ARTE, Arte o arte?

Dal greco = spazio aperto

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baol
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Ranca ha scritto: Questo secondo me e' un ragionamento sbagliato.

Da wikipedia:

[tt]L'arte, nel suo significato più ampio, comprende ogni attività umana - svolta singolarmente o collettivamente - che, poggiando su accorgimenti tecnici e norme comportamentali derivanti dallo studio e dall'esperienza, porta a forme creative di espressione estetica.[/tt]

Nel momento in cui un musicista, a seguito dei suoi studi, delle influenze musicali, delle esperienze e della capacita' tecnica acquisita decide di sopstarsi al di fuori dei canoni comunemente definiti "musica" per sperimentare nuove forme di produzione sonora non puo' essere definito "spazzatura". E' un artista che sperimenta, che utilizza forme estreme di suono e di rumore per esprimersi.
mah.. a me sta cosa ha sempre spiazzato...l'arte in senso lato...

riassumendo in modo molto riduttivo

fino al 900 l'artista era colui che faceva qualcosa di Bello (Arte)
poi colui che esprimeva un concetto con un supporto -materiale o immateriale- (arte)
poi chiunque si definisca o venga definito tale. (ARTE)

ecco. a me l'ultima cosa fa accapponare i maroni.
davvero faccio fatica ad accettarlo
anche l'artisticità di una persona o di un oggetto per il solo fatto di esprimere un concetto, mi lascia un po' basito.

allora tutto è ARTE?

non esite più l'Arte?

oppure tutto è arte?


secondo "l'arte in senso lato" questo post deve essere incorniciato e tramandato ai posteri

è davvero una cosa a cui penso tanto e da tanto... "non hai niente di meglio da fare?" direte voi..


grazie a ranca per lo spunto

e cerchiamo di risollevare questo forum dalla barbarie!!!!
Ultima modifica di baol il 13/03/2007, 9:23, modificato 1 volta in totale.
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garte
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baol ha scritto:
riassumendo in modo molto riduttivo
fino al 900 l'artista era colui che faceva qualcosa di Bello (Arte)
poi colui che esprimeva un concetto con un supporto -materiale o immateriale- (arte)
poi chiunque si definisca o venga definito tale. (ARTE)
eh, dio, in effetti è un discorso un po' riduttivo davvero....io direi piuttosto che il  modo di intendere l'arte si è trasformato/evoluto nei secoli di pari passo al cambiamento del suo ruolo sociale. per  molti secoli ad esempio l'arte ha avuto una funzione didattica ed in un mondo analfabeta si è sostituita ai libri, poi l'asse d'interesse si è spostato più sulla funzione "decorativa" e di conseguenza sulla ricerca del bello. nel novecento, svuotata delle sue funzioni iniziali, è diventata un veicolo espressivo, un modo di comunicare alternativo alla parola, spesso una provocazione culturale.
capisco benissimo le tue perplessità riguardo a certa arte senza forma che si vede spesso in giro. Personalmente ho iniziato l'accademia di belle arti con l'idea romantica della perfezione estetica trascorrendo ore  ed ore a disegnare modelle nelle aule di brera. l'ho terminata con una tesi sulle trasformazioni del corpo nel contemporaneo parlando per centinaia di pagine di gente che si autoinfligge sofferenze atroci(ma veramente atroci a volte)allo scopo di comunicare.E spesso per comunicare sensazioni forti il bello è fuori luogo.
insomma, Duchamp ha esposto una latrina in una galleria, Manzoni ha inscatolato la sua m.rd@ che oggi vale oro, orlan si è sottoposta a decine di interventi di chirurgia estetica stravolgendo ogni volta il suo viso, c'è un tale S.Shanabrook che cola cioccolato in stampini ottenuti da calchi fatti sui cadaveri e poi li espone nelle gallerie belli confezionati per vedere se la gente ha comunque il coraggio di mangiarli...secondo me c'è del geniale coraggio in ciascuno di loro. o del geniale e basta.
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baol
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garte ha scritto: Duchamp ha esposto una latrina in una galleria, Manzoni ha inscatolato la sua m.rd@ che oggi vale oro, orlan si è sottoposta a decine di interventi di chirurgia estetica stravolgendo ogni volta il suo viso, c'è un tale S.Shanabrook che cola cioccolato in stampini ottenuti da calchi fatti sui cadaveri e poi li espone nelle gallerie belli confezionati per vedere se la gente ha comunque il coraggio di mangiarli...secondo me c'è del geniale coraggio in ciascuno di loro. o del geniale e basta.
ecco...io e questa cosa che non riesco a concepire come arte....è una forma di comunicazione ok...ma è arte?

ogni forma di comunicazione è arte?
per forza?

ok, se faccio arte comunico..o quantomeno ci provo...ma ogni volta che comunico faccio arte?

faccio fatica a pensarlo.

in italia  (anzi, scusate a milano) l'estetica è la teoria della percezione...è durissima sentir parlare di arte in un corso di estetica..ho aspettatol'erasmus per dare l'esame di estetica e critica d'arte... ma non mi ha chiarito le idee..anzi...mi pare che molte volte non ci sia, non dico accordo, ma nemmeno un terreno comune di discussione...

nessuna intonazione polemica nel post..è davvero una cosa che sto cercando di capire.
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Ranca

baol ha scritto: ogni forma di comunicazione è arte?
per forza?

ok, se faccio arte comunico..o quantomeno ci provo...ma ogni volta che comunico faccio arte?
Secondo il concetto piu' ampio fai arte ogni volta che fai qualcosa con l'intento di comunicare. Ogni volta che "produci" e il prodotto diventa il veicolo del pensiero o del messaggio che VUOI trasmettere allora fai arte.

Per riprendere l'esempio dello stronzo inscatolato.
Se io vado al cesso e mollo mezzo chilo di mandorlato non faccio certo arte, ma se ti servo uno stronzo impacchettato, con l'intento di trasmettere il pensiero "Oramai tutto fa arte, voglio vedere cosa ne pensi tu, critico d'arte della domenica, di un pezzo di m.rd@ in una scatola" allora si, ho fatto arte, nella sua concezione piu' ampia.
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baol
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(estremizzo ma nemmeno troppo)

domani vado in piazza.
mi denudo
mi cospargo di becchime e lascio che i piccioni mi ricoprano di guano
poi vado da giampi a bermi una birra
che vomito prontamente in un bicchiere da cocktail.
metto l'ombrellino
lo metto sotto vetro e dico

"ecco un'opera d'arte"

secondo me arriva la neuro, mica peggy guggenheim.

se la stessa cosa la faceva artaud era arte.

o no?
io TEMO di sì

..e artaud mi piace, intendiamoci...
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Perche' sia arte ci dev'essere un riconoscimento sociale della tua opera.
Puoi inscatolare m.rd@.
Ma o la sai inscrivere in un contesto storico preciso, o sara' solo m.rd@ in scatola.

Nota. A volte il titolo e' la parte piu' importante dell'opera.

(tu cosparso di letame e di becchime potresti essere "Antigenesi fraudolenta dell'antimonio"... una roba cosi')
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Elisewin Bloom
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forse si fa solo fatica a definire arte ciò che non si capisce...

se prendi un dipinto di Leonardo o Michelangelo (tanto per dire due degli artisti per eccellenza) viene sicuramente immediato definire il tutto con arte...
E se piove ... Almeno ... Mi vedo ... L'arcobaleno ...
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baol
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gasta ha scritto:
(tu cosparso di letame e di becchime potresti essere "Antigenesi fraudolenta dell'antimonio"... una roba cosi')
pensavo a "nostalgia del cammello transumante"...
gasta ha scritto: Perche' sia arte ci dev'essere un riconoscimento sociale della tua opera.
appunto...oltretutto se sei artista riconsciuto puoi fare quasi quel c@xxo che ti pare.

e mi chiedo

artista = colui che fa arte

o

arte = cose fatte dall'artista

???

mi pare che oggi valga più la seconda.
Elisewin Bloom ha scritto: se prendi un dipinto di Leonardo o Michelangelo
vero..infatti non pi pongo tanto il problema di cosa sia arte fino all'inizio del 900

poi è un bordello
Ultima modifica di baol il 13/03/2007, 13:12, modificato 1 volta in totale.
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sid
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Oggi è facile confondere l’espressività con l’arte…o meglio, chiamare arte una qualsiasi forma di espressività…

Può essere considerata arte solo il “prodotto” espressivo che riesce a cambiare il corso dell’arte stessa, artista è chi esprime in pieno il suo tempo SOCIALE attraverso una tecnica e/o una poetica assolutamente contemporanee…

Giotto
Caravaggio
Picasso
Duchamp
Warhol
Elvis

Il resto sono tante belle cose.
Il resto è nella scatoletta di Manzoni.
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dirti che elvis ha creato il r'n'r sarebbe troppo banale (ed anche falso),il fatto che abbia sconvolto il mondo con il suo modo di "fare" r'n'r dovrebbe darti una risposta esaustiva.
T.V.Andy B. - Godi baby,godi. non c'è più ma lo amo lo stesso
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forse perchè elvis è stato un artista "mondiale",che grazie alla televisione ed hai film che gli hanno fatto fare è riuscito a rendersi più famoso di gesù.



e comunque fammi dei nomi....
Ultima modifica di andy b il 13/03/2007, 15:32, modificato 1 volta in totale.
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C'è un'altra cosa, credo.
ARTE oggi è intesa come semplice PROVOCAZIONE.

Un esempio che mi è venuto in mente leggendo i primi post di questo thread...
a milano gira questo tizio qui: (b)anartista

(prima di venire frainteso: non voglio dire che quella persona è un artista, nè tantomeno che faccia arte!)
...delle chitarre che non fanno più cheke-cheke ma fuzz-fuzz.

MIODI.BLOGSPOT.COM /// ROCKIT.IT/MIODI
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Beh, io mi sono imbattuto, sempre a milano, in questo.
Neuz

baol ti dirò...anche io mi sono chiesta più volte cosa è o non è arte. Soprattutto negli ultimi anni in cui ho cominciato ad "accantonare" un pò mostre e musei in cui si possono trovare opere studiate e ristudiate sui libri per dare la precedenza a mostre di arte contemporanea. L'arte contemporanea mi diverte e stupisce da matti, è esaltante:

Ho visto il Guggenheim di Bilbao e non capivo se essere più sconvolta per la struttura del Geggenheim stesso o per ciò che c'era al suo interno;
Il Guggenheim di Venezia non mi ha invece entusiasmato;
Palazzo Grassi nemmeno un anno fa a Venezia, il giorno dopo l'inaugurazione e sono rimasta di sasso quando mi sono trovata in una sala piena di vacche sezionate verticalmente esposte nella sala, fotografie in primo piano di vagine sgorganti di sangue da cui uscivano tampax, un pavimento costituito da qudrati fatti di vari metalli, palline arancioni simili a goccie che cadevano dal soffitto,  una rete di luci, un canestro da basket fatto a 'mo di lampadario di cristallo....
Mi sono innamorata delle opere di Jeff Koons (Si, l'ex marito di Cicciolina), poi su Sky recentemente ho visto Tom Ford che lo intervistava. Jeff Koons quasi non progetta nemmeno le sue opere, ha una fabbrica immensa a New York dove i suoi dipendenti compongono le sue creazioni, lui supervisiona. Ma è un genio per me.
Keith Haring lo adoro.

Poi vado a vedere i MOMIX  e penso che anche quella è arte per me.
Al Museo D'Orseay di fronte alla camera da letto di Van Gogh mi sono venuti i lacrimoni.
La Nike di Samotracia non ci credo nemmeno di averla vista.

Non so...rimango a bocca aperta di fronte alla genialità di certi uomini. Vorrei avere una definizione ben precisa di cosa sia l'Arte ma non ce l'ho, vado in giro, guardo e cerco di capire ma non credo che sempre si possa, non credo che sia poi così scontato che un artista utilizzi la sua opera per trasmetterci "un messaggio".

Non so...per me, negli ultimi anni l'Arte è soprattutto stupore e meraviglia. :o
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baol
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Neuz ha scritto: Non so...per me, negli ultimi anni l'Arte è soprattutto stupore e meraviglia. :o
lo so che sto facendo il cagacazzo...diciamo che faccio il diavoletto cartesiano

ma allora...

se la prossima volta che ti vedo in treno ti arrivo alle spalle di soppiatto e ti faccio

BU!
vestito da orango col cappellino

non dirmi che non resti neanche un po' meravigliata e che non ti stupisco.

ho fatto arte?

cerco di spiegare i miei dubbi:

l'arte fa provare certe cose.
ma certe cose sono provocate anche da altre forme ed avvenimenti che normalmente non sono definiti artistici.

è come se l'arte fosse il punto di intersezione di insiemi diversi di esperienze.

le cose belle
le cose che stupiscono e meravigliano
le cose che trasmettono un messaggio
le cose rivoluzionarie
le cose armoniche
le cose che sono definite arte
le cose che esprimono il pensiero e lo spirito di un'epoca
etc.etc...

ma perchè una cosa sia arte non deve necessariamente essere l'intersezione perfetta di questi insiemi.
ma quali sono le combinazioni di intersezioni che fanno di un oggetto "arte"?
è una questione numerica?
o di qualità?

mi piacerebbe mettere un disegno per farvi capire, ma adesso non ho tempo: devo trovare un costume da orango e un cappellino
Ultima modifica di baol il 14/03/2007, 8:07, modificato 1 volta in totale.
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errare è umano, correggere lecito, cliccare invia prima d’aver ricontrollato è ma porca tr°i@ che figura di m.rd@.
Ranca

gasta ha scritto: Perche' sia arte ci dev'essere un riconoscimento sociale della tua opera.
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Nota. A volte il titolo e' la parte piu' importante dell'opera.

(tu cosparso di letame e di becchime potresti essere "Antigenesi fraudolenta dell'antimonio"... una roba cosi')
Secondo me definisce bene la situazione dell'arte moderna Gasta in questo post. Il concetto dell'arte contemporanea trascende il concetto di opera d'arte a se' stante. Se guardi un dipinto di Leonardo o di Raffaello rimani basito dalla sua bellezza sia che tu lo veda esposto in una galleria o appeso nel cesso di casa, mentre l'arte contemporanea ha bisogno di essere contestualizzata, la m.rd@ in scatola di Manzoni non ha il minimo valore se non viene valutato il contesto all'interno del quale e' stata presentata e il percorso artistico dell'autore...
Neuz

baol ha scritto:

se la prossima volta che ti vedo in treno ti arrivo alle spalle di soppiatto e ti faccio

BU!
vestito da orango col cappellino

non dirmi che non resti neanche un po' meravigliata e che non ti stupisco.

ho fatto arte?

No, non hai fatto arte. Però mi faresti fare un sacco di ghignate.... ;D

Qualcuno di voi ha in mente Grotowski e il Teatro Povero che intendeva lui? Una vera rivoluzione per il Teatro del 20° secolo...Ecco baol...questo drammaturgo faceva girare per i paesi e le città i suoi allievi e li faceva urlare e saltare come dei dannati, ovunque. Normalmente se vediamo una persona che fa una cosa del genere crediamo sia un folle, no? Invece no, era arte.

Probabilmente è proprio vero, è il contesto che definisce anche cosa possa essere considerato Arte e cosa no....

Indubbiamente il nome di una persona nè fa un individuo, se pensiamo all'arte contemporanea questo concetto mi sembra ancora più evidente...se non hai chi crede in te, non esponi al MOMA nè tantomeno al Geggenheim nè avrai i soldi per progettare e costruire (o pagare chi le costruisce per te) certe installazioni.

Per me ci sono opere d'arte che non mi dicono niente, mi lasciano quasi indifferente, ormai so che sono considerate oggettivamente tali. (Vedi: Gioconda di Leonardo, sarò altamente impopolare ma non mi ha lasciato nulla)
E poi ci sono opere d'arte che mi fanno divertire da matti, o magari mi impressionano un sacco (Come la vacca sezionata), che non capisco e che mi meravigliano e che magari ad altri sembrano solo un ammasso di volgarità (La mamma che faceva camminare il bambino con le mani sugli occhi per non vedere la vacca e la vagine.... ;D)
Poi mettici anche che personalmente, ora come ora, la semplice pittura "mi annoia"...preferisco altro..
Ultima modifica di Neuz il 14/03/2007, 10:25, modificato 1 volta in totale.
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Neuz ha scritto: Qualcuno di voi ha in mente Grotowski e il Teatro Povero che intendeva lui? Una vera rivoluzione per il Teatro del 20° secolo...Ecco baol...questo drammaturgo faceva girare per i paesi e le città i suoi allievi e li faceva urlare e saltare come dei dannati, ovunque. Normalmente se vediamo una persona che fa una cosa del genere crediamo sia un folle, no? Invece no, era arte.
lo conosco, non bene....benissimo

l'ho fatto

2001

risultato:

ho preso un sacco di botte.
testimoni immobili...motivo? quelli che non capivano che era teatro perchè erano merde, quelli che avevano capito che era teatro perchè credevano che i pugni in faccia facessero parte delle spettacolo.

i rischi dell'arte.


arte è quella cosa che fa incazzare la gentee ti fa girare con la bocca sanguinante, tra l'altro

adesso non sono più così convinto che quella sia arte. e le botte non centrano.
Ultima modifica di baol il 14/03/2007, 11:47, modificato 1 volta in totale.
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errare è umano, correggere lecito, cliccare invia prima d’aver ricontrollato è ma porca tr°i@ che figura di m.rd@.
Neuz

Ma grande!
Un mio Professore è stato suo diretto allievo e faceva parte della sua compagnia, questo mio Professore che stimo un sacco, ci sta facendo fare cose assurde, un giorno o l'altro tornerò anche io dall'università sanguinante...(L'ultima lezione una tipa mi è letteralmente svenuta addosso, tra l'altro!)


Ma siamo così sicuri che ci sia una definizione ogettiva dell'Arte?
Mi sembra un enorme calderone all'interno del quale ci sta entrando di tutto.

Forse è arte quella che noi rincosciamo come tale e stop, quella che ci smuove qualcosa nel profondo. Poi però, dicendo così, non bisognerebbe farsi venire la orecchie bordeaux quando si sente in tv la Gregoraci di turno che si definisce "Artista"...decisamente impossibile. T-T

Non so...più ci penso più mi incasino. :D
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Neuz ha scritto: Non so...più ci penso più mi incasino. :D
ecco perchè ho aperto sto topic..per incasinarvi.

il tuo prof è per caso eugenio barba?
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