Charlie fa surf a me piace. Ho detestato di cuore i Baustelle perché, oltre ad annoiarmi a morte, li ho sempre associati al provincialismo comune a molti gruppi italiani. Le principali preoccupazioni dei Baustelle, in sostanza, mi sembravano essere l'immagine sofisticata e l'aria da quelli «sì facciamo rock, ma siamo intelligenti, c@xxo ti credi?».
Ora non mi stupirei se la tifoseria di Rockit facesse a pezzi il nuovo disco per via della canzone scritta da Bianconi con Irene Grandi. Per inciso - sempre a mio parere - Bruci la città è un grande pezzo pop. E la prova inconfutabile è che un anno fa non fu ammesso a Sanremo.
Baustelle
Moderatore: McA
Anche per me vale quanto scrivi ad inizio intervento.
Per il resto, ci sono pareri discordanti su quanto è trapelato circa il nuovo disco, ma come qui del resto.
Basta dare un'occhiata al forum di Rockit. I Baustelle ricevono sempre critiche aspre oppure elogi...
Per il resto, ci sono pareri discordanti su quanto è trapelato circa il nuovo disco, ma come qui del resto.
Basta dare un'occhiata al forum di Rockit. I Baustelle ricevono sempre critiche aspre oppure elogi...
Ultima modifica di unanota il 24/01/2008, 22:41, modificato 1 volta in totale.
...delle chitarre che non fanno più cheke-cheke ma fuzz-fuzz.
MIODI.BLOGSPOT.COM /// ROCKIT.IT/MIODI
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Inizialmente i Baustelle non mi piacevano.
Dal vivo mi hanno annoiato un sacco quando li ho visti.
Ma io credo si possa cambiare idea sempre.
Ultimamente mi sono piaciuti e mi stavo ricredendo.
Alcuni loro testi sono spettacolari.
La prima volta che ho sentito in radio "Brucia la città" cantata da Irene Grandi nemmeno sapevo che la canzone era loro ma giurin giuretta che ho pensato immediatamente che il testo mi ricordava molto l'impronta baustelliana (Il che non è poco!).
"Charlie fa surf" non l'ho ancora nemmeno sentita, davvero.
Dicevo solo che ho letto tutto il testo e non mi sembra male. (Ho forse detto "che schifo di testo?" non era mia intenzione fartelo capire).
Solo che ogni volta che sento testi di canzoni in cui si parla di presomalismo vario o di un ragazzino di 15 anni (Si ok, riconducibile ovviamente a Cattelan) che si vuole suicidare, non sempre apprezzo.
Con tutto che amo i testi di denuncia.
E' deformazione professionale la mia, credo.
Ci sono ragazzini che nemmeno pensano a cosa stanno ascoltando, ce ne sono altri che ascoltano quelle parole e si immedesimano e le fanno loro e interpretano male e via dicendo.
Non so, le canzoni, in generale, sono state spesso veicolo di disagi sociali. Disagi sociali che io credo non sia certo possibile affrontare con qualche strofa e un ritornello.
Le canzoni hanno potere, tanto. Però restano canzoni. Il loro limite, la loro bellezza.
Dal vivo mi hanno annoiato un sacco quando li ho visti.
Ma io credo si possa cambiare idea sempre.
Ultimamente mi sono piaciuti e mi stavo ricredendo.
Alcuni loro testi sono spettacolari.
La prima volta che ho sentito in radio "Brucia la città" cantata da Irene Grandi nemmeno sapevo che la canzone era loro ma giurin giuretta che ho pensato immediatamente che il testo mi ricordava molto l'impronta baustelliana (Il che non è poco!).
"Charlie fa surf" non l'ho ancora nemmeno sentita, davvero.
Dicevo solo che ho letto tutto il testo e non mi sembra male. (Ho forse detto "che schifo di testo?" non era mia intenzione fartelo capire).
Solo che ogni volta che sento testi di canzoni in cui si parla di presomalismo vario o di un ragazzino di 15 anni (Si ok, riconducibile ovviamente a Cattelan) che si vuole suicidare, non sempre apprezzo.
Con tutto che amo i testi di denuncia.
E' deformazione professionale la mia, credo.
Ci sono ragazzini che nemmeno pensano a cosa stanno ascoltando, ce ne sono altri che ascoltano quelle parole e si immedesimano e le fanno loro e interpretano male e via dicendo.
Non so, le canzoni, in generale, sono state spesso veicolo di disagi sociali. Disagi sociali che io credo non sia certo possibile affrontare con qualche strofa e un ritornello.
Le canzoni hanno potere, tanto. Però restano canzoni. Il loro limite, la loro bellezza.
Credo che oramai per i Baustelle il discorso inizi a prendere un respiro ampio, uscendo dalle faccende rockit/indie e deviando verso la musica italiana in toto.
Capisco che ai rocker l'approccio pop, e un pò naif, non piaccia ma starei attento a pensare ai Baustelle quale meteora pop dell'annata.
Hanno già dimostrato con 3 dischi (di cui un capolavoro assoluto come 'Sussidiario illustrato della Giovinezza') di valere quel 'cantautorato all'italiana' che tanto prendevano a riferimento ad inizio carriera.
Francesco ha ampiamente dimostrato con Baustelle e 'Bruci la città' di avere un estro ed una capacità compositiva fuori dal comune e 'charlie fa il surf' non è certo eccezione.
Credo che la sua docenza a Back to School 2008 possa diventare davvero edificante per i giovani partecipanti, sempre troppo serrati tra i soliti paletti cover-metal-punk che con la nostra Italia hanno davvero poco a che fare.
Insomma, mi aspetto grandi cose da 'Amen', e grandi cose da Back to School.
Alè.
Capisco che ai rocker l'approccio pop, e un pò naif, non piaccia ma starei attento a pensare ai Baustelle quale meteora pop dell'annata.
Hanno già dimostrato con 3 dischi (di cui un capolavoro assoluto come 'Sussidiario illustrato della Giovinezza') di valere quel 'cantautorato all'italiana' che tanto prendevano a riferimento ad inizio carriera.
Francesco ha ampiamente dimostrato con Baustelle e 'Bruci la città' di avere un estro ed una capacità compositiva fuori dal comune e 'charlie fa il surf' non è certo eccezione.
Credo che la sua docenza a Back to School 2008 possa diventare davvero edificante per i giovani partecipanti, sempre troppo serrati tra i soliti paletti cover-metal-punk che con la nostra Italia hanno davvero poco a che fare.
Insomma, mi aspetto grandi cose da 'Amen', e grandi cose da Back to School.
Alè.
http://www.lavaligetta.it
"Anche oggi ho fatto un’esperienza che spero di poter capire nel giro di pochi giorni”
"Anche oggi ho fatto un’esperienza che spero di poter capire nel giro di pochi giorni”
voglio essere sicuro di aver capito cosa intendi. non intendi che i ragazzini si tagliano le vene dopo aver ascoltato una canzone, vero?Neuz ha scritto: ↑24/01/2008, 23:10Ci sono ragazzini che nemmeno pensano a cosa stanno ascoltando, ce ne sono altri che ascoltano quelle parole e si immedesimano e le fanno loro e interpretano male e via dicendo.
anche perché altrimenti saresti in contraddizione con te stessa:
della serie: le canzoni possono fare danni, ma non possono risolvere problemi.Neuz ha scritto: ↑24/01/2008, 23:10Non so, le canzoni, in generale, sono state spesso veicolo di disagi sociali. Disagi sociali che io credo non sia certo possibile affrontare con qualche strofa e un ritornello.
Le canzoni hanno potere, tanto. Però restano canzoni. Il loro limite, la loro bellezza.
spiegazioni, please.
“Condividere saperi, senza fondare poteri”
Primo Moroni
Primo Moroni
Questo discorso è ot.
Tant'è che si, io credo che le canzoni possono fare danni ma non possono risolvere problemi.
I testi delle canzoni possiamo interpretarli e appiccicarceli addosso se riteniamo che riconducano a qualcosa che fa parte della nostra vita, nel bene e nel male.
Io non credo che ci siano ragazzini che si tagliano le vene se sentono delle canzoni ma ci sono ragazzini che emulano spesso. Ci sono ragazzini che non hanno sviluppato ancora una grande capacità di discernimento e alle volte sentire una canzone che ha dentro certe parole "pesanti" non credo sia sempre un bene.
Tant'è che si, io credo che le canzoni possono fare danni ma non possono risolvere problemi.
I testi delle canzoni possiamo interpretarli e appiccicarceli addosso se riteniamo che riconducano a qualcosa che fa parte della nostra vita, nel bene e nel male.
Io non credo che ci siano ragazzini che si tagliano le vene se sentono delle canzoni ma ci sono ragazzini che emulano spesso. Ci sono ragazzini che non hanno sviluppato ancora una grande capacità di discernimento e alle volte sentire una canzone che ha dentro certe parole "pesanti" non credo sia sempre un bene.
Secondo me se una canzone ti fa riflettere e' di base una buona canzone, indipendentemente dall'argomento della riflessione.Neuz ha scritto: ↑25/01/2008, 12:36Io non credo che ci siano ragazzini che si tagliano le vene se sentono delle canzoni ma ci sono ragazzini che emulano spesso. Ci sono ragazzini che non hanno sviluppato ancora una grande capacità di discernimento e alle volte sentire una canzone che ha dentro certe parole "pesanti" non credo sia sempre un bene.
Riflettere sulle droghe o sul suicidio e' non bene?
in usa tutti i bagoli girano armati perchè ascoltano i Cannibal Ox...
in italia si taglieranno le vene perchè ascoltano i baustelle...
in italia si taglieranno le vene perchè ascoltano i baustelle...
Si, è benissimo riflettere su droghe, suicidio o su questo Stato e questa Chiesa che vogliono farci vivere in gabbia o tutto quello che vuoi tu. Deve essere così.Ranca ha scritto: ↑25/01/2008, 14:12Riflettere sulle droghe o sul suicidio e' non bene?
Dico però che non si può pretendere che un testo di una canzone dia sufficienti spunti per trattare certi temi.
Una canzone è uno strumento insufficiente per affrontare certi temi.
Alle volte si caricano troppo le canzoni di significato.
Oh, parer mio, quello che dovevo dire, l'ho detto.
Liberi di pensare il contrario.
Concordo,sono onesti, non mi fanno impazzire(apparte la tastierista)ma mi piacciono. Alla festa de l'Unità avevano suonato bene... ci ho parlato...non se la tirano per niente,molto alla buona di stecche neanche l'ombra,mentre invece ianpaice,il quale dice che non stona mai,al mordillo sul finale di child in time qualche stecca l'ha fatta uscire,comprensibile perché è un pezzo molto difficile,ok sei molto bravo e all'arci l'hai cantata da Dio...ma non scrivere che non stecchi maistella ha scritto: ↑11/07/2006, 8:53mah si, è stile..
è quel non so che che sprigionano, un'allure romantico-decadente-retò-sensual-ritmica.
Alla fine se la musica è "arte", è la percepisci con le orecchie..perchè non dovrebbe essere "arte "anche ciò che percepisci con gli occhi?
Insomma.. da sempre in un gruppo ciò che fa è anche l'attitudine, lo stile..
I baustelle ne hanno uno loro, e possono anche farti cagare, non discuto, ma almeno c'è dietro una perchè, una ricerca musical/cultural/estetica, una cosa un pò diversa...
Sono perfettamente d'accordo con te. Infatti non dico che questa canzone e' il manifesto del disagio dei giovani d'oggi e che debba per forza essere uno spunto di riflessioneNeuz ha scritto: ↑25/01/2008, 15:02Si, è benissimo riflettere su droghe, suicidio o su questo Stato e questa Chiesa che vogliono farci vivere in gabbia o tutto quello che vuoi tu. Deve essere così.
Dico però che non si può pretendere che un testo di una canzone dia sufficienti spunti per trattare certi temi.
Una canzone è uno strumento insufficiente per affrontare certi temi.
Alle volte si caricano troppo le canzoni di significato.
Oh, parer mio, quello che dovevo dire, l'ho detto.
Liberi di pensare il contrario.
Dico solo che e' una canzone pop, musica leggera, che parla di un argomento delicato ed attuale in maniera estremamente elegante ed intelligente.
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Baustelle - Charlie Fa SurfNeuz ha scritto: ↑25/01/2008, 18:45Ok, stasera qualcuno mi fa sentire 'sta canzone?
Testo a parte, adesso la voglio proprio ascoltare che sono proprio curiosa.
beh che dire, io quando li ho visti qui alla festa dell'unità mi hanno fatto letteralmente cagare,
bruci la città l'ho considerata una delle peggiori canzoni di irene grandi, ma non sapevo che fosse di Bianconi.
Questa non è malaccio, testo semplice anche se tratta un tema difficile, e bella anche la musica.
Non comprerò mai Amen ma magari una ascoltatina col mulo gliela diamo.
Baustelle??? Sono il mio gruppo preferito..
Curiosità: il video di Charlie Fa Surf ha due registi, uno dei quali è Stefano Poletti, leader dei Pecksniff, piacevole gruppo parmense di indie folk pop giocattoloso. Alcuni di voi li ricorderanno cinque (!) anni fa al Nec Ente, nell'ambito di Cantiere Sonoro.
Secondo me è un gran bel video.
La canzone la trovo discretamente odiosa, versi come «E spacco il çul°» e «MDMA» sono abbastanza inascoltabilli, esulando naturalmente dall'ambito del rock demenziale, nel quale sarebbero ottimi.
Secondo me è un gran bel video.
La canzone la trovo discretamente odiosa, versi come «E spacco il çul°» e «MDMA» sono abbastanza inascoltabilli, esulando naturalmente dall'ambito del rock demenziale, nel quale sarebbero ottimi.
Ciao da McA e da Francesco Caravagli, responsabile relazioni esterne Radio Fujiko.
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NON TOCCATEMI I BAUSTELLE!
Se ora sono miliardario lo devo solo a loro.
Alla Festa dell'Unità 2006 registrai clandestinamente il loro concerto.
Il giorno seguente, a casa inserii il disco nello stereo e premetti PLAY. Allo scoccare della prima nota caddi in un sonno profondissimo quasi senza accorgermene. Al risveglio non ricordai molto e imputai l'accaduto alla stanchezza. Pochi giorni dopo il desiderio di ascoltare i miei amati Baustelle si fece di nuovo vivo. Come la prima volta fui colto da un'improvvisa quanto micidiale sonnolenza. Ero disperato, pensai di essere affetto da narcolessia fulminante.
Fu allora che giunse la folgorazione: e se fosse il la musica dei miei così-tanto-amati Baustelle a causarmi l'inatteso effetto?
Occorreva una prova inconfutabile, dovevo analizzare il problema con rigore scientifico.
In una camera anecoica, totalmente insonorizzata, invitai a un volontario affetto da insonnia cronica (che chiameremo simpaticamente Luigino) a sedersi e aspettare un mio segnale.
Io dalla sala di controllo dell'esperimento feci partire nella stanza il famigerato disco dei miei così-tanto-amati Baustelle.
Quello a cui potei assistere fu stupefacente: con un tempo di reazione di un centesimo di secondo Luigino cadde in un sonno paragonabile al coma farmacologico per intensità.
E in quel momento ebbi la seconda folgorazione: lanciando quel disco sul mercato avrei sbaragliato tutti i produttori di sonniferi, un affare da miliardi.
Il resto è storia.
Ora io me ne sto qui a sorseggiare champagne sulla mia isola personale e ammiro il mio maggiordomo (che è il re del Lussemburgo) lucidare il premio Nobel per la Medicina per aver definitivamente debellato l'insonnia su scala mondiale.
Per sempre sogni d'oro con BAUSTELLE LIVE IN CREMONA. aut. min. ric.
Se ora sono miliardario lo devo solo a loro.
Alla Festa dell'Unità 2006 registrai clandestinamente il loro concerto.
Il giorno seguente, a casa inserii il disco nello stereo e premetti PLAY. Allo scoccare della prima nota caddi in un sonno profondissimo quasi senza accorgermene. Al risveglio non ricordai molto e imputai l'accaduto alla stanchezza. Pochi giorni dopo il desiderio di ascoltare i miei amati Baustelle si fece di nuovo vivo. Come la prima volta fui colto da un'improvvisa quanto micidiale sonnolenza. Ero disperato, pensai di essere affetto da narcolessia fulminante.
Fu allora che giunse la folgorazione: e se fosse il la musica dei miei così-tanto-amati Baustelle a causarmi l'inatteso effetto?
Occorreva una prova inconfutabile, dovevo analizzare il problema con rigore scientifico.
In una camera anecoica, totalmente insonorizzata, invitai a un volontario affetto da insonnia cronica (che chiameremo simpaticamente Luigino) a sedersi e aspettare un mio segnale.
Io dalla sala di controllo dell'esperimento feci partire nella stanza il famigerato disco dei miei così-tanto-amati Baustelle.
Quello a cui potei assistere fu stupefacente: con un tempo di reazione di un centesimo di secondo Luigino cadde in un sonno paragonabile al coma farmacologico per intensità.
E in quel momento ebbi la seconda folgorazione: lanciando quel disco sul mercato avrei sbaragliato tutti i produttori di sonniferi, un affare da miliardi.
Il resto è storia.
Ora io me ne sto qui a sorseggiare champagne sulla mia isola personale e ammiro il mio maggiordomo (che è il re del Lussemburgo) lucidare il premio Nobel per la Medicina per aver definitivamente debellato l'insonnia su scala mondiale.
Per sempre sogni d'oro con BAUSTELLE LIVE IN CREMONA. aut. min. ric.
Ultima modifica di BaroneBirra il 26/01/2008, 17:09, modificato 1 volta in totale.
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ho in casa il cd "la malavita" dei baustelle
ci sono alcune sere che torno a casa e li metto su, non sono così male
secondo me vale la pena ascoltare "la guerra è finita" e "il corvo Joe", di quel cd sono quelli che preferisco
ho sentito il nuovo pezzo dal link di curry, non mi dice un granchè
ci sono alcune sere che torno a casa e li metto su, non sono così male
secondo me vale la pena ascoltare "la guerra è finita" e "il corvo Joe", di quel cd sono quelli che preferisco
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"I fatti?" proferì nuovamente. "Signor Franklin, prenda ancora un sorso di groge si riprenderà dalla debolezza di credere ai fatti! Gioco sleale, signore!"
(Wilkie Collins, La pietra di luna)
Pre-sabbatical time post:
(Wilkie Collins, La pietra di luna)
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20130909-20180919 sabbatical timeil belloso ha scritto: ↑26/04/2013, 10:59amo jamijami ha scritto: spegni il computer e riaccendilo
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