tibet

Dal greco = spazio aperto

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è dal 1988 (Seul) che seguo con passione le olimpiadi, estive ed invernali.
quest'anno, con grande sgomento e afflizione, mi avvio al boicottaggio.
non passerò il tempo a seguire i record e le prestazioni nelle varie discipline, ma cercherò di tenermi informato su quanto avviene in cina e tibet.
ricordo che nel 1980 gli USA boicottarono le olimpiadi di Mosca e che nel 1984 i sovietici replicarono boicottando Los Angeles.
la politica è sempre entrata nelle olimpiadi moderne (nel 1904 i terzi giochi olimpici moderni si svolsero a Saint Louis per festeggiare i 100 anni dell'annessione della Louisiana agli States), quindi non vedo perché non dovrebbe farlo ora, non pretendo certo che atleti che si preparano da 4 anni rinuncino a partecipare, ma puntiamo i riflettori sulle cose importanti.
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Primo Moroni
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janfree
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Q... nel 1980 e nel 1984 c'erano delle idee; la gente lottava, si impegnava, si sacrificava ed a volte moriva in nome delle ideologie. Mascheravano meri interessi economici se vuoi vederla nella visione marxiana della storia; erano una parte di ciò che muoveva gli eventi secondo una visione più equilibrata.

Poi cade il muro. Ed arriva la crisi economica. Nei paesi occidentali diminuisce il benessere, aumentano le migrazioni dei popoli dalla periferia al centro dell'impero. E come ogni società in crisi viene dismesso il buon senso della pratica per lanciarsi nella teoria, si abbandona l'essere e ci si getta sull'avere. Avere per essere, ovvero dimostrare di avere per essere. Un po' come quando nel medioevo, con l'avvento dei picchieri e degli arcieri la cavalleria perse il suo ruolo militare e si dovette reinventare come ruolo sociale.

...la maggior parte degli atleti di oggi sono nati in questo clima, nati e cresciuti ed educati così, mentre la maggior parte dei governanti fra poco metteranno lo sponsor sullo scudo di partito, completando la fase di eliminazione delle ideologie, di depoliticizzazione dalla politica e portandosi sempre più verso quella teoria distorta di realpolitik di cui si sono immaginati alfieri...
Astutillo Malgioglio sputò sulla maglietta della Lazio gettandola ai piedi della curva, Tommie Smith e John Carlos saluarono a pugno chiuso non guardando la bandiera usa, mihajlovic protestò attivamente contro il bombardamento della serbia e così via....

...oggi sono preoccupati xké Pechino è la città più inquinata del mondo e ciò potrebbe compromettere le loro prestazioni e la spnsorizzazione ...

Se ne sbattono tutti Q, sbattetene anche tu, che tanto rinunciare ad una cosa che ti fa piacere non cambierà nulla....
Ultima modifica di janfree il 20/09/2010, 15:05, modificato 1 volta in totale.
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janfree ha scritto: Q... nel 1980 e nel 1984 c'erano delle idee; la gente lottava, si impegnava, si sacrificava ed a volte moriva in nome delle ideologie.
nel 1980 e 1984? mapperfavore janfree.

e poi anche se fosse?
all'epoca se avessi detto 'chissenefrega io mi voglio godere le mie gare' mi avresti rimporverato di essere un qualunquista?
cos'è la politica? seguire i trend sociali del momento?
è ovvio che preferirei non avere problemi con le olimpiadi, ma stando così le cose i problemi IO li ho comunque e IO decido che ne ho meno boicottando.
che la cosa sia di moda o no.
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Che tipo di boicottaggio intendi?
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quello che mi è possibile, ovvero
Q ha scritto: non passerò il tempo a seguire i record e le prestazioni nelle varie discipline, ma cercherò di tenermi informato su quanto avviene in cina e tibet.
sappi che per me significa molto in termini di impiego di tempo, risorse mentali ed entusiasmo...
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Q ha scritto: cos'è la politica? seguire i trend sociali del momento?
non ho detto affatto questo. anzi.

anche se effettivamente la politica è l'arte del mutevole.
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vedi a informarsi... devo assolutamente segnalare il bellissimo e illuminante articolo di Enrica Collotti Pischel, sinologa.
illuminante soprattutto se si pensa che è stato pubblicato la prima volta nel gennaio 2000, lontani dal clamore del momento, ricordatevene soprattutto se e quando leggerete l'ultimo paragrafo.

per contro, prima di rispondermi citando wikipedia, sappiate che la pagina di wikipedia dedicata al tibet è VERGOGNOSA: il paragrafo 'Storia' passa direttamente dal VII secolo al 13 marzo 2008; la voce Storia del Tibet è più completa, ma la storia recente contiene oltre a imprecisioni, visioni parziali, battutine, figuriamoci...

davvero, se vi interessa il Tibet prima leggete l'articolo della Pischel, poi ricominciate pure a seguire i TG.
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Q ha scritto: Citato da: janfree su 17 Marzo  2008, 16:50:42
Q... nel 1980 e nel 1984 c'erano delle idee; la gente lottava, si impegnava, si sacrificava ed a volte moriva in nome delle ideologie.

nel 1980 e 1984? mapperfavore janfree.
ehm. si.

io l'ho scritta un po' arrembante. Ma ribadisco il concetto.
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pare che il governo del popolo avesse sottostimato le adesioni dei vari atleti.
non ci sarebbero abbastanza libretti rossi per tutti.
questo sarà l'unico motivo per cui al limite attuerò il boicottaggio.
colpirne uno per educarne cento.

Q, la verità è che le cose sono sempre più complicate di così.
se domani il veneto decidesse di attuare una secessione, cosa farebbe l'italia?
cosa faremmo noi?
cosa faresti TU?
ha ragione davide o golia?
sempre davide? sempre golia?
ci sono dei distinguo? quali?

se l'iraq invade il kuwait è colpa sua.
se il kurdistan vuole separarsi ha ragione?
se la liguria volesse la sua indipendenza?
ci manderemmo l'esercito?

informati, fatti le tue idee, discutile.
questo non ti impedirà di guardare le olimpiadi lo stesso, nè ti farà passare dalla parte del torto o del collaborazionista.
io se si giocassero i mondiali in un ipotetico cile di pinochet le partite le guarderei lo stesso.
e sarei avverso al regime del paese ospitante da prima dei mondiali, durante i mondiali, e anche dopo.
se invece di guardare alla tv i 100 metri olimpici ti fai una birra o leggi un buon libro, credi che cambierà qualcosa?
ti sarai perso i 100 metri olimpici, solo quello.

tutto quello che vuoi o non vuoi dire/non dire su pechino o sul tibet lo puoi fare anche se le olimpiadi le guardi, credi.
senza sentire la colpa di un compromesso che non c'è.
non sarei niente, senza i miei occhiali da sole 8)
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janfree
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ALLA ILLUSTRE MEMORIA
DI TEODORO KOERNER
POETA E SOLDATO
DELLA INDIPENDENZA GERMANICA
MORTO SUL CAMPO DI LIPSIA
IL GIORNO XVIII D’OTTOBRE MDCCCXIII
NOME CARO A TUTTI I POPOLI
CHE COMBATTONO PER DIFENDERE
O PER CONQUISTARE
UNA PATRIA

Immagine

Soffermati sull’arida sponda
Vòlti i guardi al varcato Ticino,
Tutti assorti nel novo destino,
Certi in cor dell’antica virtù,
Han giurato: non fia che quest’onda
Scorra più tra due rive straniere;
Non fia loco ove sorgan barriere
Tra l’Italia e l’Italia, mai più!

L’han giurato: altri forti a quel giuro
Rispondean da fraterne contrade,
Affilando nell’ombra le spade
Che or levate scintillano al sol.
Già le destre hanno strette le destre;
Già le sacre parole son porte;
O compagni sul letto di morte,
O fratelli su libero suol.

Chi potrà della gemina Dora,
Della Bormida al Tanaro sposa,
Del Ticino e dell’Orba selvosa
Scerner l’onde confuse nel Po;
Chi stornargli del rapido Mella
E dell’Oglio le miste correnti,
Chi ritorgliergli i mille torrenti
Che la foce dell’Adda versò,

Quello ancora una gente risorta
Potrà scindere in volghi spregiati,
E a ritroso degli anni e dei fati,
Risospingerla ai prischi dolor;
Una gente che libera tutta
O fia serva tra l’Alpe ed il mare;
Una d’arme, di lingua, d’altare,
Di memorie, di sangue e di cor.

Con quel volto sfidato e dimesso,
Con quel guardo atterrato ed incerto
Con che stassi un mendico sofferto
Per mercede nel suolo stranier,
Star doveva in sua terra il Lombardo:
L’altrui voglia era legge per lui;
Il suo fato un segreto d’altrui;
La sua parte servire e tacer.

O stranieri, nel proprio retaggio
Torna Italia e il suo suolo riprende;
O stranieri, strappate le tende
Da una terra che madre non v’è.
Non vedete che tutta si scote,
Dal Cenisio alla balza di Scilla?
Non sentite che infida vacilla
Sotto il peso de’ barbari piè?

O stranieri! sui vostri stendardi
Sta l’obbrobrio d’un giuro tradito;
Un giudizio da voi proferito
V’accompagna a l’iniqua tenzon;
Voi che a stormo gridaste in quei giorni:
Dio rigetta la forza straniera;
Ogni gente sia libera e pèra
Della spada l’iniqua ragion.

Se la terra ove oppressi gemeste
Preme i corpi de’ vostri oppressori,
Se la faccia d’estranei signori
Tanto amara vi parve in quei dì;
Chi v’ha detto che sterile, eterno
Saria il lutto dell’itale genti?
Chi v’ha detto che ai nostri lamenti
Saria sordo quel Dio che v’udì?

Sì, quel Dio che nell’onda vermiglia
Chiuse il rio che inseguiva Israele,
Quel che in pugno alla maschia Giaele
Pose il maglio ed il colpo guidò;
Quel che è Padre di tutte le genti,
Che non disse al Germano giammai:
Va’, raccogli ove arato non hai;
Spiega l’ugne; l’Italia ti do.

Cara Italia! dovunque il dolente
Grido uscì del tuo lungo servaggio;
Dove ancor dell’umano lignaggio
Ogni speme deserta non è:
Dove già libertade è fiorita,
Dove ancor nel segreto matura,
Dove ha lacrime un’alta sventura,
Non c’è cor che non batta per te.

Quante volte sull’alpe spïasti
L’apparir d’un amico stendardo!
Quante volte intendesti lo sguardo
Ne’ deserti del duplice mar!
Ecco alfin dal tuo seno sboccati,
Stretti intorno ai tuoi santi colori,
Forti, armati dei propri dolori,
I tuoi figli son sorti a pugnar.

Oggi, o forti, sui volti baleni
Il furor delle menti segrete:
Per l’Italia si pugna, vincete!
Il suo fato sui brandi vi sta.
O risorta per voi la vedremo
Al convito dei popoli assisa,
O più serva, più vil, più derisa
Sotto l’orrida verga starà.

Oh giornate del nostro riscatto!
Oh dolente per sempre colui
Che da lunge, dal labbro d’altrui,
Come un uomo straniero, le udrà!
Che a’ suoi figli narrandole un giorno,
Dovrà dir sospirando: «io non c’era»;
Che la santa vittrice bandiera
Salutata quel dì non avrà.
Ultima modifica di janfree il 26/03/2008, 14:12, modificato 1 volta in totale.
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ma fi§@! janfree, dillo che mi stai provocando! dillo!

bella reeebs
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perché Q?
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chiarezza
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Repressione in Tibet
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Dite a Veltroni che metta in lista un tibetano ma anche un cinese.
Problema risolto.

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By Daniele Luttazzi - 19 Mar 2008
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Leggendo un po' in giro inizio a pensare che forse sono d'accordo con il boicottaggio di Q...
Non so se la modalità "privata" sia efficace, ma la questione generale mi trova decisamente d'accordo.

Visti gli svolgimenti della situazione in Russia e Cina, dovremmo discutere seriamente sulla presunta legge "il libero mercato porta presto o tardi alla democrazia"...
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l'immagine è chiara, spererei non fosse vera. Al contrario..... io diffondo.

Falsi monaci

Ecco i monaci che hanno causato le violenze a Lhasa!!!

Cari Amici, vi segnalo la possibilità semplicissima di mandare una e-mail all'ONU, attraverso il sito di Beppe Grillo!
Ma soprattutto v'invito a guardare la foto sottostante, scattata prima degli scontri e la rivolta di Lhasa.

Immagine

Per favore, fate girare il più possibile questa foto, per far in modo che arrivi anche a giornalisti di TV pubbliche e private, giornali ecc affinchè possano pubblicarla.

Pechino orchestrava la rivolta nel Tibet'
Canada Free Press: spie britanniche confermano la denuncia del Dalai Lama sulle violenze inscenate

di Gordon Thomas

Londra, 20 Marzo - Britain's GCHQ, l'agenzia governativa delle comunicazioni che controlla elettronicamente mezzo mondo dallo spazio, ha confermato la rivendicazione del Dalai Lama che agenti dell'Esercito Popolare di Liberazione, l'EPL, travestiti da monaci, hanno innescato le rivolte che hanno lasciato dietro di sé centinaia di morti e feriti tibetani.
Gli analisti della GCHQ ritengono che la decisione fosse deliberatamente calcolata dalla leadership di Pechino per fornire una scusa per schiacciare il malcontento che ribolliva nella regione, che sta già attirando la sgradita attenzione del mondo proprio durante la corsa alle Olimpiadi di questa estate.
Per settimane c'è stato un crescente astio a Lhasa, la capitale del Tibet, contro azioni minori compiute dalle autorità cinesi.
I monaci hanno guidato sempre più azioni di disobbedienza civile, chiedendo il diritto di compiere il tradizionale rito d'incensi bruciati. Alle loro richieste si unisce il grido per il ritorno del Dalai Lama, il 14esimo a tenere la massima carica spirituale.
Impegnato ad insegnare i punti fermi della sua autorità morale--pace e compassione--il Dalai Lama aveva 14 anni quando l'Esercito Popolare di Liberazione invase il Tibet nel 1950 e fu costretto a fuggire in India da dove ha condotto senza sosta una campagna contro la durezza del dominio Cinese.
Ma i critici hanno obiettato sulla sua attrazione per le star dei film. Il magnate dei giornali Rupert Murdoch l'ha definito: "un monaco molto politico con scarpe Gucci"
Scoprendo che i suoi sostenitori dentro il Tibet e la Cina sarebbero divenuti ancora più attivi nei mesi precedenti le Olimpiadi di quest'estate, I funzionari della British Intelligence a Pechino hanno compreso che il regime avrebbe cercato una scusa per muoversi e schiacciare l'attuale malcontento.
Questo timore è stato pubblicamente espresso dal Dalai Lama. I satelliti del GCHQ, geo-posizionati nello spazio, erano incaricati di monitorare da vicino la situazione.
Il complesso a forma di ciambella, vicino all'ippodromo di Celtenham, è situato nel piacevole Cotswords ad ovest dell'Inghilterra. Con 700 dipendenti, include i più grandi esperti elettronici e analisti del mondo. Tra di loro si parla più di 150 lingue. A loro disposizione ci sono 10.000 computers, molti dei quali sono stati appositamente costruiti per il loro lavoro.
L'immagine che hanno scaricato dai satelliti ha fornito la conferma che i Cinesi hanno usato agenti provocatori per iniziare le rivolte, cosa che ha dato all'EPL la scusa per muovere su Lhasa e uccidere e ferire durante l'ultima settimana.
Ciò che il regime di Pechino non si aspettava era che le rivolte si sarebbero diffuse, non solo attraverso il Tibet, ma anche nelle province del Sichuan, Quighai e Gansu, trasformando una larga parte della Cina occidentale in una zona di battaglia.
Il Dalai Lama lo ha chiamato "genocidio culturale" e si è offerto di dare le dimissioni come capo delle proteste contro il governo cinese al fine di portare la pace. L'attuale agitazione è cominciata il 10 Marzo, segnando l'anniversario della rivolta del 1959 contro il regime cinese.
Comunque, I suoi seguaci non stanno ascoltando il suo "messaggio di compassione".
Molti di loro sono giovani, disoccupati ed espropriati di ogni diritto e rifiutano la sua filosofia della non-violenza, credendo che la sola speranza per un cambiamento sia l'azione radicale che stanno portando avanti.
Per Pechino, l'urgente bisogno di trovare una soluzione alla rivolta sta diventando un crescente imbarazzo.
Tra 2 settimane, le celebrazioni nazionali per i Giochi Olimpici inizieranno con la tradizionale accensione della torcia. E' previsto che i teodofori passino per il Tibet. Ma la torcia potrebbe ritrovarsi ad essere portata dai corridori in mezzo a palazzi e templi in fiamme.
Un segno di questa urgenza è che il primo ministro Cinese ha ora affermato che è pronto ad aprire un dialogo col Dalai Lama. Poco prima di questo annuncio, il primo ministro britannico Gordon Brown ha dichiarato che avrebbe incontrato il Dalai lama durante la sua visita a Londra il prossimo mese. Questa è la prima volta che entrambi I leader hanno proposto di incontrare il Dalai Lama.

Pechino 2008: Un mondo, Un sogno - Tibet libero

Lhadon Tethong

...Me l'ha mandata un'amica,voi che ne dite?
Ultima modifica di luchino il 02/04/2008, 11:49, modificato 1 volta in totale.
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sarà... ma non vedo tutta questa movimentazione popolare francamente...
nulla di lontanamente paragonabile anche alle sole bandiere arcobaleno per la guerra in iraq... alcune ancora fuori ad anni di distanza...

ma forse la pace ha un colore...
c'è pace di serie A e di serie B

personalmente l'ho sempre creduto

dai tibetati, un giorno verrete promossi anche voi...
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eh, caber, quanto hai ragione...
e ai tibetani va ancora bene, pensa ai paesi baschi, alla palestina o alla cecenia...
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i baschi non mi sembra che siano oppressi però...

cioè loro sono di serie B perchè non ci sono gli spagnoli che sparano sulla folla (o sbaglio?  ??? )

la palestina... non mi sembrano ridotti in serie B... le notizie, proteste e discussioni in merito si sprecano (salvo poi riservare 0,1 secondi, stile raccomandazioni sull'uso dei farmaci, agli attacchi subiti da israele) ---> e qui so già che mi tiro addosso l'ira di dio, chissà perchè

per i ceceni mi spiace, a proposito... sono davvero scomparsi dai giornali... che fine han fatto? i russi si son mangiati anche loro??
e i kurdi? tutti infilati nei kebab?

torniamo al discorso del tibet
forse sono gli unici che meriterebbero la serie A, in virtù di anni di protesta pacifica
Ultima modifica di caber il 07/04/2008, 21:39, modificato 1 volta in totale.
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ma quale ira di dio? al massimo la mia e quella di qualcun altro, ma poi nemmeno quella, ognuno dice la sua, però non è questione di classifica
il punto è: o si è solidali con tutti e non solo con chi va di moda al momento, o con nessuno.
l'esposizione mediatica non cambia quasi mai la situazione reale dei popoli in questione, il caso della palestina è emblematico, sono 40 anni che sono sotto i riflettori, ma non è che stiano tanto meglio dei ceceni, alla fine della fiera.
per chiarire, io non sono tanto per le lotte di indipendenza, ma so riconoscere i soprusi e le prepotenze quando li vedo.
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