FANCULO.
stavolta hanno fatto bene a non sedersi al tavolo col nazista di teheran.
neppure Obama aveva mandato la sua delegazione, e obama non sembra il capo del kkk della louisiana.
eppure si è criticato a prescindere pure questa scelta del governo italiano.
ci sta...
ma solo i fascisti bastonano e quando sono scoperti bastonano da un'altra parte come se nulla fosse, senza chiedere scusa, senza porsi neppure il problema di avere sbagliato. I fasci obbediscono a logiche certe, non hanno dubbi.
le celte del governo per la scelta di boicottare l'assemblea dell'onu sono state lungimiranti, da quanto si evince da più fonti.
e come al solito nessuno, nessuno e nessuno degli intellettuali italiani, molto più servi dell'altro padrone di quanto possano pensare di esserlo rispetto agli "yesman" di Arcore, nessuno ha detto una parola di condanna nei confronti del nazista. Da quanto ne so.
sfogo.
inutile.
chiudo.
In Italia...
Moderatore: .ferro
Se non ricordo male l'Italia aveva scelto di non partecipare perchè non era d'accordo con la bozza che contenteva velate critiche al comportamente di Israle durante gli ultimi bombardamenti su Gaza.
Queste critiche erano state interpretate, dai paesi che non hanno inviati i propri delegati, come un atto di antisemitismo.
Discorso diverso per i delegati che hanno abbandonato l'aula durante il discorso di Ahmadinejad.
Se le cose stanno così (sono il primo a dubitare della mia memoria) quella del governo italiano non è certo stata lungimiranza.
Queste critiche erano state interpretate, dai paesi che non hanno inviati i propri delegati, come un atto di antisemitismo.
Discorso diverso per i delegati che hanno abbandonato l'aula durante il discorso di Ahmadinejad.
Se le cose stanno così (sono il primo a dubitare della mia memoria) quella del governo italiano non è certo stata lungimiranza.
Tranquillo, penso a tutto io
Dicono di me: "un rompicoglioni fuori scala, un vero professionista della noia". Siete avvisati.
Non è una frisona
Dicono di me: "un rompicoglioni fuori scala, un vero professionista della noia". Siete avvisati.
Non è una frisona
I Paesi che hanno deciso di restare a Ginevra sono 22 su 27, dopo la decisione di non partecipare fin dall'inizio di Olanda, Italia, Polonia e Germania, a cui si è aggiunta in seguito anche la Repubblica Ceca, ad esempio è rimasto anche il Vaticano.
in ogni caso credo che la posizione più sensata sia quella espressa dal tizio che ha lanciato un naso da pagliaccio addosso ad Ahmadinejad.
in ogni caso credo che la posizione più sensata sia quella espressa dal tizio che ha lanciato un naso da pagliaccio addosso ad Ahmadinejad.
“Condividere saperi, senza fondare poteri”
Primo Moroni
Primo Moroni
siamo in due.. anche perché in questi casi le notizie arrivano in modo diluito e frammentato ...sono il primo a dubitare della mia memoria
ovvero senti di sfuggita che è successa 'sta roba... e pensi "sarà un c@xxo come al solito" (tipo il missile della corea del nord)
poi le cose procedono e si complicano anziché risolversi.. allora guardi indietro e ti studi un po' la stuazione: inevitabilmente qualche passaggio lo perdi...
io mi ricordo diversamente: ovvero che sia gli usa (che comunque hano condannato con la nuova amministrazione i comportamenti più estremi di israele, mantenedo una equidistanza su questo vicenda iniedita nella diplomazione americana) che l'italia avevano "fiutato" una vena, una linea rossa, un filo conduttore celato nella bozza di dichiarazione (elaborata principalemente da Iran e Siria) antisemita, che, prendendo anche spunto dagli ultimi avenimenti mirava in realtà ad attaccare Israele per i motivi e gli interessi che Siria e Iran hanno nel fare questo. Che non sono affatto quelli di difendere il popolo palestinese come sbandierano.
ricordo questo. almeno, ho capito questo.. ma continuo a darci un occhio per vedere se qualche fonte mi convince del contrario...
detto anche il "faro della tolleranza"Q ha scritto: ad esempio è rimasto anche il Vaticano.
Ps. Posto che l'abbandono della Germania è significativo, dato che il governo tedesco, dove, per capirci, gente come Gasparri non può entrare, è ovviamente molto attento, (ora come dalla fine della guerra mondiale) sulla posizione della repubblica federale riguardo alla questione ebraica... la domanda su questa conferenza che mi rimane rimane é: perché su 192 nazione aderenti all'ONU ve ne partecipavano solo 27?
Ultima modifica di janfree il 21/04/2009, 12:17, modificato 1 volta in totale.
tornando al nostro belpaese:
La Protezione civile siciliana denuncia che 84 migranti della Pinar sono stati portati via dalla polizia senza essere rifocillati né visitati. «Siamo riusciti a dare loro solo dei succhi di frutta», dicono ancora increduli. Il ministero dell'Interno: «Motivi di ordine pubblico».
“Condividere saperi, senza fondare poteri”
Primo Moroni
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quando mi reincarnerò in un maltese gioirò delle vittorie della nazionale di Malta e mi indignerò quando le istituzioni de La Valletta tradiranno i propri princîpi
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principîQ ha scritto: princîpi
Come uomo lavoro male.
fuck!BaroneBirra ha scritto: principî
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janfree ha scritto: «Il G8 di luglio lo terremo a L'Aquila»
«Il G8 a L'Aquila», l'ultima astuzia di Berlusconi prevede l'abbandono della Maddalena per il vertice: «Lì costava troppo, qui non saranno possibili le contestazioni». Ma la verità non detta è che i lavori in Sardegna sono nel caos.
“Condividere saperi, senza fondare poteri”
Primo Moroni
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peggio che'l terremoto!?Q ha scritto:i lavori in Sardegna sono nel caos.
corriere.itNAPOLI - La contestazione subita da un abruzzese è stata la causa delle mancate dichiarazioni alla stampa del Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, al termine dell’incontro fuori programma in Prefettura a Napoli sui rifiuti con il Sottosegretario Guido Bertolaso.
IDENTIFICATO - Berlusconi aveva appena iniziato a parlare quando l'uomo ha iniziato a gridare: «vattene a casa, non venire più all’Aquila...» (guarda il video). Tanto è bastato al premier, visibilmente contrariato, per smettere di parlare, congedarsi dai giornalisti e raggiungere la macchina per lasciare la Prefettura. La Polizia, nel frattempo, ha identificato l’uomo e, insieme a lui, è stata identificata un'altra persona che, come altre volte in passato, aveva esposto striscioni di protesta davanti la Prefettura napoletana.
ora, a parte che il tipo è stato geniale ed il giovane premier si è comportato come un bambino a cui tolgono il gelato .. la domanda è (e non cerco risposte tipo "è un regime"): perché la polizia ha identificato l'uomo? non è un diritto la protesta verbale? o ci sono norme che regolano tutto questo e l'uomo le ha palesemente infrante?
Ultima modifica di janfree il 05/08/2010, 17:19, modificato 1 volta in totale.
Perechè compito delle forze dell'ordine è prevenire e reprimere. Le forze dell'ordine possono chiedere i documenti a chichessia anche se hanno solo il minimo sospetto che un si stia facendo qualcosa di vagamente illegale, o che si possa compierlo in un secondo tempo.
Se ti pigliano a gironzolare attorno ad una casa isolata, a notte fonda, posso chiederti i documenti per verificare che tu non abbia precedenti penali e per sapere chi sei. Nel caso in cui a breve distanza la casa in questione subisca un furto, stai sicuro che ti verranno a cercare.
Ora per quanto a noi possa sembrare sensato invitare Berlusconi a smetterla di farsi pubblicità sulla pelle dei terremotati, esortare un presidente del consiglio a non presentarsi più in una città, può essere interpretata come una minaccia (o quantomeno vilipendio) nei confronti di una carica dello stato.
Identificare chi ha minicciato il presidente del consiglio è quantomeno doveroso.
Oppure hanno ipotizzato che B. volesse sporgere denuncia nei confronti dell'abruzzese.
Banalmente se per strada uno ti da dello stronzo e c'è un polizziotto nelle vicinanze, tu puoi chiedere al poliziotto di identificare chi ti ha offeso così da poter poi sporgere denuncia nei suoi confronti.
Se ti pigliano a gironzolare attorno ad una casa isolata, a notte fonda, posso chiederti i documenti per verificare che tu non abbia precedenti penali e per sapere chi sei. Nel caso in cui a breve distanza la casa in questione subisca un furto, stai sicuro che ti verranno a cercare.
Ora per quanto a noi possa sembrare sensato invitare Berlusconi a smetterla di farsi pubblicità sulla pelle dei terremotati, esortare un presidente del consiglio a non presentarsi più in una città, può essere interpretata come una minaccia (o quantomeno vilipendio) nei confronti di una carica dello stato.
Identificare chi ha minicciato il presidente del consiglio è quantomeno doveroso.
Oppure hanno ipotizzato che B. volesse sporgere denuncia nei confronti dell'abruzzese.
Banalmente se per strada uno ti da dello stronzo e c'è un polizziotto nelle vicinanze, tu puoi chiedere al poliziotto di identificare chi ti ha offeso così da poter poi sporgere denuncia nei suoi confronti.
Tranquillo, penso a tutto io
Dicono di me: "un rompicoglioni fuori scala, un vero professionista della noia". Siete avvisati.
Non è una frisona
Dicono di me: "un rompicoglioni fuori scala, un vero professionista della noia". Siete avvisati.
Non è una frisona
Febbre supina
«Le parole di Silvio Berlusconi sul 25 Aprile non sembrano di quelle che possono essere ridimensionate nel volgere di qualche settimana. Suonano come la testimonianza di una svolta, ed eventuali intenzioni recondite non bastano a offuscare la portata simbolica dell’evento»
(Paolo Franchi, Corriere della sera).
«Un discorso di svolta. Sul piano politico è finalmente finito il dopoguerra». Berlusconi si legittima per il Quirinale? «Non da ieri. Vedo un cambio di rotta fin dall’inizio della legislatura»
(Claudia Mancina, Il Giornale).
«L’Italia trova finalmente le parole della riconciliazione nazionale celebrando insieme la “festa di libertà”. Il premier Berlusconi ha offerto all’opposizione una piattaforma di valori comuni che non consentono più il lessico primitivo della delegittimazione reciproca»
(Pierluigi Battista, Corriere).
«Col discorso a Onna, cuore dell’Abruzzo terremotato, il premier ha voltato pagina e cercato di cambiare il proprio profilo di fronte al Paese»
(Massimo Franco, Corriere).
«Berlusconi ha fatto un discorso da uomo che esprime il senso delle istituzioni»
(Luciano Violante, Corriere).
«Nulla sarà più come prima. Vittoria politica e trionfo di Silvio Berlusconi. Con la serenità del poi, il 25 Aprile 2009 si può annoverare tra le date spartiacque che sistemano gli argini della storia repubblicana. Sabato è accaduto qualcosa di grande e di significativo. Grondano di buone ragioni le parole pronunciate da Silvio Berlusconi. Non fatelo per noi, ma per le generazioni che verranno» (Angelo Mellone, Il Giornale).
Dilaga in tutt’Italia la febbre supina.
Marco Travaglio
«Le parole di Silvio Berlusconi sul 25 Aprile non sembrano di quelle che possono essere ridimensionate nel volgere di qualche settimana. Suonano come la testimonianza di una svolta, ed eventuali intenzioni recondite non bastano a offuscare la portata simbolica dell’evento»
(Paolo Franchi, Corriere della sera).
«Un discorso di svolta. Sul piano politico è finalmente finito il dopoguerra». Berlusconi si legittima per il Quirinale? «Non da ieri. Vedo un cambio di rotta fin dall’inizio della legislatura»
(Claudia Mancina, Il Giornale).
«L’Italia trova finalmente le parole della riconciliazione nazionale celebrando insieme la “festa di libertà”. Il premier Berlusconi ha offerto all’opposizione una piattaforma di valori comuni che non consentono più il lessico primitivo della delegittimazione reciproca»
(Pierluigi Battista, Corriere).
«Col discorso a Onna, cuore dell’Abruzzo terremotato, il premier ha voltato pagina e cercato di cambiare il proprio profilo di fronte al Paese»
(Massimo Franco, Corriere).
«Berlusconi ha fatto un discorso da uomo che esprime il senso delle istituzioni»
(Luciano Violante, Corriere).
«Nulla sarà più come prima. Vittoria politica e trionfo di Silvio Berlusconi. Con la serenità del poi, il 25 Aprile 2009 si può annoverare tra le date spartiacque che sistemano gli argini della storia repubblicana. Sabato è accaduto qualcosa di grande e di significativo. Grondano di buone ragioni le parole pronunciate da Silvio Berlusconi. Non fatelo per noi, ma per le generazioni che verranno» (Angelo Mellone, Il Giornale).
Dilaga in tutt’Italia la febbre supina.
Marco Travaglio