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In Italia...

Inviato: 21/10/2008, 15:02
da chiarezza
Una raccolta di spunti, riflessioni, informazioni, denunce...per tenere vivi i nostri cervelli e le nostre coscienze!

No, non si può dire solo no

Alessandro Robecchi
(il manifesto - 19 ottobre 2008)

Le solenni parole presidenziali a proposito della riforma della scuola del ministro Tremonti (mandante) e della ministra Gelmini (esecutrice materiale) suonano in questo modo: «Non si può dire solo no». Ha ragione. Davanti alla proposta che per migliorare l'unica scuola che funziona degnamente (le elementari) bisogna cacciare 87 mila maestre e ridurre le ore di insegnamento, non si può dire solo no. Si può anche dire: «No, siete dei banditi!».
Concordo che dire solo no non basta. Conosco precari che nella scuola non entreranno mai, i quali dicono addirittura: «No, manco morti!». E so di persone moderate e responsabili che di fronte alla proposta delle classi di concentramento per bambini stranieri hanno addirittura sbottato: «No, vaffanculo!».
Ma poi, preso da un brivido, sono andato a controllare tutte le volte che si è detto sempre no, o solo no, insomma che si è detto di no. Il lodo Alfano, per esempio. Il no è suonato talmente alto e vigoroso che il lodo Alfano è legge, e tanti saluti al processo per corruzione del solito noto. Sulla truffa Alitalia (i debiti a noi e gli affari agli amichetti), il no ha tanto rimbombato che persino il capo dell'opposizione si è vantato di aver detto sì.
Sarò smemorato, ma non riesco a farmi venire in mente quando e come si è detto no l'ultima volta.
Ci penso da due giorni, sta diventando un'ossessione: c@xxo, abbiamo detto no? Ma quando? Su cosa? Sulla base di Vicenza? Sull'esercito nelle strade? Sulle cretine ordinanze in materia di sicurezza? Sull'espulsione e sulla galera per i clandestini ha detto no l'Europa, sempre sia lodata se ha fatto girare i maroni a Maroni. Ma altri no alle porcate di questi sei mesi non ne ho sentiti. Ieri l'altro erano in piazza in mezzo milione. Non dicevano solo no. Dicevano: «No, e mo' basta!». Un brivido antico, che è bene riprovare.

Re: In Italia...

Inviato: 21/10/2008, 15:29
da chiarezza
Lo scontro tra due Europe

Massimo Serafini

Re: In Italia...

Inviato: 21/10/2008, 15:58
da McA
Non posto un articolo ma rimango in tema, a livello di spunto di riflessione.
Non è una novità, certo, ma una delle cose più stomachevoli è la continua propaganda filogovernativa che si basa sulla tattica del mescolare FATTI ed OPINIONI SUI FATTI.
Prima di Studio Aperto delle 12:30 (e già si è parlato del livello di oscenità di quel telegiornale, peggio anche del TG4), c'è una striscia quotidiana, durerà dieci minuti, che si chiama Secondo Voi. L'opinionista Paolo Del Debbio, nelle vesti di conduttore, analizza le risposte del cosiddetto "uomo della strada" in merito a provvedimenti di Governo e altro.
Esempio: rifiuti a Napoli. Un po' degli intervistati affermano che il problema è stato effettivamente risolto, altri (ovviamente - nel montaggio - sono in minoranza) pensano che sia stato solo spostato.
Intanto, lo spettatore - se dovesse rifarsi a ciò che ha visto e sentito - è già nelle condizioni di pensare che la gente, quelli come lui pensano che il problema dei rifiuti sia stato risolto.
Dopodiché, si torna in studio su Del Debbio, il quale, annegato in un chroma key di grafici e nomi di città, linee tratteggiate e fotografie di Bin Laden, dice la sua. Ma in realtà non dice la sua, bensì - fingendo di fare un sunto di ciò che la gente pensa - infila nel discorso frasi come «È innegabile che il Governo abbia preso dei provvedimenti seri sui rifiuti, poi si può essere d'accordo e non essere d'accordo su questi provvedimenti», mettendole giù come FATTI OGGETTIVI.
Del Debbio, che il Governo abbia preso dei provvedimenti seri sui rifiuti è una TUA opinione, non puoi spacciarla come FATTO ACCADUTO!

Ma mi rendo conto della difficoltà di descrivere in un post il clima di "scostamento" dal reale che si avverte guardando il programma. Provate a dare un'occhiata, e capirete. E la vostra bile salirà come la mia.

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Secondo me è un programma pericoloso.

Re: In Italia...

Inviato: 21/10/2008, 16:43
da John Felice DiLuglio
TUTTO IL MONDO ADESSO è A CONOSCENZA DEL BRUTTO PERIODO CHE L'ITALIA STA PASSANDO.
ARTE=M.E.R.D.A.


Editoriale
Nature 455, 835-836 (16 October 2008) | doi:10.1038/455835b
Pubblicato online 15 Ottobre 2008
Traduzione di David Lognoli (IFAC-CNR -- Firenze)

E' un periodo cupo e pieno di rabbia per gli scienziati in Italia,essi
sono di fronte ad un governo che attua la propria particolare
filosofia del taglio dei costi. L'ultima settimana, decine di migliaia
di ricercatori sono scesi in strada per mostrare la loro opposizione
alla proposta di disegno di legge per il controllo delle spese
dell'amministrazione statale (vedi pagina 840). Se passerà, com'è da
attendersi, il progetto manderà via (la dicitura letterale è
sbarazzarsi) di circa 2000 ricercatori con contratti a termine, che
sono la spina dorsale delle istituzioni di ricerca nazionali assai
sotto-organico - e circa metà di loro erano già stati selezionati per
posizioni permanenti.


Perfino mentre gli scienziati stavano marcviando, il governo di
centro-destra di Silvio Berlusconi che è entrato in carica in Maggio,
ha decretato che il bliancio sia dell'università sia della ricerca
potrebbe essere usato come fondo per sostenere le banche e gli
istituti di credito italiani. Non è questa la prima volta che
Berlusconi ha colpito le università. In Agosto, egli firmò un decreto
che tagliava il bilancio universitario del 10% e autorizzava la
copertura solo di un posizione resasi vacante ogni cinque. In aggiunta
permetteva la conversione delle università in fondazione private per
raccogliere entrate aggiuntive. Considerato il clima corrente, i
rettori delle università credono che i passai successivi saranno usati
per giustificare ulteriori riduzioni di bilancio e che saranno
eventualmente costretti a tagliare i corsi che hanno poco valore
commerciale, come gli studi classici o perfino le scienze di base.
Questa bomba è stata lanciata all'inizio delle vacanze estive e solo
ora è stata pienamente compresa - troppo tardi poiché il decreto è ora
trasformato in legge.
Nel frattempo, il ministro dell'educazione, università e ricerca,
Mariastella Gelmini, è rimasta in silenzio su tutte le questioni
relative al suo ministero con eccezione della scuola secondaria, e ha
permesso che le più importanti e distruttive decisioni governative
fossero assunte senza obiezioni. Ella ha rifiutato di incontrarsi con
gli scienziati e gli accademici per ascoltare le loro preoccupazioni,
o spiegare le scelte politiche che sembrano chiedere i loro sacrifici.
Ed essa non ha neanche delegato un sottosegretario per gestire queste
preoccupazioni al suo posto.
Le organizzazioni scientifiche interessate dalla legge
sull'amministrazione statale sono state invece ricevute dall'autore
del progetto, Renato Brunetta, ministro della pubblica amministrazione
ed innovazione. Brunetta sostiene che poco può esser fatto per fermare
o cambiare la legge - benchè sia ancora in discussione nelle
commissioni, e non sia ancora al voto in entrambe le camere.Inoltre, n
una intervista ad un quotidiano, Brunetta ha paragonato i ricercatori
a capitani di ventura, o avventurieri mercenari del Rinascimento,
dicendo che dare loro un lavoro permanente sarebbe stato "un po' come
ucciderli". Questo travisa una questione che i ricercatori gli hanno
spiegato - che le fondamenta scientifiche di qualsiasi nazione
richiedono un altro rapporto tra posizioni stabili e temporanee, con
quest'ultime (come i post-doc) in circolazione tra solidi, ben
equipaggiati, laboratori di ricerca permanenti. In Italia, gli
scienziati hanno cercato di dire a Brunetta che questo rapporto è
divenuto troppo sottodimensionato.
Il Governo Berlusconi potrebbe pure esser convinto che le draconiane
misure sul bilancio sono necessarie ma i sui attacchi ai fondamenti
della ricerca sono insenati e con la vista corta. Il governo ha
trattato la ricerca come qualsiasi altra spesa da tagliare, quando nei
fatti è meglio vederla come un investimento nella costruzione
dell'economia della conoscenza del ventunesimo secolo. In realtà,
l'Italia ha già abbracciato questa visione con la firma dell'Agenda di
Lisbona 2000 dell'Unione Europea, in cui gli stati membri si
impegnarono ad alzare il proprio bilancio destinato alla ricerca ed
allo sviluppo (R&D) al 3% del prodotto interno lordo. L'Italia, una
nazione del G8, ha una delle più basse spese pubbliche in R&D - a
malapena l'1.1%, meno della metà di nazioni comparabili come Francia e
Germania.
Il Governo deve considerare oltre i vantaggi ottenuti a corto termine
attraverso un sistema di decreti resi facili dai ministeri competenti.
Se vuole preparare un futuro realistico per l'Italia, come dovrebbe,
non dovrebbe oziosamente riferirsi ad un lontano passato ma
comprendere come la ricerca lavora in Europa nel tempo presente.

Re: In Italia...

Inviato: 21/10/2008, 16:57
da sienanza

Re: In Italia...

Inviato: 23/10/2008, 23:26
da il belloso
Il Viminale: dal primo al 23 ottobre 300 manifestazioni
con 150 scuole e venti facoltà universitarie occupate


L'onda della protesta in tutta Italia
"La vostra crisi non la paghiamo"

Re: In Italia...

Inviato: 01/11/2008, 18:07
da unanota
fascisti a Roma.
visto ieri.
estremo.
incredibile.


Re: In Italia...

Inviato: 08/11/2008, 20:09
da Q
ma una cinghiamattanza tra gelli, la russa, berlusconi e cossiga?

Re: In Italia...

Inviato: 11/11/2008, 13:57
da chiarezza

Re: In Italia...

Inviato: 11/11/2008, 14:07
da jonny
L'anziano si esibisce nelle vie del centro intonando arie liriche
Artista di strada multato in Piazza Duomo
Si esibiva senza autorizzazione. «Rivolta» dei passanti contro i «ghisa»: «Non dà fastidio a nessuno, perché lo cacciate?»

MILANO - Lui stringeva un foglietto nella mano. Intorno c'erano i vigili. Con gli occhi però l'uomo guardava più in là, sopra le loro spalle, dove un gruppetto di persone, passanti, s'erano fermate per capire cosa stesse accadendo. E poi per protestare: «Ma che state facendo? Ma vi rendete conto?». Una solidarietà nata per caso, verso quell'uomo anziano al centro del gruppo, che forse molti conoscevano, perché lui si ferma sempre in centro, tra via Dante e via della Spiga. Domenica s'era sistemato sotto i portici in piazza del Duomo, aveva piazzato lo stereo a terra e cantava, come sempre. Arie celebri o canzoni napoletane. Erano circa le dieci. Sarà pure una piccola storia, ma in qualche modo simbolica per Milano.

Da una parte ci sono le regole. Per esibirsi bisogna avere i permessi, rispettare gli orari. E se qualcuno chiama per denunciare un disturbo, la polizia locale deve intervenire. A volte però i milanesi, che di solito approvano l'applicazione rigorosa delle norme, di fronte a una scena come quella di domenica sera alzano la voce: «Non ha mai fatto male a nessuno — ha scritto una lettrice al Corriere —, non dava fastidio, che senso ha prendersela con quell'uomo?». L'hanno detto ad alta voce. Non che si fosse creata tensione, ma di certo intorno al «tenore» s'era radunata una ventina di persone, i vigili erano sette o otto.

A pochi metri da lì, per anni, s'è esibito Franco Trincale, il più celebre dei cantastorie milanesi. Trincale si ritrovò addirittura citato in un'istanza per il trasferimento di un processo Berlusconi da Milano: il messaggio delle sue poesie, sostenevano i legali, sarebbe stato parte dell'inimicizia della città verso il premier. Il «tenore» però, dal punto di vista politico, è innocuo. Il suo spettacolo, domenica sera, è finito circondato dalle divise. Lui ha guardato l'altra gente intorno, si sentiva grato e orgoglioso del sostegno, al suo pubblico ha pronunciato un «grazie» commosso.

Gianni Santucci

Re: In Italia...

Inviato: 11/11/2008, 14:43
da gasta
L'ho sentito piu' di una volta.
E' veramente un grande.
Ed e' una bastardata mandarlo via.

Re: In Italia...

Inviato: 12/11/2008, 9:02
da Q
coerentemente con la tua polemica con Di Luglio, janfree, dovrei insultarti, a questo punto

Medici senza frontiere lascia Lampedusa. Maroni nega il protocollo
A Lampedusa, il gruppo di Medici Senza Frontiere ha visitato 4550 persone, solo dal 2005, fornendo loro cure d’urgenza per fermare le ustioni, l’ipotermia, le complicazoni osteo-muscolari che il viaggio ha portato con sé. Dal 31 ottobre, su quest’isola, Medici Senza Frontiere non c'è più. Il Ministero degli Interni si è rifiutato di rinnovare il Protocollo d’Intesa e il permesso necessario perchè Msf operi sull’isola. Mesi di rinvio, senza alcuna spiegazione, fino al rifiuto, il 13 ottobre perché «Maroni non ritiene necessaria la nostra presenza e ci consiglia di recarci altrove. Lo ringraziamo per questo consiglio» commenta alla conferenza stampa, tenutasi a Roma il 5 novembre, il Direttore generale di Msf Italia, Kostas Moschochoritis, concedendosi il lusso del sarcasmo. Una motivazione che suona assurda, considerando che Msf opera in modo del tutto autonomo a livello economico e non è mai costata niente, né al governo, né ad enti pubblici locali.
Medici Senza Frontiere è stata premio Nobel per la pace nel 1999.
L'Italia come la Birmania e la Cina anti tibetana?

Re: In Italia...

Inviato: 12/11/2008, 11:26
da andy b
Q ha scritto:L'Italia come la Birmania e la Cina anti tibetana?
non l'italia ma maroni.

Re: In Italia...

Inviato: 12/11/2008, 11:41
da chiarezza
andy b ha scritto: non l'italia ma maroni.
...ah si?!!?!
Si è frose eletto da solo?
Anche Berlusconi?

Re: In Italia...

Inviato: 12/11/2008, 12:41
da andy b
io non l'ho eletto,tu?

Re: In Italia...

Inviato: 12/11/2008, 12:45
da chiarezza

Re: In Italia...

Inviato: 12/11/2008, 13:15
da jonny
G8, ecco l'agente che portò le molotov

In una ricostruzione della Bbc si vede un uomo che introduce nella scuola le bottiglie incendiarie.

Re: In Italia...

Inviato: 12/11/2008, 17:32
da janfree
in un paese dove fin lui.. dico, FIN LUI è stato candidato per la presidenza del consiglio, vi giuro, non mi sorprende più nulla. Mi dicessero domani che berlusconi si costituisce e confessa tutto.. non mi sorprenderei. Mi dicessero che mia madre era mio padre e viceversa prima che nascessi io .. non batterei ciglio. Un paese con una centro sinistra che ha avuto il coraggio di presentare lui come candidato premier, ragazzi, si può veramente permettere di tutto. Di tutto.

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Re: In Italia...

Inviato: 14/11/2008, 13:10
da Q
intervento del sempre meraviglioso Ascanio Celestini a Parla con me di ieri sera:
Lei è uno che nasconde la mano. Che magari lancia il sasso, ma che poi nasconde la mano. Non la nasconda più la mano, non è più il tempo di nascondere la mano.
Anch'io una volta ero come lei, anch'io lanciavo il sasso e nascondevo la mano, lanciavo il sasso e poi nascondevo la mano... Perché se uno lancia un sasso poi può rompere un vetro, per esempio, e allora è meglio nascondere la mano. Oppure può addirittura rompere una testa e allora è meglio nasconderla, la mano.
Però io la nascondevo sempre, 'sta mano. Lanciavo il sasso e nascondevo la mano, lanciavo il sasso e nascondevo la mano... Ormai era un riflesso condizionato, capito? Una cosa automatica, naturale. Anche se non rompevo niente, io nascondevo la mano. Per sessant'anni abbiamo nascosto la mano, sempre a lanciare sassi. E quanti ne abbiamo lanciati, e quante volte l'abbiamo nascosta 'sta mano...
Ma adesso non è più il tempo di nascondere la mano. Adesso io - guardi me - lancio il sasso e poi mostro la mano. Mi capisce? Lancio il sasso e mostro la mano, lancio il sasso e mostro la mano...
Siamo tanti adesso, sa? Non è mica più come prima che eravamo pochi, nascosti, fuggitivi... Metta per esempio, che so?, un ministro, magari. Magari un ministro importante, un ministro della difesa, magari. Magari in un giorno particolare, una celebrazione, tipo per esempio, magari, l'8 settembre, il giorno dell'armistizio, magari. Magari questo ministro della difesa sta ad un passo dal Presidente della Repubblica e magari, in quel momento, magari il ministro dice che anche i fascisti di Salò in fondo alla maniera loro erano dei patrioti. Capisce? Lancia il sasso e mostra la mano, lancia il sasso e mostra la mano...
Oppure magari un senatore. Un senatore del Senato della Repubblica, uno che magari c'ha avuto pure dei problemi con la giustizia, roba di mafia magari, magari in televisione, magari il conduttore di quella trasmissione dov'è ospite, magari è un vecchio massone, della P2 magari. E magari, mentre stanno lì che parlano di mafia, magari a un certo punto quel senatore cosa fa? Dice che Mussolini era un grande statista e che bisognerebbe riscrivere i libri di storia. Mi capisce? Anche lui lancia il sasso e mostra la mano, lancia il sasso e mostra la mano...
Oppure, magari in maniera trasversale, uno sportivo. Ché gli sportivi stanno simpatici a tutti, no? Magari un calciatore, eh? Magari uno che è un portiere. Magari il portiere di una squadra di serie A, una squadra importante. Magari il portiere della squadra del Presidente del Consiglio che ad un certo punto, durante un'intervista, dice che in fondo lui si sente vicino ai valori del fascismo. Capisce? Pure lui lancia il sasso e mostra la mano, lancia il sasso e mostra la mano...
O magari proprio in quei giorni lì, mentre il Presidente del Consiglio sta lì che cincischia, fa le battute sulla pelle del presidente americano, magari un altro, un senatore a vita, un ex Presidente della Repubblica, dà un consiglio al ministro degli interni e gli dice di fare come fece lui tanti anni fa, ovverosia di picchiare gli studenti. Mi capisce? Questo non solo lancia il sasso e mostra la mano, ma rivendica pure le sassate di trent'anni prima.
Lei magari adesso è perplesso, eh... Io le sto facendo 'sto discorso e lei a questo punto penserà che è un po' eccessivo, estremista... Fascista!
Ecco, diciamola 'sta parola. Le parole ci stanno per essere usate. Lei magari adesso penserà che questo è un discorso fascista. A noi ci chiamano così, ci chiamano fascisti. D'altra parte... Ma ci chiamano fascisti e pensano che sia un'ingiuria, un'offesa!? Ma no, invece noi siamo tranquilli. E sa perché siamo tranquilli? Siamo tranquilli perché sappiamo perfettamente che l'Italia è come una persona, come un uomo, come un corpo che ha bisogno della destra e della sinistra, di entrambe. E se ne mancasse una, quel corpo che è l'Italia, sarebbe un corpo monco, un poveraccio!
Ma in tanti anni abbiamo capito pure che, è vero sì che servono due mani, ma non è indispensabile che siano due mani differenti. Capisce? E così, da un po' di tempo stiamo lavorando affinché questo corpo che è l'Italia non abbia più due mani differenti, bensì due destre. Mi capisce? E con due destre, chissà che belle sassate che vengono fuori!
Per questo le dico lanci, lanci il sasso... Ma poi, mostri la mano.
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Re: In Italia...

Inviato: 14/11/2008, 13:24
da Tina
MA PORCO DIAZ!

a proposito di...
...i giudici liguri hanno assolto gli esponenti di più alto grado, in particolare Francesco Gratteri, oggi direttore centrale anticrimine, Giovanni Luperi, oggi funzionario Aisi (ex Sisde) e Gilberto Calderozzi, direttore del servizio centrale operativo della polizia.