Il divo

Le cinéma (abréviation de cinématographe) est une projection visuelle en mouvement, le plus souvent sonorisée.

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snorky
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Questo topic vuole parlare di quanto il film di Sorrentino sia assolutamente necessario per capire, scoprire e formarsi idee e opinioni sulla storia contemporanea del nostro Paese. Appositamente scritto in minuscolo, il titolo di questo topic vuole essere da parte mia un insulto a quello che è stato il cancro del nostro Paese dal Dopoguerra fino agli anni novanta: andreotti e i suoi seguaci.
...and if your doorbell rings and nobody's there,that was no Martian....it's Halloween.
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McA
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Il divo è con buona probabilità un capolavoro, il miglior film di Paolo Sorrentino assieme a Le conseguenze dell'amore.
Regia: Sorrentino è semplicemente uno dei maggiori registi italiani di sempre; a livello di consapevolezza e maestria nell'utilizzo del linguaggio cinematografico, non so quanto si debba tornare indietro per trovare nomi con cui confrontarlo. Fellini? Leone? Antonioni? Visconti? Rossellini?
Fotografia: Luca Bigazzi (altro genio nel suo campo) annega tutto nel nero, e quando può non corregge la luce naturale, cosicché le sagome dei protagonisti della tragicommedia italiana risaltino nella loro oscurità.
Recitazione: un sacco di attori teatrali al cinema. E funziona. Toni Servillo si cala nella parte di Andreotti nella migliore maniera concepibile: un Nosferatu più tragico, un Caligari più grottesco, un mostro di primissima categoria. Una voce alta e nasale, priva di umanità. Grandioso. C'è poi un fantastico Buccirosso/Cirino Pomicino: simpatico, malvagio, cinico, puttaniere, nazionalpopolare, strafatto di cocaina, danzereccio. Ma in generale tutto il quadretto della corrente andreottiana della Democrazia Cristiana è un affresco pulp coi controcazzi. Sono come i cani da rapina di Le iene, ma più abietti umanamente.
Narrazione: spettacolare, avvincente, ora veloce e adrenalinica (la presentazione alla Guy Ritchie dei personaggi in scena, le scene violente, il processo), ora lenta e freddissima (le scene casalinghe, i pensieri di Andreotti).
Contenuti: presumo che (visto che la realtà supera sempre la fantasia) Andreotti sia molto peggio di come è ritratto nel film. L'enigma sul potere in generale rimane sostanzialmente irrisolto, ma lui come uomo ne esce che al confronto Satana sembra un allegro burlone. Sorrentino ha comunque l'accortezza di fargli dire tutto e il contrario di tutto: non mi addentro nella sceneggiatura, è giusto che chi non ha visto il film abbia il piacere di sentire per la prima volta le battute pronunciate da Servillo/Andreotti.

Insomma, il tutto è di una potenza devastante. Andate a vederlo al cinema.
Ultima modifica di McA il 03/06/2008, 16:02, modificato 1 volta in totale.
Ciao da McA e da Francesco Caravagli, responsabile relazioni esterne Radio Fujiko.
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Sgt.Pepper
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Si caro, il film è molto probabilmente un capolavoro e quindi lontano anni luce dal cinema italiano, lontano anche dal bel Gomorra. Credo che insieme a Le vite degli altri sia uno dei film europei - distribuiti - più belli degli ultimi anni.
Andreotti però non è quel satanasso che descrivete, almeno non nei termini nei quali lo descrivete: è ingenuo parlare solo dell'aspetto coercitivo senza badare ai risultati.
Andreotti è un uomo solo.

Senza essere troppo profondi, di primo acchito, sembra che il regista strizzi l'occhio al narrare stroboscopico di Sofia Coppola. Didascalismo e opposizioni a tutto andare. Raccontare per sensazioni, prima il linguaggio cinematografico, poi il verbo dello sceneggiatore (l'opposto del cinema nostrano).
Tutto però molto più cupo, essenziale e ripulito dal pesante strato di glamour di Maria Antonietta. A me pare splendido tra gli splendidi.
Ultima modifica di Sgt.Pepper il 03/06/2008, 13:24, modificato 1 volta in totale.
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Allo
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concordo pienamente.
Miglior fim Italiano degli ultimi 10 anni.

Capolavoro.
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chiarezza
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Sono curiosa, andrò sicuramente a vederlo...nel frattempo vi posto questo, che ho trovato sul sito di Luttazzi
GGM3 / Tg2

Il film su Andreotti ha vinto a Cannes. Pronto il commento revisionista del Tg2: " Nonostante le accuse, Andreotti affrontò con determinazione il processo che terminò con la sua assoluzione. "

Il Tg2 di Mauro Mazza (An), per l'ennesima volta, disinforma ad arte, turlupinando i telespettatori. Dovrebbe intervenire l'Ordine dei giornalisti, ma è uscito un attimo per il caffè.

Integro qui la lacuna colpevole del Tg2:

"Ottobre 2004: Andreotti assolto in Cassazione. I tg unificati mostrano la sua avvocatessa che urla felice al cellulare:-Assolto! Assolto! Assolto!- Ma le sentenze vanno lette. L’assoluzione in realtà conferma per il 7 volte presidente del Consiglio e 40 volte ministro il reato di partecipazione all’associazione a delinquere Cosa Nostra, commesso fino all’80 e adesso prescritto. Casini si rallegra per la “sentenza liberatoria per le istituzioni”. Non vedo cosa ci sia da rallegrarsi, dato che, secondo la sentenza, è stato provato infatti che Andreotti incontrò i capi dell’ala moderata della mafia, Bontate e Provenzano, tramite Salvo Lima, che era capo della sua corrente in Sicilia. Andreotti “dialogava coi mafiosi”, “chiedeva loro qualche favore”, “ inducendoli a fidarsi di lui e a parlargli di fatti gravissimi come l’assassinio di Mattarella nella sicura consapevolezza di non essere denunciati.” Fino all’80, quando della mafia nessuno sapeva nulla, dato che Buscetta cominciò a parlare con Falcone a partire dall’85.

Il processo non era quindi basato su teoremi, come la tv e la stampa di regime hanno sostenuto. Solo che il reato commesso è caduto in prescrizione.

Oh, certo: Andreotti frequentava l’ala moderata della mafia. L’ala moderata: sono quelli che sciolgono le vittime nel chinotto.

Andreotti va in tv e parla di manipolazione dei pentiti (falso: nessun pentito che lo accusa è stato denunciato per calunnia); e dice che la Cassazione non poteva annullare la prescrizione (falso: poteva annullarla, come fece nel caso Pecorelli. Invece ha confermato.) "

(tratto da Bollito misto con mostarda, 2005)

By Daniele Luttazzi - 27 Maggio 2008
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Sdrof
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Ho durato fatica a trovare la foto dell'originale...Su internet non se ne trovano molte, poichè ci ha lasciati nel 1994 a causa di un tumore.
Costui è il vero Vittorio Sbardella, detto "lo Squalo"... Ora: non è quasi più caricaturale l'originale della controparte cinematografica plasmata da Sorrentino?

Immagine

Parte del genio de Il divo sta secondo me anche in questo: vuoi per lo stile del film , vuoi per la particolare natura dei fatti narrati, esagerazione grottesco-parossistica e realismo tendono a non escludersi, anzi, si approfondiscono a vicenda.

Per questo e per mille altri motivi, sono d'accordo, Il divo è un capolavoro.
- Non hai mai rispettato il sentimento religioso. Hai sempre puntato tutto su scienza e fica. La tua vita è solo cinismo, sarcasmo e orgasmo...
- Con uno slogan simile, in Francia vincerei le elezioni!
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