere tale solo per il Pedigree delle contendenti o l'importanza della posta in palio (nessuno pensa che Brasile 4 - Italia 0 del 1970 sia stata una bella partita, in assoluto, lo è stata solo per il Brasile).
Ebbene la risposta rapida che avrei potuto darti subito, McA, è che
nessuno ha veramente sbagliato.
Hanno tutti giocato il loro miglior rugby, un rugby che tra l'altro ha ben poco a che vedere con quello del 1987 (tanto quanto il calcio del 1970 aveva poco a che vedere con il calcio del 1938, e tanto quanto il calcio attuale ha a pochissimo a che fare con il calcio del 1982, per dirla tutta e poi piantarla con il parallelo calcistico).

Il 34-17 finale è frutto di una serie di Grandi Cose:

1. il bellissimo primo tempo degli All Blacks, in cui ogni punizione da 3 punti, e ovviamente la bellissima meta trasformata che da 9-3 porta il vantaggio a 16-3, è frutto di azioni belle, ben costruite, con il gioco di tutti (e con la meta tagliagambe a pochissimo dal termine del primo tempo)

2. l'inizio di secondo tempo ancora più shockante, in cui la Nuova Zelanda va subito in meta portandosi sul 21-3

Dice: "ah beh, allora l'Australia non è all'altezza ed è solo questione di tempo per far vincere i favoriti..."
E invece no! perché chissà, forse complice la trasformazione mancata del 23-3, ecco l'Australia (che cmq non aveva giocato male fino a lì) scuotersi e
3. premere fino a conquistare la superiorità numerica, costringendo l'avversario al fallo e al cartellino giallo, e poi sfruttare la superiorità con una meta di mischia spinta fino ad oltre la linea... 21-10

4. l'inerzia della partita cambia di colpo, e il momento si sposta tutto sull'Australia che esegue una meta fantastica.
Ogni volta che rivedo questa meta mi immagino di vedere caschi e divise corazzate, perché sembra un'azione da football americano, con il lancio del quarterback per il ricevitore, però giocata in movimento e contro la difesa degli All Blacks... 21-17

21-17 vuol dire che sei a meno di una meta di distanza, senza nemmeno doverla trasformare... con un calcio l'Australia andrebbe a -1 (21-20) e con una meta non trasformata passerebbe davanti (21-22 e magari 21-24 con la trasformazione).
Pochi minuti prima i Wallabies erano sotto 21-3 e ad un passo dal 23-3, invece ora sono a -4 con l'inerzia tutta dalla loro parte...

E qui la Magia

5*. Dan Carter, probabilmente il più forte mediano d'apertura di sempre, che del mondiale 2011 aveva giocato solo le prime partite, prima di infortunarsi, con la consapevolezza che se la Nuova Zelanda avesse perso una partita simile, come e più di altre volte in cui gli All Blacks erano stati sconfitti prima della finale, si sarebbe parlato di sconfitta della Nuova Zelanda e non di vittoria dell'Australia (l'unica finale persa dagli All Blacks è quella del 1995 in Sudafrica contro la squadra di Matt Damon e Morgan Freeman) e di fallimento di un intero progetto stile Brasile 2014 (ops!), in tutto questo cosa ti fa Dan Carter?
Cosa ti fa Dan Carter, a 33 anni, nella partita più importante di una carriera mostruosa?
Cosa ti fa Dan Carter, a 10 minuti dalla fine?
Un drop da 40 metri!



dopo Questa Grandissima Cosa (solo 3 punti eh? in una partita finita 34-17... ma ciao!), ecco di nuovo la distanza a +7, quindi una meta intera di vantaggio.
Nuovamente il momento angolare si è spostato in Nuova Zelanda, ma solo perché quei 15 mostri l'hanno fatto girare, non perché fossero i favoriti o dovessero per forza vincere...
Un po' come quando Superman inverte il senso di rotazione della Terra e manda indietro il Tempo: gli All Blacks hanno raddrizzato le cose usando i loro Superpoteri.

6. e infatti ecco un altro drop di Carter, 27-17, col piede sbagliato!!!
qui cito Carter:
Dan Carter ha scritto:It was a bit weird but it’s always been a dream of mine to kick a conversion right-footed. [...] I sort of had a bit of fun with the guys in the team that it would ever happen. The opportunity came. I practised a few in ­training off my right foot and I just thought I’d give it a little go.
e ancora:
Dan Carter ha scritto:I knew I had adrenaline going through my body and it was such a crucial part of the game. Thankfully these old legs have got a bit of life in them yet. A couple of years ago I never thought I’d be standing here in this position. It’s been an amazing career for me. I’m just so proud. I couldn’t have written it better and to finish on such a high, I’m just so proud of everything I’ve achieved and the team’s achieved.
7. ovviamente l'Australia non molla e ci prova a riavvicinarsi buttandosi in avanti.
Ed ecco la meta in "contropiede": palla rubata e via, tutto il campo di corsa dietro al pallone per sigillare il risultato finale ad un paio di minuti dalla fine. 34-17.

8. l'urlo con cui il neozelandese calcia fuori il pallone ad 80° superato è quello di chi fino a pochi minuti prima se l'è vista brutta e invece, con un calcetto in fallo laterale, diventa Campione del Mondo per la seconda volta consecutiva.
Solo lui e altri pochi sanno quanto lavoro c'è stato dietro, indipendentemente dal blasone e dalle Haka...


Riassuntino delle mete e delle modalità con cui sono arrivate:
- quella del 14-3 è frutto di passaggi laterali a pochissimi metri dalla linea di meta, chiusi con l'ultimo passaggio praticamente sulla bandierina
- quella del 21-3 è un'azione di intercetto e sfondamento difensivo
- quella del 21-8 è una meta di pressione del pacchetto di mischia
- quella del 21-15 è una meta di lancio lungo e ricezione in corridoio
- quella del 34-17 è una meta di corsa a tutto campo su palla rubata allo sforzo offensivo avversario, un vero "contropiede", la classica meta che fa esaltare il tifoso profano (e non) perché ha il tempo di capire cosa sta succedendo e soprattutto esaltarsi nel sostegno al corridore.

Ok McA?
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Q ha scritto: 30/11/2015, 19:55Ok McA?
Da amante del rugby (non così ferrato)...

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...it's only your mind, you know...

L'uomo capisce tutto.
Tranne le cose perfettamente semplici.

errare è umano, correggere lecito, cliccare invia prima d’aver ricontrollato è ma porca tr°i@ che figura di m.rd@.
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Q ha scritto: 30/11/2015, 19:55Ok McA?
Se il dirmi profano dell'argomento ha generato questa tua straordinaria risposta, allora mi dirò profano di ogni argomento.
Ciao da McA e da Francesco Caravagli, responsabile relazioni esterne Radio Fujiko.
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Per qualche strana ragione non ho più aggiornato questo topic.
Lo faccio ora alla vigilia dell'inizio dei Mondiali 2023 per requperare almeno un paio di note sui Mondiali 2019 e sul Sei Nazioni di questi ultimi anni:

Il Mondiale 2019 è stato vinto dal Sudafrica, al terzo titolo dopo quelli del 1995 (Nelson Mandela, Invictus, Morgan Freeman, Matt Damon...) e del 2007 (Mondiali 2031 prenotati? a quanto pare ogni 12 anni vince il Sudafrica...) che ha battuto in finale l'Inghilterra (unica squadra ad aver vinto i Mondiali, nel 2003, al di fuori del super trio australe Nuova Zelanda, Sudafrica, Australia).
L'Inghilterra aveva eliminato nel percorso verso la Finale, prima l'Australia, poi la Nuova Zelanda che ha chiuso al terzo posto.

Purtroppo continua l'assurdità della formula dei gironi da 5 squadre in cui passano solo e soltanto le prime due, per cui è facile immaginare come l'Italia non avesse speranze essendo nel girone con Sudafrica e Nuova Zelanda.
Ma l'Italia ha fatto il massimo vincendo le sfide con Canada e Namibia (e tecnicamente pareggiando con la Nuova Zelanda, visto che le partite annullate per rischio tifone sul Giappone ospitante, sono state registrate come 0-0).
All'epoca salvai uno screenshot con la classifica del girone in cui l'Italia era primissima con due vittorie davanti a Sudafrica e Nuova Zelanda (che avevano giocato solo una partita, Nuova Zelanda - Sudafrica, in cui gli All Blacks avevano battuto i futuri campioni).

Per quanto riguarda l'Italia, dal 2015 a oggi pochissime gioie: la vittoria storica a Firenze del 2016 contro i campioni del Mondo in carica del Sudafrica, mai battuti prima, e la fine del lunghissimo digiuno di vittorie al Sei Nazioni arrivato all'ultima giornata del Sei Nazioni 2022 in Galles, 7 anni dopo l'ultima vittoria contro la Scozia nel 2015.
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Come al Mondiale 2019, Italia prima nel girone dopo la prima giornata grazie alla roboante vittoria 52-8 sulla Namibia, con 7 mete.
5 punti davanti alla Francia a 4 che ha battuto 27-13 la Nuova Zelanda nella supersfida del girone tra le due squadre favoritissime a passare il turno.
La quinta squadra del Girone A è l'Uruguay.

Gli altri 3 gironi vedono favorite Sudafrica e Irlanda (con Scozia terza incomoda), Australia e Galles, Inghilterra e Argentina.
Anche in questa edizione dei Mondiali, dunque, le migliori 8 dovrebbero essere un mix variabile di squadre del "6 Nazioni" e del Rugby Championship (il vecchio Tri Nations più l'Argentina dal 2012).
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Italia prima dopo due giornate
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E come nel 2019, Italia prima nel girone anche dopo due partite e dopo aver battuto quelle da battere.
Intanto con questo risultato siamo sicuri di andare ai Mondiali 2027 e al momento siamo davanti sia a Francia, sia agli All Blacks.
Adesso vediamo le ultime due partite, sulla carta senza storia.
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Q ha scritto: 30/09/2007, 3:17Troncon a Saint-Etienne 2007 come Baresi a Pasadena 1994 (purtroppo).
Segnalo la bella pagina informativa sulla squadra italiana ai Mondiali di rugby che, tra le tante cose interessanti, certifica che questo mio post di 16 anni fa era aqqurato.
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Questa sera alle 21:00 ultima partita del girone dei Mondiali per l'Italia.
Mondiali in Francia, contro la Francia vicecampione 2023 del 6 Nazioni e campione del 6 Nazioni 2022, che ha battuto gli All Blacks nel match di esordio.
L'Italia vincendo passerebbe il turno, ma non c'è da farsi illusioni, come ha già dimostrato il non-così-disastroso-come-potrebbe-sembrare 17-96 subito dalla Nuova Zelanda.
Diretta su Rai 2.
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Il placcaggio con cui l'Argentina ha evitato la meta del controsorpasso del Galles al 74' è da vedere, rivedere e rivedere ancora. In diretta mi ha fatto saltare sul divano.
La partita era in super equilibrio e mancavano pochissimi minuti alla fine. L'Argentina aveva messo il naso davanti nel punteggio dopo un lungo inseguimento, ma di fatto si era in parità e chi avesse segnato una meta avrebbe messo un'ipoteca serissima sul passaggio in semifinale.
Ma il placcaggio pazzesco, ai limiti del fallo (in qualunque altro sport sarebbe da espulsione e denuncia penale), ad un centimetro dalla meta, soffoca sul nascere la reazione gallese e accende l'entusiasmo dei Pumas e così nell'azione successiva i rossi commettono un errore banale con uno dei loro effettivi più giovani e inesperti, lanciando la nazionale albiceleste verso una facile meta e una vittoria apparentemente larghissima.
Ma la partita si è decisa su quella non-meta e su quel placcaggio.

Qui gli highlights di tutta la partita, dal sito ufficiale del mondiale, 3 minuti che meritano di essere visti.
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Mentre gli All Blacks stanno sbriciolando i Pumas nella prima semifinale, mi prendo un minuto per segnalare che le quattro semifinaliste provengono da quattro diversi continenti:

Oceania - Nuova Zelanda
Sud America - Argentina
Europa - Inghilterra
Africa - Sudafrica
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Gli Springboks battono in rimonta di un solo punto le rose inglesi e il Sudafrica raggiunge in finale la Nuova Zelanda, quindi la nazionale Campione del Mondo 2023 sarà la prima a raggiungere quota 4 Coppe e diventerà la più vincente.
Oltre a Nuova Zelanda e Sudafrica, entrambe per ora a quota tre successi, i Mondiali sono stati vinti solo dall'Australia, due volte, e dall'Inghilterra nel 2003.
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In attesa della finalina terzo / quarto e della Finalissima del Mondiale 2023, arriva il tanto agognato cambio di formula del Mondiale, già dall'edizione 2027 (che sarà ospitata dall'Australia).
L'allargamento da 20 a 24 squadre fa finalmente abbandonare i 4 gironi da 5 e passare a 6 gironi da 4, con aggiunta degli ottavi di finale.
Quindi il girone sarà passato dalle prime due di ogni girone e anche da due migliori terze.
Ottima notizia per squadre come l'Italia, che finiva sempre terza in ostici gironi da 5, quindi di fatto tra il nono e il dodicesimo posto, ma cmq bloccata ai gironi.
Con la nuova formula il girone dovrebbe essere meno ostico, con le superpotenze "spalmate" su più gironi e l'accesso agli ottavi obbiettivo minimo che, finalmente, lascerebbe anche uno spiraglio all'accesso agli agognati quarti di finale.
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This is what happens when an unstoppable force meets an immovable object.
Due squadre si sfidano per la rispettiva quarta coppa del mondo e il titolo finisce a casa di chi segna 12 punti contro chi ne segna 11.
Una coppa del mondo decisa da un punto.
La miglior difesa del mondo questa volta batte il miglior attacco del mondo.
Il giocatore simbolo del Sudafrica, degli Springboks, secondo me, è il mediano di mischia: Faf de Klerk, che con una francesina blocca un attacco decisivo degli All Blacks a pochissimi minuti dalla fine, come già aveva fatto nell'altrettanto equilibrata semifinale contro l'Inghilterra.
Bellissimo da vedere nella Nuova Zelanda, sempre secondo me, il numero 10 Richie Mo'unga.
Nuova Zelanda che schierava 3 fratelli: Scott, Jordie, Beauden Barrett e che ha siquramente pagato a caro prezzo l'aver dovuto giocare quasi tutta la partita in 14: all'inizio per una ammonizione e dopo mezz'ora per l'espulsione del proprio capitano Sam Cane.
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Italia a pochi centimetri dalla prima storica vittoria in Francia al Sei Nazioni.
Palo!
Comunque un bel pareggio e quota 3 punti in classifica a pari merito con il Galles dopo 3 giornate su 5.
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Q ha scritto: 07/09/2023, 15:27Per quanto riguarda l'Italia, dal 2015 a oggi pochissime gioie: la vittoria storica a Firenze del 2016 contro i campioni del Mondo in carica del Sudafrica, mai battuti prima, e la fine del lunghissimo digiuno di vittorie al Sei Nazioni arrivato all'ultima giornata del Sei Nazioni 2022 in Galles, 7 anni dopo l'ultima vittoria contro la Scozia nel 2015.
E dopo il pareggio in Francia, ECCO LA VITTORIA IN CASA CONTRO LA SCOZIA!
33-31 rimontando dal primo tempo chiuso sotto e risalendo con due mete, portandosi fino ad un vantaggio di 9 punti a pochi minuti dal finale.
Difesa strenua, meta meritata della Scozia, ma ininfluente per la vittoria che va all'Italia!
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E per chiudere in super bellezza, è arrivata anche la vittoria in Galles a sancire un Sei Nazioni da due vittorie, un pareggio e una sconfitta di misura contro l'Inghilterra (oltre alla brutta sconfitta contro l'Irlanda che però ha dominato questa edizione), a totalizzare ben 11 punti.
Quest'ultima vittoria è particolarmente significativa perché perdendo male contro il Galles l'Italia avrebbe potuto comunque arrivare ultima e aggiudicarsi per l'ennesima volta l'odiato cucchiaio di legno, nonostante l'ottimo torneo disputato. Invece è arrivata una vittoria convincente e dominante, a dispetto del risultato finale, 21-24, frutto di due mete subite a pochi minuti dall'80° e poi ancora sull'ultima azione. A pochi minuti dalla fine l'Italia vinceva 7 a 24 a Cardiff.

Per altre considerazioni lascio il link all'ottimo articolo de L'Ultimo Uomo.
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