Obama vs McCain

Dal greco = spazio aperto

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janfree
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chiarezza ha scritto: America come esempio di democrazia...non farmi ridere.

Dovremmo imparare da Svezia e Norvegia...non certo dagli americani!
Chia, io rimango convinto di ciò che ho detto. Quando gli americani appicarono la democrazia ad un paese più grosso di San Marino (all'epoca si pensava che solo in piccole entità statali potese essere applicata la forma di governo in questione) la Svezia e la norvegia (paesi che sicuramente hai citato come esempio e non come campione) erano ancora soggette a monarchie assolutiste.
E noi italiani, che oggi blateriamo vanamente sul significato di libertà (che troppo speso confondiamo con liceità) eravamo solo un'accozzaglia di staterelli privi d'ogni forma di fermento politico, totalemnte assoggettati e, ciò che è peggio, muti schiavi di assolutismi catto - restaurazionisti.

il 4 luglio del 1776 (cioé 13 anni prima della rivoluzione francese, rivoluzione dei lumi a cui spesso si guarda come momento più alto della lotta per le libertà civili) dicevo, il 4 lugli 1776 gli americani firmavano una carta che fra l'altro diceva:
"che tutti gli uomini sono stati creati uguali, che essi sono dotati dal loro Creatore di alcuni Diritti inalienabili, che fra questi sono la Vita, la Libertà e la ricerca delle Felicità; che allo scopo di garantire questi diritti, sono creati fra gli uomini i Governi, i quali derivano i loro giusti poteri dal consenso dei governati; che ogni qual volta una qualsiasi forma di Governo, tende a negare tali fini, è Diritto del Popolo modificarlo o distruggerlo, e creare un nuovo governo, che ponga le sue fondamenta su tali principi e organizzi i suoi poteri nella forma che al popolo sembri più probabile possa apportare Sicurezza e Felicità."

il diritto alla ricerca della felicità. Nel 1776. Quando noi non si sapeva neppure che c@xxo volesse dire la parola COSTITUZIONE.
Se mi chiedi "da questi dobbiamo imparare?" io ti dico "Si". E te lo ripeto.

in trent'anni io sono stato incoerente molte volte con me stesso.
ammetto che gli USA lo siano stati dal 776 ad oggi.

ma credo pure che gli Stati Uniti abbiano dimostrato (sia per il fair play fra i candidati, sia per la voglia di credere ancora nella fiaba di quest'uomo ... cosa che noi cinici europei non faremmo mai) ... dicevo ... credo l'elezione di Obama abbia dimostrato che in fondo, in modo figurato, dalla m.rd@  siano ancora capaci di nascere i fiori, se sotto la terra è buona. E se l'inchistro non è delebile penso che la dichiarazione del 4 luglio - che loro rispettano più di quanto noi rispettiamo la nostra giovane costituzione, che a 60 anni ci sembra già vecchia - sia terra buona 
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labbio
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Janfree, dal 1776 ad oggi sono passati più di due secoli.
Se nel 1776 gli americani (che all'epoca erano coloni inglesi, quindi europei di formazione) erano avanti  rispetto al resto dell'Europa, negli anni a seguire il loro sviluppo sociale e civile è stato un po' meno rapido di quello che da noi ha avuto inizio con la rivoluzione francese.
Mentre da noi si costutuivano le repubbliche al grido di uguaglianza, legalità e fraternità, negli stati c'erano la frontiera e la guerra di seccessione. La frontiera era un luogo dove lo stato non esisteva, la giustizia era per lo improntata sul fai da te, i criminali veri e propri erano pochi e se qualcuno veniva beccato lo impiccavano. Nel 1861 da noi nasceva l'Italia, in america scoppiava la guerra civile tra nordisti e sudisti. In america c'erano gli schiavi!!!

A distanza di 150 anni non tutto di quella società si è disperso ed è stato superato. L'idea della giustizia fai da te, del Buono che è legittimato ad usare la violenza per reprime il Cattivo è rimasta nel modo di pensare di una certa america. Il ku kux klan era ancora attivo negli anni 60.
Ammetterai che c'è una forte contraddizione tra scrivere nella propria costituzione che tutti gli uomini sono uguali e andare in giro ad uccidere uomini ed incendiare le loro case solo perchè neri. O più semplicemente avere scuole per i bianche e scuole per i neri.

Oggi le cose sono cambiate: Obama presidente ne è la prova, prima di lui Condoleeza Rice (una donna nero segretario di stato). Ma non per tutti: se la maggioranza degli americani ha votato per Obama, resta una larga parte che crede ancora che i neri debbano essere ghettizzati.
L'america che oggi ha eletto Obama è la stessa che pochi anni fa ha creato il campo di prigionia di Guantanamo.

Non credo si tratti semplicemente di incoerenza, credo invece che siano due anime che convivono in un solo stato. Con l'elezione di Obama ha prevalso quella che a noi piace di più, quella del sogno americano, dei diritti sociali, ma non possiamo far finta di non sapere che l'america non è solo questa.

Quando nelgi USA avranno abolito la pena di morte, quando la sanità sarà un diritto di tutti e non un business allora, quando la smetteranno di considerarsi l'esercito del Bene e i pacificatori del mondo (per questo c'è l'ONU), allora potremo cominciare a guardare agli USA come modello. Fino ad allora preferisco fare come Chiarezza e guardare a Svezia e Norvegia 
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gasta
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Io non so come si possa paragonare gli USA alla Svezia o alla Norvegia.
Come se 300 milioni di persone possano essere gestite nello stesso modo di 10 milioni (svezia) o 4.6 milioni (norvegia).
Guardate alla Svezia e alla Norvegia come due paesi in cui si vive bene.
Il tasso di disoccupazione degli Stati Uniti e' del 5.1, della Svezia e' del 5.8 e della Norvegia del 4.8.
Eppure il tasso dei suicidi in Svezia e in Norvegia non e' minore a quello degli USA.

Poi se volete possiamo fare tutti i discorsi del caso sul capitalismo e sul sogno americano.
turk-182

labbio ha scritto: Quella che non poteva restare "con le mani in mano a guardare mentre un Paese diventa comunista a causa dell'irresponsabilità del suo popolo" e non fece niente per impedire il colpo di stato in Cile;
quella che prima ha armato i talebani nella guerra contro i russi e poi se li è trovati contro nella guerra contro il terrorismo;
quella che si è inventata le prove per invadere l'Iraq;
quella che quando un suo soldato sbaglia non può essere processato (funivia del Cermis e Calipari su tutti);
quella che confonde il diritto alla libertà sancito dalla loro costituzione con la possibilità di girare armati;
quella della pena di morte;
quella dei texas ranger;
quella della sanità negata anche a chi ha un'assicurazione;
quella delle auto che fanno meno di 4 km con un litro;
quella che elegge campioni del mondo i vincitori di una competizione per soli statunitensi;
quella delle corporazioni;
quella che per votare ti devi iscrivere ad una lista...
potrei continuare a lungo.
Oppure - usando parole non mie - «quella della Costituzione che, unica al mondo, previde il "diritto alla felicità" (e che lo stesso Ho Chi Minh citò al momento di dichiarare l'indipendenza del Vietnam), l'America cantata da Walt Whitman, mito di libertà che ha ispirato le moltitudini (a condizione di ignorarne il peccato originale, cioè il genocidio nei confronti dei nativi), l'America di Joe Hill, del movimento operaio più radicale e inventivo d'Occidente (spazzato via dagli agenti del patriota Pinkerton, dall'FBI del patriota Hoover e dalla mafia che infiltrò e deturpò i sindacati, rendendoli per l'appunto... patriottici)... Si rivendicherebbe anche l'America dei reportages di John Reed, della "lost generation", di Henry Miller, di Hemingway e del Battaglione Lincoln a fianco della Repubblica spagnola contro Franco, l'America d i Atticus Fynch (il protagonista de Il buio oltre la siepe), l'America degli inquisiti per "antiamericanismo", Frances Farmer, Dashiell Hammett, Dalton Trumbo... Ci si schiererebbe anche per l'America di Woody Guthrie, Pete Seeger, Phil Ochs, The Times They Are A'Changin' e I Ain't Marchin' Anymore... Per l'America del be-bop, della Beat Generation, di Allen Ginsberg, del free jazz, della Freedom Suite di Sonny Rollins e Max Roach, del movimento per i diritti civili e dei Freedom Riders, del Free Speech Movement di Berkeley, di Malcolm X, delle Black Panthers (che il solito patriota Hoover fece sterminare dal Cointelpro), dell'opposizione alla guerra ("Hell no, we won't go!"), di What's Goin' On di Marvin Gaye, dei Last Poets, degli MC5 e delle White Panthers di Detroit, di George Jackson ucciso mentre tentava di evadere da Soledad, dell'American Indian Movement, di Leonard Peltier e Mumia Abu Jamal condannati a morte... Per l'America della solidarietà, l'America di Justice For Janitors, l'America che due anni fa si manifestò a Seattle, l'America della controinchiesta sul caso McMartin, l'America dei Fugazi e dei Dead Kennedys (...) quella delle copertine di Volunteers dei Jefferson Airplane o di There's A Riot Goin' On di Sly & the Family Stone».

Potrei andare avanti a lungo.
Ultima modifica di turk-182 il 07/11/2008, 13:42, modificato 1 volta in totale.
turk-182

McCain, the morning after

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janfree
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LABBIO... ciò che dici è vero.. ma vedi che mentre in italia si faceva la marcia su Roma Roosvelt inaugurava il new deal ed il fatto che ci sia stato o c'è il kkk non sporca la "costituzione" più di quanto lo faccia la presenza della camorra, della 'ndrangheta, di cosa nostra, della sacra corona unita dei furbetti del quaritere, del cda fraudolento di Parmalat
...
...come volevo dire il grido di uguaglianza fratellanza e libertà è direttamente mutuato dalla rivoluzione americana: ovvero per la prima volta nella storia un movimento, nato da idee, lo ammetto, europee, esce dall'europa e ne rientra applicato pronto da riapplicare. Ovvero è provato che SENZA rivluzione americana NIENTE rvoluzione francese e tutto ciò che ne è seguito, ne sarebbe seguito, ne segue ... e spero ne seguirà.

in ogni caso mi porti esempi di incoerenza... l'ho detto.. in soli trent'anni, facendo capo solo a me stesso, ho compiuto tante incoerenze nei confronti dei miei principi da riempirne una cisterna.. e penso molti di noi... Gli USA hanno commesso errori. Non lo metto in dubbio.

Ma se giustifichiamo il marxismo sostenendo, come vero che è, che non è mai stato applicato realmente, come potremmo non giustificare gli stati uniti che seppure spesso non l'hanno applicata si sono dotati, in epoca incredibile, di una costituzione dalla quale REALMENTE dovremmo imparare il concetto di unità, democrazia, fratellanza ed uguaglianza? Perché criticare anche questa?
questo che sostengo... meglio un'ottima idea applicata a metà, che un'idea di m.rd@ posta in essere.
poi, sicuramente, le critiche potrebbero arrivare da parte di tutti, ma non da parte nostra, che se avessimo quel minimo di dignità, dovremmo solo stare seduti in un angolino zitti e rossi di vergogna per ciò che abbiamo avuto il coraggio di fare dal 1861 ad oggi
Ultima modifica di janfree il 13/12/2010, 16:03, modificato 1 volta in totale.
turk-182

Le scuse degli italiani sul NYTimes. E ora spero ci bombardi.

'Why does he have to be such an idiot?'
Ultima modifica di turk-182 il 07/11/2008, 15:39, modificato 1 volta in totale.
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si ma leggi quest'articolo di Gian Antonio Stella sul Corriere...

l'ho postato tutto xké fa venire i brividi... e noi ci permettiamo di criticare gli americani?



Dai «cinesi bolliti» alle corna
Le battute di Silvio l'Incompreso
La gag su Rasmussen, Veronica e Cacciari. I finlandesi indignati per la leader «sedotta»


Convinto che grazie a lui l'Italia sia «il Paese più simpatico del mondo», Silvio Berlusconi si è lanciato ieri in una delle battute che lo fanno ridere assai. E nella scia dell'astuta diplomazia internazionale di due ministri come Umberto Bossi e Roberto Calderoli che da anni chiamano i neri «bingo bongo», ha ieri salutato Barack Obama come uno «che è anche bello, giovane e abbronzato».

Come prenderà la cosa il prossimo presidente americano, al quale il nostro premier si era già offerto di «dare consigli» come usavano i barbieri col «ragazzo spazzola» non si sa. È da quando era piccolo che come tutti i neri sente spiritosaggini del genere: «cioccolato», «carboncino», «palla di neve»... Non ci avesse fatto il callo non sarebbe arrivato alla Casa Bianca. Certo, se il Cavaliere voleva «sdrammatizzare» il primo commento del «suo» capogruppo al Senato Maurizio Gasparri dopo l’elezione («Al Qaeda sarà contenta») non poteva scegliere parole più eccentriche. Fatti i conti col contesto internazionale, è probabile che Obama farà spallucce: boh, stupidaggini all’italiana. Da prendere così, come le barzellette da rappresentanti di aspirapolvere sui lager, i malati di Aids, i froci... L’importante è non prendere sul serio chi le racconta. Esattamente quello che hanno fatto, in questi anni, molti dei protagonisti della scena mondiale. Spesso spiazzati dalle sortite di un uomo che secondo Giuliano Ferrara è «un’opera pop».

Nessuno è mai stato stato così contento di se stesso e così spesso «incompreso» sulla scena mondiale. Basti ricordare quando disse al parlamento europeo che avrebbe proposto a un amico che girava un film sui lager nazisti di dare al socialista Martin Schulz la parte del kapò. Gelo in aula. Interrotto dopo lo stupore da urla d’indignazione. E lui: «Era solo una battuta per cui è scoppiato a ridere l’intero Parlamento. Un’osservazione di venti secondi poiché volevo allentare l’atmosfera... La vicenda è stata enormemente gonfiata dalla sinistra». In realtà, spiegò, «in Italia tengono banco da decenni storielle sull’Olocausto. Gli italiani sanno scherzare sulle tragedie per superarle...». E a quel punto si incazzarono ancora di più gli ebrei. Che difficile, farsi capire... Non lo capirono i ministri degli Esteri europei quando a una riunione a Caceres fece le corna a un collega durante la foto ufficiale: «Volevo far ridere un simpatico gruppo di giovani boy-scout». Non lo capirono i giornalisti russi il giorno che, già ustionati dal numero di cronisti assassinati a Mosca, restarono basiti per il modo in cui reagì alla domanda di una giovane reporter che aveva osato chiedere a Putin se avesse una relazione con una gentile signorina: fece finta di imbracciare un mitra e di dare una sventagliata. Non lo capì il danese Rasmussen quando spiegò che «è anche il primo ministro più bello d’Europa... Penso di presentarlo a mia moglie, perché è molto più bello di Cacciari... Secondo quello che si dice in giro... Povera donna».

E poi non lo capì il giornalista del Times: «Nel bel mezzo del discorso di Chirac in Canada, Berlusconi si è alzato e ha cominciato a distribuire orologi agli altri leader, con un delizioso sprezzo politico». Non lo capirono i palestinesi quando ammiccò: «Arafat mi ha chiesto di dargli una tivù per la striscia di Gaza, gli manderò "Striscia la notizia"». E non lo capì il cronista del giornale russo Kommersant durante la visita di Berlusconi e Putin allo stabilimento Merloni di Lipetsk: «Il premier italiano era particolarmente attivo ed era chiaro che aveva un obiettivo: non sarebbe stato contento se non fosse riuscito ad avvicinarsi ad un gruppo di operaie. Poi rivolto a Putin: "Voglio baciare la lavoratrice più brava e più bella". Aveva già individuato la sua vittima. Si è avvicinato a una donna grande come la Sardegna e con tutto il corpo ha fatto il gesto tipico dei teppisti negli androni bui dei cortili, quando importunano una ragazza che rincasa. Lei s’è scansata ma il signor Berlusconi in passato deve aver fatto esperienza con donne anche più rapide di questa: con due salti ha raggiunto la ragazza e ha iniziato spudoratamente a baciarla in faccia».

Che male c’è? È estroso. Macché: non lo capiscono. Come quella volta che spiegò: «Mi accusano di aver detto che i comunisti mangiano i bambini: leggetevi il libro nero del comunismo e scoprirete che nella Cina di Mao i comunisti non mangiavano i bambini, ma li bollivano per concimare i campi». Non l’avesse mai fatto! Immediato comunicato del ministero degli Esteri cinese: «Siamo contrariati da queste affermazioni infondate. Le parole e le azioni dei leader italiani dovrebbero favorire la stabilità e lo sviluppo di relazioni amichevoli tra la Cina e l’Italia». Uffa, era una battuta... Sul cibo, poi... «Rimpasto? No, grazie, non mi occupo di paste alimentari... Poi, dopo la visita in Arabia Saudita, mangio solo riso in bianco...». E si indispettirono i sauditi. Uffa, che permalosi... Il massimo lo diede sulla sede dell’agenzia alimentare europea che rischiava di finire a Helsinki: «Parma sì che è sinonimo di buona cucina, mentre i finlandesi non sanno nemmeno cos’è il prosciutto. Come si può pensare di collocare questa agenzia in un Paese che forse va molto fiero della renna marinata o del pesce baltico con polenta? Per portare l’Agenzia a Parma ho rispolverato le mie doti di playboy con la presidente finlandese Tarja Halonen». Ed ecco l’incidente diplomatico. Con tanto di protesta ufficiale e convocazione dell’ambasciatore italiano: come si permetteva? Immediata rappresaglia delle associazioni dei produttori finlandesi: «Non compreremo più vini e oli italiani». E lui: «Ho fatto solo una battuta di galanteria. C’è una mancanza di sense of humour...». In fondo si tratta di strategia internazionale. «Cazzeggio strategy», diciamo. Mica le capisce, certe reazioni. Lui, quando a un vertice è saltata fuori la storia che è bassotto mica se l’è presa. Si è tolto una scarpa, l’ha messa sul tavolo e l’ha mostrata a tutti: «Visto? Non ce li ho i tacchi alti. È che mi dipingono così».

Gian Antonio Stella
07 novembre 2008
Ultima modifica di janfree il 25/01/2011, 15:54, modificato 1 volta in totale.
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premesso che secondo me berlusconi è un personaggio schifoso e che oltretutto adesso è anche vecchio e rincoglionito, che due c°§li°ni.
janfree, se ti vergogni tanto dell'italia vai a vivere in america, che tanto di posto ce n'è.
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Francamente mi vergogno anche io.
Berlusconi ci rappresenta in tutto il mondo.
E francamente mi sento leso dal suo comportamento.
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jan, sei più permaloso di obama.
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tra l'altro in america di spazio ce n'e' ma non e' che prendi un aereo e cerchi lavoro dopo che atterri. E' dal 1921 che c'e' una frontiera. Al di fuori dell'europa ci aspetta il meraviglioso mondo dell'ufficio immigrazione e dei permessi di soggiorno sui quali gli US hanno decisamente stretto il rubinetto. Certo, non ha mai fermato tutti, nemmeno gli italiani che si sono guadagnati l'allegro acronimo di wop (whitout papers - senza documenti) che all'inizio, pero', stava all'incirca per mafioso.
Ma ormai sono lontani i giorni in cui gli italiani all'estero comunicavano la quintessenza dello stereotipo: ignorante, violento e sbruffone. Ora si puo' restare a casa propria e fare una figura del c@xxo pure più grossa.
Ma questa volta non e' nemmeno l'imbarazzante stereotipo di italiano: questa non e' una fottuta battuta sul sex appeal, e' razzismo. Da queste parti figure pubbliche in posizioni meno cruciali per battute del genere su figure meno importanti del presidente eletto degli US consegnano scuse e dimissioni il giorno dopo e il partito non e' mai abbastanza svelto a dissociarsi.

Alla fine tutto questo non mi fa incazzare perche' oggi dovro' piu' giustificazioni del solito, tanto l'italia la gente se la caga sempre meno. Mi fa incazzare perche' anche in un clima che promette un cambiamento per il meglio il mio paese si riconferma una causa persa.
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Un brindisi per Obama
Sabato 8 novembre dalle 11,30 alle 12,30 al Rio bar di Piazza della Pace - Organizza PD Cremona

Tutti i cremonesi felici per la fantastica elezione di Barak Obama a Presidente degli Stati Uniti d'America si ritrovano

SABATO 8 NOVEMBRE DALLE ORE 11,30 ALLE ORE 12,30
presso il Rio Bar (g.c.) di Piazza della Pace a Cremona

per brindare alla storica vittoria dei Democratici di tutto il mondo.

Vige pagamento "alla romana".


Mi sembrano quelli che vedi ai Tg, quando qualcuno vince al Superenalotto. Brindano davanti alla ricevitoria con le bottiglie di vino filmati dalle telecamere. Solo che non hanno vinto un c@xxo.

Bah.
Ultima modifica di turk-182 il 07/11/2008, 18:45, modificato 1 volta in totale.
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Ma porca putt@n@ non bastava la figura di m.rd@ di ieri, c'era anche bisogno di rincarare la dose!!!
Mi fa incazzare che invece di chiederne le dimissioni, qui lo difendono.
Tranquillo, penso a tutto io
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«Mi limito a osservare l'effetto simbolico che questa vittoria ha già creato, ed è destinata a creare nella mente di milioni e miliardi di persone nel mondo. L'effetto simbolico è liberatorio, suggerisce l'idea che è possibile tutto, è possibile perfino rovesciare le tendenze che hanno portato all'attuale miseria sociale. Non perché vi sia conseguenzialità logica tra i programmi di Obama e questo desiderio, ma perché il funzionamento mitologico del personaggio mette in moto processi associativi di questo genere. E questa è la cosa che conta di più».

Bifo
Ultima modifica di turk-182 il 08/11/2008, 13:38, modificato 1 volta in totale.
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John Felice DiLuglio
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Viva Obama, viva Allah!

Io non ho fatto altro che riportare notizie ANSA fresche fresche di giornata.Ho riportato frasi celebri di personaggi famosi, famosissimi, ma che dico famosissimi, famosimissimissimi. Vi voglio far rendere conto che metà della popolazione italiana (berlusconiana e non) crede veramente ciò che ho scritto. Purtroppo non avete capito, e mi spiace molto, la sottilissima ironia dei miei post bellissimi ed intelligentissimi e fantasticissimi.



ARTE=M.E.R.D.A.
Ultima modifica di Anonymous il 09/11/2008, 9:20, modificato 1 volta in totale.
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"Io non do nessuna importanza a queste cose e vado avanti per la mia strada. È stata una battuta di carineria, assolutamente spiritosa... potevo anche dire alto ma poiché sia il premier russo Vladimir Putin che il presidente Medvedev non lo sono molto alti, come me, non l'ho detto. Altrimenti avrei detto giovane, bello, alto e anche abbronzato. Non conoscete la canzone Abbronzatissima?"











il problema è che va avanti per la sua strada :'( :'(
Ultima modifica di noiz il 09/11/2008, 3:51, modificato 1 volta in totale.
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Da un articolo di Eugenio Scalfari su Repubblica:

"Post Scriptum. Il clamore sulla "abbronzatura" del presidente eletto degli Stati Uniti ha indignato il premier italiano. Era una carineria - ha detto - e la stampa imbecille di tutto il mondo non l'ha capita.
Io penso che Berlusconi abbia ragione, il clamore è stato eccessivo. Dovrebbe esser chiaro a tutti che l'Italia ha liberamente scelto di affidare il governo nazionale ad un comico. E' un comico un po' invecchiato ma pur sempre di prim'ordine. Chi se ne stupisce e se ne indigna è male informato. Si tratta di un attore della premiata ditta del Bagaglino. Barack Obama che è intelligente l'ha capito e gli ha telefonato. Forse qualche risata se la sarà fatta anche lui."
- Non hai mai rispettato il sentimento religioso. Hai sempre puntato tutto su scienza e fica. La tua vita è solo cinismo, sarcasmo e orgasmo...
- Con uno slogan simile, in Francia vincerei le elezioni!
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John Felice DiLuglio
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Janfree noto ch3e non hai capito assolutamente l'intento del mio post. Ma non mi stupisco affatto.
Ho soltanto riportato la fantastica uscita del mio amico Berlusca fresca fresca d'ANSA. Tu evidentemente ti sei sentito tirare in causa. Vuol dire che hai la coda di paglia. Se voglio insultarti lo faccio liberamente in maniera molto più diretta ma non era il mio intento. Noi tutti, compreso il sottoscritto, siamo imbecilli perchè non la pensiamo come Berlusconi. Noi tutti, o quasi, siamo c°§li°ni perchè votiamo a sinistra.
Capito?

Turk io ti amo!
Ultima modifica di Anonymous il 09/11/2008, 18:40, modificato 1 volta in totale.
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no, tu non hai capito il mio.
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