Cremonapalloza Rock Fest 2010 - Fillmore, 17/12/2010

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CREMONAPALLOZA
ROCK FEST 2010


Immagine

(locandina handmade by Eta)

IL TEATRO
DEGLI ORRORI


Valéry Larbaud

Low Life Foundation

DJ Vicious Moustache

Venerdì 17 dicembre 2010
Fillmore
- Cortemaggiore (PC)
12 € - Apertura porte ore 21:00

La sesta edizione dell'annuale festa rock di Cremonapalloza si preannuncia incendiaria, grazie alla disponibilità dei ragazzi del Fillmore e alla presenza di uno dei migliori gruppi italiani del momento, Il Teatro Degli Orrori, che con i suoi due dischi, Dell'Impero Delle Tenebre e A Sangue Freddo, ha già lasciato un segno indelebile nel rock di casa nostra degli anni Duemila.
Sul palco principale, prima di Pierpaolo Capovilla e compagni, suoneranno i cremonesi Valéry Larbaud, il cui futuro prossimo è legato alla figura di Gionata Mirai, chitarrista de Il Teatro Degli Orrori.
In apertura, le canzoni elettroacustiche dei cremonesi Low Life Foundation daranno il via alla serata.
Tra un live set e l'altro, e dopo il concerto, selezione rock a cura di DJ Vicious Moustache.

Venite a festeggiare un altro anno di/con Cremonapalloza!

Rock on!
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Q
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Primo Moroni
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Yurgen
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ma perchè se è Cremonapalloza rock fest, si fa a cortemaggiore-piacenza??????
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Perché a Cremona abbiamo già visitato quasi tutti gli spazi della musica!
Perché il Fillmore è «riconosciuto da tutti come uno dei meglio suonanti in assoluto di tutta l'Italia»!
Perché lo staff del Fillmore (a cui va il nostro ringraziamento) si è detto disponibile alla serata sin dall'inizio della nuova direzione artistica!

Yurgen, non essere troppo campanilista, ti ricordo che già i due tornei di bowling cremonapalloziani si disputarono in terra emiliana...
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Yurgen
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aaaahhhhh capisco.

però i tornei di bowling non c'entrano molto con un evento come il Cremonapalloza Rock Fest.
l'evento ormai principe di Cremonapalloza, insieme al DESICA.
ovviamente il fillmore è un bel posto per farci la festa, però non ha senso.
cmq rock'n'roll 8)
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McA
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Ah, sul rock'n'roll non c'è dubbio. 8)

Cominciamo a conoscere i Low Life Foundation, che apriranno la serata sul warm-up stage.
Elia Alovisi e Tommaso Cremonesi (rispettivamente diciotto e diciannove anni) suonano due chitarre acustiche e propongono brani propri, più qualche ricercata cover.
Al loro attivo, quest'anno, hanno avuto (tra le altre date) una bella apertura ad Appino (The Zen Circus) all'Osteria del Fico e una recente serata con i Sydrojé (nella gabbia del Lex).
Per il futuro hanno già assemblato anche una formazione a quattro per live del tutto elettrici.

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Ultima modifica di McA il 17/12/2012, 13:02, modificato 1 volta in totale.
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chiarezza
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Ne approfitto per fare i complimenti a .Eta. per la strepitosa locandina che ha disegnato!!!
Veramente bellissima.
Ne ho una copia a casa, gentilmente donata da Q.
.Eta.

Grazie infinite, chiarezza, sono lusingata! Disegnare quelle ghigne è stato troppo bello e lo desideravo da un sacco... (8P)

Già che ci sono, io, invece, ne approfitto per ringraziare Cremonapalloza!  :)
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garte
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pure io, la locandina è splendida, brava Eta!!
"io non insulto, giovanotto, diagnostico."
http://rhuna.etsy.com
.Eta.

Grazie infinite! ♥
Ci ho messo una quantità di tempo fuori da qualsiasi ritmo professionale, totalmente delirante, mille anni spesi-dispersi. Però almeno il risultato c'è! :)
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McA
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No dico, c'è forse bisogno di presentazioni?

I Valéry Larbaud nascono nel settembre 1999. Il nome è quello di un critico letterario francese che ha il merito di aver portato alla fama internazionale Italo Svevo, facendo da tramite nel suo incontro con Joyce.
Nel suono dei Valéry Larbaud la voce e il pianoforte, intrisi della poetica cantautorale italiana, si intrecciano con le sonorità abrasive e dissonanti della chitarra, scandite da ritmiche tra il post punk e il grunge.
Dal 1999 al 2003 l’attività del gruppo si articola tra live in giro per l’Italia e la registrazione di tre ep autoprodotti, il tutto finalizzato a ricercare un proprio suono e contestualmente portarsi alla conoscenza dei più.
Con tali registrazioni i Valéry Larbaud hanno ottenuto notevoli riscontri da pubblico e stampa specializzata, ricevendo più volte brillanti segnalazioni sulle più importanti riviste e webzine, come Tuttomusica, Rocksound (demo del mese), Rumore, Il mucchio selvaggio, Rockit ecc. Tra le partecipazioni video e radio spiccano quella a Database, trasmissione dell’emittente Rock TV, e quella presso il Rolling Stone di Milano in una Rock TV Night con concerto registrato e mandato in onda nella trasmissione On The Road, con un’intervista. Inoltre i brani hanno trovato spazio nelle programmazioni di varie radio, fra cui Radio 1 Rai, Radio Popolare Milano, Radiowave Padova, Radio Hinterland Pavia, Radio Città Futura Roma, Radio Città Aperta Roma.
Tutto il 2004 è per la band un anno di lavoro dedicato ai brani che compongono l’esordio discografico Altro Non È Rimasto, in coproduzione con l’etichetta Acide Produzioni e distribuito da Venus Dischi.
Il biennio 2005-2006 vede la band impegnata nella promozione del nuovo cd in radio, con set acustici, interviste e soprattutto con i live, dove il suono ruvido e martellante dei Valéry Larbaud trova la sua migliore espressione. Con i loro concerti toccano diverse province della penisola, e si trovano a dividere il palco con alcune delle migliori rock band del panorama italiano: Afterhours, One Dimensional Man, Julie’s Haircut, Bandabardò, Bugo, Linea 77, Super Elastic Bubble Plastic, Marlene Kuntz, Ulan Bator, Offlaga Disco Pax, Marta Sui Tubi. I Valéry suonano inoltre nei più prestigiosi rock club italiani, fra cui il Fillmore di Cortemaggiore (PC), il Thunderoad di Codevilla (PV), il Fuori Orario di Reggio Emilia, il Donne E Motori di Brescia, il Renfe di Ferrara e il Rolling Stone di Milano.
L’inizio del 2007 vede i Valéry Larbaud registrare La Resa Del Vetro, ep in free download disponibile sul sito della band. Contiene due brani inediti, un omaggio all’illustre concittadina Mina (con il rifacimento del brano Ancora Ancora Ancora) e infine una versione rinnovata di Come Il Mare, vecchio brano pubblicato soltanto su alcune compilation nel 2001.
Nel frattempo Il mucchio selvaggio extra (inverno) allega una tribute compilation dedicata a Francesco De Gregori, contenente la cover del brano Alice reinterpretata da Valéry Larbaud e Interno 17. Fra gli altri partecipanti alla compilation spiccano Marta Sui Tubi, Giorgio Canali, Bugo e altri artisti della scena indipendente italiana.
Il 2008 vede la band alternare la stesura di un nuovo ep e l’attività live, dai palchi minori in chiave acustica ai concerti estivi in assetto elettrico e intenso.
Il 2009 vede tra le date più importanti l’anteprima dell’ep ad Alice Nella Città e l’apertura del live de Le Luci Della Centrale Elettrica + Giorgio Canali al Teatro Monteverdi di Cremona (maggio), il tutto immortalato in un cd registrato in diretta.
Nel settembre 2009 esce Quando Manuel Vide Fidel, ep che prosegue il progetto di “Precaria discografica” derivato dall’utilizzo della rete come efficace e anarchico mezzo per arrivare ai più: brevi dischi, prodotti a brevi intervalli, assemblati in lunghi concerti.
Il capodanno 2010 all’Arci di Cremona vede i Valéry Larbaud in apertura a The Zen Circus e Mariposa: il live inizia poco dopo la mezzanotte del primo gennaio, e rimane nella memoria dei fan cremonesi come uno dei migliori concerti di sempre dei Valéry.
Nel corso del 2010, la data più prestigiosa è quella di spalla ai Tre Allegri Ragazzi Morti a Crema (agosto); nel frattempo, arriva una notizia importante rispetto alla prossima uscita discografica dei Valéry, che sarà legata alla figura di Gionata Mirai, chitarrista de Il Teatro Degli Orrori.

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Diego Pallavera: voce
Paolo Ciuchi: chitarra
Alessandro Barbieri: basso
Davide Ciuchi: piano
Manuel Landi: batteria
Ultima modifica di McA il 17/12/2012, 13:04, modificato 1 volta in totale.
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McA
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A stasera.

IL TEATRO DEGLI ORRORI
Siamo stanchi delle solite frittate rock italiane, stanchi dello sciatteria culturale che ci propinano le grandi case discografiche, stanchi di tutte le canzoncine che ascoltiamo in radio o “vediamo” in televisione, che durano sempre e soltanto l’arco di una stagione e poi – grazie a dio – non se ne sente più parlare.
Il Teatro Degli Orrori ha un’ambizione più grande. Un quintetto rock bello classico, con una gran voglia di suonare della musica potente ma intrigante, violenta ma dai contenuti romantici, ignorante ma colta, un occhio ai Melvins e uno a Dylan, un po’ Birthday Party e un po’ progressive.
Vi sembra poco? O è forse troppo? Ascoltare per credere.
Il Teatro Degli Orrori, il cui nome vorrebbe ispirarsi al Teatro delle Crudeltà di artaudiana memoria (e che, per pudore, con questo non coincide), nasce all’inizio del 2005. L’idea di fare un gruppo nuovo di zecca fu inizialmente di Pierpaolo (voce e basso di One Dimensional Man), Gionata (voce e chitarra di Super Elastic Bubble Plastic) e Francesco (dall’estate 2005 alla batteria di One Dimensional Man), che dopo un periodo di prove in tre, decidono di chiedere a Giulio (ex chitarrista di One Dimensional Man) di unirsi alla formazione in qualità di bassista. È solo a questo punto che la band decide di lavorare assiduamente e di darsi l’obiettivo di realizzare un disco; ma gli impegni di tutti nei confronti del proprio lavoro, e dei rispettivi gruppi, rende il percorso di scrittura del nuovo repertorio lento e accidentato. È infatti solo dopo ben due anni di prove che Il Teatro Degli Orrori entra in studio di registrazione e realizza il suo primo album, Dell’Impero Delle Tenebre.
Registrato e mixato dallo stesso Giulio al Blocco A di Padova e al Natural Head Quarter di Ferrara nei mesi di novembre/dicembre 2006 e gennaio 2007, il disco esce il 6 aprile per La Tempesta e viene distribuito da Venus. Dodici tracce di rock moderno e alternativo, con un occhio agli amori di sempre – Scratch Acid, Jesus Lizard, Birthday Party – e l’altro alla tradizione cantautorale italiana, fanno di questo disco qualcosa di inedito: asprezze e dissonanze accompagnate da un cantato in italiano che aspira a possedere una poetica propria. Musica non per i piedi. Musica per il cervello.
«Ecco l’angoscia umana in cui lo spettatore dovrà trovarsi uscendo dal nostro teatro. Egli sarà scosso e sconvolto dal dinamismo interno dello spettacolo che si svolgerà sotto i suoi occhi. E tale dinamismo sarà in diretta relazione con le angosce e le preoccupazioni di tutta la sua vita. Tale è la fatalità che noi evochiamo, e lo spettacolo sarà questa stessa fatalità. L’illusione che cerchiamo di suscitare non si fonderà sulla maggiore o minore verosimiglianza dell’azione, ma sulla forza comunicativa e la realtà di questa azione.
Ogni spettacolo diventerà in questo modo una sorta di avvenimento. Bisogna che lo spettatore abbia la sensazione che davanti a lui si rappresenta una scena della sua stessa esistenza, una scena veramente capitale. Chiediamo insomma al nostro pubblico un’adesione intima e profonda. La discrezione non fa per noi. A ogni allestimento di spettacolo è per noi in gioco una partita grave. Se non saremo decisi a portare fino alle ultime conseguenze i nostri principi, penseremo che non varrà la pena di giocare la partita. Lo spettatore che viene da noi saprà di venire a sottoporsi a una vera e propria operazione, dove non solo è in gioco il suo spirito, ma i suoi sensi e la sua carne. Se non fossimo persuasi di colpirlo il più gravemente possibile, ci riterremmo impari al nostro compito più assoluto».

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Pierpaolo Capovilla: voce
Gionata Mirai: chitarra, voce
Nicola Manzan: chitarra, violino
Tommaso Mantelli: basso
Francesco Valente: batteria
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il belloso
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Raccontate per chi non è potuto venire, e soprattutto... Foto foto foto! :)
Ultima modifica di McA il 18/12/2010, 18:23, modificato 1 volta in totale.
"I fatti?" proferì nuovamente. "Signor Franklin, prenda ancora un sorso di groge si riprenderà dalla debolezza di credere ai fatti! Gioco sleale, signore!"
(Wilkie Collins, La pietra di luna)

Pre-sabbatical time post:
il belloso ha scritto: 26/04/2013, 10:59
jami ha scritto: spegni il computer e riaccendilo
amo jami
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Be', che dire. Affluenza probabilmente minata dal maltempo, ma a sfidare la neve sono stati comunque in centinaia. L'impeto dei Low Life Foundation alla prima uscita elettrica. La classe dei Valéry Larbaud, impeccabili, con Palla in forma frontman strepitosa. La forza de Il Teatro Degli Orrori, ogni volta più intensi. Il rockeggiamento costante pre e post concerto con i pezzi di Janfree e Vicious Moustache. La lunga sessione backstage con tutti i musicisti entusiasti della locandina di .Eta., autografi a gogo, innumerevoli seghe reciproche di tutti con tutti, due fotografi ufficiali di cui posso fidarmi in eterno (galleria in arrivo!), un grazie grosso così al Fillmore, tante piccole soddisfazioni personali, soddisfazione cremonapalloziana ad libitum.

ROCK! >:D
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«Scusi, per il reparto macelleria?».

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Cremonapalloza Rock Fest 2010 - Photos by Kia

Fotoromanzo: Capovilla mi indica...

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Io gli faccio il gesto «Vieni, vieni» con le due dita...
Lui mi porge la mano... E si butta.

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Nella totale invisibilità, gli tengo su il braccio destro.
Cremonapalloza sostiene Il Teatro Degli Orrori.
Davvero.
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;D ;D ;D

grande Kia, foto supreme

che baga!
“Condividere saperi, senza fondare poteri”

Primo Moroni
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al minuto 4:45 i ragazzi sfogliano i bozzetti di ETA!

[video non più disponibile]
Antonio Cigurini
.Eta.

[L'utente non risulta rintracciabile. Tu-tu-tu-tu-...]

Ho idea che scriverò un post con quel video sul mio blogghino!  (8P)

Grazie infinite, country4oldman!
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Fico!
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fico sì!
e al 4:30 c'è inquadrato il palco del Fillmore con il tastierista dei VL che gira (scusa country4oldman, non mi ricordo come si chiama)
“Condividere saperi, senza fondare poteri”

Primo Moroni
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