In Italia...

Dal greco = spazio aperto

Moderatore: .ferro

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La grande beffa della social card
Una su tre è senza soldi


che la social card fosse una cazzata è apparso evidente subito, ma che addirittura ci si sia "dimenticati" di caricarle è vergognoso a dir poco... (le storie citate nell'articolo fanno pena)
“Condividere saperi, senza fondare poteri”

Primo Moroni
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chiarezza
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Denuncia dei malati irregolari, scoppia la polemica
la Repubblica ha scritto:«Ribadiamo il nostro rispettoso ma fermo dissenso», spiega il presidente della federazione degli ordini dei medici (Fnomceo) Amedeo Bianco, «per una norma che va contro l’etica e la deontologia, e si potrebbe rivelare un boomerang sul piano della salute pubblica». E spiega come il provvedimento vada contro il principio base della tutela della salute pubblica, «cioè il libero accesso alle strutture e anzi l’incoraggiamento a recarvisi in caso di problemi di salute». Sul profilo etico, ribadisce Bianco, «l’immagine che ne esce è quella di un sistema che forse perde colpi sul piano dell’accoglienza». Il rischio è che si crei una sanità clandestina parallela, gestita da gruppi etnici e religiosi, in cui le competenze mediche, le strutture e le funzioni igienico-sanitarie siano precarie e dannose per il malato.
Ash
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“Condividere saperi, senza fondare poteri”

Primo Moroni
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Sgt.Pepper
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La cosa pazzesca non è la tutela dei diritti feudali che questi patrizi stanno salvaguardando. Il dramma è che costoro stanno lottando nel totale rispetto della democrazia per il semplice fatto che la maggioranza delle persone si fida di loro. La maggioranza delle persone crede che il loro pensiero sia forte, che il loro operato sia cristallino. La popolazione nell'esercizio della democrazia si affida a loro.
Ultima modifica di Sgt.Pepper il 06/02/2009, 16:40, modificato 1 volta in totale.
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d'accordo con il senso del tuo post, sgt.pepper, ma permettimi di sottolineare che un decreto scritto appositamente per annullare una sentenza è una delle cose meno democratiche che un governo possa fare.
salutiamo la separazione dei poteri a cui non hanno rinnovato il permesso di soggiorno.
“Condividere saperi, senza fondare poteri”

Primo Moroni
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Sgt.Pepper
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La storia, le scienze, la filosofia, la politica, la letteratura, tutto ciò che un tempo nutriva la ragione ormai non ha più nemmeno la forza di attestarsi sulla difensiva. Quando qualche pazzo diceva che il sonno della ragione produce mostri avremmo dovuto scolpirlo nelle aule delle scuole elementari.
Adesso che siamo sedati dalla letteratura di plastica, dalla politica del buon senso, dal cinema fotocopiato, dagli opinionisti mediatici, dall'Università misuarta in crediti e debiti, dalla favolosa vita dei vip non siamo più nemmeno in grado di riconoscere i mostri, figuriamo di difenderci.
Siamo troppo ignoranti per difenderci contro le aggressioni al diritto privato, siamo come dei Tramaglino dall'Azzeccagarbugli solo che con questa crisi non abbiamo nemmeno quattro capponi. Ci è rimasto giusto il buco del çul0.


Q, se non conosci i tre poteri, se non sai perchè devono essere delegati ad organi diversi, se non riesci a differenziare il valore di un decreto legge da quello di una sentenza (ed il loro ordine logico e temporale) immagino tu non percepisca alcun sopruso.
Quindi se non c'è una maggioranza che non percepisce un sopruso evidentemente non c'è il sopruso. Se non c'è sopruso la legge che lo regola e lo punisce è perfettamente inutile. E' tutto terribilmente democratico. O meglio democratico nella concezione corrente di democrazia.

Questa operazione è in corso e tecnicamente è inoppugnabile.
Ultima modifica di Sgt.Pepper il 06/02/2009, 17:24, modificato 1 volta in totale.
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janfree
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Q ha scritto: un decreto scritto appositamente per annullare una sentenza
dimmi che queste perone stanno scherzando... ti prego...

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PS. é ultima ora!! NAPOLITANO NON FIRMA IL DECRETO.
ora è il momento di: tatatadaaaa! "scontro istituzionale"!

ci fosse stato Pertini sarei stato più sereno però....
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labbio
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Ricapitolando.
Una ragazza condivide con i propri genitori l'idea che secondo lei uno stato di coma vegetativo non è vita e che non vorrebbe mai restare in quelle condizioni, preferirebbe morire.
A causa di un incidente stradale con forte trauma cranico - e conseguente compromissione della corteccia cerebrale - la stessa ragazza si ritrova in stato di coma vegetativo
Dopo cinque anni di coma il padre avvia un processo di interdizione della ragazza e ne diventa il tutore. In qualità di tutore, convinto di interpretare il volere della figlia, chiede la sospensione delle cure (specificatamente alimentazione e idratazione artificiale). Solitamente i tutori degli interdetti si occupano solo di questioni finanziarie.
Nel 1999 la prima sentenza della corte d'appello nega il permesso al padre di sospendere le cure, ma non solleva questioni sulla possibilità da parte del tutore di prendere decisioni anche in materia diversa da quella economica.
Dopo un ricorso in cassazione ed un nuovo processo in corte d'appello il padre ottiene una sentenza favorevole (e non più appellabile)
In pratica la sentenza riconosce al tutore la possibilità di scegliere le cure per l'interdetto a lui affidato e lo autorizza a sospendere la cura (tenendo conto delle ricostruzione della personalità dell'interdetto).

A questo punto nulla vieterebbe più al padre-tutore di decidere quando e come sospendere la cura.
Ma come sempre in Italia quando una persona decide di non curarsi e lasciarsi morire si erge subito una levata di scudi a favore della vita, capeggiata dalla chiesa (che in teoria in materia di leggi non potrebbe dire nulla, tanto più che dal 1° gennaio 2009 il vaticano ha scelto di non recepire automaticamente le leggi italiane).  Il caso più recente è quello della donna affetta da diabete che aveva scelto di morire piuttosto che farsi amputare una gamba, poco ci mancava che la obbligassero a subire l'amputazione.

Comincia la Lombardia (non per niente Formigoni è un ciellino) che fa presentare un ricorso alla procura generale milanese.

Nel frattempo il ministro Sacconi redige un "atto d'indirizzo" nel quale richiama non ricordo più quale carta dei diritti internazionale e chiede la non applicazione della sentenza. Formalmente l'atto di indirizzo non vale nemmeno la carta su cui è scritto, perchè una specie di circolare interna non può certo essere più autorevole di una sentenza definitiva. Ma all'atto pratico ne blocca l'esecuizione facendo leva sui contributi statali. In sostanza avverte le strutture private che se daranno corso alla sentenza (definitiva ed inapellabile) vedranno aperto un provvedimento che rischia di far saltare la convenzine con il sistema nazionale sanitario.

Tutto sembra bloccato finché il ricorso presentato dalla procura generale di Milano non viene bocciato per difetto di legittimazione. In pratica chi ha presentato ricorso non aveva nessun titolo per presentarlo.

Quando sembra che si possa dar corso alla sentenza interviene il governo dichiarando (nella persone del presidente del consiglio) che verrà emanato in tempi rapidissimi un Decreto Legge sul testamento biologico utilizzando come testo la bozza attualmente in fase di studio della commissione bicamerale. Il testo oltre a prevedere un procedimento alquanto macchinoso per redigere il testamento biologico, sancisce che alimentazione e idratazione (anche se somministrate artificialmente) non sono una cura e come tali non sono a discrezione del paziente.

Il Presidente della repubblica, che nei giorni precedenti aveva dichiarato che bisognava colmare il vuoto legislativo in materia, si incazza come una biscia perchè quello che voleva dire era che bisognava affrontare una discussione in parlamento per arrivare ad un testo di legge largamente condiviso. Non firma il Decreto Legge dichiarando che mancano i requisiti costituzionale di urgenza tali da richiedere al governo l'emanazione di un Decreto Legge.

Abituato com'è ad aggirare le regole il presidente del consigio ha la brillante pensata di presentare un Disegno di Legge. In pratica utilizza lo stesso testo che voleva emanrare in forma di Decreto Legge, ma cambia l'iter di approvazione. L'intenzione del nano-primo ministro è quella di vedere promulgata la legge in tempo per impedire la morte della ragazza.


Da triste caso personale il caso Englaro sta diventando una bomba ad orolegeria tra istituzioni e una violazione dei diritti di tutti i cittadini.
Ci sono il tentativo e la volontà da parte dell'ESECUTIVO di andare contro ad una sentenza della MAGISTRATURA promulgando Decreti Legge e presentando Disegni di Legge con il solo scopo di aggirare una sentenza. Non potendo andare contro la sentenza vera e propria si sta tentando di riscrivere le regole del "gioco" per rendere la sentanza inapplicabile. (Un po' come fare un decreto per la demolizione immediata di tutti i carceri pur di evitare la detenzione ad una persona, la condanna rimarrebbe ma sarebbe inevitabilmente scontata ai domiciliari)
C'è lo scontro istituzionale tra ESECUTIVO e CAPO DELLO STATO
C'è sopratutto una norma che verrà approvata in fretta e furia quando da anni (almeno una decina) legislazioni di destra e sinistra non sono mai riusciti ad approvare perchè il tema in questione è troppo controverso.

Se dovesse passare così com'è alimentazione e idratazione non si potranno mai sospendere.
Nessuno potrà sceglier di non sottoporsi a questi trattamenti.
Tranquillo, penso a tutto io
Dicono di me: "un rompicoglioni fuori scala, un vero professionista della noia". Siete avvisati.
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dopo le uscite su obama,
dopo il siparietto sulle tette della santanché,
dopo le uscite su napolitano,
dopo tutto,
ricordiamoci sempre che questa faccia sveglia appartiene al presidente dei senatori della maggioranza del governo italiano.

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Nel suo caso le teorie di Lombroso non sembrano essere così prive di fondamento.
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janfree
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neri marcoré è GASPARRI!
A casa

Ultima modifica di janfree il 10/02/2009, 15:03, modificato 1 volta in totale.
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rivolte e conseguente repressione nel lager di Lampedusa
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Primo Moroni
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A Roma oggi entra in vigore il "regolamento" dei campi nomadi.

- saranno recintati
- si entrerà con la tessera (come alle nostre canottieri)
- ci saranno presìdi di guardie all'esterno
- telecamere di controllo
- divieto di introdurre auto
- all'interno vigeranno regole di "buon vicinato" che, se non rispettate, portano all'espulsione

l'unica parola che mi viene in mente per questa roba è ABIEZIONE

persino i nostalgici del fascismo rinnegano le leggi razziali di Mussolini, ed eccoci qua, per i ROM in pochi mesi si è passati dal fastidio, alla persecuzione, alla segregazione e all'espulsione.
il tutto passato sotto silenzio o giocato sulla confusione tra ROM e romeni.

(x) (x) (x) (x) (x)
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Q ha scritto:
- saranno recintati
- si entrerà con la tessera (come alle nostre canottieri)
- ci saranno presìdi di guardie all'esterno
- telecamere di controllo
- divieto di introdurre auto
- all'interno vigeranno regole di "buon vicinato" che, se non rispettate, portano all'espulsione
mi ricordano i campeggi in cui si trovò a vivere la famiglia joad in "furore" di john steinbeck, quando l'allegra famigliola attraversava l'america verso la terra promessa california.

finchè non c'è certezza della pena per nessuno (o quasi) tutte ste manovre servono solo a fare stare buona per un po' la gente costretta a vivere accanto ai campi rom.
un situazione che, diciamocelo, non piacerebbe a nessuno. perchè se nessuno vuole gli inceneritori e le discariche dietro casa, nessuno vuole anche i campi rom.
adesso è facile leggere questa frase come "ecco, quel nazista di viciousburger assimila le discariche ai campi rom"; beh, non è così, dai, cercate di capire cosa intendo.
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viciousburger ha scritto: costretta a vivere accanto ai campi rom.
rabbrividisco

i campi di concentramento li abbiamo già (si chiamano campi nomadi e CIE, ex CPT)
ma è evidente che l'unica soluzione è quella finale
a quando i campi di sterminio?

/edit: che poi vicious, a maggior ragione se penso che (giustamente) ti stai lamentando dei permessi dei parcheggi ecc., qui si parla di persone che dovranno mostrare il tesserino al poliziotto per entrare e uscire da casa
Ultima modifica di Q il 20/02/2009, 9:29, modificato 1 volta in totale.
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e vabbè.
san bernardo era vicino al campo rom (se preferisci posso chiamarli "Insediamenti-Nomadi-Che-Di-Nomade-Hanno-Solo-Il-Nome" o come vuoi tu, la sostanza non cambia) che c'era sotto il cavalcavia della tangenziale.
la mia compagnia si trovava lì vicino e ogni volta che i rom vedevano ragazze da sole erano insulti e spesso mani addosso. beh, vaffanculo.
è facile rabbrividire quando non ci abiti di fianco.
io non sto dicendo che sia giusto fare dei ghetti, sto dicendo che questa è l'ennesima pezza (sporca) che il governo ha messo ad una situazione che è, obiettivamente, fuori controllo.

cosa c'entra la mia lamentela sui parcheggi? questa è proprio un'altra questione.
Ultima modifica di viciousburger il 20/02/2009, 9:39, modificato 1 volta in totale.
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'scolta vicious, siam sempre lì.
anche gli ebrei, per vari motivi, si erano guadagnati l'antipatia dei tedeschi, poi la cosa è sfuggita un tantino di mano.
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i presupposti dei controlli su questi insediamenti sono totalmente diversi, dai. stai dicendo che se ti fai le canne finisci sulle collinette dei giardini.

e poi forse non hai capito cosa intendo:
- io NON sono d'accordo su questa ghettizzazione, il tesserino, etc. tant'è che ieri sera ho detto che "tra un po' la lega proporrà il microchip per gli zingari".
- sto dicendo che questi provvedimenti NON servono a niente.
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karmakam

Perché in Grecia non sbarcano? Forse gli sparano?
Perché in Albania, Montenegro, nemmeno?! Forse sono poveri.
Perché sbarcano a Lampedusa e non alle Baleari?! Forse è più comodo?
Eppure le coste della Spagna sono più vicine di quell dell'Italia.

Se a Lampedusa eliminassero il centro d'accoglienzae facessero un blocco navale stile Kennedy a Cuba, forse ne passano di meno e la Libia si pagherebbe l'autostrada.
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