G8 Genova

Dal greco = spazio aperto

Moderatore: .ferro

Neuz

Io parlo unicamente di quelli che hanno fatto casini. Dico...erano li palidini della giustizia per fare valere i loro diritti di liberi cittadini che possono/vogliono manifestare il loro dissenso.
Ok, quello ci sta.
Ma che diritto avevano di spaccare quello che hanno spaccato.
Che diritto avevano di mettere a ferroe e fuoco una città?

Mi urta sentire parlare ANCHE QUI solo di DIRITTI...ci si dimentica troppo facilmente in questo paese che esistono dei DOVERI da singoli individui, senza che nemmeno venga toccata la singola moralità...
anarchiste

La risposta alla tua domanda è suddivisibile in due categorie di 'devastatori':

I^ Categoria: I black bloc

Il Black Bloc non è una invenzione dei carabinieri o di un qualche superservizio segreto internazionale. Esso rappresenta una tattica nella quale si riconoscono diversi gruppi negli USA, in Germania, in Spagna, e un po' in Italia. Sono gruppi diversi tra loro, con gradi differenti di politicizzazione, ma uniti nella tattica di presenza nelle manifestazioni. Questa tattica è stata inaugurata già dalle manifestazioni di Seattle quando i commentatori parlarono all'epoca di personaggi "vestiti come ninja".

La tattica consiste nell'essere presenti nelle manifestazioni di massa indette da altri, spesso senza cercare alcun accordo con questi altri. Arrivano sul posto, si vestono di nero coprendosi interamente il volto, e, utilizzando in gran parte materiale trovato sul posto, cercano di compiere le più ampie devastazioni possibili di luoghi e merci ad alto valore simbolico: auto di lusso, banche, sedi di multinazionali. Si muovono in piccoli gruppi, velocemente, e in maniera estremamente determinata. Non sempre cercano rapporti con il movimento, non hanno alcuna responsabilità nei confronti dei manifestanti, e riescono in generale a dileguarsi rapidamente. Non fanno una gran fatica: non devono proteggere alcun settore, e approfittano della relativa lentezza della polizia che si muove in gruppi numerosi e "pesanti".

Anche se gran parte di loro si definisce anarchica e, purtroppo, si sta diffondendo nel movimento la pessima abitudine di denominarli "gli anarchici", quelli del Black Bloc, in realtà con l'anarchismo classico, e con i gruppi storici dell'anarchia in Italia, hanno ben poco a che spartire. Quando passavano vicino ai manifestanti venivano subissati di fischi (il giorno 20 nella piazza tematica dei Cobas, in quella della Rete Lilliput, ad esempio, e lungo la manifestazione del 21), tutti hanno notato che la cosa li lasciava altamente indifferenti: ridevano e mostravano il medio in segno di scherno. Tutto ciò per un anarchico classico, sarebbe abbastanza traumatico: non sottovaluterebbe mai l'impatto del proprio discorso sulla massa, non rinuncerebbe mai a cercare di convincere gli altri della giustezza delle proprie idee. Sono dunque, un tipo "molto particolare" di anarchico (vedi l'origine storica dei Black nell'articolo Chi sono i Black Bloc) che si ispirano per quanto riguarda la prassi a gruppi come ad esempio i tedeschi Autonomen (noti per l'estrema decisione con cui affrontano polizia e gruppi neo-nazisti) e per ciò che concerne la teoria ad una superficiale interpretazione dell'anarchismo.

Lo spirito di fondo di questo mix culturale, con un grosso contributo della cultura punk, è l'avversione totale per il sistema, in ogni suo aspetto, ma anche verso la massa, vista in maniera ostile per la sua passività e il suo conformismo. Non sono interessati ad alcun discorso riguardo la prospettiva politica, perché in generale fanno fatica a muoversi nella dimensione temporale del futuro. Sono animati da un forte spirito di banda, con un atteggiamento di orgogliosa consapevolezza del proprio isolamento e della propria radicale diversità.

Detto questo non vorremmo che si diffondesse nel movimento una sorta di atteggiamento razzista verso i punk. Alcuni segni preoccupanti li abbiamo notati in questi giorni a Genova quando vari compagni insultavano dei giovani solo perché avevano il classico look dei punk. Generalmente i punk non appartengono al Black Block, anche perché la maggior parte dei punk non è politicizzata.

Che il Black Block abbia degli infiltrati è assai probabile, anche se ci si permetta di dire che, come la storia dei servizi segreti in Italia dimostra (a partire da quelli fascisti), essa riguarda, con ogni probabilità, ogni gruppo politico di sinistra quindi non possiamo limitarci a queste considerazioni nel trarre un giudizio sull'operato di un gruppo.

E' certamente da condannare la tattica adottata dai Black, perchè la guerriglia urbana da essi scatenata è stata usata come pretesto dalla polizia per poter massacrare, più tranquillamente, i partecipanti alla manifestazione. Alle stesse banche non importa un fico secco se viene devastata una qualche filiale: pagano le assicurazioni, o lo stato, e lo stato e le assicurazioni si rifanno sui cittadini. Il governo ne ha avuto invece un guadagno ben maggiore: senza grande fatica ha potuto giocare una carta in più nel tentativo di screditare l'intero movimento per scongiurare un possibile consenso di massa.

A nostro avviso il movimento, come argomentiamo in un altro articolo (Genova: gli errori di gestione da parte del movimento), deve dotarsi di mezzi pratici che impediscano fisicamente a questi gruppi di agire in prossimità dei cortei durante le nostre manifestazioni. Il loro ruolo è negativo per le ragioni scritte sopra. Questo, autonomamente, senza ricorsi a delazioni e men che meno ad incentivi alla loro repressione da parte della polizia. E' un problema "interno" al movimento, che deve, al suo interno, trovare una soluzione.

Detto questo occorre precisare alcune cose.

La violenza del Black Block non va in alcun modo equiparata a quella delle forze del cosiddetto ordine. A parte alcuni rari episodi di attacco nei confronti dei manifestanti, il Black Bloc distrugge banche, cioè cose, la polizia ha spaccato la testa delle persone e ucciso. E per noi la differenza non è poca. Deve essere chiaro che se a Genova c'è stato un massacro esso non è stato causato dalle cosiddette forze dell'ordine e dal Black Bloc. Ma dalla determinazione della destra a screditare ed annientare il movimento.

Pur nelle oggettive condizioni di difficoltà, se possibile, si deve provare a stabilire un dialogo con i Black, è un tentativo che si deve fare e che non deve essere scartato a priori.

Un'ultima precisazione. Il Black Bloc vero e proprio ha compiuto numerose azioni il 20 e 21. Ma attenzione: ad affrontare la polizia in varie parti della città sono state anche migliaia di giovani che con il Black Bloc non c'entravano nulla, e che anzi fischiavano coloro che si accanivano contro le vetrine. La reazione di questi giovani, tra i quali c'era anche Carlo Giuliani, è stato direttamente il prodotto dell'indignazione nei confronti della spietata repressione poliziesca.

Centinaia di ragazzi si sono visti aggrediti senza alcuna ragione, hanno visto i propri amici rapiti dai cellulari, rovinata quella che per loro non doveva essere una guerra, ma una festosa manifestazione di resistenza. Questi giovanissimi hanno così sfogato la propria rabbia reagendo alla violenza della polizia, ma, in alcuni casi, si è trattato, semplicemente, di autodifesa, poiché chi è stato a Genova sa che i pomeriggi del 20 e del 21 non c'era spazio dove uno potesse sedersi senza temere che si fermasse un cellulare a malmenarti e a portarti via. Erano giovani che affrontavano la polizia senza spaccare vetrine. E' bene non nascondersi questo dato, altrimenti ci sfuggirà la percezione di un pericolo che incombe sul movimento. La destra ha mostrato tutta la sua determinazione nella volontà di spazzare via ogni movimento autonomo delle masse: batosta dopo batosta, può formarsi in strati della gioventù un atteggiamento mentale che era tipico nel '77, quando si pensava che si dovesse rispondere colpo su colpo e sullo stesso piano alle forze della repressione, nella più totale assenza di prospettiva politica. Per questo diviene urgente costruire un fronte di massa, ampio, unitario, di lotta contro la destra. Non servirebbe a nulla che una nuova generazione, isolata, rabbiosa, generosa, si dissolvesse nello scontro con forze preponderanti.

II^ Categoria: persone comuni:

Ragazzi con un'età non superiore ai 25 anni. Il loro comportamento è dovuto alla disattesa osservanza dei doveri da parte delle istituzioni nei loro confronti.



Infine teniamo conto che i media hanno dato più risalto ai danni materiali ed alla devastazione rispetto alla violazione dei diritti umani. Beh in effetti è normale ormai tutto è quantificabile in denaro, sia le macchine bruciate che la libertà.
signo
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pensavo di essere stata chiara, evidentemente no.
quindi, neuz, ti chiedo di indicarmi i punti del mio intervento in cui non ho distinto tra manifestanti e black bloc, tra liberi cittadini che manifestano il loro dissenso e quelli che hanno messo a ferro e fuoco la città.

giusto per precisazione.. a parte gli ultimi tempi, che hanno visto i dissidenti e gli antagonisti prendere le distanze dal corpus del movimento pacifista italiano (a mio avviso non completamente a torto), le persone che erano a genova erano e sono le stesse, per esempio, della marcia per la giustizia e la pace perugia-assisi, che è giunta ormai all'edizione numero 44.
sia perugia che assisi sono ancora in piedi.

anarchiste, l'articolo che avevo letto appena prima del mio post precedente l'hai/avete scritto tu/voi?
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McA
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gasta ha scritto: 07/10/2005, 12:16McA... e' ironico quello che hai scritto?
Perche' c'e' scritto che hai fatto una manifestazione, ma non ci sei andato. Quindi non hai fatto la manifestazione.
No, no, chiariamo: il 19-20-21 luglio 2001 a Genova c'è stato il G8, e io non ci sono andato.
Il 2 (se ben ricordo) luglio 2001 a Genova c'è stata la manifestazione anarchica a cui sono andato io.
Per quanto riguarda la questione "madre", ha già risposto Gio Vox... Ma figurati se considero mia madre un'istituzione... Che c'entra, a mia mamma voglio bene, quindi, per non farla pigliar male, non sono andato al G8. Fine.
Sì, comunque hai un'idea sbagliata dell'etica anarchica.
Comunque ti voglio bene ancora.
Ciao da McA e da Francesco Caravagli, responsabile relazioni esterne Radio Fujiko.
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signo ha scritto: 07/10/2005, 18:15anarchiste, l'articolo che avevo letto appena prima del mio post precedente l'hai/avete scritto tu/voi?
La parte inerente ai Black Bloc no, me ne sono sempre occupato relativamente ed è quindi un post che un compagno mi ha inviato tempo fa. Il link invece di Contropotere dedicato all'anarchia l'ho curato io.
muke

Ho una domanda per Anarchiste. Dato che mi sembri molto preparato ti chiedo una cosa che non ho chiara. In giro oggi trovo sigle e federazioni che mettono insieme gli aggettivi "Comunista" e "Anarchico". Da quello che so comunismo e anarchia - ah, grazie per la segnalazione... mi sto procurando il libro che consigli, stavo cercando una pubblicazione del genere  - sono due filoni ben distinti e che anzi, più di una volta, l'uno si è trovato in conflitto con l'altro (per esempio durante la guerra civile in spagna). Mi illumini?
muke

sul tema anarchici e madri, ho trovato questo. :)
Fabrizio De André ha scritto:Il massimo della libertà è il potere fuggire da ogni regola precostituita. E in questo senso il folle è libero. Ma il mio non è un elogio alla follia, l'ha già fatto un certo Erasmo. Comunque non capisco come chi esercita il potere non si renda conto di non essere anche lui libero. Chi esercita il controllo sugli altri, infatti, non è libero. Basta vedere come certe madri vanno in apprensione per i figli, perdendo così ogni libertà. Eppure ci sono ancora del matti che si divertono ad esercitare il controllo sugli altri...
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muke ha scritto: 08/10/2005, 10:38Ho una domanda per Anarchiste. Dato che mi sembri molto preparato ti chiedo una cosa che non ho chiara. In giro oggi trovo sigle e federazioni che mettono insieme gli aggettivi "Comunista" e "Anarchico". Da quello che so comunismo e anarchia - ah, grazie per la segnalazione... mi sto procurando il libro che consigli, stavo cercando una pubblicazione del genere  - sono due filoni ben distinti e che anzi, più di una volta, l'uno si è trovato in conflitto con l'altro (per esempio durante la guerra civile in spagna). Mi illumini?
Posto qui un link sicuramente esauriente in quanto alcuni degli appunti che avevo preso anni fa quando avevo ancora "poche idee, ma in compenso fisse" e che mi servirono per dare una svolta ed un'applicazione pratica a ciò che avevo in testa non ci stavano nel forum. Per quanto riguarda la mia esperienza, non appena raggiunsi una coscienza 'esistenziale' verso gli 11-12 anni nacquero in me idee libertarie. Solo poco tempo fa scoprii che v'erano altri pazzi come me che si definivano riduttivamente anarchici.
Per quanto riguarda la federazione cremonese dell'fdca, sul lato dell'organizzazione, trovo utile aggiungere questo riferimento.
muke ha scritto: 08/10/2005, 10:41sul tema anarchici e madri, ho trovato questo. :)
Fabrizio De André ha scritto:Il massimo della libertà è il potere fuggire da ogni regola precostituita. E in questo senso il folle è libero. Ma il mio non è un elogio alla follia, l'ha già fatto un certo Erasmo. Comunque non capisco come chi esercita il potere non si renda conto di non essere anche lui libero. Chi esercita il controllo sugli altri, infatti, non è libero. Basta vedere come certe madri vanno in apprensione per i figli, perdendo così ogni libertà. Eppure ci sono ancora del matti che si divertono ad esercitare il controllo sugli altri...
Se avrai modo di approcciarti alle letture di Stirner e di Tolstoj capirai esattamente la cultura individualista anarchica di De André e il significato profondo di ogni sua canzone.
rootsman
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a genova non c'era una guerra...
io mi ricordo la manifestazione del giovedì:festosa colorata;ero proprio felice di esserci andato, mi sembrava che si stesse trasmettendo un messaggio positivo: un altro mondo è possibile.
e chi lo diceva,chi gridava "genova libera" era una massa eterogenea che ballava a suon di musica, coloratissima...
poi dal venerdi in poi...
degenero...
di colpe ce ne sono sicuramente da entrambe le parti,però l'idea che mi sono fatto è che c'era fin dall' inizio l'intento da parte delle istituzioni e delle forze dell'ordine di far succedere il casino, e quando scoppia non si puo ragionare razionalmente.
poi chi ha distrutto maccchine e vetrine erano una netta minoranza e in particolar modo black block....
io pongo una domanda: dove stavo manifestando io sono passati una ventina di queste persne organizzate stile militare e hanno potuto fare tutto quello che volevano,la polizia è arrivata 20 minuti dopo(ma non era piena tutta la città di polizia?come mai ci hanno messo così tanto?)quando loro si erano dileguati e hanno caricato i rimanenti gente pericolosa come la rete di lilliput pacs cristi lega ambiente me e i miei amici..........
per non parlare di quello che è successo il sabato....se il venerdì hanno lasciato fare
il sabato hanno represso e in modo violento.
un ultima cosa
mi stanno proprio sulle palle i ben pensanti che si riempiono di belle parole la bocca,quelli che si credono portatori della verità ultima e  giudicano...se non c'eravate almeno prima informatevi....
io ogni volta che rivedo immagini di quei giorni sono percorso da brividi...e non è bello.
per concludere questa la dedico a gio vox:

"...anche se avete chiuso le vostre porte sul nostro muso,la notte che le pantere ci mordevano il sedere,lasciandoci in buona fede massacrare sui marciapiedi...anche se ora ve ne fregate,voi quella notte voi c'eravate...se avete preso per buone le verità della televisione,anche se allora vi siete assolti siete lo stesso coinvolti..."
anarchiste

Rootsman, sai come la penso, quindi dopo il tuo intervento rimango senza parole. ::)
La testimonianza è già ampiamente commentata.
TylerDurden

Neuz ha scritto: 07/10/2005, 17:30Io parlo unicamente di quelli che hanno fatto casini. Dico...erano li palidini della giustizia per fare valere i loro diritti di liberi cittadini che possono/vogliono manifestare il loro dissenso.
Ok, quello ci sta.
Ma che diritto avevano di spaccare quello che hanno spaccato.
Che diritto avevano di mettere a ferroe e fuoco una città?

Mi urta sentire parlare ANCHE QUI solo di DIRITTI...ci si dimentica troppo facilmente in questo paese che esistono dei DOVERI da singoli individui, senza che nemmeno venga toccata la singola moralità...
Neuz,neuz,neuz, carissima giocatrice di briscola, assidua fruitrice della simpatica stampa governativa, spettatrice fedele del Tg4… ma che stronzate dici?
Qui si parla di sangue, sangue innocente. Sì, innocente, perché una persona chiusa in una jeep non può essere uccisa da un estintore lanciato da sei metri di distanza. Non può essere uccisa neanche se quell’ estintore lo tira l’ incredibile Hulk.
I proiettili invece uccidono, quelli sì. Il piombo uccide. Solo gli idioti non lo sanno. Idiota chi ha premuto il grilletto. Idiota il Ministro del Vaffanculo che ha voluto che in quelle pistole ci fosse il piombo. Non i proiettili di gomma come in Inghilterra, beata terra dei diritti, Repubblica travestita da Monarchia.

…in quei giorni ho visto il sangue uscire dalle facce di donne che potevano essere mia madre, ho visto i 17000 robocop schierati, non dimenticherò il loro puzzo di cuoio e sudore, ho visto il terrore di padri che abbracciavano i figli, ho visto gli uomini e le donne della Croce Rossa dire increduli ad altri uomini con una divisa più scura ‘questo non lo potete fare..’, ho visto la Costituzione di uno stato sovrano e democratico usata come carta igienica per pulirsi il çul°…

In quei giorni a Genova c’ era tutto. Tutto. I sogni e le bandiere. Le lacrime artificiali dei lacrimogeni lanciati allegramente come il riso alle nozze, odio dietro gli elmetti, rabbia, passione, impotenza. un Sole caldo e indifferente. I canti, le fiamme, le urla, le sirene, gli anfibi e poi il sangue…
… tutti noi a Genova abbiamo perso qualcosa, chi la fiducia, chi la speranza, l’ entusiasmo, chi la voglia di lottare… qualcuno poi ha perso la vita.
Neuz

La tua educazione è ineccepibile, davvero!
Ho mai detto qual è la mia posizione in merito alla questione G8 di Genova? Mi sono schierata? Ho dato un giudizio?
Sai se so giocare a briscola? Sai se e quali quotidiani leggo? Mi vedi mai guardare il tg4?
Sai rispondere ad almeno una di queste domande?

Te lo dico io...no.

Evita quindi di perdere il tuo tempo a scrivere delle inutilità che non ce n'è proprio bisogno.

Stai un pò tranquillo.
anarchiste

Neuz, pensa che se ti fosse arrivata la testimonianza dei ragazzi della Diaz, l'insulto sarebbe risultato più pesante.
Quel tale con la barba, che un po' di cose della vita le aveva capite, che diceva?
"Giudicate e sarete giudicati"...non a caso l'hanno ammazzato...

(Sto post va bene o viene censurato pure questo?)
Ultima modifica di anarchiste il 09/10/2005, 23:52, modificato 1 volta in totale.
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jami
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ovviamente, sì.
mi sembra che chiedere a qualcuno di dire come si chiama non è un buon post, nemmeno sul forum di "anima gemella". se qualcuno proprio vuole presentarsi lo può fare autonomamente, no?
chiuso l'ot.
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gasta
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Sbaglio o oggi Alice era Tyler Durden? Questi sono seri problemi di identita'.
In ogni caso, come primo post, ha fatto incazzare pure me... immagino Neuz.
Comunque, sto resistendo a non mettere bocca a questo post.
Credevo di avere delle idee di sinistra, ma qui mi sento un fascista.
Per citare il titolo di un cd, siete a sinistra del rosso. E di molto.
anarchiste

jami ha scritto: 10/10/2005, 0:12ovviamente, sì.
mi sembra che chiedere a qualcuno di dire come si chiama non è un buon post, nemmeno sul forum di "anima gemella". se qualcuno proprio vuole presentarsi lo può fare autonomamente, no?
chiuso l'ot.
Perdonami, ma non sapevo esistesse una policy in merito. Non c'è problema, eventualmente visto che io non me ne intendo della cosiddetta 'nequiette' eventualmente se sbaglio mandatemi un post.
gasta ha scritto: 10/10/2005, 4:52Credevo di avere delle idee di sinistra, ma qui mi sento un fascista.
Per citare il titolo di un cd, siete a sinistra del rosso. E di molto.
Questo non è un problema di essere di sinistra o no, ma di applicazione o non applicazione di 'legittime', basilari e condivise (credo) norme costituzionali repubblicane (io avrei da ridire sulla legge, ma comunque, in linea di massima condivido quasi tutto ciò che v'è scritto).

Quindi adesso faccio la pavte del pvofessovino ed invito i due signori, gasta e Neuz, a leggeve qualche bvano dal seguente link.
Attendo risposte o domande o qualunque altro intervento utile al confronto.
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mmhh....  ???

Parlo da cittadino "normale"... Da persona "normale"... da manifestante "normale"... da persona "normalmente" non dico matura perchè è una parola grossa, diciamo un po' più vecchia di voi (il che, non necessariamente, significa più saggia).

Da ragazzo, ai tempi delle scuole superiori, ho partecipato anch'io alle manifestazioni ed ai cortei che attraversavano la città.
Da quando ho smesso di studiare, non ne ho più visti (e sono passati 13 anni).....

Fatta questa premessa, voglio che Alice o chiuque altro mi spieghi una cosa. Ipotizziamo che facciano un G8 a Cremona. Ipotizziamo che da cittadino "normale", desiderando anche rischiare di mio, decida di affacciarmi alla finestra e vedere che succede in strada.... Vedo un gruppo di gente vestita di nero (rosso, verde, azzurro, arcobaleno.... fate vobis) che mi ribalta la macchina parcheggiata sotto casa (perchè magari, non ho un garage). Se ho un'arma in casa, sappiate che prima sparo, poi chiedo che c@xxo state facendo... NON mi frega un c@xxo di sapere perchè o percome o perchi manifestate. So che quello che state ribaltando è il frutto del mio lavoro, sono soldi che mi sono guadagnato lavorando (fosse anche un Ferrari 450 o una Lamborghini Diablo). Io con i miei soldi ho il diritto di farci quel c@xxo che voglio, VOI avete il diritto di manifestare contro chi cacchio volete. Ma se ciò vi porta a sentirvi in diritto di distruggere ciò che io ho acquistato con il mio lavoro/sacrificio, allora io SONO in diritto di decidere sulla Vs. vita. Ci sarà poi un giudice, in sede penale a giudicare se il mio è stato un "eccesso di LEGITTIMA difesa".
Se ho un negozio di abbigliamento e vendo una determinata marca di scarpe (per esempio) e solo per questo ti senti in diritto di sfasciarmi la vetrina, non danneggi il proprietario del marchio, danneggi me, libero cittadino contribuente. La funzione della Polizia, in uno stato democratico è di proteggere me, libero cittadino contribuente, da te, libero cittadino contribuente che stai ledendo la mia libertà. Io ho il diritto di vendere quella marca, tu hai il diritto di boicottarla non comprandola e/o sfasciandomi il negozio, ma la polizia ha il DOVERE di riempirti di mazzate nel secondo caso, sempre che non ti abbia già preso a revolverate io, nel qual caso io andrò (forse) in galera, ma di sicuro, tu non lederai più i diritti del prossimo in funzione dei tuoi. O mi sbaglio?
TylerDurden ha scritto: 09/10/2005, 12:52Qui si parla di sangue, sangue innocente. Sì, innocente, perché una persona chiusa in una jeep non può essere uccisa da un estintore lanciato da sei metri di distanza. Non può essere uccisa neanche se quell’ estintore lo tira l’ incredibile Hulk.
L'uso previsto di un'estintore NON E' quello di venir scagliato in una jeep. E C.G. non si trovava esattamente a 6 metri dalla camionetta, ma gli era ben più vicino. Idiota è chi spara su un manifestante. Idiota allo stesso modo è chi scaglia un'estintore (o muore nel tentativo di farlo) in una jeep dei carabinieri.
NON HO NULLA contro C.G. o chiunque altro potesse trovarsi al suo posto. Morire a quell'età, in quel modo, per mano di un quasi coetaneo, in quella situazione è davvero un modo assurdo ed idiota per morire (a prescindere di chi sia la copla).
rootsman ha scritto: 08/10/2005, 18:31a genova non c'era una guerra...
io mi ricordo la manifestazione del giovedì:festosa colorata;ero proprio felice di esserci andato, mi sembrava che si stesse trasmettendo un messaggio positivo: un altro mondo è possibile.
e chi lo diceva,chi gridava "genova libera" era una massa eterogenea che ballava a suon di musica, coloratissima...
poi dal venerdi in poi...
degenero...
rootsman, dal tuo punto di vista hai perfettamente ragione e mi trovi d'accordo. Avendo però a che fare con la gente (nei miei servizi in 118) e avendo qualche amico tra gli "sbirri", ti chiedo di non dimenticare mai, quando pensi al G8, di chi c'erà dall'altra parte della barricata rispetto ai manifestanti. Poliziotti, Carabinieri, forze dell'ordine in generale. Quelle sono solo divise dentro alle quali ci sono ragazzi e uomini esattamente come i manifestanti con la differenza che un Black block mette in conto che, durante una manifestazione, può raggranellare una man di grattoni, è una sua libera scelta. I ragazzi in divisa, non possono scegliere. Devono stare in una situazione di pericolo perchè è il loro lavoro (e per alcuni non era neanche un lavoro perchè stavano sotto naja). Devono eseguire degli ordini. Devono rendere conto continuamente a qualcuno delle loro scelte, delle loro azioni e dei loro sbagli.
Indossare una divisa (sia quella della polizia, dei pompieri, della protezione civile o anche della croce rossa) è bello, ma non è assolutamente una cosa facile....

Negli eventi del G8, a mio parere, la politica c'entrava ben poco...
anarchiste ha scritto: 09/10/2005, 23:50Quel tale con la barba, che un po' di cose della vita le aveva capite, che diceva?
"Giudicate e sarete giudicati"...non a caso l'hanno ammazzato...
Io non c'ero al G8 e sinceramente non me ne poteva fregà de meno di esserci, non mi sento di giudicare nè i manifestanti, nè CG nè le forze dell'ordine. Esprimo solo la mia opinione.... di certo, di idiozia, in quei giorni ce n'era in giro molta.... da ambo le parti (non prendetelo come un attacco personale)
Non esistono domande stupide. Solo le risposte possono esserlo.
Neuz

anarchiste ha scritto: 09/10/2005, 23:50Neuz, pensa che se ti fosse arrivata la testimonianza dei ragazzi della Diaz, l'insulto sarebbe risultato più pesante.
Ma allora? Se mi fosse arrivata di risposta una testimonianza di uno della Diaz sarei stata a leggerlo, così come avrei letto una testimonianza di un poliziotto che era a Genova. Cosa vuol  dire? Ma perchè bisogna insultare e dare addosso?

Io se ci badate bene non ho ancora espresso un mio parere a riguardo della questione G8 di Genova. Vorrei dare il mio parere in merito, ci ho pensato e provato più volte a cercare di esprimerlo qui ma penso verrebbe fuori un papiro. Certi discorsi fatico a portarli avanti per iscritto. Spesso perchè temo finirei con lo svilire il concetto. E scusatemi!

Io mi sono solo chiesta solo perchè questo thread fosse partito parlando solo di DIRITTI dei cittadini e perchè non si sia mai parlato di DOVERI.
Intendendo come diritto principale quello di manifestare e come dovere quello di non distruggere una città.
Volevo sapere se almeno voi che sembravate saperne (Forse) più di me sulla questione potevate mostrarmi l'altra faccia della medaglia.

Io sono stata giudicata da questo Tyler Durden. Io non ho giudicato e non è mia intenzione farlo.

Io credo che mi fa un pò tristezza sentire gente che si professa pacifista e poi alla prima occasione è pronta ad insultare...
muke

Kappo ha scritto: 10/10/2005, 11:26E C.G. non si trovava esattamente a 6 metri dalla camionetta, ma gli era ben più vicino.
Mmm, no purtroppo non è vero. Giuliani era più lontano, la foto che si è sempre vista in tv (quella con la pistola, per intenderci, e Carlo di spalle) è fatta con un teleobbiettivo dal lato opposto della piazza. Il tele schiaccia la prospettiva (è proprio una legge delle ottiche) e l'avvicinamento del Defender a Carlo è sensibile e inevitabile. 
Comunque - mia personale e quindi discutibile opinione - prima di confrontarsi sulle dinamiche dell'omicidio Giuliani è bene avere dato almeno una occhiata al materiale che la contro-inchiesta portata avanti dalla famiglia di Carlo ha presentato con tanto testimonianze e conferme da parte di periti e specialisti. Poi c'è la questione delle indagini e di come sono state condotte.

Non sono cazzate, comunque la pensiate. Se avete una sera libera scaricate qualcosa, e guardate/leggete/ascoltate senza pregiudizi.
Altrimenti fermiamoci a "L'hai ucciso tu col tuo sasso".
Prezza

Neuz ha scritto: 10/10/2005, 11:38Io credo che mi fa un pò tristezza sentire gente che si professa pacifista e poi alla prima occasione è pronta ad insultare...
ok... però questo non vuol dire che mi lascio mettere i piedi in testa... io prima di incaxxarmi e alzare le mani (questo ultimo punto non mi è mai successo) ne passa di tempo... però tutto ha un limite no?
Bloccato