vista la scarsa distribuzione che ha avuto, mi permetto di segnalare che stasera, su La7, alle 21:00, andrà in onda W..
film del 2008 di Oliver Stone, con Josh Brolin nei panni di George W. Bush, sulla vita del presidente uscente degli USA.
W.
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“Condividere saperi, senza fondare poteri”
Primo Moroni
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Dovrebbe far parte anche della rassegna organizzata dal Comune al cinema Filo. Il calendario definitivo dovrebbe uscire fra pochi giorni. In programmazione anche "The Wrestler", che già però si trova nei principali torrent.
- Sgt.Pepper
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A McA è piaciuto, dice che raramente Stone lo ha convinto così.
Ti è piaciuto? E poi quand'è che Stone ti ha convinto? Nixon? Nato il quattro luglio? Salvador? The Doors? J.F.K.?
Più che un film sembrava tanto il pilota di una serie, che, con tutto il rispetto per le serie di successo, è un'altra cosa rispetto al cinema propriamente detto. Non ho ancora trovato nè conferma nè smentita, ma è in digitale. Non voglio pensare poi allo sfondo dei militari sulla portaerei, mentre la fotografia è quasi peggio di Looking For Fidel. Il film, come avevamo previsto in qualche pm, è stato davvero una pioggia torrenziale di analessi e prolessi per tendere e sospendere un po' la storia, roba da telefilm o da b-movie. Il biopic del divino, se badi, ha ben altra andatura. Unica nota positiva è che il film non è iniziato con la morte di Bush a Chicago, non credevo riuscisse a trattenersi. Forse non ha trovato abbastanza fonti per la tesi di Death Of A President.
Ti è piaciuto? E poi quand'è che Stone ti ha convinto? Nixon? Nato il quattro luglio? Salvador? The Doors? J.F.K.?
Più che un film sembrava tanto il pilota di una serie, che, con tutto il rispetto per le serie di successo, è un'altra cosa rispetto al cinema propriamente detto. Non ho ancora trovato nè conferma nè smentita, ma è in digitale. Non voglio pensare poi allo sfondo dei militari sulla portaerei, mentre la fotografia è quasi peggio di Looking For Fidel. Il film, come avevamo previsto in qualche pm, è stato davvero una pioggia torrenziale di analessi e prolessi per tendere e sospendere un po' la storia, roba da telefilm o da b-movie. Il biopic del divino, se badi, ha ben altra andatura. Unica nota positiva è che il film non è iniziato con la morte di Bush a Chicago, non credevo riuscisse a trattenersi. Forse non ha trovato abbastanza fonti per la tesi di Death Of A President.
Ultima modifica di Sgt.Pepper il 23/01/2009, 0:45, modificato 1 volta in totale.
A me, di Stone, piacciono Platoon, Nato il quattro luglio, The Doors, Assassini nati e Ogni maledetta domenica.Sgt.Pepper ha scritto: ↑21/01/2009, 17:18A McA è piaciuto, dice che raramente Stone lo ha convinto così.
Ti è piaciuto? E poi quand'è che Stone ti ha convinto?
Non mi piace Wall Street, credo che Alexander sia imbarazzante e World Trade Center potrebbe seguirlo a ruota.
Mea culpa, non ho ancora visto i suoi film su Nixon e Kennedy, ma - tanto per spostare l'orizzonte - Stone mi ha sempre lasciato indifferente nel suo interesse per i lìder sudamericani come Fidel e Chavez.
W. mi è piaciuto.
Mi sembra che finalmente non abbia voluto fare il potenziale "filmone" che poi si traduce in buco nell'acqua, ma si sia limitato a fare un film normale, tratteggiando Bush Jr. per quello che sostanzialmente è.
W. non è un kolossal, non punta sulla spettacolarità, ha tanti dialoghi, è girato in interni. Le scene oniriche sono semplici ed efficaci (l'ultima, che non descrivo, è l'emblema del film e di Bush stesso). Al limite è un po' lungo: una classica pecca di Stone, che evidentemente pensa che sotto i 130' un film non sia degno di questo nome.
Alla fotografia grezza ho badato anche io, ma secondo me è voluta. Spesso le sagome nere si stagliano davanti ai finestroni abbaglianti (azzardo io: burattini? Fantocci?).
Josh Brolin fantastico nel non calcare la mano, buona scrittura.
Bello.
Mica è un capolavoro come Il divo. Ma secondo me è bello.
Ultima modifica di McA il 23/01/2009, 0:46, modificato 1 volta in totale.
Ciao da McA e da Francesco Caravagli, responsabile relazioni esterne Radio Fujiko.
Il pulitburò centrale, ed il ministero del buon pensiero mi hanno detto di dire che il film W. è una m.rd@.
infatti G.W.Bush appare come un poveraccio frustrato e stropicciato dagli eventi.
G.W. Bush in realtà è un capitalista imperialista petroliere assetato di sangue.
infatti G.W.Bush appare come un poveraccio frustrato e stropicciato dagli eventi.
G.W. Bush in realtà è un capitalista imperialista petroliere assetato di sangue.
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mi chiedo come si possa decidere di fare un film su una scimmia inetta come bush.
e poi dove diavolo l'ha trovato un attore che abbia gli stessi piccoli occhi troppo vicini per essere quelli di una persona normale di george?
e poi dove diavolo l'ha trovato un attore che abbia gli stessi piccoli occhi troppo vicini per essere quelli di una persona normale di george?
i'm forever blowing bubbles.
A me non è piaciuto per niente.
Non ha aggiunto nulla a quello che sapevo...anzi, ci sono una miriade di informazioni "scottanti" sui traffici della famiglia Bush che non sono nemmeno state accennate.
W viene dipinto come un povero minorato mentale frustrato...e non come una persona grama dentro.
Questo non mi sta bene.
Personalmente credo che W sia una combinazione letale di arroganza, prepotenza, sete di potere, delirio di onnipotenza, stupidità, ignoranza, crudeltà, e tutto il peggio che vi può venire in mente...
Troppo facile liquidarlo solo come un povero coglione (che per altro è).
Sembra quasi una giustificazione alle sue azioni..."si, ok...ha fatto un sacco di cazzate...ma non è colpa sua...è un povero demente con il complesso di inferiorità nei confronti del fratello e ansia da prestazione nei confronti del padre".
Non ha aggiunto nulla a quello che sapevo...anzi, ci sono una miriade di informazioni "scottanti" sui traffici della famiglia Bush che non sono nemmeno state accennate.
W viene dipinto come un povero minorato mentale frustrato...e non come una persona grama dentro.
Questo non mi sta bene.
Personalmente credo che W sia una combinazione letale di arroganza, prepotenza, sete di potere, delirio di onnipotenza, stupidità, ignoranza, crudeltà, e tutto il peggio che vi può venire in mente...
Troppo facile liquidarlo solo come un povero coglione (che per altro è).
Sembra quasi una giustificazione alle sue azioni..."si, ok...ha fatto un sacco di cazzate...ma non è colpa sua...è un povero demente con il complesso di inferiorità nei confronti del fratello e ansia da prestazione nei confronti del padre".
ho visto il film e l'ho trovato semplicem. noioso.
Bush è riuscito dove suo padre non è riuscito: la rielezione, la dipartita di Saddam Hussein, la conquista dell'Afghanistan. Tutto merito della volontà di subire l'attacco alle torri gemelle di cui, ad esempio, le centinaia di ebrei newyorkesi sapevano.
Bush è la prova vivente che c'è speranza per tutti. Ricordatevi che Bush è sì stato eletto con dei brogli, ma al secondo mandato ha preso ben oltre il 50%...
Bush è riuscito dove suo padre non è riuscito: la rielezione, la dipartita di Saddam Hussein, la conquista dell'Afghanistan. Tutto merito della volontà di subire l'attacco alle torri gemelle di cui, ad esempio, le centinaia di ebrei newyorkesi sapevano.
Bush è la prova vivente che c'è speranza per tutti. Ricordatevi che Bush è sì stato eletto con dei brogli, ma al secondo mandato ha preso ben oltre il 50%...
Questa leggenda metropolitana e' stata smentita. Come tante altre leggende circolanti sulla questione torri gemelle...karmakam ha scritto: ↑22/01/2009, 11:16Tutto merito della volontà di subire l'attacco alle torri gemelle di cui, ad esempio, le centinaia di ebrei newyorkesi sapevano.
Bush e' e rimane solo una pedina di un piano molto piu' vasto di acquisizione di potere.
E viste le condizioni in cui versano gli Stati Uniti (e da li' tutto il mondo) non mi sembra che il piano sia andato a buon fine...
Questo lo penso anch'io...ma sono anche convinta che ci abbia messo del suo.
Dipende da qual era il piano...
il piano era questo: Rebuilding America's Defenses: Strategies, Forces And Resources For A New Century
l'esistenza di questo piano (ormai di dominio pubblico tanto che quei piduisti del PNAC l'hanno messo online) era segreta fino al 2005, quando il Sunday Herald fece lo scoop.
qui la traduzione in italiano dell'articolo del Sunday Herald
Ultima modifica di Q il 22/01/2009, 12:13, modificato 1 volta in totale.
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Sì, ma un film è un film prima di tutto.chiarezza ha scritto: ↑22/01/2009, 9:25A me non è piaciuto per niente.
Non ha aggiunto nulla a quello che sapevo...anzi, ci sono una miriade di informazioni "scottanti" sui traffici della famiglia Bush che non sono nemmeno state accennate.
W viene dipinto come un povero minorato mentale frustrato...e non come una persona grama dentro.
Questo non mi sta bene.
Per sapere com'è davvero Bush posso documentarmi su Bush, posso guardarmi spezzoni televisivi o varie parti di Fahrenheit 9/11 di Michael Moore. Perché deve farlo un film di finzione? Un film stravolge e drammatizza, dilata o sforbicia, esagera o minimizza. Non fa niente più che ispirarsi ad una persona per tratteggiare un personaggio. Mica Andreotti è davvero come Servillo ce lo trasmette nel capolavoro di Sorrentino, mica Jim Morrison era davvero come Val Kilmer in The Doors.
Un film di finzione ispirato a un personaggio reale non ha il compito di informarti esattamente su quel personaggio. Ma mi sembra di scrivere delle ovvietà.
Ed è anche per questo che Stone ha azzeccato il film, secondo me. Sarebbe stato ovvio restituire un Bush modello Satana, facendo il classico film da americano de sinistra. E invece non l'ha fatto (per fortuna!).
Uomini come Bush si sputtanano da soli con le proprie azioni e parole, non c'è bisogno che siano i film di finzione a condannarli. Almeno, non necessariamente. Per dire, Stone avrebbe potuto concentrarsi molto di più sull'alcolismo, oppure soffermarsi lungamente sulla passione per il baseball. E non ci sarebbe stato nulla di male in nessuno dei due casi.
Ciao da McA e da Francesco Caravagli, responsabile relazioni esterne Radio Fujiko.
Oh...a me non è piaciuto, mi ha annoiato.
Non è nemmeno lontanamente paragonabile al Divo!
Il Divo non è costruito come un film-documentario...W lo è sicuramente di più.
Facendo un film su un personaggio come Bush, secondo me, è ovvio che chi lo guarda si aspetti una "lettura" della sua vita e delle sue azioni...a meno che tu lo imposti in un modo assolutamente eccentrico, come è stato per il Divo.
Non puoi paragonarmi un film sulla vita di Jim Morrison...ad un film sulla vita di Bush.
...e comunque, secondo me, Andreotti è come Servillo.
Non è nemmeno lontanamente paragonabile al Divo!
Il Divo non è costruito come un film-documentario...W lo è sicuramente di più.
Facendo un film su un personaggio come Bush, secondo me, è ovvio che chi lo guarda si aspetti una "lettura" della sua vita e delle sue azioni...a meno che tu lo imposti in un modo assolutamente eccentrico, come è stato per il Divo.
Non puoi paragonarmi un film sulla vita di Jim Morrison...ad un film sulla vita di Bush.
...e comunque, secondo me, Andreotti è come Servillo.
Io me lo sono perso, qualcuno lo ha per caso registrato?
Va bene su qualunque formato tranne blu-ray
Va bene su qualunque formato tranne blu-ray
Tranquillo, penso a tutto io
Dicono di me: "un rompicoglioni fuori scala, un vero professionista della noia". Siete avvisati.
Non è una frisona
Dicono di me: "un rompicoglioni fuori scala, un vero professionista della noia". Siete avvisati.
Non è una frisona
Il paragone tra W. e The Doors nasce dal fatto che hanno (solo!) il regista in comune.
Quindi il discorso è sul modo di fare cinema di Stone, che, piaccia o non piaccia il modo in cui affronta il suo lavoro, ha fatto parecchi film su persone/personaggi reali/tratteggiati e sul periodo in cui hanno vissuto.
Quindi il discorso è sul modo di fare cinema di Stone, che, piaccia o non piaccia il modo in cui affronta il suo lavoro, ha fatto parecchi film su persone/personaggi reali/tratteggiati e sul periodo in cui hanno vissuto.
Ultima modifica di Ash il 23/01/2009, 11:03, modificato 1 volta in totale.
Si, ma ho capito...e, infatti, il paragone non l'ho tirato in ballo io.
Quello che intendevo dire è che IO quando vedo un film su un personaggio come Bush mi aspetto qualcosa di diverso...un film come quello non lo trovo interessante.
Che c@xxo vi devo dire...
O me lo fai solo sul Bush presidente della squadra di baseball...e allora mi sta bene.
Ma se mi fai vedere Bush durante la presidenza, che affronta determinate situazioni...mi piacerebbe che saltassero fuori certe questioni.
Così è una mezza vogogna che non sa di niente.
il Divo/Servillo lo bacia Riina!!!
...per dire...
Ultima modifica di chiarezza il 23/01/2009, 12:28, modificato 1 volta in totale.
chiarezza, il paragone con The Doors è più che ultralegittimo essendo i due film due biografie realizzate dallo stesso regista, anzi complimenti a McA che l'ha tirato in ballo.
come ti ho già detto privatamente, certe questioni orribili della presidenza bush, come il dichiarare guerra a paesi ricchi di petrolio con pretesti inventati di sana pianta, emergono eccome, poi magari lo spettatore non li coglie, esattamente come per il bacio andreotti/riina ne Il Divo.
dopodiché esprimo anche il mio parere che sostanzialmente è quello di McA: film gradevole, che mi ha fatto ridere in più punti in quanto mette in ridicolo W., sicuramente non un Capolavoro Della Storia Del Cinema e nemmeno della Filmografia Di Oliver Stone.
come ti ho già detto privatamente, certe questioni orribili della presidenza bush, come il dichiarare guerra a paesi ricchi di petrolio con pretesti inventati di sana pianta, emergono eccome, poi magari lo spettatore non li coglie, esattamente come per il bacio andreotti/riina ne Il Divo.
dopodiché esprimo anche il mio parere che sostanzialmente è quello di McA: film gradevole, che mi ha fatto ridere in più punti in quanto mette in ridicolo W., sicuramente non un Capolavoro Della Storia Del Cinema e nemmeno della Filmografia Di Oliver Stone.
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Chiarezza, a livello cinematografico non hai tutti i torti. A prescindere dall'idea che si ha di Bush e da ciò che vorremmo venisse rappresentato di lui, il film di Stone è un frullato di intimo e pubblico, di passato e presente, di realtà e di paura, di suo punto di vista e di percezione del pubblico. Insomma!
Credo che il bello del cinema sia che la sua naturale brevità rispetto alla narrazione scritta (non al testo scritto in genere) imponga precise scelte tematiche. Un biopic non è una biografia, quindi chi si occupa della sceneggiatura, e chi evidentemente dirige lo scrittore, sceglie di porre semplicemente degli accenti e non delle trattazioni.
Ed è qui che si percepisce il potere narrativo di certi autori o, nel caso di Stone, la disfatta completa di altri.
Il divo non parla della vita di Andreotti, ma racconta Andreotti negli ultimi quattro/cinque anni della suo potere diretto; in The Queen non si parla della vita di Elisabetta II, ma di un particolare momento della sua reggenza. Da entrambe le pellicole, anche se non parlano in modo esplicito della personalità dei soggetti, si evince pienamente la loro figura, attraverso le loro azioni contestualizzate. Così per La caduta, Ali, Larry Flynt - Oltre lo scandalo, Blow, Confessioni di una mente pericolosa, Wonderland ecc.
Al contrario, in film come Evita (di Alan Parker), Alexander e The Doors, il voler parlare di tutto implica un enorme pastiche indigesto. Secondo me lo Stone - ed il suo sogno cinematografico alla Zoetrope - lo collocano nella seconda categoria. Poi, a mio parere, Stone si macchia anche di spettacolarizzazione estrema del torbido, del complotto, dell'ignoto, del gusto per l'aneddotica non confermata e di tutti i pruriti tipici americani, ma questo riesce ad essere anche un peccato minore.
Credo che il bello del cinema sia che la sua naturale brevità rispetto alla narrazione scritta (non al testo scritto in genere) imponga precise scelte tematiche. Un biopic non è una biografia, quindi chi si occupa della sceneggiatura, e chi evidentemente dirige lo scrittore, sceglie di porre semplicemente degli accenti e non delle trattazioni.
Ed è qui che si percepisce il potere narrativo di certi autori o, nel caso di Stone, la disfatta completa di altri.
Il divo non parla della vita di Andreotti, ma racconta Andreotti negli ultimi quattro/cinque anni della suo potere diretto; in The Queen non si parla della vita di Elisabetta II, ma di un particolare momento della sua reggenza. Da entrambe le pellicole, anche se non parlano in modo esplicito della personalità dei soggetti, si evince pienamente la loro figura, attraverso le loro azioni contestualizzate. Così per La caduta, Ali, Larry Flynt - Oltre lo scandalo, Blow, Confessioni di una mente pericolosa, Wonderland ecc.
Al contrario, in film come Evita (di Alan Parker), Alexander e The Doors, il voler parlare di tutto implica un enorme pastiche indigesto. Secondo me lo Stone - ed il suo sogno cinematografico alla Zoetrope - lo collocano nella seconda categoria. Poi, a mio parere, Stone si macchia anche di spettacolarizzazione estrema del torbido, del complotto, dell'ignoto, del gusto per l'aneddotica non confermata e di tutti i pruriti tipici americani, ma questo riesce ad essere anche un peccato minore.
Ultima modifica di Sgt.Pepper il 23/01/2009, 16:37, modificato 1 volta in totale.
vogliamo ricordarlo così, con alcune notizie tratte da notizie.delmondo.info:
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Ultima modifica di Q il 10/03/2009, 11:15, modificato 1 volta in totale.
“Condividere saperi, senza fondare poteri”
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