PUBBLICIZZIAMO I REFERENDUM!
Ai referendum di domenica 12 e lunedì 13 giugno vota SÌ per dire NO.
1 - Vota SÌ per dire NO AL NUCLEARE.
2 - Vota SÌ per dire NO ALLA PRIVATIZZAZIONE DELL'ACQUA.
3 - Vota SÌ per dire NO AL LEGITTIMO IMPEDIMENTO.
RICORDIAMOCI CHE DOVREMO PUBBLICIZZARLO NOI IL REFERENDUM...
Perché non ci saranno spot informativi né in Rai né a Mediaset. Sapete perché?
Nel caso in cui riuscissimo a raggiungere il quorum, si verificherebbe quanto segue.
1 - Se passa il SÌ per dire NO AL NUCLEARE, BERLUSCONI NON POTRÀ PIÙ FARE ARRICCHIRE I SUOI AMICI IMPRENDITORI CON I NOSTRI SOLDI E LA NOSTRA SALUTE.
2 - Se passa il SÌ per dire NO ALLA PRIVATIZZAZIONE DELL'ACQUA, BERLUSCONI NON POTRÀ FARE ARRICCHIRE I SUOI AMICI IMPRENDITORI LUCRANDO SU UN BENE DI PRIMA NECESSITÀ.
3 - Se passa il SÌ per dire NO AL LEGITTIMO IMPEDIMENTO, BERLUSCONI NON POTRÀ PIÙ DIRE CHE HA LA MAGGIORANZA DEGLI ELETTORI DALLA SUA PARTE E DOVRÀ DIMETTERSI.
Il referendum passa se viene raggiunto il quorum.
È necessario che vadano a votare almeno 25 milioni di italiani.
Secondo la propaganda berlusconiana le cose devono andare a finire così.
- I cittadini si informano attraverso la tv.
- Le tv appartengono a Berlusconi.
- Berlusconi, per i motivi sopra indicati, non vuole che il referendum passi.
- Il referendum non sarà pubblicizzato in tv.
- I cittadini non sapranno nemmeno che ci sarà un referendum il 12 giugno.
- I cittadini non andranno a votare.
- Berlusconi sarà contento: farà arricchire i suoi amici, si arricchirà lui stesso e resterà al suo posto.
Se vogliamo provare a fare in modo che le cose non vadano a finire così, dobbiamo fare noi quello che non faranno i media asserviti al padrone del vapore.
Copia/incolla e pubblicizza il referendum a parenti, amici, conoscenti e non conoscenti.
Il sussurro del passaparola a volte è più forte dell'urlo del video.
Petizioni e iniziative
Moderatore: .ferro
Ciao da McA e da Francesco Caravagli, responsabile relazioni esterne Radio Fujiko.
- se passa il sì per dire no al nucleare eviteremo di investire risorse in una forma di energia costosa, sporca e pericolosa
- se passa il sì per dire no alla privatizzazione dell'acqua eviteremo che ci rubino una delle cose più preziose che abiamo
- se passa il sì per dire no al legittimo impedimento, la legge sarà un po' più uguale per tutti
il nucleare è un problema, non una soluzione
l'acqua è un diritto, non un profitto
la legge è uguale per tutti
- se passa il sì per dire no alla privatizzazione dell'acqua eviteremo che ci rubino una delle cose più preziose che abiamo
- se passa il sì per dire no al legittimo impedimento, la legge sarà un po' più uguale per tutti
il nucleare è un problema, non una soluzione
l'acqua è un diritto, non un profitto
la legge è uguale per tutti
“Condividere saperi, senza fondare poteri”
Primo Moroni
Primo Moroni
SABATO 14 MAGGIO 2011- SESTO RONDò - ORE 17.30
In diversi punti cittadini, tra Milano e Sesto S.G., decine di facinorosi neo-italiani, dai molteplici colori di pelle ma in rigorosa camicia rossa, si muoveranno per convergere verso il Rondò di Sesto, per proseguire (tra due ali di folla plaudente) verso l’area del concerto. Con loro marceranno la Banda d’Affori ed un simil Giuseppe Garibaldi su un cavallo bianco. E’ così che abbiamo deciso di celebrare, nel modo più iconoclasta e spiazzante, il nostro 150° anniversario dell’Unità d’Italia. E’ aperta la campagna d’arruolamento dei nuovi garibaldini, basta inviare una mail a imille@radiopopolare.it. Non bisogna superare visite mediche, basta essere ‘migranti’ o stranieri di seconda o terza generazione. Ovviamente nessuna discriminazione di sesso, età e fede religiosa.
Un'iniziativa di Radio Popolare
In diversi punti cittadini, tra Milano e Sesto S.G., decine di facinorosi neo-italiani, dai molteplici colori di pelle ma in rigorosa camicia rossa, si muoveranno per convergere verso il Rondò di Sesto, per proseguire (tra due ali di folla plaudente) verso l’area del concerto. Con loro marceranno la Banda d’Affori ed un simil Giuseppe Garibaldi su un cavallo bianco. E’ così che abbiamo deciso di celebrare, nel modo più iconoclasta e spiazzante, il nostro 150° anniversario dell’Unità d’Italia. E’ aperta la campagna d’arruolamento dei nuovi garibaldini, basta inviare una mail a imille@radiopopolare.it. Non bisogna superare visite mediche, basta essere ‘migranti’ o stranieri di seconda o terza generazione. Ovviamente nessuna discriminazione di sesso, età e fede religiosa.
Un'iniziativa di Radio Popolare
Petizione Freedom Flotilla Italia al Presidente Napolitano
FIRMATE LA PETIZIONE per il Presidente Napolitano per dimostrare il crescente sostegno pubblico per porre fine all’assedio di Gaza e in favore dei diritti dei Palestinesi. Chiediamo che le istituzioni italiane facciano pressione su Israele per assicurare che i passeggeri non siano attaccati violentemente e che la Freedom Flotilla II – Restiamo Umani, in partenza a fine giugno 2011 riesca ad arrivare a Gaza, in conformità con il diritto internazionale.
FIRMATE LA PETIZIONE per il Presidente Napolitano per dimostrare il crescente sostegno pubblico per porre fine all’assedio di Gaza e in favore dei diritti dei Palestinesi. Chiediamo che le istituzioni italiane facciano pressione su Israele per assicurare che i passeggeri non siano attaccati violentemente e che la Freedom Flotilla II – Restiamo Umani, in partenza a fine giugno 2011 riesca ad arrivare a Gaza, in conformità con il diritto internazionale.
È stata lanciata in Italia e a livello europeo la campagna per il riconoscimento dello Stato di Palestina.
Il prossimo settembre i 192 paesi dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite saranno chiamati a votare il riconoscimento dello Stato di Palestina. La stessa procedura seguita dagli israeliani nel 1948, con cui ottennero il riconoscimento, prima dall'Assemblea e poi dal Consiglio di Sicurezza, cosa che molto probabilmente sarà negata ai palestinesi, nonostante le Risoluzioni ONU ne riconoscano il legittimo diritto.
L'obiettivo della Campagna è la raccolta di un milione di firme dall'Italia e 10 milioni da tutti i paesi dell'Unione Europea per il RICONOSCIMENTO immediato da parte del Parlamento Europeo e dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite.
Il Popolo Palestinese pretende tale riconoscimento sulla base dell'opzione "2 Stati per 2 Popoli", delle risoluzioni ONU e della legalità internazionale, uno Stato palestinese che vive in pace e sicurezza accanto allo Stato d'Israele.
La campagna viene appoggiata da un’ampia rete di associazioni, partiti e sindacati.
È possibile firmare online fino al 10 settembre 2011.
L’appello della società civile palestinese che può essere riprodotto e diffuso.
PETIZIONE PER IL RICONOSCIMENTO DELLO STATO DI PALESTINA
Noi cittadini europei, liberi e nel pieno esercizio dei nostri diritti civili e politici, chiediamo al Parlamento Europeo il RICONOSCIMENTO immediato dello Stato indipendente e sovrano di Palestina sui confini antecedenti il 4 giugno 1967, Stato di Palestina che vivrà in pace e sicurezza accanto allo Stato di Israele.
Firma la petizione
Il prossimo settembre i 192 paesi dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite saranno chiamati a votare il riconoscimento dello Stato di Palestina. La stessa procedura seguita dagli israeliani nel 1948, con cui ottennero il riconoscimento, prima dall'Assemblea e poi dal Consiglio di Sicurezza, cosa che molto probabilmente sarà negata ai palestinesi, nonostante le Risoluzioni ONU ne riconoscano il legittimo diritto.
L'obiettivo della Campagna è la raccolta di un milione di firme dall'Italia e 10 milioni da tutti i paesi dell'Unione Europea per il RICONOSCIMENTO immediato da parte del Parlamento Europeo e dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite.
Il Popolo Palestinese pretende tale riconoscimento sulla base dell'opzione "2 Stati per 2 Popoli", delle risoluzioni ONU e della legalità internazionale, uno Stato palestinese che vive in pace e sicurezza accanto allo Stato d'Israele.
La campagna viene appoggiata da un’ampia rete di associazioni, partiti e sindacati.
È possibile firmare online fino al 10 settembre 2011.
L’appello della società civile palestinese che può essere riprodotto e diffuso.
PETIZIONE PER IL RICONOSCIMENTO DELLO STATO DI PALESTINA
Noi cittadini europei, liberi e nel pieno esercizio dei nostri diritti civili e politici, chiediamo al Parlamento Europeo il RICONOSCIMENTO immediato dello Stato indipendente e sovrano di Palestina sui confini antecedenti il 4 giugno 1967, Stato di Palestina che vivrà in pace e sicurezza accanto allo Stato di Israele.
Firma la petizione
Ciao da McA e da Francesco Caravagli, responsabile relazioni esterne Radio Fujiko.
il digitale terrestre sbarca in Sicilia, ma l'allargamento dei canali è a beneficio esclusivo dei grandi gruppi e una televisione importante e antimafia come la Telejato di Pino Maniaci rischia seriamente di chiudere.
firma la petizione del gruppo Siamo tutti Pino Maniaci.
la chiusura della TV mette a rischio la vita stessa di Pino Maniaci, che è già stato vittima di aggressioni e vandalismi vari (4 costole rotte, auto della TV gravemente danneggiata, un tentativo di strangolamento dal quale si è salvato solo grazie al "doppio nodo" alla cravatta, trucco imparato dalla madre...), ma che è sempre stato parzialmente protetto dal suo ruolo pubblico di giornalista antimafia. Nel buio mediatico la mafia non avrebbe più quei freni che ha avuto finora e si prenderebbe la rivincita che aspetta da tempo.
firma la petizione del gruppo Siamo tutti Pino Maniaci.
la chiusura della TV mette a rischio la vita stessa di Pino Maniaci, che è già stato vittima di aggressioni e vandalismi vari (4 costole rotte, auto della TV gravemente danneggiata, un tentativo di strangolamento dal quale si è salvato solo grazie al "doppio nodo" alla cravatta, trucco imparato dalla madre...), ma che è sempre stato parzialmente protetto dal suo ruolo pubblico di giornalista antimafia. Nel buio mediatico la mafia non avrebbe più quei freni che ha avuto finora e si prenderebbe la rivincita che aspetta da tempo.
“Condividere saperi, senza fondare poteri”
Primo Moroni
Primo Moroni
Chiediamo che il professor Mario Monti riceva i promotori dell'Appello dei 360 professori che lo hanno invitato a rimettere in discussione in modo trasparente ed oggettivo la Torino-Lione
Firmate questa petizione! Dovesse riceverli davvero...
Firmate questa petizione! Dovesse riceverli davvero...
Ciao da McA e da Francesco Caravagli, responsabile relazioni esterne Radio Fujiko.
Diffondo quella che pare essere la petizione, o, meglio, la mobilitazione globale per rendere famoso Joseph Kony, militare ugandese che, negli ultimi ventisei anni, si è macchiato dei più terribili crimini contro l'umanità, e in particolare contro l'infanzia, e che prosegue quasi indisturbato, a causa dell'irrilevanza mediatica del suo Paese sulla scena mondiale.
Guardate il video (attenzione: contiene alcune scene crude), sostenete e pubblicizzate l'Associazione Invisible Children, condividete presso amici, parenti, colleghi... L'obiettivo della campagna è ambizioso quanto raggiungibile: fare in modo che Kony venga arrestato.
Guardate il video (attenzione: contiene alcune scene crude), sostenete e pubblicizzate l'Associazione Invisible Children, condividete presso amici, parenti, colleghi... L'obiettivo della campagna è ambizioso quanto raggiungibile: fare in modo che Kony venga arrestato.
Ciao da McA e da Francesco Caravagli, responsabile relazioni esterne Radio Fujiko.
...però queste cose...così patinate...così da paladini del Bene...così...amiericane...mi stanno sempre sul cozzo e mi puzzano assai.
Questi biondi e fighi che salvano il mondo volendosi bene e postando si Facebook...
Qui un articolo, in inglese, che sbugiarda questa operazione.
Resta il fatto che quel ragazzino mi ha straziato il cuore.
Questi biondi e fighi che salvano il mondo volendosi bene e postando si Facebook...
Qui un articolo, in inglese, che sbugiarda questa operazione.
Resta il fatto che quel ragazzino mi ha straziato il cuore.
Chiarezza, ho avuto anch'io le tue stesse sensazioni, mettendomi sulla difensiva, soprattutto rispetto al linguaggio cinematografico del video, che infatti, a differenza tua, non mi ha sconvolto, proprio in virtù del suo spintissimo carico retorico. D'altronde, una luce puntata sulla tragedia dei soldati bambini in Africa l'hanno messa (mi limito ai tempi recenti) Roberto Saviano e Il Teatro Degli Orrori, raccontandoci di Ken Saro-Wiwa e del suo volume Sozaboy.
La pagina che segnali, di fatto, dice che Kony è un pezzo di m.rd@ ma lo è anche il generale Museveni, presidente dell'Uganda da ventisei anni (esattamente lo stesso tempo indicato dal video di Invisible Children in riferimento ai crimini di Kony), responsabile di milioni di morti.
Il fatto che questa seconda cosa sia vera NON sbugiarda il fatto che sia vera la prima, e che, in caso di un reale intervento internazionale, saremmo di fronte a un precedente: una mobilitazione volta ad arrestare un criminale contro l'umanità che, almeno in apparenza, non sia subordinata a interessi economici.
Ma il tono di questo post è, di fatto, interrogativo.
La pagina che segnali, di fatto, dice che Kony è un pezzo di m.rd@ ma lo è anche il generale Museveni, presidente dell'Uganda da ventisei anni (esattamente lo stesso tempo indicato dal video di Invisible Children in riferimento ai crimini di Kony), responsabile di milioni di morti.
Il fatto che questa seconda cosa sia vera NON sbugiarda il fatto che sia vera la prima, e che, in caso di un reale intervento internazionale, saremmo di fronte a un precedente: una mobilitazione volta ad arrestare un criminale contro l'umanità che, almeno in apparenza, non sia subordinata a interessi economici.
Ma il tono di questo post è, di fatto, interrogativo.
Ciao da McA e da Francesco Caravagli, responsabile relazioni esterne Radio Fujiko.
Ma certo...è il fatto che loro (USA) debbano fare i Paladini del Bene che mi fa pulsare la vena.
Dovrebbe essere l'ONU ad intervenire.
Comunque.
Il video è un'americanata.
Devo dire che, però, visto la sera prima di andare a letto...mi aveva fatto un certo effetto.
Le parole del ragazzino ugandese mi hanno toccato molto.
L'articolo che ho linkato, se ho capito bene, poneva l'accento anche sul fatto che i soldati americani sarebbero stati mandati in Uganda, anche se si sa che Kony è già fuggito in altri territori...e accenna anche a possibili fiancheggiamenti degli stati uniti a quell'altro cagnaccio di Museveni.
In ogni caso...intervenire in situazioni così intricate è sempre pericoloso e con conseguenze difficili da prevedere...e, almeno per me, impossibile capire tutto quello che ci può stare dietro.
Dovrebbe essere l'ONU ad intervenire.
Comunque.
Il video è un'americanata.
Devo dire che, però, visto la sera prima di andare a letto...mi aveva fatto un certo effetto.
Le parole del ragazzino ugandese mi hanno toccato molto.
L'articolo che ho linkato, se ho capito bene, poneva l'accento anche sul fatto che i soldati americani sarebbero stati mandati in Uganda, anche se si sa che Kony è già fuggito in altri territori...e accenna anche a possibili fiancheggiamenti degli stati uniti a quell'altro cagnaccio di Museveni.
In ogni caso...intervenire in situazioni così intricate è sempre pericoloso e con conseguenze difficili da prevedere...e, almeno per me, impossibile capire tutto quello che ci può stare dietro.
"Is KONY 2012 trying to eradicate child-soldiers or is it attempting to create a new kind of child-soldiers?"
che sia una o l'altra cosa mi sembra, nel bene e nel male, che:
- stimoli la partecipazione ad ogni livello,
- evidenzi il problema della "visibilità" delle notizie e delle informazioni,
- dica in maniera semplice quali siano le motivazioni delle agende politiche, cioè quelle prettamente economiche,
- dia un modello semplice e ben costruito da ri-utilizzare per altre "battaglie"
e ancora
- chieda l'arresto di Kony (non di invadere l'Uganda)
- dica chiaramente che bisogna partire dalle necessità delle comunità locali
almeno a me è sembrato chiaro.
che sia una o l'altra cosa mi sembra, nel bene e nel male, che:
- stimoli la partecipazione ad ogni livello,
- evidenzi il problema della "visibilità" delle notizie e delle informazioni,
- dica in maniera semplice quali siano le motivazioni delle agende politiche, cioè quelle prettamente economiche,
- dia un modello semplice e ben costruito da ri-utilizzare per altre "battaglie"
e ancora
- chieda l'arresto di Kony (non di invadere l'Uganda)
- dica chiaramente che bisogna partire dalle necessità delle comunità locali
almeno a me è sembrato chiaro.
Ultima modifica di Tina il 15/03/2012, 0:23, modificato 1 volta in totale.
e su questo aspetto, e solo su questo, si concentra l'articolo di Wired che ho linkato; articolo che prova a identificare gli elementi di questo modello.Tina ha scritto: - dia un modello semplice e ben costruito da ri-utilizzare per altre "battaglie"
“Condividere saperi, senza fondare poteri”
Primo Moroni
Primo Moroni
A volte le petizioni di Greenpeace meritano di essere sottoscritte anche solo per il titolo.
Tonno Rio Mare, così tenero che distrugge l'ecosistema marino
Do it!
Tonno Rio Mare, così tenero che distrugge l'ecosistema marino
Do it!
Ciao da McA e da Francesco Caravagli, responsabile relazioni esterne Radio Fujiko.
SALVIAMO I NOSTRI SEMI
Drammatico appello del Dr. Pietro Perrino del CNR
Banca di oltre 84.000 specie di Semi di Bari a Rischio/Bari seed collection at Risk of extinction
FILMATO SULLA BANCA DEL GERMOPLASMA DI BARI, DOVE SONO CONSERVATI OLTRE 89.999 SEMI DELLA TRADIZIONE AGRICOLA MEDITERRANEA, PATRIMONIO FONDAMENTALE PER IL FUTURO DELLA NOSTRA AGRICOLTURA ED ALIMENTAZIONE, OGGI A RISCHIO DI ESTINZIONE PER TRASCURATEZZA.
Intanto potete far girare la notizia.
Drammatico appello del Dr. Pietro Perrino del CNR
Banca di oltre 84.000 specie di Semi di Bari a Rischio/Bari seed collection at Risk of extinction
FILMATO SULLA BANCA DEL GERMOPLASMA DI BARI, DOVE SONO CONSERVATI OLTRE 89.999 SEMI DELLA TRADIZIONE AGRICOLA MEDITERRANEA, PATRIMONIO FONDAMENTALE PER IL FUTURO DELLA NOSTRA AGRICOLTURA ED ALIMENTAZIONE, OGGI A RISCHIO DI ESTINZIONE PER TRASCURATEZZA.
Intanto potete far girare la notizia.
Per sdrammatizzare, c'è un altro seme che rischia di andare sprecato, quello di Jason Russell, il giovane regista del video Kony 2012, arrestato perché beccato per strada, nudo, a segarsi e a sbattere le mani per terra.
Chissà come sarebbe felice il piccolo figlioletto, protagonista del video, se scoprisse che il suo papi ha fatto delle cose brutte.
Ma la domanda è: che minchia succede? Prima la documentazione che metteva in luce le contraddizioni di Invisible Children. Poi la scoperta del petrolio in Uganda. Ora questo. Tra un po' salterà fuori che Jason Russell è Kony.
Chissà come sarebbe felice il piccolo figlioletto, protagonista del video, se scoprisse che il suo papi ha fatto delle cose brutte.
Ma la domanda è: che minchia succede? Prima la documentazione che metteva in luce le contraddizioni di Invisible Children. Poi la scoperta del petrolio in Uganda. Ora questo. Tra un po' salterà fuori che Jason Russell è Kony.
Ciao da McA e da Francesco Caravagli, responsabile relazioni esterne Radio Fujiko.
kony l'ho visto, infine
notevole
come notevoli sono le perplessità, la prima delle quali riguarda il coinvolgimento di politici USA in questioni ugandesi...
perché non dare la caccia al più ricercato USA?
inoltre: possibile che nessuno abbia ancora realizzato la parodia Berluskony 2012?
notevole
come notevoli sono le perplessità, la prima delle quali riguarda il coinvolgimento di politici USA in questioni ugandesi...
perché non dare la caccia al più ricercato USA?
inoltre: possibile che nessuno abbia ancora realizzato la parodia Berluskony 2012?
“Condividere saperi, senza fondare poteri”
Primo Moroni
Primo Moroni
Kome no!Q ha scritto:possibile che nessuno abbia ancora realizzato la parodia Berluskony 2012?
Ciao da McA e da Francesco Caravagli, responsabile relazioni esterne Radio Fujiko.