emergenza ROM?!?

Dal greco = spazio aperto

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Kappo
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Dai, fi§@....
In una pagina di post, vi leggo già prevenuti su delle leggi che ancora non sono state definite.
E' indubbio che se uno, a forza di delinquere nella propria nazione, becca delle cannellate dal primo sbirro che incrocia, così perchè "io non so perchè te le do, ma tu sai perchè le prendi", appena può si leva dai c°§li°ni e si sposta in un altro paese dove nessuno lo conosce e dove, grazie a delle falle nelle varie leggi sull'immigrazione posso fornire delle generalità diverse ogni volta che mi fermano.
Di più, se il paese in cui mi reco (indovinate quale) ha un sistema giuridico garantista in cui è quasi certa la non applicazione della pena, c@xxo, è il paese dei balocchi!!!
Al massimo, mi blindano e mi portano al confine.... esco dalla porta principale e rientro da quella di servizio....
Spostiamoci dalla parte opposta dell'adriatico: Grecia
Paese culla della civiltà moderna. Fa parte della comunità Europea. L'immigrazione è spaventosamente controllata. Dal confine con l'Albania o passi attraverso sistemi leciti o ti sparano. I barconi provenienti dalla Turchia o, comunque, dalle coste limitrofe, vengono rispediti indietro appena entrano nelle acque territoriali (gli regalano comunque mezzi di prima necessità) o, se entrano nel paese, vengono raccolti e riportati immediatamente al confine e fuori dalle balle. O entri nel paese lecitamente o "Aria".
C'é inoltre un'altro spauracchio : La certezza della pena.
Non so chi di voi è mai stato a Rodi. Gli abitanti dell'isola hanno le porte di casa sempre aperte (non intendo senza mandate alle serrature, intendo proprio spalancate). Ho chiesto ad un tassista come mai questa abitudine. Mi ha risposto che il tasso di criminalità sull'isola è prossimo allo 0 in quanto c'è la certezza matematica che se ti beccano a rubare, prima le prendi dal padrone di casa (che è tutelato in quanto parte lesa.... in Italia è così?), poi le prendi dai poliziotti che ti prelevano (e ne becchi tante, ma tante....), dopodiché ti processano per direttissima il giorno dopo e TUTTA la galera che ti viene assegnata, te la fai dal primo all'ultimo giorno, senza condizionali e cazzi vari. E là la galera è galera, senza televisione etc.etc....
Allora, prima di gridare allo scandalo, io vorrei capire bene che tipo di leggi si stanno mettendo sul tavolo per frenare l'emergenza.
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sienanza
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Kappo, non so che Grecia hai visto, probabilmente quella "turistica".
Ci sono stato per lavoro, e ti garantisco che (nel nord) c'è pieno di immigrati bulgari, armeni e georgiani. La quasi totalità di queste persone lavora in nero, con uno stipendio ridicolo e senza tutele.
I russi sono gli unici immigrati "a norma".
Turchi e musulmani ci sono, vivono in veri e propri ghetti autosufficienti, si fanno i cazzi loro.
Non mancano neanche gli zingari che vanno in giro a rubare il rame.
Mi domandai perchè non ci fossero albanesi, questa fu la risposta di un saggio: "Dove trovi dei russi, non troverai mai albanesi".

In ogni caso, mi suona strano vedere la Grecia come esempio di civiltà e modernità (sei mai stato nel degrado totale di Atene?!?).

Tornando in topic, credo che la vera emergenza, in questo momento, siano gli italiani.
Un popolo che inizia ad essere frustrato da difficoltà economiche e sociali, dove il titolo di studio di metà delle persone è la terza media, è un terreno facile per le campagne mediatiche e le emergenze ad hoc.
Ash
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Ed in ogni caso io non ho nulla contro le "leggi contro la criminalità" (in quanto tali, poi bisogna vedere nello specifico) mentre, se permetti, temo un contesto in cui nascono le "leggi contro i Rom", cioè leggi razziali.
Non sono io ad essere prevenuto. Alemanno usa questi termini, i giornali usano questi termini, le tv usano questi termini. Berlusconi li usa meno perché è furbo.

Fino a che non esce la legge, non possiamo sapere di che portata è il danno o il risanamento, tuttavia, se anche non dovesse essere una legge razziale, è il finto pressapochismo che mi spaventa. Fare il lavoro del politico e del giornalista significa saper usare le parole. Non ci credo che abbiano usato questi termini a caso. E le persone col cervello molle, ribadisco, poi vanno a bruciare le roulotte.
Ultima modifica di Ash il 16/05/2008, 11:29, modificato 1 volta in totale.
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Sgt.Pepper
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Certo che mi viene da sorridere quando a Napoli si mettono a dare fuoco ai problemi che hanno. Oggi sentivo un inviato di RaiNews24 che parlava di paradosso, a tratti non sapeva distinguere il degrado del campo con quello delle vie del paese. La stessa sporcizia, lo stesso caos. Gli stessi problemi di legalità, più della metà dei napoletani intervistati ha ammesso di avere un lavoro in nero e di non pagare le tasse. Ad un certo punto hanno urlato al giornalista dicendogli che lui ed i suoi colleghi non fanno un buon servizio, che parlano sempre a sproposito di Napoli. A quel punto ha chiesto quanti di loro pagassero il canone e nessuno ha risposto. Ha concluso raccontando che nella notte gli stessi giovani che hanno incendiato il campo nomadi hanno poi provveduto a saccheggiarlo. Non credevo ci fosse qualcosa da rubare a dei nomadi.
Sono sempre più convinto che lo spettro che stiamo combattendo sia solo un modo per autoassolverci, per non pensare alle piaghe morali che ci affliggono. Pensiamo ad estirpare il male straniero (che ammetto possa esistere) ma non guardiamo poi l'orrore di cui noi siamo capaci.
I furti legalizzati degli yuppie, gli stupri e gli omicidi efferati che anche noi italiani siamo capaci di commettere.
Dove vogliamo andare se il nostro obbiettivo non è la legalità ma il diritto di comandare a casa nostra, sopratutto se si considera che parlare di casa nostra al giorno d'oggi sia al quanto anacronistico e inutile.
Ultima modifica di Sgt.Pepper il 16/05/2008, 12:42, modificato 1 volta in totale.
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Kappo
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Sienanza, Rodi fa ancora parte della Grecia, no? A Rodi funziona come ho detto, almeno così mi hanno raccontato, magari mi prendevano per il çul°.....
Cmq... Questo governo, è certo, fa e farà tutto di sbagliato. Il precedente ha fatto tutto di giusto. Punto.
Dopo aver riassunto in queste due righe il senso di questo topic, possiamo anche chiuderlo.
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McA
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Forse il caro Faber esagerava con le lodi, ma mi piace postarlo qui...

Princesa E I Rom

«È il caso del popolo Rom, quello che noi volgarmente chiamiamo "zingari", prendendo a prestito il termine da Erodoto, che li chiamava "zinganoi" - diceva che era un popolo che veniva dal sud-est asiatico, dall'India, che parlavano una strana lingua - che poi si è scoperto essere il sanscrito - e che facevano un mestiere  (se mestiere lo si può considerare): quello del mago e dell'indovino.
È quindi un popolo che gira il mondo da più di duemila anni, afflitto o affetto - io non so come meglio dire, ma forse semplicemente affetto - da quella che gli psicologi chiamano "dromomania", cioè la mania dello spostamento continuo, del viaggiare, del non fermarsi mai in un posto. È un popolo, secondo me, che meriterebbe - per il fatto, appunto, che gira il mondo da più di duemila anni senza armi - meriterebbe il premio per la pace in quanto popolo.
Purtroppo i nostri storici - e non soltanto i nostri - preferiscono considerare i popoli non soltanto in quanto tali ma in quanto organizzati in nazioni, se non addirittura in Stati, e si sa che i Rom - non possedendo territori - non possono considerarsi né una nazione né uno Stato. Mi si dirà che gli zingari rubano; è vero, hanno rubato anche in casa mia. Si accontentano, però, dell'oro e delle palanche; l'argento non lo toccano perché secondo loro porta male, lascia il nero - quindi vi accorgete subito se siete stati derubati da degli zingari. D'altra parte si difendono come possono; si sa bene che l'industria ha fatto chiudere diversi mercati artigianali. Buona parte dei Rom erano e sono ancora artigiani, lavoratori di metalli (in special modo del rame), addestratori di cavalli e giostrai - tutti mestieri che, purtroppo, sono caduti in disuso. Gli zingari rubano, è vero, però io non ho mai sentito dire  - non l'ho mai visto scritto da nessuna parte - che  gli zingari abbiano rubato tramite banca. Questo è un dato di fatto».

Fabrizio De André (dall'album Ed Avevamo Gli Occhi Troppo Belli, pubblicazione speciale di A - Rivista Anarchica)

Visto che il titolo di questo topic è una domanda, prevede una risposta.
E la risposta esatta è: «No».
Ciao da McA e da Francesco Caravagli, responsabile relazioni esterne Radio Fujiko.
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Vanta
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Sgt.Pepper ha scritto: 15/05/2008, 11:24La lega?
Perchè il Pd no?
in questo momento il banchetto è della lega!
C'E' PUZZA D'AGLIO!
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Sdrof
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Non ne so molto, vorrei capire una cosa: è presente tutt'oggi la propensione culturale al nomadismo e alla auto-segregazione dei Rom?

Avevo sentito delle interviste in cui alcuni di loro (non so però quanto rappresentativi) sostenevano che  se oggi ai Rom fosse permesso di vivere sedentariamente e in luoghi integrati nel tessuto urbano normale, senza però l'obbligo di separarsi come comunità (che nella loro concezione sono come ovvio molto più ampie della famiglia nucleare) potrebbero farlo benissimo.

Può sembrare una inezia, ma qui passa la differenza tra un impedimento alla integrazione di tipo esclusivamente economico/amministrativo e uno invece ancora schiettamente culturale.

Chi si è documentato?
Ultima modifica di Sdrof il 16/05/2008, 15:30, modificato 1 volta in totale.
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stella
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Non facciamo i buonisti.
I leghisti dicono cazzate xenofobe ignoranti, ok.
A questi discorsi sono contraria, anche se ormai poco tollerante all'invasione barbarica.

Tranne per i rom. Zingari, non rumeni.
Il loro credo è rubare.
Non si integrano, non lavorano, vivono a sbafo come dei parassiti, non hanno documenti, fanno lavorare i bambini.

E' la loro cultura, e io non la rispetto perchè loro non vogliono rispettare per niente la nostra, nè le nostre città. Loro ci odano, ci derubano, ci sfruttano.

Cavolo, è la verità assodata!!!

Allora via.
Ultima modifica di stella il 16/05/2008, 19:10, modificato 1 volta in totale.
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snorky
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Scusate ma la legge attuale sull'immigrazione non mi sembra una legge buonista comunista. Tant'è che si chiama Bossi Fini. E quindi che la Lega venga a cagare il c@xxo sulla legge per l'immigrazione mi fa proprio ridere. Beh d'altronde Calderoli ha definito la legge elettorale attuale "una maialata" dopo essere stato proprio lui a farla...

Io non voglio cacciare un c@xxo di nessuno da "casa mia" perchè Rom, e questo non significa che tollero il delinquere.

I Rom in Italia sono 130.000 circa e non crederò mai che loro siano il cancro del nostro Paese. Io non conosco un c@xxo della cultura Rom e non mi permetto di giudicarla solo in base ai luoghi comuni o ai titoli di giornali. Se la loro cultura "non piace" non c'è bisogno di incendiare i loro campi. Basta non cagarli no? Anche perchè quasi tutti ormai hanno la residenza italiana e quindi questa, che ci piaccia o no, è casa loro.

Ah, alla rumena che abita sotto casa mia hanno rubato la bici chiusa in cortile con il portone chiuso. E' stato con buone probabilità uno dei vicini di casa...speriamo che non le venga in mente di bruciare il condominio visto che siamo tutti italiani tranne lei...
Ultima modifica di snorky il 16/05/2008, 18:12, modificato 1 volta in totale.
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Vanta ha scritto: 16/05/2008, 14:52
Sgt.Pepper ha scritto: 15/05/2008, 11:24La lega?
Perchè il Pd no?
in questo momento il banchetto è della lega!
Era una domanda retorica.
snorky ha scritto: 16/05/2008, 18:08Io non voglio cacciare un c@xxo di nessuno da "casa mia" perchè Rom, e questo non significa che tollero il delinquere.
Tra l'altro sarebbe anche utile chiarire il concetto di "casa mia" o di "mia cultura".
Senza tirare in ballo i borseggiatori o i topi d'appartamento che rubano per non lavorare, a me viene un dubbio. Questo paese appartiene più allo stronzo che assume dipendenti in nero e non paga le tasse, al Tanzi e al Geronzi di turno o al senegalese che lavora per forza in nero al mercato ortofrutticolo di Milano perchè altrimenti non avrebbe possibilità di vivere? Alle centinaia di migliaia di italiani condannati che non pagano 800 milioni di euro l'anno di spese processuali -mandano in malora la giustizia- o ai bergamini indiani che lavorano a tutte le ore nelle stalle della Padania? Boh. il Discorso è semplicistico e da bar però spesso i difensori dell' italica integrità culturale sono anche i primi affaristi e malandrini che la dissanguano e che non contribuiscono al bene comune. Non tutti gli italiani dovrebbero avere i diritti civili, prima di occuparci del 1,5% di stranieri cominciamo a occuparci del 50% o più di italiani che rovinano il nostro Paese. O quelli non sono un problema?
Ultima modifica di Sgt.Pepper il 16/05/2008, 22:30, modificato 1 volta in totale.
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Sdrof
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Stella, per quanto ne so, potresti avere ragione tu, oppure avere ragione McA. Sono certo che il 99,9% di quelli che parlano male dei Rom non sanno un c@xxo, e al contempo è di per sè colpevole e pericoloso, sono d'accordo con Ash e Snorky, il vocabolario sommario e confuso con cui politici e giornalisti vi si riferiscono. Al contempo, non ha nemmeno senso affermare a priori che i Rom sono innocui e che vanno difesi dalla repressione.

Il punto è: come vivono? Qual è la loro cultura?
E ancora, come si comportano i Paesi civili (tipo Francia, Svizzera, Germania o uno a caso degli altri Paesi europei) nei loro confronti?

Senza queste basi non usciamo granchè dalla solita solita difesa d'ufficio di chiunque sia "il diverso" (solita per noi di sinistra, ovvio), che rischia di chiuderci in un autoreferenziale mito del meticciato culturale (che, lo ammetto, piacerebbe anche a me) mentre là fuori la gente va in giro con spranghe e forconi.
Ultima modifica di Sdrof il 16/05/2008, 19:09, modificato 1 volta in totale.
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stella
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Ma per favore!!
Perchè vi bendate gli occhi?
Non li vedete?
Dai, lo sapete pure voi.

Io non sono contro gli immigrati in generale.
Il nostro paese (con la p minuscola) ha tanti problemi, e non riesce a gestire la situazione.. da qui nascono vari problemi sociali..

Ma loro, cavolo!

Se nessuno di loro lavora, come pensate che vivano?
Trovate giusto che mandino i bambini per strada?
Trovate giusto che, se noi siamo chiusi in un mondo di divieti, in cui basta fare un minimo errore e ti fanno multe e ti danno condanne e loro vivano nell'impunità totale "perchè tanto non hanno i documenti e il giorno dopo sono ancora in giro"?

Il solo fatto che ESISTANO campi nomadi abusivi è un insulto alla civiltà della società italiana.
All'italietta che fa sanzioni a chi butta un mozzicone per terra e lascia la gente in condizioni pietose ai margini della Società.

Che ti mette tasse su tasse e poi paghi ancora tutto....e loro?

Se fossimo uno stato ricco potremmo permetterci di accoglierli senza che loro diano nulla in cambio.

MA dato che stiamo precipitando, e la gente normale non arriva a fine mese SUL SERIO perchè dovremmo tutelare quella gente?

Bruciare i campi è orrendo e incivile, ma ancora più incivile è aver dato il permesso tacito di costruirli.

Regolarizzare o mandare via.

Bah.
Qui chiudo.

ah, e poi smettiamo di ragionare destra/sinistra.. basta essere coerenti e realisti, nella vita di tutti i giorni.
Io di certo non mi sento di destra se voglio tutelarmi e sogno un mondo giusto.
Ultima modifica di stella il 16/05/2008, 19:28, modificato 1 volta in totale.
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stella hai ragione!
davvero!
ma qual era il tuo problema con gli zingari il mese scorso? scommetto che neanche ti ricordavi che esistono, con tutti i problemi che ci affliggono...
ora ce l'hai anche te con loro, e hai i tuoi sacrosanti motivi, ci mancherebbe, ma perché oggi sì e ieri no?
io protesto contro questo, voglio anch'io una soluzione alla situazione dei rom in italia, ma non in questi termini, finché i termini rimangono questi io protesto, mi indigno e invito a riflettere, non me ne frega un c@xxo di leggere il testo della legge, a questo punto la legge potrebbe non essere nemmeno varata, il danno secondo me è già stato fatto.

nel frattempo il già citato Alberto Prunetti è tornato a pronunciarsi sull'argomento e non posso far altro che quotare ogni singola parola.

[OT]

Kappo, non hai capito un c@xxo del mio discorso

1. non mi interessa la legge in sé, mi interessa l'allarme sociale
2. la Romania NON E' la nazione dei Rom, perché i Rom NON HANNO nazione, sono nomadi, hai presente? e sulla manganellata preventiva ci cago sopra
3. il governo precedente ha fatto una marea di stronzate, prima di tutto perché non ha fatto una marea di cose che avrebbe dovuto fare, come ad esempio, per restare minimamente in tema, cancellare almeno un comma che fosse uno della Bossi-Fini

[/OT]
Sdrof ha scritto: 16/05/2008, 19:05Al contempo, non ha nemmeno senso affermare a priori che i Rom sono innocui e che vanno difesi dalla repressione.
dove hai letto la parola innocui? nessuno l'ha mai detto, nemmeno Faber, però sì! al momento li difendo da una repressione cieca e violenta (ci sono altre forme di repressione?).
al tuo post precedente rispondo che se fai quelle domande mi fai pensare di volere un'integrazione unilaterale, ovvero assimilazione, riassumibile in "i rom mi stanno bene, basta che si comportino come noi italiani".

grazie a tutti dei contributi, ma al momento sto avendo conferma della fondatezza delle mie preoccupazioni
Ultima modifica di Q il 16/05/2008, 21:32, modificato 1 volta in totale.
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Non riesco/non c'ho voglia di leggere tutti i post, ma mi basta dar ragione a Stella, concordo su tutto.

.....e poi nessuno li ha mai chiamati rom o zingari......fin da bagoli li abbiamo son sempre stati gli ZUMBA, in senso dispreggiativo perchè non venitemi a dire che sono brave persone, che non tutti sono così, che siamo razzisti noi, che dobbiamo aiutarli.............ma fi§@ dai, che ipocrisia.
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perchè sei stato educato da delle motozappe lombarde, dove la diversità è concepita come "nemico" della padania.
non è che "dobbiamo aiutarli".
è qui che ti sbagli: "dobbiamo aiutarCI".
ma è troppo per un bravo ragazzo come te.
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Partendo con il presupposto che odio gli esseri umani in generale. Che puzzino o meno, sono sempre sacchi per larve: quindi non ne farò una questione etnica.

Ora mi sono sempre chiesto, molti orfani di pensiero dicono: "I rom rubano" ergo "Devono rispettare le regole". Poi però mi affiorano alla mente gli evasori, e mi chiedo come mai nessuno abbia mai pensato di incendiare l'auto ad un dentista o ad un avvocato che "ti sconta" la parcella. Per non parlare dei quartieri di lusso, i preferiti dai liberi professionisti, che hanno addirittura dei checkpoint della forza pubblica ad avamposto della loro incolumità.

Da una parte mi vien da riflettere sul danno patrimoniale che un rom può causare. Con un furto credo non più di 100 euro (in media penso, la butto lì). Come diceva stella il loro credo è rubare, certamente - anche se è una generalizzazione un po' forzata. Depredare è una tradizione che ha origini antiche, un motto dei beduini del deserto (nomadi per eccellenza) dice: la mia agricoltura è il saccheggio. Che poi usino i bambini per mendicare, beh sono scelte. Nella cultura europea ad esempio si ha un'usanza terribile, quella di seppellire i morti. Per alcune popolazioni dell'Africa tutto ciò è aberrante, meglio cibarsene, almeno lo spirito e la carne del defunto continua a vivere nei componenti del clan.

Dall'altro un evasore fiscale credo rubi molto più di 100 euro no? E se siamo costretti a pagare il ticket sanitario per un'unghia incarnita non credo sia solo dovuto al fatto che la sanità pubblica è affollata dagli sprechi.

Infine sostenere che si può occupare uno spazio geografico solo in relazione al lavoro che un individuo è in grado di sviluppare credo sia insensato sul piano della logica. Ad esempio mendicare non è ancora stato sdoganato come reato - per il momento.

L'emergenza rom è un'altra stronzata confezionata per le menti deboli, pensiamo prima di tutto ai morti di mafia (di Camorra soprattutto), ai morti sul lavoro, ai morti sulle strade. Da gennaio 2008 se facessimo un paio di conti potremmo addirittura parlare di calamità artificiale.

Una chicca per chi crede ancora al mito di "casa nostra" e all'identità (culturale):

Americani

Il cittadino medio statunitense si sveglia in un letto costruito secondo il modello che ebbe origine nel vicino Oriente e che venne poi modificato nel Nord Europa prima di essere importato in America. Egli scosta le lenzuola e le coperte che possono essere di cotone, pianta originaria del vicino Oriente, o di lana di pecora, animale originariamente addomesticato nel vicino Oriente, o di seta, il cui uso fu scoperto in Cina. Tutti questi materiali sono stati filati e tessuti secondo procedimenti inventati nel vicino Oriente. Si infila i mocassini, inventati dagli Indiani delle contrade boscose dell'Est, e va nel bagno, i cui accessori sono un misto di invenzioni europee. Si leva il pigiama, indumento inventato in India, e si lava con il sapone, inventato dalle
antiche popolazioni galliche. Poi si fa la barba, rito masochistico inventato dai Sumeri e dagli antichi Egizi. Andando a fare colazione si ferma a comprare il giornale, pagando con delle monete che sono un'antica invenzione della Lidia. Al ristorante viene in contatto con tutta una serie di elementi culturali: il suo piatto di terracotta è stato inventato in Cina; il suo coltello è d'acciaio, una lega fatta per la prima volta nel sud dell'India, la sua forchetta ha origini italiane e medioevali, il cucchiaio è stato inventato dai Romani. Quando il nostro amico ha finito di mangiare si appoggia alla spalliera della sedia e fuma, secondo l'abitudine degli Indiani d'America, sterminati da tempo: era un segno di pace. Mentre fuma legge le notizie del giorno stampate in un carattere inventato dagli antichi Semiti, su di un materiale, la carta, inventato in Cina, secondo un procedimento di stampa messo a punto in Germania. Mentre legge i resoconti dei problemi che s'agitano all'estero, se è un buon cittadino conservatore, secondo l'ideologia britannica, con un linguaggio indoeuropeo, senza neppure accorgersi di aver usato un ragionamento sintetico a priori secondo il criticismo tedesco, ringrazierà Dio, una divinità ebraica, di averlo fatto al cento per cento americano.
Ultima modifica di Anonymous il 17/05/2008, 1:50, modificato 1 volta in totale.
Oh Bucaiola! Tu mi tradisci! Tu dici "VENGO!" e invece tu pisci!
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Io odio chi fa errori grammaticali.
Chi non usa il congiuntivo.
Chi disprezza, in questo modo, la lingua italiana. L'unico tratto che dovrebbe unire noi, italici, sotto questa benedetta repubblica.
Perche' se un napoletano e' diverso da me per quanto riguarda le esperienze di vita e la cultura a cui e' abituato non dovrebbe esserlo per quanto riguarda la lingua.

La lingua ci rende italiani.
Sono fiero di essere italiano quando sento parlare Toni Servillo. Lui e' come me. Anzi, meglio.
Non e' italiano Biscardi.
Io voglio Biscardi fuori dall'italia.
Ma prima vorrei fuori dall'italia Costanzo e sua moglie.
Cosi'.
Non e' tanto per.
E' che quando penso ai miei figli, penso che non li vorrei veder crescere in un Paese in cui ci sono ancora Costanzo e la De Filippi. Che il solo pensiero di loro due che scopano mi fa gettare.
Vorrei mio figlio in un paese sano.
Senza violenza, fuori di casa.
Senza idiozia, dentro la tv.
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Q ha scritto: 16/05/2008, 20:51Kappo, non hai capito un c@xxo del mio discorso
A parte che non mi riferivo al tuo post, il mio era un discorso generale.....
A parte che, almeno per me che ho qualche anno più di voi, ho la percezione dell'esistenza, in effetti, di una sorta di "emergenza" (vogliamo invece usare il termine "urgenza"?) in merito alla criminalità legata all'immigrazione (chiedete ai vostri genitori o a chiunque sia intorno ai 40 anni se 20/25 anni fa era come adesso).
A parte che, qui, i discorsi in merito alla faccenda finiscono SEMPRE in ambito politico e la cosa, un po', comincia a sfracanarmi i maroni e quindi cerco di evitare di intervenire perchè mi sembra un tirarsi pompini se siano meglio i rossi o i blu piuttosto che i neri, il che riduce molto il discorso ad un "Juve-inter-milan al bar dello sport", cosa che potrebbe anche starmi bene se non fosse che nel Belpaese, per "l'effetto esasperazione" (anche instillato dai media, se vogliamo) raggiunto, stiamo davvero rasentando la guerra civile.
Stella ha ragione al 1000%.
Fine.
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Q ha scritto: 16/05/2008, 20:51dove hai letto la parola innocui? nessuno l'ha mai detto, nemmeno Faber, però sì! al momento li difendo da una repressione cieca e violenta (ci sono altre forme di repressione?).
al tuo post precedente rispondo che se fai quelle domande mi fai pensare di volere un'integrazione unilaterale, ovvero assimilazione, riassumibile in "i rom mi stanno bene, basta che si comportino come noi italiani".
Sulla repressione di questi giorni sono ovviamente d'accordo con te, il mio discorso era più generale e non si riferiva nemmeno direttamente ai Rom, ma a qualsiasi discorso possa e voglia essere fatto con i crismi della ragionevolezza e dell'informazione sulle questioni di immigrazione-integrazione.

Non mi pareva poi di aver sollevato la questione del "modello di integrazione", comunque mi sa che qui la fai troppo semplice. Cioè: l'alternativa non è fra chi dice "si integrino rimanendo liberi di avere la loro cultura e le loro usanze " e chi dice "si integrino baciando la bandiera italiana, assumendone l'identità e imparando a memoria Manzoni". Questa seconda alternativa non la vuole nessuno, tanto più che una vera identità italiana non la sentono manco gli italiani.

Il punto è un altro: "integrare" significa ammettere anche gli eventuali tratti di una cultura e delle usanze di una etnia che siano in conflitto con le istituzioni liberal-democratiche oppure ammettere solo quelli che si conciliano con esse?
Non parliamo di "identità", "cultura" o simili, non del dio po o delle radici cristiane, ma dello stato.

Per non rimanere del vago:

- Nel sistema in cui viviamo il diritto si basa su una stretta TERRITORIALITA'. Un popolo che volesse integrarsi può rimanere nomade? Oppure così facendo finirebbe per intaccare quella "uguaglianza di ogni cittadino dinnanzi alla legge" che non è certo una cosa per leghisti?

- Per noi (nonostante vi siano evasori a gogo) il diritto di usufruire del welfare (ospedali e scuole, ad esempio) è connesso al dovere di pagare le tasse, connesso non solo in astratto, ma in concreto, perchè è con le tasse del lavoro dei padri che i figli vanno a scuola. Integrare i Rom significa lasciare che mandino i figli a scuola pur non avendo contribuito al welfare oppure dire "o lavorate e pagate le tasse, oppure non vi considereremo integrati"?

- E poi, io non so se sia vero (ripeto, non conosco la loro cultura, e il mio post di prima era proprio per chiedere chiarimenti), ma se fosse vero che fanno lavorare i bambini, beh, questo andrebbe in conflitto con una serie di tutele liberali di diritti dell'individuo secondo le quali il lavoro minorile è vietato. Integrarli vuol dire ammettere che continuino a far lavorare i bambini oppure costringerli ad assumere la "nostra cultura" in materia di diritti umani?

- Cambiando "etnia", integrare gli Islamici vuol dire ammettere (nei rari casi in cui ne facciano richiesta) permettere matrimoni combinati, patriarcato, infibulazione? Oppure si dice: vi assimilate, rimanete islamici ma queste cose non le fate?

Insomma, sono solo esempi, ma quando si depreca il modello della "assimilazione" forzata ci si fa un nemico di paglia, di solito basato sulle rivendicazioni identitarie di leghisti e nazionalisti, e si dimentica come di solito in questione ci siano diritti e doveri liberal-democratici.
- Non hai mai rispettato il sentimento religioso. Hai sempre puntato tutto su scienza e fica. La tua vita è solo cinismo, sarcasmo e orgasmo...
- Con uno slogan simile, in Francia vincerei le elezioni!
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