Chiesti 30 anni.
Che ne pensate? La vita di Hina, vale 30 anni? Troppi, troppo poco? Il padre ha seguito la sua dottrina religiosa, dopo aver sgozzato la figlia insieme allo zio che la teneva ferma, l’ha avvolta in un lenzuolo bianco con il viso rivolto verso la mecca.
30 anni sono pochi perchè hanno considerato le attenuanti religiose.
30 anni sono troppi perché ad esempio la Franzoni ne ha ricevuti 16! Lei non ha ammesso è malata e soffre di disturbi mentali, invece il padre di Hina non è malato e ha ammesso.
Questa è a mio avviso una vicenda molto importante, una di quelle che dovrebbe segnare il passo, In Italia c’è libertà di religione, lui ha seguito la sua fede…
Hina
Moderatore: .ferro
30 anni mi sembrano il minimo. Il fatto che abbia "seguito la sua fede" compiendo un omicidio è opinabilissimo.Jack Starks ha scritto:Questa è a mio avviso una vicenda molto importante, una di quelle che dovrebbe segnare il passo, In Italia c’è libertà di religione, lui ha seguito la sua fede…
La libertà religiosa e di culto in Italia non è incondizionata. Lo dice la Costituzione, Articolo 8.
Articolo 19.Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge.
Le confessioni religiose diverse dalla cattolica hanno diritto di organizzarsi secondo i propri statuti, in quanto non contrastino con l'ordinamento giuridico italiano.
I loro rapporti con lo Stato sono regolati per legge sulla base di intese con le relative rappresentanze.
Tutti hanno diritto di professare liberamente la propria fede religiosa in qualsiasi forma, individuale o associata, di farne propaganda e di esercitarne in privato o in pubblico il culto, purché non si tratti di riti contrari al buon costume.
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UN BEL PALO DI LEGNO E SOTTO UN BEL FALO' COME NEL MEDIO EVO E COTTURA A FUOCO LENTO
la libertà di religione e l'omicidio a casa mia sono due cose diverse
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Ultima modifica di RED GREY ARMY il 25/10/2007, 10:48, modificato 1 volta in totale.
wow, questa è civiltà!RED GREY ARMY ha scritto: UN BEL PALO DI LEGNO E SOTTO UN BEL FALO' COME NEL MEDIO EVO E COTTURA A FUOCO LENTO
la libertà di religione e l'omicidio a casa mia sono due cose diverse
se è italiano processo, se non è italiano falò.
“Condividere saperi, senza fondare poteri”
Primo Moroni
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Sienanza ha detto razionalmente tutto ciò che c'è da dire, quello che si aggiunge sono solo opinioni personali da comare del centro anziani o da uomo della strada.
Io mi sento un perfetto uomo della strada quindi ho un forte impulso di aggiungere la mia opinione qualunquista. Credo che la componente religiosa sia un' aggravante. Ovvero: i condizionamenti culturali (vedi ogni fatto abberrante che accade in certi ambienti mafiosi), i condizionamenti da ignoranza (vedi lo zio analfabeta che violenta con nonchalance la nipotina) ed in ultimo i condizionamenti religiosi (Vedi i maomettani di brescia) siano molto più pericolosi di moventi economici o di inimicizie. Non sono un giurista ma trovo più pernicioso colui che agisce con un' idea più o meno distorta della religione che un assassino che uccide per interesse. Nei due casi la possibile reiterazione del reato mi sembra maggiore qundo c'è di mezzo una mentalità annebbiata da chissà quale idea o stile di vita. Chi uccide per denaro o per rabbia può cambiare idea, può capire l'errore, può integrarsi di nuovo nella società. Viceversa stento a credere che i mori che hanno ucciso la loro figlia possano un giorno realizzare la brutalità del loro atto.
Oggi leggo da La Stampa che madre e figlia vengono imputate di un omicidio di mafia commesso 15 anni prima. La vittima era un ragazzo di 20, il figlio ed il fratello delle imputate, che già da cinque o sei anni era un valido killer mafioso. Il morto si era inimicato la cosca d'appartenenza sua e della sua famiglia. Una volta emanata la condanna era stata affidata alla famiglia (mer motivi di ovvia tattica d'agguato) l'esecuzione. Ora, se arrivi a condannare tuo figlio per ragioni di cosca non posso credere che 30 anni dopo tu possa reintegrarti nella società, evidentemente hai un concetto di vita troppo distorto per percepire il senso del tuo gesto. Penso, e qui finisco, che moti violenti dettati da convinzioni religiose o culturali possano spingere l'individuo oltre i confini razionali e quindi molto più pericolosi di ogni altro movente di delitto.
Also sprach Sgt.P.
Io mi sento un perfetto uomo della strada quindi ho un forte impulso di aggiungere la mia opinione qualunquista. Credo che la componente religiosa sia un' aggravante. Ovvero: i condizionamenti culturali (vedi ogni fatto abberrante che accade in certi ambienti mafiosi), i condizionamenti da ignoranza (vedi lo zio analfabeta che violenta con nonchalance la nipotina) ed in ultimo i condizionamenti religiosi (Vedi i maomettani di brescia) siano molto più pericolosi di moventi economici o di inimicizie. Non sono un giurista ma trovo più pernicioso colui che agisce con un' idea più o meno distorta della religione che un assassino che uccide per interesse. Nei due casi la possibile reiterazione del reato mi sembra maggiore qundo c'è di mezzo una mentalità annebbiata da chissà quale idea o stile di vita. Chi uccide per denaro o per rabbia può cambiare idea, può capire l'errore, può integrarsi di nuovo nella società. Viceversa stento a credere che i mori che hanno ucciso la loro figlia possano un giorno realizzare la brutalità del loro atto.
Oggi leggo da La Stampa che madre e figlia vengono imputate di un omicidio di mafia commesso 15 anni prima. La vittima era un ragazzo di 20, il figlio ed il fratello delle imputate, che già da cinque o sei anni era un valido killer mafioso. Il morto si era inimicato la cosca d'appartenenza sua e della sua famiglia. Una volta emanata la condanna era stata affidata alla famiglia (mer motivi di ovvia tattica d'agguato) l'esecuzione. Ora, se arrivi a condannare tuo figlio per ragioni di cosca non posso credere che 30 anni dopo tu possa reintegrarti nella società, evidentemente hai un concetto di vita troppo distorto per percepire il senso del tuo gesto. Penso, e qui finisco, che moti violenti dettati da convinzioni religiose o culturali possano spingere l'individuo oltre i confini razionali e quindi molto più pericolosi di ogni altro movente di delitto.
Also sprach Sgt.P.
Ultima modifica di Sgt.Pepper il 25/10/2007, 15:35, modificato 1 volta in totale.
beh! scusa ... dopo che hanno "graziano" un sardo accusato d stupro ... xchè in quanto sardo aveva le "attenuanti etniche e culturali"Jack Starks ha scritto:lui ha seguito la sua fede…
Ultima modifica di fragile il 25/10/2007, 14:02, modificato 1 volta in totale.
Beh, la malattia mentale è considerata un' attenuante. Poi, mi pare che la Franzoni sia stata considerata in grado di intendere e di volere, in realtà.Jack Starks ha scritto: 30 anni sono troppi perché ad esempio la Franzoni ne ha ricevuti 16! Lei non ha ammesso è malata e soffre di disturbi mentali, invece il padre di Hina non è malato e ha ammesso.
Cooomunque: posto che alla Franzoni darei 100 anni (non per il delitto in sè - la madre che uccide il figlio è la cosa più normale e antica della terra, da un punto di vista psicologico- ma per la stura di cazzate di talk show e cronaca nera a cui la vicenda ha dato la stura), credo che per i parenti di Hina la pena debba essere esemplare.
Proprio perchè il nostro stato garantisce la libertà religiosa, è necessario ribadire in modo chiaro quali ne sono i limiti. E' necessaria una punizione esemplare che faccia da precedente giudiziario, per quanto il nostro sistema non sia di common law.
Per dire: saranno accettate solo le forme di sentire religioso che non danneggino il prossimo nella sua dignità umana (che, come ovvio, è un concetto relativo, dipendente dalla nostra cultura, ma che è il solo finora escogitato che riesca a garantire la pacifica convivenza di culture diverse).
Sgt.pepper ha ragione a fare l'esempio della mafia, calza.
- Non hai mai rispettato il sentimento religioso. Hai sempre puntato tutto su scienza e fica. La tua vita è solo cinismo, sarcasmo e orgasmo...
- Con uno slogan simile, in Francia vincerei le elezioni!
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anche se fosse stato italiano avrei scritto la stessa cosaQ ha scritto: wow, questa è civiltà!
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xchè dovete sempre farne una questione di razzismo?
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E' incredibile di quanto parliamo di un evento ed in realta' non ce ne fotte.
ModestoSgt.Pepper ha scritto: Also sprach Sgt.P.
Oh Bucaiola! Tu mi tradisci! Tu dici "VENGO!" e invece tu pisci!
cat, sei tu che hai scritto "l'omicidio a casa mia"...RED GREY ARMY ha scritto: anche se fosse stato italiano avrei scritto la stessa cosa
xchè dovete sempre farne una questione di razzismo?
e comunque se non per razzismo in senso lato cosa ti spingerebbe a spedire questo caso a un tribunale medioevale? il fatto che l'omicida fosse un familiare della vittima?
ah beh, allora tutti al rogo visto che la maggior parte delle violenze avviene "tra le mura domestiche".
ma soprattutto, putt@n@ eva, perché mi dai del voi?
edit: ah cadso! intendevi che, a casa tua, l'omicidio e la libertà di religione sono cose diverse... ok, misunderstanding, spero sia stato risolto, però rimane che IMHO 30 anni sono meglio di un FALO' e che, magari in privato, vorrei spiegazioni su quel voi.
Ultima modifica di Q il 25/10/2007, 21:41, modificato 1 volta in totale.
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E' incredibile come un'affermazione del genere esca da te.(A)narchiste ha scritto: E' incredibile di quanto parliamo di un evento ed in realta' non ce ne fotte.
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Q ha scritto: cat, sei tu che hai scritto "l'omicidio a casa mia"...
e comunque se non per razzismo in senso lato cosa ti spingerebbe a spedire questo caso a un tribunale medioevale? il fatto che l'omicida fosse un familiare della vittima?
ah beh, allora tutti al rogo visto che la maggior parte delle violenze avviene "tra le mura domestiche".
ma soprattutto, putt@n@ eva, perché mi dai del voi?
edit: ah cadso! intendevi che, a casa tua, l'omicidio e la libertà di religione sono cose diverse... ok, misunderstanding, spero sia stato risolto, però rimane che IMHO 30 anni sono meglio di un FALO' e che, magari in privato, vorrei spiegazioni su quel voi.
prova a metterti nei panni del suo fidanzato, cosa penseresti? cosa faresti?
allora andiamo di legge del taglione?RED GREY ARMY ha scritto:
prova a metterti nei panni del suo fidanzato, cosa penseresti? cosa faresti?
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io sono contro la pena di morte e ragionando coerentemente sono x un giusto processo come in ogni paese civile
però di fronte a certe cose mi girano i c°§li°ni!!!
però di fronte a certe cose mi girano i c°§li°ni!!!
è ovvio che girino i c°§li°ni... ma è completamente diverso dal farsi giustizia da soli... ci sono i tribunali, i processi, gli avvocati... questi dovrebbero funzionare e tutalare la parte offesa...
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infatti si vede come funziona la giustizia in italia...
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Dovevo solo colmare un'incoerenza formale.Jack Starks ha scritto: E' incredibile come un'affermazione del genere esca da te.
Per quanto riguarda la vicenda e' naturale concentrarsi sullo stomaco e non tanto sull'intelletto. Personalmente trovo condivisibile, da parte di un sistema giuridico, considerare la fede assassina di un individuo come un'attenuante. E' ovvio che se un prete spara ad una persona perche' in lei ha visto Satana bisognerà moderare la pena in quanto la condizione di 'credenza' e' una sorta di stato di demenza. Dal mio punto di vista bisognerebbe iniziare ad applicare l'interdizione anche a soggetti che nutrono una fede profonda, in quanto - come sosteneva Bayle - essi non sono piu' cittadini, ma pericolose armi di sedizione che, giustificando le proprie azioni con l'intelliggibile, commettono i peggiori crimini contro l'uomo.
Ultima modifica di Anonymous il 26/10/2007, 12:15, modificato 1 volta in totale.
Oh Bucaiola! Tu mi tradisci! Tu dici "VENGO!" e invece tu pisci!
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