Gli anni '80/'90, il buco nero dell'evoluzione umana

Dal greco = spazio aperto

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janfree
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Punto.
La musica? I testi? I vestiti? Brividi...

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baol
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non posso che essere d'accordo.
ma hai sbagliato esempio.
hai beccato l'unica che già negli anni 80 prendeva per il çul° gli anni 80.
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...it's only your mind, you know...

L'uomo capisce tutto.
Tranne le cose perfettamente semplici.

errare è umano, correggere lecito, cliccare invia prima d’aver ricontrollato è ma porca tr°i@ che figura di m.rd@.
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gasta
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Cazzate.

The Cure.
Echo & The Bunnymen.
Diaframma.
New Order.
Art Of Noise.
Madonna, Prince, Michael Jackson, Living Colour, Guns N' Roses, Iron Maiden, il meglio dell'hard rock.
Cronenberg.
Shining.
L'horror vero.
I Nirvana escono negli anni '80, ricordiamocelo. Cosi' come la scena grunge.
Come critica, si', ma sempre da quello.

Insomma, e' un gran luogo comune che gli '80 sono stati un brutto periodo.
Se ci si pensa, anche se forse ci siamo piu' affezionati, sono i '90.
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janfree
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si...
effettivamente...





mmm.... si.
si.
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McA
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Il discorso è complesso.
Cerco di formulare alcune norme (non regole ferree, sia chiaro), che valgano almeno nella maggior parte dei casi.

Legge di Determinazione della Spazzatura
In un dato decennio, siano gli anni '70, '80, '90 o '00, FA QUASI TUTTO SCHIFO.

Corollario alla Legge
Va da sé che, in ogni decennio, siano gli anni '70, '80, '90 o '00, c'è sempre qualcosa di buono.

Legge di Murphy Applicata al Passaggio di Decennio dai '70 agli '80
Poiché se qualcosa può andar male, lo farà, è quasi sempre vero che i gruppi anni '70 fanno cose meno buone negli anni '80. Vale per tutti i più grandi, dai Queen ai Pink Floyd, dai Jethro Tull ai Ramones. Poi chiaro che a Wembley '86 fu Leggenda. Ma sto parlando in generale, e comunque sto parlando della qualità della musica, non dei concerti.

Inaspettata Smentita della Legge di Murphy Applicata al Passaggio dagli '80 ai '90
I gruppi anni '70 che riescono a sopravvivere agli anni '80, ritrovano la qualità negli anni '90. Vale per tutti quelli che ho citato prima, e per tanti altri.

Stay tuned per altre norme.
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Ciao da McA e da Francesco Caravagli, responsabile relazioni esterne Radio Fujiko.
Ash
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Io aggiungerei anche il Principio Ermeneutico della Totalità e della Leggenda.

E cioé che se te ascolti Vasco a 14 anni lo ami anche a 30.
Se vedi I Goonies e 12 anni li adori anche a 30.
Se diventi matto per La signora in giallo a 11 anni non puoi farne a meno a 30.

Se invece queste cose non le fai a tempo debito potrebbero essere spazzatura.
Noi parliamo di 80 e 90 perché siamo nati e cresciuti lì.

Mio nonno apprezza Buscaglione perché limonava ascoltando la radio, non perché trova i cd a 5,90€ nei cestoni o perchè facevano gli speciali monografici da 10 minuti su DeeJay TV.
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gasta
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A prescindere da tautologie varie, sto riscoprendo moltissimo gli anni Ottanta. Anzi, forse li sto scoprendo.
Tutta la new wave italiana, Battiato, culture e sottoculture che si incontrano e si scontrano continuamente. La leggerezza di alcuna cinematografia e nel contempo la sua pesantezza.
Gli anni Ottanta sono un periodo assurdo, anche se non posso parlarne visto che non sono uno storico.
Cioe', noi ridiamo dei Paninari, dei Dark, dei Metallari e dei Punk.
Ma cristo, quella gente ci credeva...

Ma voglio dire.
Vogliamo parlare dei Visitors?
Lynch?
Dei film di Bud Spencer, i film di Cala', di Pozzetto, e tutte le super cagate?

Sara' anche un medioevo culturale per certi versi, ma si giocava sugli stereotipi.
Come se si riuscisse a scherzare sui tic nervosi di una societa' spaccata in due, tra ex ricchi, nuovi poveri e i parvenu.
Marrakech Express, voglio dire, e' figlio di quegli anni. Come Mery per sempre.

Guardiamo agli anni 70 a volte come l'eta' dell'oro.
E forse lo era anche.
Ma quando parlo con i miei di come vivevano da giovani, beh, dicono che non tornerebbero mai indietro. Che un giorno si e uno si qualcuno moriva ammazzato. Che c'era paura...

Insomma, tutto va calato nei nostri ricordi.
E si, ha ragione McA.
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gasta
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Spariamo pure sugli anni ottanta, mentre nei novanta non c'era neanche da che ridere. E nei primi anni del 2000 ancora meno.
Il medioevo e' oggi, cristo santo.
Gli anni ottanta sono la m.rd@.
Ma almeno ce li ricorderemo.
Gli ultimi dieci sono niente.
NIENTE.
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Kappo
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Non è vero... gli ultimi dieci sono l'apoteosi di BERLUSCONI...
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Non esistono domande stupide. Solo le risposte possono esserlo.
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janfree
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Bhé, in realtà Gerry Calà & Co. con film quali Yuppies, ad esempio, hanno messo a nudo e canzonato atteggiamenti del paese (che poi il paese non abbia percepito una critica ma una celebrazione, questo è un altro discorso).. forse ecco, gli anni '80 ci fanno ridere perché loro stessi si sono risi addosso.. Ramazzotti che canta "Ragazzi di Oggi"  con i pantaloni al polpaccio e le spalline alla giacca ci fa ridere ma perché poi questi stili ,questi look, sono stati amplificati e canzonati pure da contemporanei... il "paninaro" di Braschi, ve lo ricordate?

non lo so, non avendo visto film contemporanei tipo "Troppo Belli" o "Vita Smeralda"... ma la critica comica nei confronti degli eccessi del presente, mi par molto sostituita da una sua celebrazione...
Ultima modifica di janfree il 17/12/2013, 1:29, modificato 1 volta in totale.
.Eta.

Non c'è buco nero e non c'è Medioevo. In ogni tempo ci sono cose terribili e cose strepitose.
Non credo che individuare il peggio-periodo sia molto sensato, onestamente... Trovo più interessante cercare di capire cicli, meccaniche, relazioni, eccetera (va be', si chiama Storia...). Quello sì. Ma la classifica proprio no.  :) E sicuramente non sul Novecento, che, accumulando le mie umili conoscenze, a un certo punto ho riconosciuto come uno dei secoli più sorprendenti per la varietà e velocità di cambiamenti e progressi (e regressi, certo).
Ultima modifica di .Eta. il 17/12/2013, 1:29, modificato 1 volta in totale.
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McA
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Ash ha scritto: 08/10/2010, 21:14Mio nonno apprezza Buscaglione perché limonava ascoltando la radio, non perché trova i cd a 5,90€ nei cestoni o perchè facevano gli speciali monografici da 10 minuti su DeeJay TV.
Che dire, una delle migliori frasi mai apparse su questo forum. ;D
gasta ha scritto: 08/10/2010, 21:26Cioe', noi ridiamo dei Paninari, dei Dark, dei Metallari e dei Punk.
Personalmente, io, tra i quattro, rido solo dei primi.
Gasta, mi pare giusto il 90% di quello che dici, ma non correrei il rischio di etichettare come "niente" il decennio in corso... Proprio perché è in corso, o, se vuoi, sta volgendo al termine.
Secondo me, per giudicare un lasso di tempo di dieci anni, ce ne vogliono almeno altri cinque di distacco. Meglio ancora, altri dieci. E, se vai a vedere, non possiamo dire che gli anni '00 sono "niente"... Tanto per dirne una (in negativo): sono il decennio dei reality show.

Concordo con .Eta. sul fatto di evitare classifiche su meglio/peggio. Ok, anche io, a caldo, tra macchina del tempo puntata sul 1974 o sul 1984, scelgo la prima senza indugio. Ma su basi - me ne rendo conto - molto personali ed emotive, più che su reali argomentazioni.

La cosa forse da sviscerare maggiormente, in tutto il discorso, è proprio quel crinale sottile che sta tra il documento di qualità che tratteggia i vizi di un'epoca, e il documento che è esso stesso vizio di quell'epoca di cui tratteggia i vizi. Quella discriminante, cioè, che ci fa dire - o comunque, che fa dire a certa critica - che il primo Vacanze di Natale (1983) di Carlo Vanzina è tutto sommato un buon film, che parla della peggio Italia degli anni '80, mentre Natale in Sudafrica (in uscita a fine anno) di Neri Parenti sarà una m.rd@ colossale che parla della peggio Italia degli anni '00.
Esempio analogo per il grandioso I mostri (1963) di Dino Risi e l'infame I mostri oggi (2009) di Enrico Oldoini (lo definisco "infame" mica per sentito dire. L'ho visto).

Nel 2045 saremo in grado di dire che I mostri è grandioso e I mostri oggi è infame?
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.Eta.

McA ha scritto: 13/10/2010, 0:33La cosa forse da sviscerare maggiormente, in tutto il discorso, è proprio quel crinale sottile che sta tra il documento di qualità che tratteggia i vizi di un'epoca, e il documento che è esso stesso vizio di quell'epoca di cui tratteggia i vizi.
Questo trip è intripposo e mi ha sempre intrippato.

In qualche modo è come se alcune creazioni umane venissero archiaviate dai posteri come documenti storici e altre come opere d'ingegno.
Ovviamente si tratta di una distinzione soggettiva, ma direi che è decisamente palpabile da tutti. Solo che, come diceva McA, spesso serve il distacco temporale per capire cosa è cosa e cosa diventerà cosa...
A questo pastone poi si aggiunge la carta vintage/cult, che può rendere tutto bellissimo semplicemente perché appartenente a un certo periodo e perché ne riporta magari smaccatamente alcune caratteristiche. Attenzione, questo tipo di cose non viene apprezzato come documento storico (anche, piuttosto): chi apprezza questo tipo di oggetti li ama nella loro piena natura, non solo come testimonianze. Uno che apprezza davvero un abito vintage vuole indossarlo, non metterlo sotto una teca e studiarlo, tendenzialmente.
(Ovviamente questo discorso non implica che ciò che sia vintage non possa essere bello, eh! Viva i bauli impolverati e pieni di vestitini! :D)
Ultima modifica di .Eta. il 17/12/2013, 1:29, modificato 1 volta in totale.
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janfree
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MANCHESTER UNITED EUROPE! chi NON ci ha giocato pensando fosse IL MASSIMO in fatto di grafica?
ah, gli anni novanta...



mi impressiona che in meno del trascorrere di un'adolescenza il mondo sia diventato così...
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Kappo
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Beh, se buttiamo il discorso sui videogiochi, abbiamo fatto anche questi salti.
Da qui:



a qui:



per finire qui:

Ultima modifica di Kappo il 15/10/2010, 17:59, modificato 1 volta in totale.
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