Capolavoro = film pacco?

Le cinéma (abréviation de cinématographe) est une projection visuelle en mouvement, le plus souvent sonorisée.

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Lionel Pretzel

Sono l'unico a credere che esistano capolavori anche tra i film che non parlano di morte, sofferenza, bambini uccisi giovani non sepolti, donne sole, et similia?

Sono l'unico a credere che fare un film che parla di morte, sofferenza, bambini uccisi giovani non sepolti, donne sole, et similia non sia una condizione sufficiente per fare un capolavoro?

Perché il film pacco è più propenso ad essere considerato dalla gente come un gran film? (Amarcord - Fellini - «Era tanto bello e ho pianto tanto».)

Perché? Perdio, perché?

Non parlo di un film in particolare, non venite a fiaccarmi le balle chiedendomi degli esempi.
Ultima modifica di Lionel Pretzel il 21/02/2008, 19:25, modificato 1 volta in totale.
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marlenina
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Ah beh, io non ho mai pensato che l'idea comune fosse capolavoro=film pacco... sarà che non mi sono forse mai confrontata su questo tema, sarà che do per scontato che quest'equazione non valga, anzi... un "film pacco" può abusare dell'emotività ed assurgere alle lodi di molti pur non avendo tante altre qualità, un film-non-pacco può essere eccome un capolavoro.
Tipo, Frankenstein Junior lo è, per dirne uno a caso :)
Ultima modifica di maio il 21/02/2008, 22:58, modificato 1 volta in totale.
...integrare la sconfinata equazione dell'universo per mezzo dell'Integrale elettrico di vetro, dal respiro di fuoco
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andy b
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a "dumb and dumber" avrei dato 10 oscar!anzi 15!
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ilpoldo
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boh, calvino diceva nelle lezioni americane che la leggerezza e' uno dei grandi valori letterari a cui aspirare.
Alla fine il cinema, quando non e' triviale o non tiene lo spettatroe a troppa distanza, sa decisamente giocare a questo gioco. Insomma, per fare un film davvero pacco per me ti devi sforzare, e non guadagni punti extra.

piu' che altro il discorso e' "cult != capolavoro" per quanto mi riguarda.
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Q
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Lionel Pretzel ha scritto: 21/02/2008, 17:35Sono l'unico a credere che esistano capolavori anche tra i film che non parlano di morte, sofferenza, bambini uccisi giovani non sepolti, donne sole, et similia?
a domanda nessuno di noi risponderebbe 'sì' alla domanda di Lionel, ma di fatto se ci mettiamo a pensare ai Capolavori del cinema, vengono in mente subito una serie di Film Pacco.
direi che è una trappola psicologica insidiosa e ringrazio Lionel per il monito che ci ha lanciato.

quiz:
qual è il capolavoro di Benigni?
qual è il capolavoro di Spielberg?
qual è il capolavoro di Kubrick?

se avete risposto 'La vita è bella', 'Schindler's list' e '2001 Odissea nello spazio' ci sono buone probabilità che siate caduti nella trappola.
se avete risposto 'Il piccolo diavolo', 'Johnny Stecchino', 'Indiana Jones', 'Jurassic Park', 'Arancia meccanica' e 'Shining', forse siete immuni.
“Condividere saperi, senza fondare poteri”

Primo Moroni
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Vitellozzo
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"Solaris" viene notoriamente spacciato per essere un capolavoro.
Ma io non guarderei un capolavoro della cinematografia del blocco orientale di 2 ore e 45 minuti neppure con una pistola puntata alla testa.
Ranca

Vitellozzo ha scritto: 22/02/2008, 9:19"Solaris" viene notoriamente spacciato per essere un capolavoro.
Ma io non guarderei un capolavoro della cinematografia del blocco orientale di 2 ore e 45 minuti neppure con una pistola puntata alla testa.
Questo e' un discorso diverso, questo e' guardare il cinema in modalita' "guardo un film noiosissimo, lunghissimo, pacchissimo e lo definisco un capolavoro solo perche' e' un pezzo importante di storia del cinema".

Tornando in topic, il quiz di Q e' particolarmente azzeccato, e mi ha fatto fare una riflessione un po' piu' profonda.

I film capolavoro sono spesso (ma non sempre) quelli che vanno ad evocare emozioni particolarmente profonde ed articolate, e per farlo i registi usano come strumento cinematografico scene lente e dilatate, o situazioni particolarmente "forti".

Questo discorso si applica pero' solo ai registi della "scuola classica" (lo so e' una definizione di m.rd@, ma non me ne viene in mente una piu' fine al momento), quali Spielberg, Kubrick, De Palma, Coppola, Leone ecc...

Alcuni dei maggiori registi contemporanei, invece, come per esempio Tim Burton o Tarantino, interpretano il cinema in maniera differente e nei loro capolavori utilizzano figure retoriche nuove, o reinterpretate con chiavi di lettura decisamente piu' originale e fuori dagli schemi del cinema "classico".
Lionel Pretzel

negli anni 80 el senor spielbergo era uno dei "ragazzacci di hollywood". la classicità è data dal raggiungere l'età della vecchiaia? credi davvero che il modo di fare cinema di tarantino sia originale?

personalmente ritengo che tim burton abbia fatto 2 film originali. poi c'ha giocato dentro per 20 anni.
Ultima modifica di Lionel Pretzel il 22/02/2008, 10:01, modificato 1 volta in totale.
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ilpoldo
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Parlavamo ieri sera di come ritorno al futuro fosse un film pressoche' perfetto.
Chi ha incastrato Roger Rabbit e' un capolavoro.
L'Impero colpisce ancora e' un capolavoro.
Robocop, Atto di forza e Starship Troopers parlano dello scarso valore della vita umana come pochi altri film. E non venitemi a dire che Verhoeven non e' un autore coi controcoglioni.
28 giorni dopo? secondo me e' ipersottovalutato, ha reinventato lo zombie e rilanciato il post-apocalittico.

Magari io prendo le cose da un angolo inutilmente tecnico perche' poi a pochi ne frega qualcosa pero' non penso che un capolavoro del cinema debba essere per forza pacco o emozionante.
son piu' sulle linee di: capolavoro e' un film porta dentro quasi tutte le qualita' dell'opera di un autore, oppure uno che apre o porta  a particolari picchi stilistici un 'momento' del cinema. Un lavoro che ne ispira tanti altri, o tante imitazioni. Poi ci sono anche quelli talmente al di fuori del buonsenso che nessuno ci prova nemmeno ad avvicinarsi.

se invece devi parlare di un film con qualcuno e quel qualcuno l'ha sicuramente visto e concorda... boh, quella e' piu' la componente cult movie
Ultima modifica di ilpoldo il 22/02/2008, 11:57, modificato 1 volta in totale.
excitable boy
Ranca

Ecco, vi adoro, non mi ero mai reso conto che davo per scontato lo scarso valore cinematografico della maggior parte dei miei film "cult".
Possibile che questo sia un errore comune di molti spettatori?
Ultima modifica di Ranca il 22/02/2008, 11:07, modificato 1 volta in totale.
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ilpoldo
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argh! non volevo suonare snob! Un cult funziona col pubblico (tanto pubblico, duh) ed e' un film in genere veramente bello o veramente brutto. Per il cult bello la scelta del tema di solito e' coraggiosa ma non troppo azzardata.
et voila' ti procuri un stuolo di devoti.
Se le locandine giu' al S.A.S. le trovi solo in milionesima ristampa c'e' buona probabilita' ce quello sia un cult.

una marea di cult movies sono pure dei capolavori; anche se ho l'impressione che una componente debba sempre prevalere sull'altra.
Arancia meccanica, Il grande Lebowski, la lista puo' andare avanti. Hanno anche il pregio di diffondere del cinemadellamadonna in maniera contagiosa attraverso un sacco di posti dove altrimenti nessuno se lo caga.

Insomma, i cult sono buoni.
Poi ci sono i cult di genere e tutto il resto della roba per cinefagi, ma loro hanno un circolo tutto speciale giu' all'inferno.
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gasta
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Secondo me qua si sta mettendo insieme un po' di tutto.

Il capolavoro in quanto tale, cioe' la massima espressione di un regista.
Il capolavoro per la critica, persone abituate a vedere i film che hanno strumenti (si suppone) per decodificarli e per leggere sottotesti profondi.
Il capolavoro per il pubblico, per chi paga 7 euro per andare al cinema, si siede, mangia i popcorn, si gode due ore di svago e ha voglia o di ridere molto o di piangere molto o comunque di provare emozioni.

Quando "capolavoro" combacia per tutti e tre forse siamo davanti davvero a un bel film.
Forse.

Perche' anche io ho trovato stucchevole La vita e' bella, ma ho amato Train de vie.
Perche' se e' un capolavoro History of Violence, allora ditemi cos'e' eXistenZ.
Ma e' sicuramente un capolavoro Frankenstein JR. per Mel Brooks, vicino a Space Balls, a Mezzogiorno e mezzo di fuoco, lontano da quelle robe fatte con Ezio Greggio.

Penso che Kubrick abbia prodotto solo capolavori, facendo film di genere. E ogni film e', dal mio punto di vista, la massima espressione umana del film di guerra, del film di fantascienza, del film horror, del giallo, della satira... e' pazzesco quell'uomo.

La definizione di "film pacco" data da Ranca e' perfetta, dal mio punto di vista.
Mettono in scena emozioni articolate.
La Sottile Linea Rossa... Il figlio... In the mood for love... mille altri.
Ma sono film che non vivo come "pacco". Non mi annoio, guardandoli, mai.
Ma mi sono veramente rotto le palle con Heat - La sfida o Collateral... film che per molti sono capolavori... bah!
Prostataingrossata

Non so se Lionel ha letto la recensione di American Gangster comparsa su Linus, probabilmente il suo concetto di capolavoro equivale al concetto di "filmone" tratteggiato dal violento recensore.
O meglio, il concetto di capolavoro di Lionel si potrebbe dilatare con il concetto più generale di "filmone" del violento recensore di Linus. Sarebbero in accordo.

In ogni caso quella di Lionel è un' esagerazione e -come tutte le esagerazioni- contiene un vizio di forma, che per esempio potremmo chiamare Barry Lyndon oppure Orizzonti di gloria. (Q, tra i titoli nota un insulto ma non offenderti).

Di base però Lionel ha terribilmente ragione. Sbaglia nel farne un regola, ma nella provocazione il suo messaggio è più che condivisibile. Però la politica autoriale non c'entra. John Landis proprio perchè è un autore ben riconoscibile è riuscito a firmare capolavori indiscussi.
Vitellozzo ha scritto: 22/02/2008, 9:19"Solaris" viene notoriamente spacciato per essere un capolavoro.
Ma io non guarderei un capolavoro della cinematografia del blocco orientale di 2 ore e 45 minuti neppure con una pistola puntata alla testa.
L'analogia tra il titolo del film e la tua recente lampada abbronzante cade a pennello e delimita in modo impietoso i tuo limiti morali e umani.

Aggiungo una questione essenziale per ogni antologista o filologo.
Cosa significa capolavoro?
Sarebbe forse meglio definire un film fondamentale?
Qual è il ruolo di queste pellicole? Piacere a più persone contemporaneamente, segnare un punto di svolta o fare scuola?
Il poldo cita Calvino e proprio lui, redigendo il saggio "Perchè leggere i classici" cercò di motivare e di regolare il concetto di antologia (i capolavori rientrano sempre in un'antologia) di opere artistiche. Il volumetto accorrerebbe in aiuto.
Ultima modifica di Sgt.Pepper il 22/02/2008, 13:28, modificato 1 volta in totale.
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La discussione principale del topic è parecchio interessante (ma anche la sottotrama sui Portatori dei Valori del Socialismo Reale non è affatto male).
Io credo di essere completamente immune alla modalità
Lionel Pretzel ha scritto: 21/02/2008, 17:35«Era tanto bello e ho pianto tanto»
che Lionel individua con puntualità e che sostanzialmente rappresenta:
- la morte del cinema;
- la morte della fruizione del cinema;
- la morte.

Kubrick ha fatto solo capolavori, utilizzando a volte uno stile così gelido e antiretorico da fare paura.
Kubrick è il Sovrano del «Nei miei film NON sfrutto i sentimenti più faciloni dello spettatore. Tocco corde intoccabili senza fare del patetismo».
Per questo è Dio. Nel suo essere estremo, mastodontico, inarrivabile, perfezionista, inumano.

Truffaut ha fatto solo capolavori, utilizzando a volte uno stile così leggero e antienfatico da fare paura.
Truffaut è il Sovrano del «Nei miei film tratto le cose fondamentali della vita come cazzate, e tratto le cazzate come cose fondamentali della vita».
Per questo è Dio. Nel suo essere poetico, raffinato, volgare, divertente, umano.

Di conseguenza, Lionel, per rispondere alla tua domanda: non sei solo.
Perché Una poltrona per due è un capolavoro della commedia, 1997: fuga da New York è un capolavoro della fantascienza, e mille altri film sono capolavori senza richiedere né al regista, né agli attori, né agli spettatori di trasformarsi in stupidi idioti col cuore gonfio di sentimentalismo.

Vorrei scrivere molto di più, ma evito il post pacco. ;)

Sulla scorta dell'entusiasmo per il poker di Oscar conquistati, e comunque perché lo merita troppo, aggiungo Non è un paese per vecchi a questa schiera di capolavori, e sostanzialmente (quasi) tutto il cinema dei fratelli Coen. A volte l'Academy entra in modalità
Lionel Pretzel ha scritto: 21/02/2008, 17:35«Era tanto bello e ho pianto tanto»
e dà il premio di Miglior Film a robaccia come Voglia di tenerezza.
In altri casi, come negli ultimi due anni, con The Departed di Martin Scorsese e ora con i Coen, la giuria rinsavisce.
E la Cultura vince.
Viva il Cinema.
Ciao da McA e da Francesco Caravagli, responsabile relazioni esterne Radio Fujiko.
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io son convinto che a Sundance vincano i film fatti per vincere a sundance, agli oscar per miglior film spopolano lavori che hanno almeno un qualcosa di colossale (tema, scenografie/effetti/costumi, sceneggiatura, performance, genere alla ribalta, paccaggine fuori dal comune etc) e sono generalmente dei film belli, se i film sono semplicemente ok l'elemento di peso deve essere spropositato.
Se The Departed ha vinto e' perche' comunque si sposava bene con il 'carattere' degli oscar. non perche' le forze del bene han trionfato.
excitable boy
Prostataingrossata

Noto una vena di disprezzo per il festival di Bobby Redford...
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uh, no... Sundance e' ok e gia' lo massacrano in tanti, anche se si tira dietro uno stuolo di film pure belli ma troppo uguali.

Quello che intendevo e' che tutti sti festival-e-premi di primo piano hanno un carattere un po diverso tra di loro e certe volte il film che vince e' avvantaggiato dall'avere piu' feeling col premio.
Ultima modifica di ilpoldo il 26/02/2008, 14:39, modificato 1 volta in totale.
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Premetto di aver letto poco di sto' 3d. Detto questo, dal mio punto di vista non è sempre vero ke un capolavoro sia un film pacco. Non capisco come sia possibile però ke qualsiasi film pacco venga considerato un capolavoro
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