Cose stupide 02 - I films

Le cinéma (abréviation de cinématographe) est une projection visuelle en mouvement, le plus souvent sonorisée.

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per ricollegarmi a quello che ho scritto là (indicando col dito): troppe cose stupide nei film...

nei film americani piove sempre fortissimo contro i vetri e nessuno si preoccupa di chiudere le imposte...

inoltre mi lascia basito il fatto che nessuno ha mai un c@xxo da fare...gli eventi più salienti accadono mentre tutti si stanno bevendo quei caffè americani del c@xxo nelle tazze enormi che bisogna (Per forza) tenere con due mani...

altre cose sdtupide del genere? questo è il topic adatto...
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.ferro
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Se vivessi in un film, sarei sempre ben pettinato. Non andrei mai al cesso. Semmai, una volta o due nella vita.
Se vivessi in un film farei il poliziotto, questo è certo. O il detective privato. Sì, meglio il detective privato.

I detective privati vivono in uffici di m.rd@, con gli scarafaggi che leggono gli annunci sui giornali per trovarsi un altro posto dove andare a stare. Sarei immerso nel fumo delle mie sigarette, con le cicche sparpagliate sul tappeto sporco di ketchup e senape e le gambe appoggiate alla scrivania. Nella realtà, mi piscerebbe in faccia persino la moglie di Fantozzi. Nessuno entrerebbe mai nel mio tugurio, eccetto l'ufficio d'igiene dopo qualche telefonata da parte dei miei vicini.

Ma se vivessi in un film.. Entrerebbe una strafiga alla settimana. Lunghi capelli biondi, calze nere con la riga, gonna con spacco da far girar la testa e sigarette fumate con lunghi bocchini. Di solito, vedove (e infatti, l'unica cosa che non vorrei fare se vivessi in un film è sposarmi una strafiga).

Verrebbe ad affidarmi un incarico, la sig. ina Strafiga, incurante del cesso che è il mio ufficio. Gambe accavallate, leccata di labbra, tiro di sigaretta e sbuffata di fumo da far eccitare un pretino di campagna.

E io, se vivessi in un film, me ne fotterei della sua classe. La tratterei come una zoccola e darei risposte secche e poco educate. Accetterei il caso, ma solo dopo averla fatta penare un po'. Se vivessi in un film, infatti, la strafiga non capirebbe che vivendo in questo cesso è probabile che io sia così povero da dover accettare qualsiasi caso, fosse un gatto smarrito.

Se vivessi in un film, risolvere il caso sarebbe piuttosto facile. Infatti, tutti quelli che incontrerei si comporterebbero in modo più che sospetto. Ognuno di loro era un nemico dell'assassinato. Ognuno di loro gliel'aveva promessa. Almeno dieci volte a testa, ognuno gli aveva urlato che l'avrebbe ammazzato. La metà di questi, di fronte ad un vasto pubblico. Uno solo non c'entrerebbe nulla, se vivessi in un film. Uno solo non si comporterebbe in modo sospetto, e non odiava il cadavere. Quasi non lo conosceva.

Perfetto: se vivessi in un film, l'assassino sarebbe lui. Probabilmente, il figlio mai riconosciuto, il fratello povero e dimenticato, il compagno delle elementari al quale il morto aveva spruzzato l'inchiostro sulla patta dei calzoni.

Se vivessi in un film, sebbene detective privato, puzzone, povero e sporco, conoscerei almeno dieci pezzi grossi della polizia. Mi lascerebbero entrare ovunque. Potrei gironzolare tranquillamente sul luogo del delitto, toccare a destra e a manca, portarmi via delle prove fondamentali. Anzi, se vivessi in un film le prove me le porterebbero i miei amici poliziotti. c@xxo gliene frega, a loro, di risolvere il caso e beccarsi una promozione? Il caso lo risolverei io, e grazie mille.

Se vivessi in un film, dieci proiettili al cuore non ucciderebbero mai il mio antagonista, però. No. La prima volta si rialzerebbe da terra, quale che sia stata l'arma che l'ha disteso. Si rialzerebbe e mi sparerebbe alle spalle. Per fortuna, se vivessi in un film la strafiga sparerebbe prima a lui, da fuoricampo. Nei film, le strafighe hanno sempre una pistola in borsetta e una mira da campione mondiale di tiro al piattello.

Purtroppo, se vivessi nei film, la strafiga sarebbe il mandante dell'omicidio. Nella realtà, si farebbe i cazzi suoi e vivrebbe felice con l'eredità, ma nei film preferirebbe prendersi la briga di farmi indagare sul caso per dimostrare la sua totale buonafede e depistare così i sospetti che qualcuno potrebbe avere su di lei eccetera eccetera.

E forse farebbe bene a voler depistare. Nella realtà, infatti, piangerebbe e mostrerebbe una faccia slavata, e al funerale indosserebbe un banale tailleur grigio oppure nero. Nei film, invece, fumerebbe da quel c@xxo di boççhin° accavallando e/o allargando le gambe, indossando al funerale una maglia aderente nera semitrasparente e una minigonna con autoreggenti, il tutto firmato Versace, e dando un bel tocco di colore con un rossetto rossissimo e un'ombra di ombretto.

E cosi, se vivessi in un film, mi troverei faccia a faccia con la canna della pistola di questa tizia, dopo aver scaricato le mie sei pallottole nel cuore e nei polmoni dell'asssassino.

Ma se vivessi in un film, la strafiga non mi sparerebbe subito. No, prima mi racconterebbe tutta la sua storia, il suo movente, come se la spasserà dopo avermi fatto fuori, cosa farà, dove andrà, come vivrà, cosa si comprerà..

Io avrei dunque il tempo per pensare che vivendo in un film non esistono pistole che si scaricano, eccetto pochi e rari casi. Nei film, le pistole sparano sempre. Bang, bang, bang, bang.. non si scaricano mai.

E se vivessi in un film, sparerei a questa tr°i@ con il mio settimo proiettile e vaffanculo.
Ultima modifica di .ferro il 19/05/2003, 11:26, modificato 1 volta in totale.
I videogiochi non influenzano i bambini. Voglio dire, se Pac-Man avesse influenzato la nostra generazione, staremmo tutti saltando in sale oscure, masticando pillole magiche e ascoltando musica elettronica ripetitiva......
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Non  mi pare di averti mai chiesto la storia della tua vita.
Reale o immaginaria che sia.
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.ferro
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Preso per assunto che il racconto è fatto in modo tale da evidenziare tutte le cose stupide dei film americani e quindi è perfettamente attinente al topic mi sembra di intuire che tu sia mestruato quindi sei una donna.
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si ma ammetterai che leggere un cosa da due righe è più invitante di leggerne una da 500
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smaicky
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che belli i battibecchi tra morosi...
in un film non litighereste così, oppure sì, ma cmq sarebbe così bello da piangere...sigh, sono quasi commossa :'(

;D ;D ;D
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ritratto...le donne hanno senso dell'umorismo...solo che è quello dei film di frank capra...è un po' stantito...
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devi scusarmi, forse è perchè apparteniamo a due generazioni diverse... ;)
ma chi è frank capra?
smaicky
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Dipende se le 500 righe scritte non siano belle, interessanti e coinvolgenti, a tratti commoventi ..

Riguardo a Frank Capra si tratta di un regista estremamente famoso che ha lavorato tra gli anni 20 e gli anni 50 quindi in linea teorica dovrebbe conoscerlo anche la tua generazione.. e penso che la Monaca di Clausura Anteguerra si riferisse a La vita è Meravigliosa come film anche se potrei sbagliarmi ..
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Leggere Pulp di Charles Bukowski.
Oppure scrivere una nuova storia.
Ultima modifica di McA il 12/11/2012, 13:28, modificato 1 volta in totale.
cudiel

a parte le discussioni tra utenti l'argomento di base mi interessava e lo riprendo parlando di una cosa troppo stupida e troppo da film:

-le bombe a orologeria col timer
a che c@xxo serve il timer sulla bomba? solo a far salire l'ansia nello spettatore.
Nel mondo reale a nessun terrorista-attentatore-bombarolo verrebbe e viene in mente di star lì a sbattersi a comprare e assemblare display e componenti elettronici per permettere agli artificieri di capire quanto tempo hanno a disposizione per evacuazioni e disinneschi...
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esatto...e non starebbe neanche a comprare i fili di colore diverso..."mi può dare..allora...si, due cavi rossi e due blu...sa, mi servono per far capire a McGyver quali sono quelli da tagliare..."
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McA
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Poiché è stato tirato in ballo Frank Capra (che ricordiamo essere nato in Sicilia alla fine dell'Ottocento), mi sentirei di aggiungere una cosa stupida che compare in molti film thriller: sapere di essere in pericolo di morte ma NON rivolgersi alla polizia, o, in alternativa, rivolgersi alla polizia, che però è formata da incompetenti.
Ora, come molti di voi sapranno, io non credo nella polizia come forza a difesa dei deboli ecc., anzi, tutt'altro, ma devo ammettere che, se vivessi in un film, e sapessi che c'è un serial killer con immancabile impermeabile giallo e mannaia, QUALCOSA A QUALCUNO LO DIREI.
Magari ai pompieri, che sono più simpatici (e non sono militari), ma comunque non starei lì a scappare inutilmente e da solo.
Che poi, nei film, alla fine, in genere, il tizio in pericolo se la cava facendo così! E quindi, a rigor di logica, tanto cara ad alcuni di noi, il risultato è: se vivi in un film, e qualcuno cerca di ucciderti, non dirlo a nessuno e te la cavi! O, in alternativa, se vivi in un film, e qualcuno cerca di ucciderti, se chiedi aiuto a qualcuno morirai.
Ultima modifica di McA il 30/09/2012, 22:35, modificato 1 volta in totale.
Ciao da McA e da Francesco Caravagli, responsabile relazioni esterne Radio Fujiko.
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smaicky
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se fossi in un film adesso sarei su una barca incredibile a rilassarmi e godermi la vita, invece che davanti ad un computer che mi fa venire mal di testa...e la tesi la scriverei in quelle biblioteche dove trovi di tutto alle 23 di venerdì sera, ma sia chiaro non più di dieci minuti al giorno e in tre settimane è fatta :o
comincio ad avere il sospetto che i film non siano osì stupidi, ovvero lo sono perchè impossibili e pieni di stereotipi, però mi sembra che rispecchino un po' i nostri sogni...chi non vorrebbe essere un eroe, passare le giornate oziando eppure divertirsi e guadagnare milioni (sia chiaro)...Forse sono solo lo specchio di ciò che desideriamo, e non possiamo avere, ma anche delle nostre paure, ed è per questo che continuiamo a guardarli...del resto, nella realtà non si può gustare un caffè americano tenendo la tazza con due mani, ma nei film sembra così buono...
smaicky
cudiel

e che dire delle telefonate, nei film? >:(

situazione tipo:
DRIIIN
-- sì? --
[1 nanosecondo di pausa]
-- ok, arrivo subito! --
-- cosa succede? --
-- non posso spiegarti (???) --
oppure
-- era larry, dice che ha parlato con l'avvocato di jack che gli ha spiegato che a causa della nuova legge sull'impunità per tutti i Silvio Berlusconi gli converrebbe cambiare nome, ma siccome ha saputo che sua moglie ha avuto un incidente poco fa mi ha chiesto se posso passare in edicola a ritirargli l'inserto del giornale che lui stamattina l'ha dimenticato.. --
:o
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Per salvare l'innocente protagonista normalmente deragliano 7 treni, ci sono 18 incidenti automobilistici e un centinaio di morti, e poi lui alla fine felice e innamorato!!! non sarebbe meglio farlo crepare subito e salvare l'altra metà di New York (buona parte dei film sono ambientati lì)?! Ok, magari un innocente se ne andrebbe senza un perchè, però gli altri non sono tutti figli cattivi di Al Capone!!!
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A proposito delle telefonate:

1) come minimo ci sono dei 555 all'interno del numero di telefono. Ad avere tempo ci sarebbe da vedere in quanti film la gente ha fatto lo stesso identico numero di telefono!!!

2) nel prezioso film "Le verità nascoste" già dalla terza scena si sa ceh il telefonino non funziona fino a che non si siupera la metà del ponte... Quindi qualcuno rischirà la morte fino a metà del ponte in un momento critico del film. Ono?!?!

E da qui si può aprire tuuuuuuuuuuutto un capitolo sulle cose stupide che accado nei film horror (Scary Movie e Scream - già parodia di se stesso - insegano)
per esempio: perchè la vittima scende sempre in cantina e la porta le si chiude fatalmente alle spalle? Possibile che ci sia sempre corrente? e poi con cosa visto che le cantine non hanno finestre per fare corrente?
Prof._Anteguerra

anch'io la pensavo così sui numeri di telefono, finché ho scoperto che è un prefisso...come il 333 dei cellulari...serve tipo per chiamare nella stessa contea in cui sei tu...solo che vale per tutti gli stati...
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smaicky
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James, il mio amico americano che qno di voi ha conosciuto, mi spiegava che in America poche persone hanno il cellulare, perchè costa tantissimo mantenerlo, perciò si è diffuso il cercapersone. Anche lui, a vent'anni e studente, ne aveva uno...Ma allora perchè nei film tutti hanno il cellulare, gli assassini hanno quel numero e matrix non si basa su di loro?  ???
Però effettivamente non si vede nessuno lanciare 20 mila sms al giorno come qui da noi...
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sulla questione 555 quello che so io è che è una consuetudine che si è diffusa fin dai primi film hollywoodiani.

il 555 non esiste, è che per non appesantire i dialoghi con inutili numeri quando ce n'è bisogno usano 555-altre 4 cifre a caso, credo infatti che si usi il 555 anche quando si telefona da NY a LA ecc.

la mia fonte è Guido Bagatta, quindi prendete molto con le molle, lo stesso GB però parlava dell'argomento per citare un controesempio: pare che Tom Cruise citi un vero numero di telefono in "Magnolia" quando fa il guru del sessismo (grande Tom) e in effetti chiamando quel numero partiva un messaggio preregistrato dalla casa produttrice con saluti di Tom Cruise e stupidate simili...
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