Re: D.E. S.I.C.A. 10
Inviato: 25/05/2015, 9:42
Quest’anno per Kamalafilm è stato più stressante trovare componenti della squadra, che produrre il corto.
A domenica 17 maggio, ultimo giorno utile per le iscrizioni, ero l’unico.
Da martedì a venerdì, data di inizio della decima edizione, siamo riusciti a salire a quattro componenti.
Il venerdì sera, alla comunicazione del tema, tutto ci sembra facile facile. «Immersi nel mistero» è un tema potenzialmente vario, da dare adito a molteplici possibilità. Un po’ meno il vincolo, «Il/la tuo/a 10».
E queste possibilità ci sembra di intravederle da qualche parte, come la storia di quell’uomo che decide di andare da un dottore per capire come mai ogni sua azione duri solo 10 secondi, dalla maratonina di Cremona a fare sesso con sua moglie. Ma il finale?
Poi c’era quell’altro tizio che dopo un incidente in macchina ha un disturbo alla vista e perde i suoi 10/10. Senza occhiali vede il mondo in bianco e nero, con gli occhiali a colori. Ma il finale?
«Ah, ecco l’idea! C’è uno che ha la visione di Maradona e solo lui riesce a vederlo. È il suo spirito guida». «Ma il finale?».
Allora si passa al serial killer dei numeri 10, che vuole far fuori Messi per appendere la sua maglia sporca e sudata di fianco a quelle di Maradona, Platini e tutti gli altri che ha già ammazzato. «Ma il mistero dov’è?».
«Che ne dite del mistero di Roberto Baggio che sbaglia il rigore nella finale mondiale di USA 94? Un investigatore si mette sulla pista per capire il movente». «Si potrà proiettare l’immagine di Baggio che tira il rigore?». No, non si può, pensiamo. E poi il finale?
«10… 10… 10… Cosa possiamo usare come 10?». «Un voto?». «10 è anche una X». «E una mappa con caccia al tesoro?». «La X può essere un bersaglio».
«E se mettessimo una parodia di un giovane Hitler per svelare il mistero dietro al simbolo della svastica?». «No, dai. Hitler no».
«Concentriamoci sul mistero». «Un giallo? Un noir?».
«Ragazzi, domani mattina devo andare a lavorare, vi saluto. Fatemi sapere se ce la fate».
«Dai si è fatto tardi, vado anch’io. Per girare ci sono però».
«A che ora ci troviamo?».
«09:30? Però alle 14:00 devo staccare che ho la gara di nuoto alla Balde».
«Ehi, ma non abbiamo ancora la storia. Va bene trovarsi, ma cosa giriamo?».
«Qualcosa ci verrà in mente stanotte. Per ora buonanotte».
«’Notte».
A domenica 17 maggio, ultimo giorno utile per le iscrizioni, ero l’unico.
Da martedì a venerdì, data di inizio della decima edizione, siamo riusciti a salire a quattro componenti.
Il venerdì sera, alla comunicazione del tema, tutto ci sembra facile facile. «Immersi nel mistero» è un tema potenzialmente vario, da dare adito a molteplici possibilità. Un po’ meno il vincolo, «Il/la tuo/a 10».
E queste possibilità ci sembra di intravederle da qualche parte, come la storia di quell’uomo che decide di andare da un dottore per capire come mai ogni sua azione duri solo 10 secondi, dalla maratonina di Cremona a fare sesso con sua moglie. Ma il finale?
Poi c’era quell’altro tizio che dopo un incidente in macchina ha un disturbo alla vista e perde i suoi 10/10. Senza occhiali vede il mondo in bianco e nero, con gli occhiali a colori. Ma il finale?
«Ah, ecco l’idea! C’è uno che ha la visione di Maradona e solo lui riesce a vederlo. È il suo spirito guida». «Ma il finale?».
Allora si passa al serial killer dei numeri 10, che vuole far fuori Messi per appendere la sua maglia sporca e sudata di fianco a quelle di Maradona, Platini e tutti gli altri che ha già ammazzato. «Ma il mistero dov’è?».
«Che ne dite del mistero di Roberto Baggio che sbaglia il rigore nella finale mondiale di USA 94? Un investigatore si mette sulla pista per capire il movente». «Si potrà proiettare l’immagine di Baggio che tira il rigore?». No, non si può, pensiamo. E poi il finale?
«10… 10… 10… Cosa possiamo usare come 10?». «Un voto?». «10 è anche una X». «E una mappa con caccia al tesoro?». «La X può essere un bersaglio».
«E se mettessimo una parodia di un giovane Hitler per svelare il mistero dietro al simbolo della svastica?». «No, dai. Hitler no».
«Concentriamoci sul mistero». «Un giallo? Un noir?».
«Ragazzi, domani mattina devo andare a lavorare, vi saluto. Fatemi sapere se ce la fate».
«Dai si è fatto tardi, vado anch’io. Per girare ci sono però».
«A che ora ci troviamo?».
«09:30? Però alle 14:00 devo staccare che ho la gara di nuoto alla Balde».
«Ehi, ma non abbiamo ancora la storia. Va bene trovarsi, ma cosa giriamo?».
«Qualcosa ci verrà in mente stanotte. Per ora buonanotte».
«’Notte».