Così muore un italiano

Dal greco = spazio aperto

Moderatore: .ferro

Rispondi
rootsman
Maestro
Maestro
Messaggi: 651
Iscritto il: 09/09/2019, 22:01

ne sono venuto a conoscenza oggi
e sono ancora sconvolto

il ragazzo della foto sotto si chiama Federico Aldrovandi ed è morto il 25 settembre 2005 a ferrara
quando stava rientrando a casa dopo una serata al link di bologna

il ragazzo è morto alle 6 del mattino e i famigliari sono stati avvisati molto tempo dopo

la polizia sostiene che il ragazzo si sia fatto male da solo
e che fosse drogato

però c'è qualcosa che non torna....
segni di manette ai polsi,segni di percosse,esclusione che la morte sia dovuta alla droga,
un caso poco chiaro......

così muore un ragazzo nel 2005 e non si sa se la verità verrà mai fuori :'(
io spero solo che la verità venga fuori

se volete saperne di più: Federico

Immagine
Prezza

roots se ne fregano le istutuzioni (vedi zep) pensi che gli sbirri si facciano dei problemi... purtroppo ci sono degli esaltati che si credono chissà chi quando indossano quella divisa... altro che forze dell'ordine... forze del disordine!!!
TZ
Novizio
Novizio
Messaggi: 30
Iscritto il: 18/09/2005, 15:14

Questa la lettera di una madre il cui figlio è stato ucciso dagli sbirri in settembre, pestato a morte senza motivo. Nel silenzio totale. Fate girare,fate sapere.
"Scrivo la storia di quel che è successo a Federico, mio figlio.
Non scriverò tutto di lui, non si può raccontare una vita, anche se di soli 18 anni appena compiuti.
È morto il 25 settembre, il giorno di natale sono stati tre mesi…
Ho sempre pensato che sopravvivere ad un figlio fosse un dolore insostenibile. Ora mi rendo conto che in realtà non si sopravvive. Non lo dico in senso figurato. È proprio così. Una parte di me non ha più respiro. Non ha più luce, futuro…
Perché il respiro, la luce e il futuro sono stati tolti a lui.
Sabato 24 settembre è stato un giorno sereno, allegro…
Dopo la scuola il pranzo insieme, chiacchiere, risate. Era ancora estate, faceva caldo. Ha portato a spasso il suo amico cane. Non lo faceva spesso, ma quel giorno è andato con la musica in cuffia. Tutto in quel giorno aveva un’aura speciale.
Pensandoci ora è come se avesse voluto salutare tutti noi. Ha avuto sorrisi per tutti… la gioia era lui.
Ha incontrato la compagnia, ha fatto il suo lavoretto di consegna pizza.
Il programma della sera prevedeva un concerto a Bologna.
Prima di partire è passato da casa per cambiarsi le scarpe, rotte giocando a pallone…
È stata l’ultima volta che l’ho visto vivo.
Ha salutato tutti, compreso il fratello che dormiva già, chiedendomi perché Stefano non avesse risposto al suo saluto.
Anche una sua amica mi ha confermato che quella sera era sereno, che l’ha salutata sorridente con la solita pacca sulla spalla e l’appuntamento al giorno dopo…
Non è mai esistito il giorno dopo.
Al Link il concerto era stato annullato. Quindi la serata è trascorsa lì dentro.
L’hanno detto i compagni che erano con lui, non posso definirli amici, e le analisi lo hanno confermato. Uno dei ragazzi gli ha venduto una sostanza, una pasticca o simili.
Lo definiscono lo sballo del sabato sera. È sbagliato si. Ma non si muore di questo…
Federico lo sapeva bene. Era stato partecipe di un progetto scolastico di ricerca e informazione promosso dalla provincia. So che la sua era una conoscenza approfondita con ricerche sui siti delle asl, conosceva le sostanze e gli effetti. Ed era a suo modo un igienista. Aveva grande cura del suo corpo, di quel che mangiava. Era uno sportivo. Una ragazzo splendido pieno di salute.
E di progetti: pensava alla musica, al suo futuro, lo studio serviva a costruire il futuro.
Nell’immediato c’erano le cose semplici: la patente dopo pochi giorni, il karate, un band musicale da organizzare con gli amici, e la vita di tutti i giorni cercando di stare bene…
Trascorsa la serata il gruppo era rientrato a Ferrara, tornati al punto di incontro dove i più avevano lasciato le macchine o i motorini.
Federico era a piedi. Era partito da casa in macchina con Michy, che poi non era andato a Bologna.
Erano ormai le cinque del mattino. I ragazzi hanno raccontato che gli hanno offerto un passaggio ma Federico non aveva voglia di rientrare subito. Sarebbe tornato a piedi. Era vicino a casa…
Dal suo cellulare si vede che ha chiamato diversi altri amici. Specialmente i suoi migliori amici, un paio di volte ciascuno. Forse per chiedergli se erano ancora fuori… sembra che nessuno gli abbia risposto. I ragazzi che conosco mi hanno detto che avevano già spento il cellulare per dormire.
E poi non so cosa sia successo esattamente. A quell’ora mi sono svegliata, forse non del tutto, chiedendomi se Federico fosse rientrato. Avevo una stanchezza invincibile non riuscivo a muovermi. Poi ho sentito un rumore nella sua stanza ed ero sicura che fosse lì…
Mi sono risvegliata che erano quasi le otto.
Ho cominciato a chiamarlo e ad inviare messaggi. Nulla…
Non era possibile che non rispondesse. Se tardava mi avvisava sempre. Diceva che lo stressavo ma non voleva farmi stare in pensiero. Mi aggrappavo all’idea che avesse solo perso il cellulare…
Poi l’ha chiamato anche suo padre. Sul cellulare di Federico il padre è memorizzato col solo nome, Lino.
Una voce ha risposto.
Ha imperiosamente chiesto chi fosse al telefono, ed ha chiesto di descrivere Federico.
Poi si è qualificato come agente di polizia, ed alle nostre domande ha risposto che avevano trovato il cellulare su una panchina dalle parti dell’ippodromo e che stavano facendo accertamenti. Ed ha riattaccato.
Immediatamente ho cercato in Questura, e ho cercato anche ripetutamente un amico che ci lavora.
Nulla.
Il centralinista rispondeva: c’è il cambio di turno… non sono informato…, appena avremo notizie chiameremo noi…
Niente per altre tre ore!!!! Passate nell’angoscia e nelle telefonate frenetiche agli ospedali, ai suoi amici e di nuovo ripetutamente alla questura.
Nel frattempo Stefano è accorso in bicicletta alla ricerca del fratello. Ringrazio il cielo che non sia andato nel posto giusto.
La polizia è venuta ad avvisarci solo verso le 11. dopo che lo avevano portato via.
Il suo corpo è rimasto sulla strada dalle 6 alle 11.
E non mi hanno chiamata. Era mio figlio. Nessuno ha il diritto di tenere una mamma lontana da suo figlio!
E mi hanno detto che lo hanno fatto per me… perché era meglio che non vedessi.
In quel momento gli ho creduto.
La polizia ha detto che un’abitante della zona aveva chiamato perché sentiva delle urla.
Dicevano anche che si era ferito sbattendo da solo la testa contro i muri.
Questo si è rivelato falso. Smentito dalle verifiche. Federico era sfigurato dalle percosse.
Molto tempo dopo ho riavuto i suoi abiti. Portava maglietta, una felpa col cappuccio e il giubbotto jens. Sono completamente imbevuti di sangue.
Hanno detto che non voleva farsi prendere. Che ha lottato ed è salito anche in piedi sulla macchina della polizia. I medici hanno riferito che aveva lo scroto schiacciato, una ferita lacero-contusa alla testa e numerosi segni di percosse in tutto il corpo. Ho potuto vedere solo quella sul viso, dalla tempia sinistra all’occhio e giù fino allo zigomo, e i segni neri delle manette ai polsi. L’ho visto nella bara. Il suo corpo non sembrava più allineato e simmetrico. Il mio bambino era perfetto, e stupendo. L’hanno distrutto…
E la polizia mi raccontava che era drogato. Che si era fatto male da solo. Che tutto questo era successo perché era un povero tossico e noi sfortunati…
Lo vogliono uccidere due volte. Le analisi hanno confermato che quel che aveva preso era irrilevante. Non certo causa di morte né di comportamenti aggressivi. Semmai il contrario.
Quel che penso è che Federico fosse terrorizzato in quel momento. Gli stava crollando il mondo addosso. La vergogna di essere fermato dalla polizia, la patente allontanata perché aveva preso una pasticca. E aveva dimenticato la carta di identità.
Quella mattina nel vicinato dicevano che era morto un albanese. Nessuno si preoccupava più di tanto…
Ha certo cercato di scappare. Di non farsi prendere. Visto com’era ridotto si capisce come lo abbiano fermato. Quando lo hanno immobilizzato, ammanettato a pancia in giù non ha più avuto la forza di respirare.
Chissà quando se ne sono accorti?
L’ambulanza è stata chiamata quando ormai non c’era più niente da fare. E nemmeno allora lo hanno portato all’ospedale per provare un intervento estremo. Lo hanno lasciato lì sulla strada. Cinque ore. Poi lo hanno portato all’obitorio. E solo allora sono venuti ad avvisarci.
Perché?
Se fosse vero che dava in escandescenze da solo perché non è stata chiamata subito l’ambulanza?
Perché atterrarlo in modo tanto violento e cruento? Era solo. Non c’era nessuno. Era disarmato. Non era una minaccia per nessuno.
Perché aspettare tanto prima di avvisare la famiglia? Chiaro. Per non farcelo vedere…
Se lo avessimo visto così cosa sarebbe successo? Che risonanza avrebbe avuto?
Sul giornale del giorno dopo un articolo che dichiarava che era morto per un malore… tratto dal mattinale della questura.
Il giorno dopo sull’altra testata cittadina “Federico sfigurato”. Immediate controdeduzioni del Capo Procura: “non è morto per le percosse”… questa è stata la prima ammissione di quanto successo.
Ad oggi ancora non sono stati depositati ufficialmente gli esiti degli esami medici. Sono emersi solo alcuni dettagli che ho citato prima.
Quel che non mi da pace è il pensiero del terrore e del dolore che ha vissuto Federico nei suoi ultimi minuti di vita. Non ha mai fatto male a nessuno. Credeva nell’amicizia che dava a piene mani. Era un semplice ragazzo come tanti. Come tutti i ragazzi di quell’età si credeva grande ma dentro non lo era ancora. Aveva tutte le possibilità di una vita davanti, e una gran voglia di viverla… "
mostrillo

...ho i brividi...
redkilla

servi -dei servi -dei servi dei servi!!!!
solo questo sono!!!
un'altra triste pagina per l'italia
rootsman
Maestro
Maestro
Messaggi: 651
Iscritto il: 09/09/2019, 22:01

è stata depositata la perizia di parte ha provato che la morte di Federico è avvenuta per asfissia posturale, dovuta alla posizione a pancia in giù in cui è stato ammanettato e alla pressione esercitata sulla sua schiena da almeno una persona.
ovviamente differisce da quella della procura...

se volete saperne di più, ecco il blog dedicato a Federico

se non siete troppo impressionabili
(fa venire i brividi e non vorrei turbare qualcuno)
aprite l'immagine qua sotto e guardate come è stato ridotto un ragazzo di 18 anni :'(
► Mostra testo
Ultima modifica di Anonymous il 02/03/2006, 15:37, modificato 1 volta in totale.
Avatar utente
jack malandra
Pratico
Pratico
Messaggi: 218
Iscritto il: 13/02/2006, 10:53

vorrei anche far notare come da 2 giorni circoli un video(internet e tg nazionali) di un pestaggio da parte di 3 scarafaggi a carico di un immigrato, no so le dinamiche ne i particolari perchè ho solo visto il video, che li minacciava con una bottiglia rotta.
purtroppo i questi casi non servono neppure le immagini perchè non solo non sono stati sospesi, ma sono stati trasferiti "sotto indagine interna" (e si sa come andrà a finire... c'è da ricordare anche genova 2001?), e per di più si raccolgono firme in nome della solidarietà x i carabinieri in questione...
non so...
non ho parole..anzi si:

servi -dei servi -dei servi dei servi!!!!

quando poi si dice che c'è da aver paura a girare per le strade di notte.........
tutti americani quando serve, incerti fra la camicia nera e quella verde, merde! sale che è un indecenza, a male! altro che alleanza, è un'arroganza nazionale.
Giulia
Esperto
Esperto
Messaggi: 474
Iscritto il: 16/10/2005, 21:06

Speravo che sarebbe venuto fuori...Questa storia la sapevo già perchè ho sentito parlare la madre in toscana tempo fa. Il ragazzo aveva preso keta e di keta non si muore e la madre ha aperto un blog dove raccoglie testimonianze di tante altre persone. Non facciamoci illusioni di nessun tipo: nessuno verrà punito per questo!!
Prezza

mamma mia... impressionante...
Giulia ha scritto: Il ragazzo aveva preso keta e di keta non si muore e la madre ha aperto un blog dove raccoglie testimonianze di tante altre persone. Non facciamoci illusioni di nessun tipo: nessuno verrà punito per questo!!
ne parlavano l'altro giorno con roots e purtroppo la perizia fatta da parte della polizia diceva che il ragazzo è morto a causa del mix tra droghe e alcool (se non ricordo male)... com'era prevedibile stanno insabbiando tutto... mi piacerebbe sapere cosa ne pensa un medico esterno alla polzia... lo so chiedo troppo
mostrillo

rootsman ha scritto: e guardate come è stato ridotto un ragazzo di 18 anni

COME c@xxo SI FA??
come c@xxo si fa a ridurre una persona così? come c@xxo di fa a fare una cosa del genere e continuare a vivere la propria vita?? come c@xxo fai ad aver la forza per dire che non è colpa tua??
Avatar utente
(A)narchiste
Leggenda
Leggenda
Messaggi: 1317
Iscritto il: 15/12/2005, 20:32
Località: Dintorni

Stavo rivedendo oggi un paio di scritti di Errico Malatesta e credo che questa citazione calzi perfettamente come argomentazione utile al confronto:

"Organo e funzione sono termini inseparabili. Levate ad un organo la sua funzione: o l'organo muore o la funzione si ricostituisce. Mettete un esercito in un paese in cui non ci siano né ragioni né paure di guerra interna o esterna ed esso provocherà la guerra, o, se non ci riesce, si disfarà. Una polizia dove non ci siano delitti da scoprire e delinquenti da arrestare, inventerà i delitti e delinquenti, o cesserà di esistere."

Non vi siete mai chiesti perché i media sono molto martellanti e ribadiscono spesso il concetto di "quanto è bravo" un membro dell'ordine costituito? Basta contare semplicemente quanti telefilm e miniserie vengono dedicati alle forze dell'ordine ed alla separazione fra "buoni" e "cattivi". Questo perché nemmeno il "potere" in senso lato è convinto della rettitudine degli sbirri.
Oh Bucaiola! Tu mi tradisci! Tu dici "VENGO!" e invece tu pisci!
rootsman
Maestro
Maestro
Messaggi: 651
Iscritto il: 09/09/2019, 22:01

La conclusione è “insufficiente assunzione di ossigeno produttiva di insufficienza miocardia acuta”. Evento concausato da:

1. aumentata richiesta di ossigeno indotta dallo stress psico-fisico per la marcata agitazione psico-motoria e gli sforzi intensi posti in essere dal soggetto durante la colluttazione e per resistere alla immobilizzazione (e forse in minimale parte dalla assunzione di ketamina);

2. ipotetica depressione respiratoria secondaria alla assunzione di oppiacei;

3. turbe della ventilazione polmonare prodotte dalla restrizione fisica in posizione prona con le mani ammanettate dietro la schiena.


dire che le sostanze stupefacenti sono la causa della morte
è come dire che se io mi ustiono la mano,mi spavento e  inciampo e mi buco la testa su uno spigolo
la colpa è dell'acqua bollente che mi ha ustionato....
Giulia
Esperto
Esperto
Messaggi: 474
Iscritto il: 16/10/2005, 21:06

Bè tutto rientra nel quadro...Cercano in tutti i modi di accollare la morte alle droghe ma, ca§§o, di keta non muori!! Di keta zero non è possibile e con tutte le altre droghe prima di morire devi assumerne quantitativi da cavallo!! Tutto rientra nel quadro: a Milano in attesa dell'entrata in vigore della legge la polizia è già raddoppiata...
Comunque Roots, ho visto il link e ho ancora 2 occhi così...
Avatar utente
Jack Starks
Esordiente
Esordiente
Messaggi: 92
Iscritto il: 13/11/2005, 12:45

Ho cliccato subito su risposta, ma ora non so cosa scrivere poichè la rabbia mi blocca le dita.
Queste cose mi fanno perdere in lucidità...
Avatar utente
janfree
Supremo
Supremo
Messaggi: 995
Iscritto il: 31/01/2006, 2:58

Rispondi