Libertà

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cudiel

L'ultimo attentato alla libertà arriva dall'UE che ha imposto all'Italia e ad altri paesi di adeguarsi a direttive di difesa del diritto d'autore facendo pagare il prestito delle biblioteche.
che ve ne pare?

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ribes
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ma in italia non avevamo già la buffonata siae?

magari nel resto d'europa questo provvedimento ha un senso, ma qui noi si pagano bollini su qualsiasi cosa.

che due bolas.
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berta
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bel tema cudiel

in realtà in italia -libertà- è una parola abusata sia a destra sia a sinistra ... ma chi veramente la difende?? .... e poi la libertà di chi?? ... per esempio il polo delle libertà ha fatto una crociata per la libertà di impresa e la libertà di assunzione senza tanti vincoli ... ma come tutti stiamo vedendo libertà di impresa significa che togli libertà ai lavoratori .. la libertà di stare tranquilli e di avere un posto di lavoro fisso ...

come sappiamo non a caso i nostri costituenti hanno scritto che l'italia è una repubblica fondata sul lavoro ... proprio perchè il lavoro deve essere una certezza fondamentale per la vita di un uomo ... un uomo senza lavoro (soprattutto dopo i 40anni) è un uomo distrutto ... significa toglierli la vita, la libertà di vivere serenamente ... è un tema enorme comunque ...

quello delle bibliotece o le nuove norme sul filesharing (in italia il decreto urbani è controcorrente rispetto a tutta europa) sono altri esempi
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ribes
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Berta, condivido la tua riflessione sul lavoro come fattore di dignità sociale e aggiungo che le teorie berlusconiane sulla flessibilità del lavoro sono ancora più sciagurate se misurate nel contesto del mercato del lavoro italiano, che per una molteplicità di fattori (di cui si può anche discutere) è tra i meno adatti ad approcciarsi a simili modalità.

A proposito di filesharing...io pensavo che le istituzioni potrebbero risolvere il "problema" (sempre che poi di problema si tratti...bisognerebbe discutere anche di questo) regolarizzandolo e dando ai prodotti scaricati una funzione di Beta/Trial Version che dopo X giorni (o dopo x ascolti, ecc ecc) richiede l'acquisto dell'originale (altrimenti si cancella).

Ovviamente è un esempio...
cudiel

ribes ha scritto: 27/03/2004, 14:41A proposito di filesharing...io pensavo che le istituzioni potrebbero risolvere il "problema" (sempre che poi di problema si tratti...bisognerebbe discutere anche di questo) regolarizzandolo e dando ai prodotti scaricati una funzione di Beta/Trial Version che dopo X giorni (o dopo x ascolti, ecc ecc) richiede l'acquisto dell'originale (altrimenti si cancella).
ecco, capisco il tentativo di trovare una soluzione, ma questa che proponi mi pare un rimedio peggiore del male.
mettere limiti alla fruibilità di qualcosa che GIA' si possiede vuol dire chiudere la stalla dopo che i buoi sono scappati, nel senso che i furbi troveranno sempre il modo di aggirare la limitazione (crack e simili) e usufruire dell'oggetto digitale (mp3, film, libro o applicativo che sia).
quale sarebbe l'estremo opposto? mettere il prodotto in una cassaforte interrata. il che suona assurdo, ma lo è anche pensare di mettere limiti ad un oggetto immateriale.

non so proporre una soluzione alternativa, ma quello che so è che non è impedendo l'accesso che si ottiene qualcosa.
Il problema dell'iniziativa europea, aldilà che vada in porto o meno, è che fa capire quanto sia stata efficace la lotta anti-napster, la demonizzazione della condivisione e gli attacchi a Internet, che sono stati usati come mezzi per far passare una nuova filosofia (anche perchè di Internet non gliene frega niente a nessuno, è un medium che è stato disinnescato).

ora è plausibile un pensiero fino a ieri inconcepibile: pagare il prestito di un libro. questo perchè scatta il parallelo mentale con l'industria discografica messa in crisi (a detta di certi saggi) dalla condivisione selvaggia.

come è plausibile in campo informatico (da anni ormai, ma non è sempre stato così, anzi) che l'unico a conoscere il prodotto che ho comprato sia la casa produttrice, non perchè è più esperta, ma solo perchè tiene segreti i suoi metodi di lavorazione.
quindi ho un problema con Windows? lo porto al tecnico Microsoft. Devo scrivere la tesi? Uso Word e PowerPoint e se non sto al passo con gli aggiornamenti (pagando) tra due anni non potrò più leggere o modificare il MIO documento.

un conto è portare l'automobile dal tecnico Fiat o Opel per una riparazione certificata, un conto è non poter cambiare la ruota perchè ho il cric di due anni fa, che non va più bene, o essere costretti a far benzina presso i distributori di una sola compagnia. chi se la comprerebbe un'auto così?

ma sto sbrodolando, io parlavo di informazione e di accesso ad essa.
cosa mi dite degli lp dei vostri genitori o dei fratelli maggiori? li potete ascoltare? e quando si romperà il giradischi che avete da 30 anni? li potrete ascoltare ancora?
e la vostra collezione di videocassette sarà ancora utilizzabile tra 5 o 10 anni?
no, a meno di non spenderci dei soldi (forse). e questo non è giusto.
non è questione di quanto sia costoso il procedimento di conversione lp-cd o vhs-dvd, o quanto ti facciano pagare 'sto famoso prestito bibliotecario.
per poco che sia è comunque sbagliato.

va beh, basta che ho già scritto troppo, a voi la palla.
Ultima modifica di cudiel il 27/03/2004, 17:45, modificato 1 volta in totale.
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