Ieri ho letto un
articolo nelle prime pagine di Corriere Economia. Consiglio a chi è interessato di leggerlo. Non perché sia interessante ma, al contrario, perché documenta quanto ignoranti e ciechi siamo.
Nell'articolo non si fa che parlare di preoccupazioni sulla convenienza del nucleare (piuttosto che delle fonti alternative, aggiungo io) rispetto a petrolio e gas naturale. Arrivando persino a dire "e se i prossimi anni, come previsto, i prezzi si riabbassano.." ma 'ndòm a ciapàl in del cùl, detta bene! non si può pensare una cosa del genere nel 2008, quando è assolutamente inequivocabile il fatto che per il petrolio siamo arrivati al canto del cigno, e l'unica cosa che cambia sono gli anni stimati da qui all'esaurimento. Non si può, non si può continuare a ragionare con il paraocchi, guardando la convenienza di anno in anno. Non è possibile essere così ciechi. Quello su cui si dovrebbe discutere, riguardo al nucleare, sarebbe a) pensare a reattori di IV generazione, non di III come si pensa, che certo, sono ancora prototipi, ma renderebbero molto di più, risolverebbero in grossa percentuale il problema delle scorie, e non avrebbero bisogno delle enormi quantità di acqua per il raffreddamento (c'è anche molto altro, ma questo è quel che ricordo); arrivare a costruire reattori di III generazione tra una dozzina d'anni (anche più) è veramente una boiata. b)pensare se non sarebbe il caso di investire l'enormità di soldi necessaria in queste dannate bistrattate rinnovabili.
..sentivo che per l'EXPO a Milano forse forse metteranno finalmente dei distributori di idrogeno, sperèm...