Amicizia Vera: realtà o utopia?

Dal greco = spazio aperto

Moderatore: .ferro

flatlandiaman
Esordiente
Esordiente
Messaggi: 91
Iscritto il: 25/02/2006, 17:24

Forse scado subito nel banale, nel già letto, riletto, straletto... "che p@alle stra strombazzata!", ma che ne dite se si parlotta un pò dell'esistenza o meno del vero/a amico/a?

Sarà che per me questo è un periodo in cui ci penso un pò tanto, tra amicizie che sono finite in modo più o meno violento  (oOLT) e Amicizie che continuano a resistere tar alti e bassi.

Spero inoltre di aver ritrovato un amico, ma forse è il caso di aspettare fiduciosi come si andranno evolvendo certi fatti.

Butto direttamente nel calderone, già che ci siamo, un'altra questione: l'amicizia tra uomo e donna è possibile?

Nietzsche diceva:
«Una donna può stringere legami di amicizia con un uomo, ma per mantenerla è necessario il concorso d'una leggera avversione fisica».

Mah... chi lo sa.
Sarà che una delle mie migliori Amicizie è una bella donna, non credo che Nietzsche abbia così ragione.

Per tornare al titolo del topic, mi vien da chiedere: da cosa si riconosce un/a Vero/a Amico/a?
Che ne pensate di tutto questo? :o
Avatar utente
(A)narchiste
Leggenda
Leggenda
Messaggi: 1317
Iscritto il: 15/12/2005, 20:32
Località: Dintorni

flatlandiaman ha scritto:Nietzsche diceva:
«Una donna può stringere legami di amicizia con un uomo, ma per mantenerla è necessario il concorso d'una leggera avversione fisica».
Io condivido praticamente tutto Nietzsche, ed anche questa volta ha ragione...
flatlandiaman ha scritto:Per tornare al titolo del topic, mi vien da chiedere: da cosa si riconosce un/a Vero/a Amico/a?
Un vero amico è come una donna di cui sei innamorato, puoi starci in silenzio per ore e non provare alcun tipo di disagio in quanto lui ti corrisponde e ti comprende. Un'amico/a è una persona con cui si ha un legame simbiotico.
flatlandiaman ha scritto:Che ne pensate di tutto questo? :o
Non lo so...Ma intendi che ne pensiamo della struttura lessicale di "Che ne pensate di tutto questo?" o più semplicemente della correttezza di ciò che hai scritto?
Oh Bucaiola! Tu mi tradisci! Tu dici "VENGO!" e invece tu pisci!
Ranca

Battagliero! ha scritto:
flatlandiaman ha scritto:
Che ne pensate di tutto questo? :o
Non lo so...Ma intendi che ne pensiamo della struttura lessicale di "Che ne pensate di tutto questo?" o più semplicemente della correttezza di ciò che hai scritto?
Secondo me si riferiva alla faccina...
Landrew

ranca è una splendida persona e potrei guardarlo estasiato per ore senza necessità di parlargli.. e poi.. quando vedo la sua barba imbiancata dalla schiuma della birra e il suo occhio farsi via via sempre più lontano provo anche un certo brivido. ;)
Avatar utente
SG
Maestro
Maestro
Messaggi: 534
Iscritto il: 20/08/2005, 15:20
Località: CR
Contatta:

Hai sollevato un problema nn da poco...
Bhè, penso ke innanzitutto non sia facile individuare un vero amico, qualcuno (nn ricordo chi...mi sa un comico) diceva: un vero amico è una persona che ti conosce benissimo e nonostante questo gli piaci.
Per la questione amiciza uomo/donna secondo me esiste, ma penso sia molto rara...se c'è anche solo un minimo di attrazione fisica è la fine...
Ranca

SG ha scritto:
un vero amico è una persona che ti conosce benissimo e nonostante questo gli piaci.
E' una definizione splendida
Avatar utente
SG
Maestro
Maestro
Messaggi: 534
Iscritto il: 20/08/2005, 15:20
Località: CR
Contatta:

Ranca ha scritto: E' una definizione splendida
Si, secondo me spiega perfettamente la questione.
Però nn mi ricordo dove l'ho letta...forse su "Anche le formiche nel loro piccolo si incazzano"
Prezza

amici amici... mi rubi la bici >:D
Avatar utente
McA
Moderatore Globale
Moderatore Globale
Messaggi: 6068
Iscritto il: 01/02/2003, 20:08
Località: Cremona
Contatta:

Altra citazione che a me piace molto: il vero amico è colui che parla bene di te quando non ci sei.
Ciao da McA e da Francesco Caravagli, responsabile relazioni esterne Radio Fujiko.
il belloso
Leggenda
Leggenda
Messaggi: 1205
Iscritto il: 13/02/2006, 16:51
Località: Milano / Cremona
Contatta:

penso che l'amicizia sia qualcosa destinato a finire..  %o

.. qualcosa che non viene mantenuta, ma evolve

mi spiego:
quando siamo alle elementari ci facciamo i nostri amichetti, per i motivi delle elementari,
questa amicizia vale quanto può valere un amicizia delle elementari
quando siamo alle superiori, molto probabilmente i motivi delle elementari o delle medie non sono più validi per mantanere un amicizia,
perdiamo le amicizie delle elementari e delle medie, ci facciamo quelle delle superiori,

questo non vuol dire che non sia con le stesse persone di prima, ma sicuramente nel passaggio ad un età diversa è cambiato anche il modo di pensare l'amicizia, il modo di affrontarla, e di alimentarla.

se ancora ora siamo amici dei nostri compagni di scuola delle elementari non è un amicizia che è stata mantenuta da allora, ma un amicizia che probabilemente è evoluta (alla pokemon penso) o forse che è finita in un senso e rinata nell'altro (alla fenice) ed è diventata qualcosa di diverso da allora.

anche per questo motivo definire cosa sia l'amicizia è una cosa molto personale (in base all'età, molto probabilmente al sesso, all'ambiente in cui viviamo)
quanto instabile  ;) (noi stessi potremmo cambiare idea su cosa sia l'amicizia anche solo fra qualche giorno, pensando come amico qualcuno che non rispetta i paramentri che abbiamo definito oggi, o pensare come non amico qualcuno che li rispetta sistematicamente  :o) think free



(in my opinion)
"I fatti?" proferì nuovamente. "Signor Franklin, prenda ancora un sorso di groge si riprenderà dalla debolezza di credere ai fatti! Gioco sleale, signore!"
(Wilkie Collins, La pietra di luna)

Pre-sabbatical time post:
il belloso ha scritto: 26/04/2013, 10:59
jami ha scritto: spegni il computer e riaccendilo
amo jami
20130909-20180919 sabbatical time
Prof._Anteguerra

io non ho amici
Avatar utente
(A)narchiste
Leggenda
Leggenda
Messaggi: 1317
Iscritto il: 15/12/2005, 20:32
Località: Dintorni

Prof. Anteguerra ha scritto: io non ho amici
Che intendi dire?
Oh Bucaiola! Tu mi tradisci! Tu dici "VENGO!" e invece tu pisci!
Avatar utente
viciousburger
Leggenda
Leggenda
Messaggi: 2353
Iscritto il: 18/10/2005, 16:59
Contatta:

soci, soci. soci en casso.
i'm forever blowing bubbles.
il belloso
Leggenda
Leggenda
Messaggi: 1205
Iscritto il: 13/02/2006, 16:51
Località: Milano / Cremona
Contatta:

Prof. Anteguerra ha scritto: io non ho amici
questo chi era il prof o lionel?


tutti quelli che conosco sono miei amici




.. perchè non mi fanno sentire diverso da un qualsiasi altro sconosciuto
"I fatti?" proferì nuovamente. "Signor Franklin, prenda ancora un sorso di groge si riprenderà dalla debolezza di credere ai fatti! Gioco sleale, signore!"
(Wilkie Collins, La pietra di luna)

Pre-sabbatical time post:
il belloso ha scritto: 26/04/2013, 10:59
jami ha scritto: spegni il computer e riaccendilo
amo jami
20130909-20180919 sabbatical time
Prof._Anteguerra

ammetto di aver scritto di getto per fare una battuta, ma trovo difficile trovare una definizione convincente di "amico/a" e poi operare una divisione fra le persone che conosco.
"essere amici" e "avere amici" è una condizione mentale sfuggevole. come tale si presta a ritrattazioni frequenti. certo è che coloro che a lungo, nel tempo, rimangono in questa indefinita e indistinta condizione possono essere considerati "più amici" di altri. ma si tratta sempre e comunque di illuminare solo un lato del rapporto interpersonale, il quale è più complesso e sfaccettato.

per esperienza, dico che ho amici con cui ho molto in comune ed amici con cui ho ben poco in comune. amici che vedrei ogni sera ed amici che posso frequentare due volte al mese senza problemi nè remore. il problema allora non è definire cosa è un amico: ognuno ha la sua definizione e per istinto sa rispondere alla domanda. il problema è: perché considero amici persone così diverse fra loro? forse perché in ognuno di loro mi rispecchio e vedo quello che  è uno dei tanti lati di me?

non voglio portare il discorso su questi argomenti complessi (non per difficoltà di comprensione, beninteso, ma per esigenze di fruibilità), ma io ritengo che l'amico sia un alter ego, anche solo per un aspetto del carattere: io vedo me stesso nel modo di agire dell'amico. Quando uno dei due soggetti cambia modo di agire (per esperienze diverse e di vario genere) finisce l'amicizia. Alcuni direbbero cambia.

Lo so: da buon teoretico ne faccio sempre una questione terminologica.

Invito alla lettura dei libri VIII e IX dell'Etica nicomachea di Aristotele. Credo che non lo farà nessuno.
Ultima modifica di Prof._Anteguerra il 06/03/2006, 20:29, modificato 1 volta in totale.
Avatar utente
(A)narchiste
Leggenda
Leggenda
Messaggi: 1317
Iscritto il: 15/12/2005, 20:32
Località: Dintorni

Prof. Anteguerra ha scritto: [...] non voglio portare il discorso su questi argomenti complessi (non per difficoltà di comprensione, beninteso, ma per esigenze di fruibilità), ma io ritengo che l'amico sia un alter ego, anche solo per un aspetto del carattere: io vedo me stesso nel modo di agire dell'amico. Quando uno dei due soggetti cambia modo di agire (per esperienze diverse e di vario genere) finisce l'amicizia. Alcuni direbbero cambia.
Sta storia dell'alter ego non mi convince...O meglio, non condivido questa visione speculare dell'amicizia. Ho avuto ed ho tutt'ora amici che non c'entrano nulla con me eppure troviamo un punto d'incontro solamente nel berci una birra o nel cenare insieme, ma anche nella crescita reciproca alimentata dalle nostre discussioni/scontri/divergenze. Per rendere l'idea, prendi in considerazione il rapporto fra Alfredo ed Olmo nel film 1900 di Bernardo Bertolucci.
Prof. Anteguerra ha scritto: Invito alla lettura dei libri VIII e IX dell'Etica nicomachea di Aristotele. Credo che non lo farà nessuno.
Ovviamente no.
Ultima modifica di (A)narchiste il 06/03/2006, 20:44, modificato 1 volta in totale.
Oh Bucaiola! Tu mi tradisci! Tu dici "VENGO!" e invece tu pisci!
Prof._Anteguerra

Battagliero! ha scritto: Per rendere l'idea, prendi in considerazione il rapporto fra Alfredo ed Olmo nel film 1900 di Bernardo Bertolucci.
credo fosse nell'intento di bertolucci suggerire l'idea che anche fra le persone più lontane al mondo (in questo caso padrone e lavoratore) hanno qualcosa in comune che le può rendere amiche.

in ogni caso io credo nella teoria dell'alter ego. mi sembra reggere in ogni caso. e quando non regge mi rendo conto che sono io a non conoscere me stesso.
Ultima modifica di Prof._Anteguerra il 06/03/2006, 20:56, modificato 1 volta in totale.
Prof._Anteguerra

Battagliero! ha scritto: Sta storia dell'alter ego non mi convince...O meglio, non condivido questa visione speculare dell'amicizia. Ho avuto ed ho tutt'ora amici che non c'entrano nulla con me eppure troviamo un punto d'incontro solamente nel berci una birra o nel cenare insieme, ma anche nella crescita reciproca alimentata dalle nostre discussioni/scontri/divergenze. Per rendere l'idea, prendi in considerazione il rapporto fra Alfredo ed Olmo nel film 1900 di Bernardo Bertolucci.

Ovviamente no.
tu l'hai detto.
Prof._Anteguerra

Aristotele, Etica nicomachea VIII, 7, 31

[...] si ricambia l'amicizia sulla base di una scelta [...]

Tu scegli di bere una birra con persona da te distanti, e magari ti rifiuti di farlo con persone più simili a te.

Secondo me non esiste uno schema per queste cose. possiamo solo pensarci a posteriori.
Ultima modifica di Prof._Anteguerra il 06/03/2006, 20:59, modificato 1 volta in totale.
Avatar utente
viciousburger
Leggenda
Leggenda
Messaggi: 2353
Iscritto il: 18/10/2005, 16:59
Contatta:

Prof. Anteguerra ha scritto: Tu scegli di bere una birra con persona da te distanti, e magari ti rifiuti di farlo con persone più simili a te.
non si rifiuta mai di bere birra.
i'm forever blowing bubbles.
Rispondi