MONTEVERDI UNPLUGGED
Cantiere Sonoro 2007
Prima serata
domenica 25 febbraio 2007
Teatro Monteverdi - Cremona
21,30 - Ingresso Gratuito
Uà
Sono piombati sulle nebbie Cremonesi come uno spiraglio di sole dopo stagioni cupe. Hanno portato i sorrisi e la voglia di fare delle loro terre (Napoli, Atri, Francia, Puglia e Abruzzo) in una patchanka multiculturale sorprendente. Spensierati ma non per questo frivoli, i pezzi degli Uà sorprendono per immediatezza pop e voglia di non allinearsi. Un po’ jazzy, un po’ reggae, un po’ pop, un po’ tutto.
Valéry Larbaud
Nascono nel settembre 1999. Il nome è quello di un critico letterario Francese che ha il merito di aver portato alla fama internazionale Italo Svevo facendo da tramite al suo incontro con Joyce. Con i loro concerti i Valéry Larbaud hanno toccato numerose città italiane collaborando con alcuni dei migliori gruppi rock del panorama italiano – Afterhours, Marlene Kuntz, One Dimensional Man, Julie’s Haircut, Bandabardò, Bugo – e suonando nei club più prestigiosi.
Il 2005 è l’anno dell’esordio discografico: esce Altro non è rimasto, in co-produzione con l’etichetta Acide Produzioni e distribuito da Venus Dischi. È qui che i VL riescono a concentrare tutte le molteplici caratteristiche della loro musica. Voce e piano tracciano melodie e armonie intrise di quella poetica cantautorale italiana che è presente anche nei testi, il tutto miscelato alle sonorità abrasive e dissonanti della chitarra unite a ritmiche tra il post-punk e il grunge.
L’ultimo lavoro della band è l’Ep La resa del vetro, disponibile in ascolto su
MySpace.
Espone:
Veronica Orlando - pittrice
Dopo un diploma in Grafica pubblicitaria e Fotografia, nel 1995 Veronica inizia il suo percorso formativo artistico presso l’Accademia delle Belle Arti di Napoli. È in questi anni che si appassiona allo studio dell’arte contemporanea e astratta. Nel 2001 lascia Napoli per trasferirsi a Cremona dove ancora oggi vive. Attualmente insegna grafica pubblicitaria presso l’Istituto Professionale di Crema.
«La materia si fonde con il colore, il segno forte e deciso è l’istinto del proprio io. L’impatto visivo di forze magnetiche che nel dipingere non lasciano mai il pennello. Un continuo ‘non pensare ma agire’ che solo una libertà interiore può conoscere.»