jami ha scritto: ↑13/06/2015, 15:04è tempo delle vere pagelle, le mie...
Karol Wojtyla Memorial Crew 4.5
QUEM quintelemento & Spazio Mythos 6
Ahahah, tranquillo, Jami, nessuno ha mai pensato che tu capissi qualcosa di cinema.
Ci ho messo millenni, ma, come da tradizione, ho recensito tutti i cortometraggi in 24 parole.
Rastapopoulos And Scaramangas -
Espulso
I primi quaranta secondi e gli ultimi sono da antologia, in mezzo però tutto è legato alla vita di Gio Vox. Ricchissimi, ma inconcludenti.
Glittiti -
Pausa caffè
Questi si sono visti
I Simpson, Tarantino e una tonnellata di video sul web, e hanno vinto con merito. Rivederlo è un piacere. Bravi!
Karol Wojtyla Memorial Crew -
Stasi
Qualche idea interessante, messa in quadro sensata, recitazione anche buona, ma ancora troppo ermetismo e varie lungaggini. Esteticamente è sempre Karol Wojtyla Memorial Crew.
Octopus Film Productions -
Mister X
Realizzato con buona tecnica, sia nelle riprese, sia nel montaggio, ma la storia è più che esile. La citazione da
Kill Bill non basta.
The Averceners -
10 4 Life
Vincono il premio per i titoli di testa più tamarri. La scelta di porre la sequenza decisiva dopo i titoli di coda è incomprensibile.
Alcuni Dei Miei Amici & Few Friends -
Garage
Da buon nerd, amo il rimando interdesicale a
La fascia beige, ma davvero non mi spiego il finale e una serie di altre cose.
The Fyoi De La Schifooza 2.0 -
The River
Giustamente menzionati per la buona idea, ma (dopo l'iniziale rottura dell'equilibrio) non ci sono snodi. L'anno scorso chiedevo più mondialismo; non ho avuto successo.
La Mia Mucca È Vegana E Voleva Essere Un Goniometro
Le riprese non sono malvagie, ma è senza titolo (quindi andava messo fuori concorso) e il "colpo di scena" è imbarazzante. Basta corti così!
Gli Incensurati Di Cabot Cove -
X
Senza togliere nulla agli altri, secondo me doveva vincere in carrozza il premio per il miglior montaggio. Che resti senza targhe è male. Poeti.
Diagnosi Di Indigeni Indigenti In Dialisi -
Immersi nel mistero
Gioca a rispettare il vincolo fino alle estreme conseguenze, ma non racconta una storia, anzi, una c@xxo di storia, come direbbe Adam Kalamaron. Assurdo.
Videomakkeroni Senza Grana -
Il quasi decimo
Non mi piace lo snodo finale (smettiamola con i doppi sensi!), mi piace molto la citazione da
Vizio di forma nei titoli di coda.
La Barba Di Bamboo -
Sta in mezzo al ponte
Avrebbe vinto un ipotetico premio per la miglior scenografia. A tratti ben scritto, a tratti un po' telefonato. Locurcio e De Gregorio recitano bene.
Kamalafilm -
10
Il soggetto poteva essere affrontato diversamente; la debolezza è data da certi dialoghi, che non stanno in piedi. Leggermente involuti rispetto ad altri anni.
Egofilm -
Into The Darkness
Punta sul ribaltamento finale, come già faceva
L'ultimo pasto, ma non con gli stessi esiti. Qualche gag è riuscita, ma in sostanza non diverte.
Cinobalanica -
Dove si va da qui
È estremamente simbolico ed è legato ai trip personali dei protagonisti. Non male dal punto di vista estetico (a me le lumache sono piaciute).
Tutti Frutti -
Quattro Barbie agli sgoccioli
È buono per messa in scena, recitazione e inquadrature, ma soffre per il ribaltamento finale troppo debole. Menzione speciale
femme fatale a Carmen Galazzo.
La Settima (P)arte -
10x
Bene la trama metatestuale (grazie per le citazioni) e bene il montaggio del suono. «Ma perché in mano ho un c@xxo morbidoso?» battuta
stracult.
Los Peligros -
Deca
I vincitori morali delle ultime nove edizioni non sono al loro meglio nella costruzione della trama, ma Cris, solo in scena, diverte comunque. Piacevole.
Salvo Imprevisti -
Zero
Belle le riprese, bello il montaggio, bravi e belli i due protagonisti, ma non racconta quasi nulla. Anche rivedendolo, siamo dalle parti della videoarte.
Trulla Again -
Into The Wine
Minchia se è venuta bene, 'sta postproduzione! Lo diciamo sempre: «Poi col montaggio si fa tutto...». Grande idea, premio generoso per la miglior interpretazione.
Soul Spirits Inc. -
Dovunque sarai
Complimenti per le voci: quella narrante di Giulio Dall’Olio e quella cantante di Marco Parisi. Gira per troppi minuti attorno a un solo concetto.
U.H.D.O. -
Il decimo
Davide Carrettin è più nel ruolo di chiunque altro, ma non capisco perché il finale viri su toni fantastici o irreali. Musiche da premio.
QUEM Quintelemento & Spazio Mythos -
Rimozioni non autorizzate
Una buona voce recitante (Danio Belloni) al servizio di sei minuti di buio e citazioni matematiche che servono a trovare il numero civico 10.
Old School Hollywood -
Cremona Sud
Stile estetico riconoscibile, idea forse troppo visitata, narrazione chiara ma senza picchi. La sequenza dopo il finale era evitabile, ma mi piace comunque Viciousburger.
Cat Paratroopa's Big Explosion -
La sottile linea gialla
Il mistero si risolve progressivamente e senza ricorrere a "pallonate all'inguine", quindi bene così. Troppo lento il montaggio all'inizio, poi il corto prende ritmo.
Schwarz L'È Neghèr -
Der Poltergeist
Gli italiani a Salisburgo meritano per la partecipazione a distanza, ma il cortometraggio è poca cosa: resta nello schemino «Chi la fa, l'aspetti».
Liberty Valance -
Chest
Ed ecco svelato, finalmente, il mistero dei cerchi nei peli del petto! Il finale epico e spaziale avrebbe meritato una proiezione sul grande schermo.