RETE AGATERGON
La Rete Agatergon è costituita da un gruppo di persone Lesbiche Gay Bisex Trans che, stanch* di guardare che le cose prendano una piega spesso insostenibile e svilente, hanno deciso di agire in prima persona ritenendo che la partecipazione diretta alle cose sia indispensabile per non cadere nelle trappole di deleghe che deresponsabilizzano e immobilizzano.
Proprio per questo, ispirandoci al greco
agatergon, il cui significato è riuscire a realizzare "qualcosa di buono", abbiamo creato un blog - ed un sito in costruzione - e promosso diverse iniziative quali l'osservatorio sull'omofobia, con dossier 2008 e 2009, e la raccolta firme a sostegno della proposta della ministra francese Rama Yade per la depenalizzazione unversale dell'omosessualità.
Ed è ancora in nome del voler fare "qualcosa di buono" che lanciamo e promuoviamo la seguente campagna di sensibilizzazione rivolta alle persone LGBT italiane ed europee per le prossime elezioni del Parlamento Europeo del 6 e 7 giugno.
Non votiamo per chi ci discrimina
L'Unione Europea ha più volte emanato direttive in tema di diritti, chiedendo ai Paesi membri di adottare una legislazione che tuteli i diritti umani, abbatta le discriminazioni e porti ad una sostanziale uguaglianza di tutti i cittadini; l'Italia è stata spesso oggetto di richiami da parte delle autorità europee per non essersi adeguata a tali indirizzi.
Il Parlamento italiano, a differenza dei legislatori di molti altri Paesi e nonostante le ripetute sollecitazioni da parte di esponenti politici, della società civile e di molte associazioni, non ha ancora preso in considerazione la possibilità di riconoscerci quei diritti che, in quanto cittadini, ci spetterebbero.
Anzi neppure la recrudescenza dei numerosi e documentati atti discriminatori e le violenze subite da lesbiche, gay e trans ha indotto il nostro Parlamento a emanare una legge contro l'omofobia, una legge cioè che preveda la violenza contro LGBT come reato specifico.
Negli ultimi tempi anzi lesbiche, gay e transessuali si sono sentit* affibbiare gli appellativi più denigranti in un crescendo d'odio: secondo alcuni saremmo malati di mente, secondo altri pedofili, secondo altri ancora su di noi ricadrebbe la colpa dello sfascio delle famiglie e della distruzione della società a causa del nostro sfuggire ad una precisa classificazione di genere.
Negli ultimi anni si sono aggiunti al novero dei Paesi facenti parte dell'UE anche Stati appartenenti all'ex blocco sovietico, come Polonia e Lituania (nel 2004), Romania e Bulgaria (nel 2007).
Sono Paesi in cui la discriminazione e l'odio nei confronti di gay, lesbiche e trans è ancora vivo e fomentato da partiti politici di stampo nazionalista o religioso.
C'è la possibilità concreta quindi che anche nelle Istituzioni europee gli equilibri cambino, così da non denunciare più ma addirittura legittimare quelle discriminazioni.
Per questo, in occasione del 6 giugno prossimo, rivolgiamo un appello a tutte le persone LGBT a non votare per chi ci discrimina.
LA TUA DIGNITÀ: NON VOTARLE CONTRO!
In occasione delle prossime Elezioni Europee di giugno 2009, rivolgiamo questo appello a tutte le persone LGBT italiane ed europee, affinché non deleghino la tutela della propria dignità e diritti civili a:
- singol* candidat* che hanno espresso pensieri e/o sostenuto iniziative di contenuto omofobo e/o sessista;
a partiti o liste che:
- annoverano nelle loro fila esponenti dichiaratamente omofobi e/o sessisti o che hanno manifestato intenti implicitamente omofobi e/o sessisti;
- contemplano nel loro programma politico proposte di contenuto omofobo e/o sessista;
- non contemplano nel loro programma proposte a tutela della dignità e dei diritti civili delle persone LGBT.
Votiamo in maniera consapevole e ben informata.
Votiamo con determinazione per la tutela della nostra dignità e diritti civili.
Rete Agatergon