La "nostra" generazione e... Anzi, no. Noi e la politica.

Dal greco = spazio aperto

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Zuta
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Voi come vivete la politica e il sociale? Quanto vi impegnate per essere informati e, magari, per dare il vostro contributo al miglioramento delle cose? Ma soprattutto, quanto credete nella politica?
Per "politica" intendo tutto l'intendibile.
La risposta che la maggior parte dei "politici" (che non sono, però, la politica) sono dei burloni può valere fino a un certo punto, perchè ci potremmo comunque impegnare per cambiare la situazione.

Me ne esco con questo argomento perchè più ci rifletto, più sono impressionata (e preoccupata) dal rapporto attuale tra la "nostra" generazione e la politica e il sociale.

Soprattutto perchè sono la prima ad aver smesso di tenersi informata e a spendere energie per un ideale.
Il problema è che, nel mio caso, non si tratta solo di pigrizia. Semplicemente e drammaticamente, credo che non serva. Meglio: non credo nella società. Non solo nella nostra. Non credo nell'esperimento "uomo".

A voi.


Piccolo OT:
Scusatemi l'entrata un po' irruenta, dato che sono nuova, ma io non mi sento neanche molto nuova perchè era da prima di iscrivermi che conoscevo il forum.
...E quindi spero che le vostre risposte soddisfino le mie aspettative!  :)
Ultima modifica di Zuta il 13/07/2007, 14:28, modificato 1 volta in totale.
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Kappo
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Mi sembra tanto la domanda di una giornalista incaricata di fare un'inchiesta.....  T-T
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baol
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dici, kappo?  ::)

mah, dai, vediamo cosa salta fuori

l'altra sera ho discusso con i miei per via del partito democratico:
i miei sono fiduciosi.
per me è come uno stronzo avvolto nella stagnola:
resta comunque uno stronzo.

posso mettere le mutande nel cassetto delle magliette
ma resteranno sempre mutande

non so se ho reso l'idea.

non entro nemmeno nel merito di una discussione sulla funzione e utilità di un sistema politico o democratico o rappresentativo o. sennò non ne veniamo più fuori, ma ci sarebbe da discutere anche di quello.
diamo per assodato che un certo sistema c'è
e realisticamente dobbiamo farci i conti.
qualunque sia la nostra opinione in merito.

detto questo, buona perte del funzionamento del sistema è dato dalle persone che ci lavorano dentro.
le persone che oggi lavorano nel sistema politico non sono preparate
da una parte e dall'altra.
ho avuto discussioni con esponenti sia di un lato che dell'altro
discussioni ideologiche
e va bene
perchè sono uno di quelli che crede che un'ideologia sia fondamentale. di qui e di là.

il fatto è che non hanno idea di quello di cui parlano.
per loro "esternalizzazione" e "privatizzazione" sono la stessa cosa
non conoscono gli strumenti di finanziamento
non sanno come funziona uno swap
non si preoccupano delle risorse
non sanno darsi priorità

non valutano ideologicamente una cosa dopo averla conosciuta
ma danno un pregiudizio ideologico

così non va
e così non lasciano spazi a gente nuova
...it's only your mind, you know...

L'uomo capisce tutto.
Tranne le cose perfettamente semplici.

errare è umano, correggere lecito, cliccare invia prima d’aver ricontrollato è ma porca tr°i@ che figura di m.rd@.
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la politica italiana ha 4 scogli principali per i quali io personalmente non riesco a rapportarmici:

1. l'antica suddivisione in corporazioni, poi smembratasi in partiti e organizzazioni - le quali a loro volta condizionano i partiti;
2. gli archetipi delle vecchie ideologie del '900, includo anche la democrazia cristiana in questa analisi;
3. l'incapacita' di adeguarsi ai tempi, la stragrande maggioranza dei politici crede che internet sia un dopobarba per autistici;
4. la professione di "politico", persone che non hanno mai fatto null'altro se non "il politico".
Oh Bucaiola! Tu mi tradisci! Tu dici "VENGO!" e invece tu pisci!
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(A)narchiste ha scritto: la politica italiana ha 4 scogli principali per i quali io personalmente non riesco a rapportarmici:

1. l'antica suddivisione in corporazioni, poi smembratasi in partiti e organizzazioni - le quali a loro volta condizionano i partiti;
2. gli archetipi delle vecchie ideologie del '900, includo anche la democrazia cristiana in questa analisi;
3. l'incapacita' di adeguarsi ai tempi, la stragrande maggioranza dei politici crede che internet sia un dopobarba per autistici;
4. la professione di "politico", persone che non hanno mai fatto null'altro se non "il politico".
quoto tutto,soprattutto i punti 2 e 4.
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Zuta
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baol ha scritto: non entro nemmeno nel merito di una discussione sulla funzione e utilità di un sistema politico o democratico o rappresentativo o. sennò non ne veniamo più fuori, ma ci sarebbe da discutere anche di quello.
Senz'altro ci sarebbe da discutere anche su quello, ma non era quello che mi premeva ora.

Direi che siamo tutti d'accordo sul fatto che le cose funzionano male. E direi che sono anche d'accordo su quello che avete detto voi.
Ma il fatto per me, ora, è un altro.

Avrei potuto aprire con lo stesso discordo anche in una qualsiasi altra situazione politica, in realtà. Perchè, come dicevo, io non credo proprio nell'uomo. Quindi dovrei pensarla così anche se stessi vivendo il '68, per capirci. Anche se poi, si sa, l'ambiente influenza tanto e, probabilmente, se fossimo nel '68 non la penserei davvero uguale perchè la mia testa si sarebbe formata diversamente. Ma così si entra nel mondo delle ipotesi e non ha senso.

...Probabilmente mi sono espressa in modo confuso, vedo di chiarire.

Io ho questa visione pessimista (e sarebbe OT spiegare perchè). Quindi, per dirla spicciola, penso che sbattermi per migliorare le cose sia inutile. Quindi, non mi sbatto e me la godo. Questo molto a grandi linee. Solo che gli esseri umani sono provvisti di un camion di coscienza e sensi di colpa per cui io, pur pensandola così, mi sento comunque "scorretta" e mi faccio mille paranoie e non smetto di farmi domande (e questo è un bene, eh...). Vedi questo topic.
Il risultato è che non posso definirmi assolutamente impegnata ma resto "sensibile" a certe tematiche e, per una mia indole generosa e sociale, a volte in realtà faccio qualcosa di più "della media" e altre sono spaventosamente individualista.

Io, però, so di avere un po' coerenza al mio interno. Non mi si potrebbe dire che predico bene e razzolo male, per esempio.

I miei individualismi, quindi, tornano. Se non faccio un c@xxo ho dei "motivi".

Però, se sono così, forse c'entra anche la mia generazione. Vedi discorso sull'ambiente di prima.
E a me sembra che la nostra generazione sia superficiale... Ma questo è un termine del c@xxo e quello giusto spero che me lo sappiate suggerire... Insomma, se mi fate passare una generalizzazione..., parliamo di massa. La massa... Ah, la massa scema, la massa cazzona, bla bla bla. Beh, non è una novità del 2007, di certo! Ma questo tempo ha qualcosa di diverso, secondo me, ma non ve lo so spiegare.

Tutti gli individualismi spietati che si possono sentire in giro possono essere "motivati" come i miei?
C'abbiamo un germe??
Cos'è?!

Insomma, anche se ve lo sto scrivendo malissimo, io mi chiedo come uno mentalmente si rapporti alla possibilità che... l'uomo funzioni. E cosa fa, detto questo. Se uno è ottimista quel che basta e si dice interessato a società e/o politica, in teoria dovrebbe "impegnarsi". Dovrebbe ritenere certi comportamenti doverosi, no? Invece, di certo, c'è tanta gente che parla e basta... Lo so che non è una novità... Solo vorrei sapere come vi districate voi in queste scelte. ...Perchè sarebbe meglio se fossero scelte, no?

[hr][/hr]
Kappo ha scritto: Mi sembra tanto la domanda di una giornalista incaricata di fare un'inchiesta.....  T-T
:'(
Eh lo so che me ne esco con una cosa così e posso capire perchè ti dà quest'idea... Ma non è così!!! Non so che farci... Posso solo dirti che se l'argomento ti interessa potresti dire comunque la tua, se ti va. Cioè, anche se fossi davvero una giornalista... Anche perchè non so come dimostrarti che non lo sono.  :( Sorry...
|_VnZ_|

Yoda, il Gran Maestro Jedi, dice:
"No! Provare no. Fare! O non fare. Non c'è provare."

alla fine non ha tutti i torti il nostro piccolo ma forzuto amichetto verde.
se ti devi sbattere per fare una cosa è meglio portarla fino in fondo.
se no non iniziare neppure.
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|_VnZ_| ha scritto: se ti devi sbattere per fare una cosa è meglio portarla fino in fondo,
se no non iniziare neppure
Ok. Facciamo anche che sia così. Ma guarda che infatti io mi considero perfino "coerente". Penso che sia tutto inutile e allora non faccio nulla. No, e va bene, ho scritto anche:
Zuta ha scritto: Il risultato è che non posso definirmi assolutamente impegnata ma resto "sensibile" a certe tematiche e, per una mia indole generosa e sociale, a volte in realtà faccio qualcosa di più "della media" e altre sono spaventosamente individualista.
Ma si tratta, appunto, di indole. Di istinto, ok? Come posso offrire da bere a un'amica (cagata) posso fare altre azioni "per il prossimo". (Passatemi queste espressioni! :-[)
Quando cala un filino di razionalità, anzi, quando posso fermarmi, pensare e scegliere, sono individualista. Ultimamente lo sono anche per pigrizia, ma questa è un'altra storia.
...Quando penso tanto (spesso), vado in crisi.
Perchè non è che mi esalti questa visione del mondo e dell'uomo, eh!!!
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Zuta ha scritto: Però, se sono così, forse c'entra anche la mia generazione. Vedi discorso sull'ambiente di prima.
parliamo di massa. La massa... Ah, la massa scema, la massa cazzona, bla bla bla. Beh, non è una novità del 2007, di certo! Ma questo tempo ha qualcosa di diverso, secondo me, ma non ve lo so spiegare.
io distinguo sempre.

la gente è insopportabile
le persone mi piacciono

la differenza è la distanza che metti tra te e e gli altri

la gente è un ammasso indistinto di brulicante roba fastidiosa in mezzo alla quale puoi essere tranquillamente solo.
per fare un esempio scemo: in piazza della pace c'è un sacco di gente.
io non vado in piazza della pace

le persone sono singoli conosciuti, di cui riconosci le specificità. anche in mezzo alle persone puoi stare da solo. ma è più difficile. e spesso non ne hai voglia
per fare un esempio scemo: al lex ci sono un sacco di persone.
io vado al lex

mi viene più facile "fare un gesto" o sbattermi per delle persone. faccio più fatica per la gente.

la sfida è riuscire a capire che anche la gente è fatta di persone. riuscire a immaginare (perchè altro non si può fare) un'individualità là dove si vede solo ammasso caotico.
quando ce la fai diventi un po' più disposto a sbatterti per un gruppo di esseri umani che sia un pelo più allargato delle tue frequentazioni abituali
ogni tanto ci si riesce
mica sempre.

un politico (oltre a possedere tutta la preparazione "tecnica") dovrebbere essere qualcuno che ci riesce molto spesso.
dovrebbe.
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Kappo
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Come dissi in altre sedi, sempre all'interno del forum comunque, la politica è ormai solo un mezzo per incamerare soldi.
Ai poltronati non gliene frega un beato c@xxo di niente della popolazione, basta vedere ciò che è successo nell'ultimo w/e. Dopo mesi che ce la menano che siamo il popolo più tassato d'Europa, ce la menano col tesoretto, con lo stringere la cinghia, etc. etc., i parlamentari si riuniscono ancora una volta per decidere (guarda caso all'unanimità) di aumentarsi lo stipendio di 4000 € lordi all'anno (fonte), e quando, ormai un anno e mezzo fa, i sindacati giunsero in assemblea nella mia azienda, esultando per il fatto che col rinnovo del contratto, avevano strappato un aumento lordo di 80 € al mese per gli operai ed impiegati (ovviamente non subito, ma dilazionati in scaglioni di 20 euro spalmati sui 2 anni di durata del nuovo contratto), quasi ci sono rimasti male perchè non abbiamo esultato con loro.
La politica è diventata una m.rd@, cani e porci possono ormai entrare in politica (scommettiamo che Corona verrà eletto?), ma guidare un paese è ben altra storia.
E ci andrà ancora bene se faremo la fine dell'Argentina.... T-T
Non esistono domande stupide. Solo le risposte possono esserlo.
Ranca

Condivido alla lettera l'opinione di Kappo.
L'italia e' uno dei pochi paesi in cui quello del politico e' mestiere.

E ha ragione anche (non mi ricordo chi, forse D'Alema) quando sosteneva qualche giorno fa che la politica italiana di oggi e' uguale a quella di 15 anni fa, l'unica differenza e' che c'e' Berlusconi (che dal mio punto di vista non ha fatto altro che rimpiazzare Craxi, di cui e' una sorta di erede a mio parere). Tutti i loschi figuri della famigerata "prima repubblica" sono ancora in circolazione, e moltissimi siedono ancora comodamente su una di quelle c@xxo di poltrone.

Il mio livello di sfiducia e' ASSOLUTO. Nemmeno un'utopica rivoluzione, poplare o borghese che sia, potrebbe a mio avviso cambiare la situazione, nel giro di qualche anno i "capi del popolo" diventerebbero tali e quali a quelli di adesso, il potere logora e corrompe chiunque lo possegga, a mio avviso nessuna figura storica moderna ha smentito questo fatto.


"Tutti gli animali sono uguali. (ma alcuni sono più uguali degli altri)"
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Ultima modifica di Ranca il 09/07/2007, 11:18, modificato 1 volta in totale.
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Da questo punto di vista, limitare la carriera politica di un parlamentare a due legislature, sarebbe un'ottima cosa.
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Vitellozzo ha scritto: Da questo punto di vista, limitare la carriera politica di un parlamentare a due legislature, sarebbe un'ottima cosa.
Sono d'accordo, ma però col c@xxo che gli si lascia, a seguito delle due legislature, una pensione da 12.000 € al mese a vita!!!!!
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sono ancora abbastanza ottimista sulla possibilità di cambiare le cose un giorno..mi piacerebbe anche provare ad impegnarmi personalmente in politica,per provarci, ma poi vedo che la democrazia manca già all'interno degli stessi partiti,
che per farsi eleggere e riuscire a mantenere il proprio primato spesso i viscidi compromessi sono fondamentali,
che essere un personaggio pubblico oggi porta a tenere una prassi patinata, innaturale tutta finalizzata al guardagno, che poco ha a che fare con lo sbattersi sinceramente per gli altri.
Quindi la mia aspirazione ad agire direttamente nel senso di prima, è praticamente soffocata da questa immagine della vita pubblica che, molto plausibilmente, porterebbe alla corruzione di tutti coloro che ne fanno parte; anche il desiderio di informarsi, di essere consapevoli della realtà si affievolisce pian piano perchè tanto cosa posso fare io? ok nel mio piccolo faccio il possibile ma se la prospettiva di un serio cambiamento generale manca, mi posso anche rompere le balle!
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|_VnZ_| ha scritto: 08/07/2007, 20:54Yoda, il Gran Maestro Jedi, dice:
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guy"TRENTADENARI"fawkes (o chi per esso) è l'autoumiliazione declinata uomo
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baol ha scritto: io distinguo sempre.

la gente è insopportabile
le persone mi piacciono

la differenza è la distanza che metti tra te e e gli altri
Sono d'accordissimo.
E mi sono espressa malino. Dicendo:
Zuta ha scritto: se mi fate passare una generalizzazione..., parliamo di massa. La massa... Ah, la massa scema, la massa cazzona, bla bla bla.
...davo per scontato che non mi piace parlare di "massa", volevo usare una maledetta convenzione. Perchè invece, soffermandomi, la penso come baol.
Tranne:
baol ha scritto: la sfida è riuscire a capire che anche la gente è fatta di persone. riuscire a immaginare (perchè altro non si può fare) un'individualità là dove si vede solo ammasso caotico.
quando ce la fai diventi un po' più disposto a sbatterti per un gruppo di esseri umani che sia un pelo più allargato delle tue frequentazioni abituali
ogni tanto ci si riesce
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un politico (oltre a possedere tutta la preparazione "tecnica") dovrebbere essere qualcuno che ci riesce molto spesso.
dovrebbe.
Credo che questa visione di politico sia impossibile. Se mi immagino un politico così, mi viene in mente una sorta di martire che vive per il prossimo ed estende il prossimo davvero a tutti. Il politico perfetto invece, credo che non dovrebbe essere semplicemente un super generoso, diciamo. Dovrebbe essere uno che crede che il bene sia il bene collettivo. Meglio. Che perfino il suo bene equivalga a quello collettivo. E deve credere che ci sia una possibilità di progresso.
Io non credo in nessuna delle due cose.
Ma non so che darei perchè non fosse così.
Ranca ha scritto: Il mio livello di sfiducia e' ASSOLUTO. Nemmeno un'utopica rivoluzione, poplare o borghese che sia, potrebbe a mio avviso cambiare la situazione, nel giro di qualche anno i "capi del popolo" diventerebbero tali e quali a quelli di adesso, il potere logora e corrompe chiunque lo possegga, a mio avviso nessuna figura storica moderna ha smentito questo fatto.


"Tutti gli animali sono uguali. (ma alcuni sono più uguali degli altri)"
George Orwell - La fattoria degli animali (1944)
Ecco, la pensiamo simile. Quindi ti chiedo: tu cosa fai, di conseguenza?
Se non hai la minima speranza, c@xxo perdi il tuo tempo a informarti e a riflettere?! Pensa a te e goditela, no?
Ovviamente provoco. O forse mi concedo solo di dire le cose come penso, cinicamente, crudelmente, crudamente.

E poi entra in campo anche questa sfiducia, questa disillusione:
mik ha scritto: Quindi la mia aspirazione ad agire direttamente nel senso di prima, è praticamente soffocata da questa immagine della vita pubblica che, molto plausibilmente, porterebbe alla corruzione di tutti coloro che ne fanno parte; anche il desiderio di informarsi, di essere consapevoli della realtà si affievolisce pian piano perchè tanto cosa posso fare io? ok nel mio piccolo faccio il possibile ma se la prospettiva di un serio cambiamento generale manca, mi posso anche rompere le balle!
Succede anche a me e si somma al resto.
Ma ci rendiamo conto che ai politici fa comodo questo nostro comportamento?!! Se noi, disillusi e infine disinteressati, non seguiamo più la politica, non usiamo quel potere che abbiamo... loro possono fare quel che vogliono con più tranquillità. Sarebbe ben diverso se a ogni fallo ci fosse una reazione degna, c@xxo, il popolo che si unisce fa un bel botto, c@xxo!!!
E lo so che se però, girandoti, non vedi questo c@xxo di popolo la voglia ti passa. Ma qualcuno c'è, poche balle. Anche a Cremona, diamine, conosco qualcuno che si impegna davvero. E comunque l'ammiro!
Ripeto, il punto non è tanto la scena attuale. Per me il punto è antropologico, naturale. Per me non c'è speranza e quindi non ci provo nemmeno, insomma...
Ranca

Io di conseguenza non faccio niente, osservo il mondo che mi sta intorno mentre affonda lentamente nella m.rd@.
Mi coltivo il mio orticello (in senso ovviamente figurato) e mi occupo quasi esclusivamente del mio benessere e delle persone che mi stanno intorno e a cui voglio bene.

Leggere, informarmi e riflettere (e smettere di guardare la televisione) mi e' servito per arrivare a questo stato di coscienza, continuo a farlo per mantenere la mente sveglia e attiva. Nel momento in cui dovessi smettere di farlo diventerei tale e quale a quella massa di persone che lasciano ad altri il compito di pensare e decidere al posto loro.

Ti dico un segreto: io vivo con due persone cosi'.
Neuz

Oh, è la tua vita e mica la giudico, ci mancherebbe...ma dire una cosa del genere, dal mio punto di vista, trovo che sia maledettamente egoista. Ma forse un pò ti invidio anche.
A me non sembra mai di fare abbastanza per gli altri. Non ne posso fare a meno. Devo sentirmi utile. Se dovessi fare la segretaria (con tutto il rispetto), non mi sentirei utile.
Devo cambiare qualcosa, devo servire qui. Se devo vivere solo per il mio benessere allora che cacchio ci sto a fare?
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Che bello, questo topic prende la piega che volevo ragazzi!  :)

Ranca, io mi trovo simile a te. Solo che non mi informo. E questa è una cazzata, questa è fottuta pigrizia, lo so, è un difetto che devo colmare. Anche dal mio punto di vista, intendo, simile al tuo. Il motivo? Ovvio, per esempio, che se mi informo posso... votare meglio. E direi che il voto poi ha delle conseguenza anche su di me (se non credete nel voto come espressione individuale, lasciate stare, era solo un esempio, evitiamo OT...  :) ). Ho afferrato il tuo segreto (grazie della confindenza!)... e... E non voglio essere come quelle 2 persone, onestamente.

Neuz. Come ti ho già scritto, ti ammiro per quanto fai, mi viene spontaneo ammirarti.
Ma non credi che anche il tuo sbattimento sia egoismo?
Scusa la provocazione, non è per cattiveria.
(E' la verità che è cattiva...  :'( ).


Comunque, sia in Neuz che in Ranca vedo coerenza, o qualcosa di simile.
Dopodichè, provoco chi (nessuno in particolare, eh), fa tanta retorica e magari non la mette in pratica... Provoco chi esibisce simboli ma non sa. Beh, ma a dirla così siamo d'accordo tutti, immagino. E' una cosa più complicata... E... E io sono in ritardo!!!  :-*
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