Notte degli Oscar 2015

Le cinéma (abréviation de cinématographe) est une projection visuelle en mouvement, le plus souvent sonorisée.

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McA
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Come sette anni fa, ci riprovo, perché in gara ci sono grandi film. Il live twitting lo lascio agli hipster, io sono felice sul forum. Diretta televisiva su Cielo, tradotta al volo in italiano con la voce off degli interpreti.

02:42 - Attore non protagonista - J.K. Simmons - Whiplash
Non ho ancora visto il film, mea culpa, ma J.K. Simmons dev'essere stato assolutamente strepitoso per battere l'Edward Norton di Birdman. Mi fido della bontà della scelta dell'Academy.

02:58 - Costumi - Milena Canonero - Grand Budapest Hotel
Milena è al quarto Oscar, vinse già per Barry Lyndon. Meritato, ovviamente. Viva l'Italì.

03:00 - Trucco e acconciatura - Frances Hannon, Mark Coulier - Grand Budapest Hotel
Subito doppietta per il grande film di Wes Anderson. Anche qui, poco da dire. Giusto così.

03:10 - Film straniero - Ida
Che vergogna, non ho visto neanche un candidato! Paweł Pawlikowski figo, comunque.

03:26 - Cortometraggio - The Phone Call
E che ne so, mica è il D.E. S.I.C.A. americano.

03:28 - Cortometraggio documentario - Crisis Hotline: Veterans Press 1
E che ne so, mica è il D.E. S.I.C.A. americano dei documentari.

03:46 - Sonoro - Craig Mann, Ben Wilkins, Thomas Curley - Whiplash
Il suono di Birdman era fantastico. Ma se Whiplash riesce a essere meglio, chapeau.

03:48 - Montaggio sonoro - Alan Robert Murray, Bub Asman - American Sniper
Ho visto i due film e non sono d'accordo. Il montaggio sonoro di Birdman è un capolavoro.

03:54 - Attrice non protagonista - Patricia Arquette - Boyhood
L'avrei dato a Emma Stone per Birdman. Si capisce per chi faccio il tifo?

04:04 - Effetti speciali - Paul Franklin, Andrew Lockley, Ian Hunter, Scott Fisher - Interstellar
Spero sia stata decisiva anche la bellezza del film, visti gli altri, risibili candidati.

04:08 - Cortometraggio d'animazione - Winston
Vince lo strabiliante cagnetto di Patrick Osborne, visto al cinema prima di Big Hero 6.

04:10 - Film d'animazione - Big Hero 6
Eccolo, il film di Don Hall e Chris Williams, che mi è piaciuto, senza avermi fatto impazzire.

04:22 - Scenografia - Adam Stockhausen, Anna Pinnock - Grand Budapest Hotel
Terza statuetta per il film di Wes Anderson! Anche qui, che dire? Premio strameritato.

04:24 - Fotografia - Emmanuel Lubezki - Birdman
Ancora lui: aveva vinto anche l'anno scorso con Gravity. Giustissimo!

04:36 - Dovrei essere schermato verso 'ste cose, ma la sequenza animata con il ricordo delle grandi personalità del cinema scomparse nell'ultimo anno mi commuove, anche se l'assenza di Francesco Rosi dall'elenco dei celebrati è incomprensibile e un po' vergognosa. Pessima ed enfatica, invece, la canzone immediatamente successiva.

04:44 - Montaggio - Tom Cross - Whiplash
Bene così: so che Whiplash è un grande film e la voglia di vederlo (al cinema) sale.

04:50 - Documentario - Citizenfour
Non l'ho visto, speravo nel Wim Wenders rinsavito dello stupendo Il sale della terra.

05:06 - Canzone originale - Glory - Selma - La strada per la libertà
Imbarazzante, avevano appena finito di suonarla. E io al D.E. S.I.C.A. mi faccio problemi.
Da applausi il discorso antirazzista dei due musicisti, il rapper Common e John Legend.

05:16 - Comincio ad avere un po' sonno, per giunta qui si perde tempo con Lady Gaga che canta un medley da Tutti insieme appassionatamente. Fastidio. Ecco, mo è salita sul palco pure Julie Andrews a fare la carrambata, e Lady Gaga è tutta tremante, come se la cosa le importasse davvero. E ora, la colonna sonora.

05:24 - Colonna sonora - Alexandre Desplat - Grand Budapest Hotel
Grandissimo, ed era candidato pure per The Imitation Game. Wes Anderson, poker!

05:30 - Sceneggiatura originale - A.G. Iñárritu, N. Giacobone, A. Dinelaris, A. Bo - Birdman
Certo che sì! Un altro premio di prima fascia per un film scritto meravigliosamente bene.

05:34 - Sceneggiatura non originale - Graham Moore - The Imitation Game
Giusto riconoscere un Oscar tra i principali a questo film importante e potente.
Stupende le parole di Moore dal palco, contro l'omofobia, per la libertà di essere se stessi.

05:42 - Regia - Alejandro González Iñárritu - Birdman
Diamine, c'erano avversari agguerriti, ma se non si premia una regia così... Alé!

05:50 - Attore protagonista - Eddie Redmayne - La teoria del tutto
Interpretare bene il personaggio protagonista di un film biografico, personaggio per giunta afflitto da grave handicap fisico, è garanzia di vittoria della statuetta. Ma intendiamoci, l'emozionatissimo Eddie se la merita!

05:56 - Attrice protagonista - Julianne Moore - Still Alice
Non me l'aspettavo, anche perché non ho ancora visto il film, ma... La adoro!

06:04 - Film - Birdman
E sì! Vince il cinema puro: film splendido e delirante. E se Whiplash fosse ancora meglio? Vedrò! Buonanotte!
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I premi a Whiplash sono meritatissimi, vedrai...

Cmq bene così, mi pare

bella McA!
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McA ha scritto: 23/02/2015, 3:0004:24 - Fotografia - Emmanuel Lubezki - Birdman
Ancora lui: aveva vinto anche l'anno scorso con Gravity. Giustissimo!
eh.
no.
io invece qui mi infastidisco.

mica mi arrabbio, si intende.
solo un po' di fastidio.

perchè sono uscito dalla visione di Birdman pensando che fosse un filmdellamadonna e che peffortuna la fotografia fosse (giustamente) non troppo bella proprio perchè la bellezza del film doveva essere altrove.
un po' come non devo esagerare con gli archi se voglio far sentire le trombe.
io, Mozart, dico.

fotografia non dico sottotono, ma (giustamente) sottopotenzialità

invece sono uscito dalla visione di Grand Budapest Hotel leccandomi (non senza sforzo) le cornee per carpire ancora un po' di quelle immagini uniche e perfette

premiamo un (giusta) scelta di medietas, invece di puntare, come abbiamo storicamente fatto, sull'eccellenza?
noi, Academy, dico.
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errare è umano, correggere lecito, cliccare invia prima d’aver ricontrollato è ma porca tr°i@ che figura di m.rd@.
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McA
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Baol, non sono tanto d'accordo con te, ma forse so perché: tu vedi la fotografia come la vede un fotografo, io come la vede un cinefilo.
Hai ragione nel dire che Grand Budapest Hotel è perfetto, lo è assolutamente. Ma nel film di Wes Anderson tutto è composto prima, alla perfezione, perché poi la messa in scena possa avvenire con tale successo. Ed è davvero una fotografia da fotografo: il set viene allestito con meticolosa cura, l'organizzazione della luce, il taglio dell'inquadratura, la profondità focale, tutto. Poi, clic, o meglio, azione.
In Birdman, i procedimenti fotografici sono interni al film, tutto viene catturato durante. L'artificio arriva dopo, con il montaggio e con la computer grafica, anche usati in modo massiccio. Credo insomma che l'Academy abbia voluto premiare la capacità di riprendere così bene un film che si sta facendo mentre lo guardi, laddove invece Wes Anderson è un diorama da 10 e lode, che si deve poi solo stare attenti a immortalare esattamente come l'abbiamo trovato. In questo senso, credo che il lavoro di Emmanuel Lubezki fosse tanto difficile da renderlo quasi il secondo regista del film, e che per questo sia stato premiato.
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ma Whiplash non era nemmeno in nomination?
va beh... ho già detto che Whiplash mi è piaciuto molto?

cmq gli oscar si confermano un piccolo D.E. S.I.C.A., con annate meglio, annate peggio e immancabili nistole al Sax sui premi, sul senso dei film e sulla fotografia cinematografica
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Primo Moroni
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Visto Whiplash, posso affermare che non solo i tre Oscar vinti sono del tutto meritati, ma anche che il film del trentenne (!) Damien Chazelle avrebbe potuto vincerne anche altri. Rispetto al film nello specifico, c'è un topic apposta, quindi scrivo lì le mie impressioni.
Q ha scritto: 23/02/2015, 22:49gli oscar si confermano un piccolo D.E. S.I.C.A., con annate meglio, annate peggio
La grande ingiustizia è che in certi anni debbano uscire contemporaneamente film come Birdman e Whiplash, e che quindi solo uno dei due possa vincere come miglior film, mentre in altre edizioni possano vincere tranquillamente film come (per citare gli ultimi anni) The Millionaire, Il discorso del re o Argo, tutti belli, per carità, ma... Da Oscar?
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appunto come al D.E. S.I.C.A., che se guardi i vincitori trovi corti sulla distanza degli anni deboli, mentre restano impressi corti che non trovi nell'elenco premiati in quanto realizzati in annate ricche...

cmq ho appena scoperto che il forum adesso ha le notifiche vere come feisbuc e tuitter, che poi si intravedono nella tab del browser.
E non solo per gli MP, ma anche per esempio per le citazioni, come in questo caso di McA che ha citato il mio post
alé!
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Che lo splendido Vizio di forma non fosse nemmeno in nomination per il miglior film, è insensato. Due le nomination, peraltro non vinte, per il film di Paul Thomas Anderson, che, e ci sono voluti diciassette lunghi anni, è il primo film che considero erede di Il grande Lebowski. L'ottima recensione di Christian Raimo va nella medesima direzione.
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McA ha scritto: 23/02/2015, 21:00Baol, non sono tanto d'accordo con te, ma forse so perché: tu vedi la fotografia come la vede un fotografo, io come la vede un cinefilo. [...] In questo senso, credo che il lavoro di Emmanuel Lubezki fosse tanto difficile da renderlo quasi il secondo regista del film, e che per questo sia stato premiato.
post illuminante.

attenzione!
segue un breve momento di diabete affettivo:
► Mostra testo
torniamo a noi.
una delle illuminazioni che mi ha regalato McA è una nuova consapevolezza su come io vedo Hollywood: un branco di bambinoni che sgranano gli occhi davanti alle auto che esplodono e esigono il lieto fine.
sempre.
in pratica degli ingenuotti che si lasciano abbindolare dal puro bello, senza fare una minima riflessione tecnica

per intenderci.
se questo premio alla fotografia fosse stato attribuito da una giuria di Cannes, o Berlino, o Venezia o Montecilfone (CB), avrei pensato: "bravi, non vi siete fermati alle apparenze glassate di Grand Budapest Hotel, e avete analizzato il senso e la tecnica di una fotografia meno appariscente"
invece con l'Academy, mi vien da pensare: "cretini, non vi siete accorti che quello che non avete premiato è più sberluccicoso? se lo guardate meglio, vi accorgerete che vi piacerà di più..."

evidentemente invece a Hollywood ci lavora gente che ne sa.
almeno quanto McA.
che è parecchio.

chino il capo e faccio ammenda.
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Troppa grazia, Baol, troppa grazia. Devo dire che sì, da anni ho smesso di pensare a Hollywood come un ammasso indistinto, ma come a un'industria che, pur sempre comportandosi da industria, riesce a partorire anche intrattenimento di qualità, e talvolta arte. D'altro canto, è pur vero che, se mi è venuta voglia di seguire di nuovo la notte degli Oscar dopo sette anni, forse è perché molto spesso non ne vale la pena...
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McA ha scritto: 01/03/2015, 14:00L'ottima recensione di Christian Raimo va nella medesima direzione.
Christian Raimo ha scritto:C’è un film che avrebbe dovuto vincere una montagna di Oscar e non ne ha preso nemmeno uno, lasciando il campo a un nuovo conformismo hollywoodiano: performativo, muscolare, virtuosistico. Film molto eterogenei come l’anno scorso Gravity o quest’anno Birdman, ma anche Interstellar, Boyhood o The Grand Budapest hotel hanno questo in comune: un esibizionismo artistico e soprattutto tecnico che ti fa allargare la bocca in un “oooh!” senza riposo, ma che non ti fa dimenticare praticamente mai che ci sia un regista dietro, e che quel regista stia ora dicendo la sua sul cinema, sull’America, su Hollywood stessa come se fosse un manifesto definitivo, da premi e discorsi sul palco.
Infatti, personalmente, mi ha rotto il c@xxo. Che non toglie una virgola a bravura e qualità, ma non mi interessa. Birdman, per questo e altri motivi, non mi è piaciuto. Crisi e metacrisi ci sono già state, non solo a livello sperimentale, ma anche a livello già hollywoodiano, passiamo ad altro, per favore.
Infatti, non vedo l'ora di vedere Inherent Vice!
Ah, per Boyhood invece discordo. Non vi ho trovato esibizionismo artistico, se si avverte che è differente, è semplicemente perché lo è. Non l'ho trovato fine a sè. Quello è un film che mi è piaciuto moltissimo. Meno negli specifici personaggi, il protagonista, superpersonalissimamente, non l'ho trovato così tanto interessante, ma tutto questo sì era anche parte della sfida implicita nella scelta produttiva.
(Grazie forum per mandarmi al cinema più spesso. Vorrei scrivere un sacco, ma mi devo tagliare le falangi e fare altro, ora.)

E in concomitanza con questa nuova tendenza hollywoodiana (che chiaramente da un lato è più piacevole), per altro, mi sembra che in questi anni ci sia una sorta di "hype cinefilo di massa". Avete anche voi questa sensazione?
McA ha scritto: 04/11/2012, 12:30Senso di completezza a manetta, e solito mix di sentimenti.
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no

però, ecco, magari c'è un ritorno d'attenzione alla qualità, come in ogni epoca di post-scarsità in cui la quantità ha rotto i c°§li°ni
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Facilissimo sia una mia sensazione personale e filtrata, infatti, non riesco molto a rendermi conto. Contenta di aver chiesto.
McA ha scritto: 04/11/2012, 12:30Senso di completezza a manetta, e solito mix di sentimenti.
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