Nucleare

Dal greco = spazio aperto

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chiarezza
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...consiglio la lettura di questo libro...
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L'apocalisse rimandata, di Dario Fo.
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Alessandra Daniele ha scritto:Viva preoccupazione viene espressa dalla comunità internazionale per la decisione dell’Italia di dare il via alla costruzione di centrali nucleari. Il timore condiviso è che l’annunciata intenzione di dotarsi di energia atomica a scopi civili nasconda in realtà quella di servirsene a scopi militari. L’imposizione italiana del segreto di Stato su luoghi e metodi di stoccaggio delle scorie alimenta ulteriormente questi sospetti. “Il regime italiano non offre sufficienti garanzie democratiche. Oltre a governare senza nessuna vera opposizione, Berlusconi controlla già tutta l’informazione, e buona parte del mercato italiano, ed è collegato alle autorità religiose più integraliste del paese – ha dichiarato il portavoce dell’ONU – Non possiamo permettere che abbia anche la bomba atomica”.
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Sdrof
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Questa sinceramente mi sembra un po' ridicola... Ma da dove è uscita questa notizia?

A parte questo, trovo interessante il dibattito, ma vi propongo una riflessione.

Provate per un istante a vedere la vostra discussione dall'esterno: non vi pare strano che su questioni così tecniche e "scientifiche" come il nucleare e il surriscaldamento globale siate perfettamente divisi, come si diceva un tempo, su "linee di partito"?

Parlare di nucleare significa basarsi su stime quantitative sulla probabilità degli incidenti, sul possibile risparmio energetico, sul decadimento delle scorie, etc, ad esempio. Non è che non abbiate portato dati a sostegno delle vostre argomentazioni; guarda caso, però, i dati su cui pretendete di avere certezze quasi specialistiche sono diversi e portano a conclusioni tecniche diverse a seconda che parli uno di destra o uno di sinistra.

Il che mi pare, al di là del torto o della ragione che possono per quanto ne so stare da entrambe le parti, espressione del solito malcostume italiano di parteggiare prima, e documentarsi poi.

Magari mi sbaglio.

L'idea ad esempio che "non c'è nessun nesso significativo provato tra attività dell'uomo e riscaldamento globale, potrebbe essere al 100% un fenomeno naturale", come dice Caber, mi pare ben poco realistica, e incline ad accettare solo i dati "comodi", quando eccellenti climatologi sostengono il contrario (per quanto la comunità scientifica sia divisa).

Al contempo, tanto per fare esempi, l'idea che il terrorismo psicologico basato sul precedente di Chernobyl (con tanto di foto delle malformazioni dei bambini) sia un punto di partenza per una discussione razionale mi pare altrettanto faziosa. Insomma: Chernobyl, ok. Quanti morti hanno fatto gli incidenti nelle centrali nucleari dei paesi tecnologicamente avanzati? Avevo sentito che in Giappone sono morte 6 persone negli ultimi decenni. Qualcuno rettifichi il numero se sbaglio, comunque siamo lì.

Il peggio, e qui concludo, è forse proprio il fatto che abbiate tirato fuori presunte competenze tecniche sulla faccenda.
Socrate diceva: "so di non sapere".
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caber
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Sdrof ha scritto: Questa sinceramente mi sembra un po' ridicola... Ma da dove è uscita questa notizia?

ehm... penso che la notizia fosse una battuta raffo  ::)

comunque il riscaldamento globale non è al 100% naturale... la restante parte è colpa dell'uomo... la sparizione dei pirati è correlata all'aumento di temperatura...
infatti il minimo delle temperature del millennio si è raggiunto nel XVII secolo mentre prima e dopo le temperature registrate sono nettamente maggiori
siccome la statistica non è manipolabile dovremmo fomentare la pirateria per la salvezza del pianeta!!

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snorky
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Sdrof anch'io "so di non sapere" e proprio per questo mi baso su fatti semplici, ovvero che quello che esiste già e che è assolutamente non pericoloso, viene ignorato per privilegiare altro, per motivi del tutto estranei al benessere mio e della comunità. Non voglio rischiare nulla per la soddisfazione economica di pochi, se devo rischiare allora lo faccio per il bene comune, ma questo non è stato ancora garantito per quanto riguarda il ritorno al nucleare.
In più, non mi sento schierata politicamente o partiticamente, tutt'altro! Ricordo infatti che se la centrale di Caorso è stata chiusa non è stato per "il volere della sinistra" come ho sentito dire ultimamente, ma per volere di un referendum pubblico.
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Sdrof
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caber ha scritto: ehm... penso che la notizia fosse una battuta raffo  ::)
Ehm, ammetto di aver letto tutto un po' in fretta... :-[

Janfree, mi sa che mi attribuisci cose che non penso. Dire che il paragone con Chernobyl è inadatto non significa sostenere che, al contrario, da noi la cosa filerebbe liscia. Dico solo che sarebbe più sensato il paragone con le realtà di altri paesi.

Per il riscaldamento, intendevo dire esattamente che è sensato attribuire le responsabilità ai gas serra, forse mi sono spiegato male.

Snorky, capisco la tua prospettiva, ma dire che le energie rinnovabili siano adesso una alternativa e che non vengano inseguite solo per il bene di qualche potentato economico è parziale. Costano molto, producono poco, e anche volendolo allo stato attuale della tecnologia non sostituirebbero che percentuali bassissime del nostro fabbisogno energetico.

Il che non significa che perciò dobbiamo passare al nucleare; magari dobbiamo solo aspettare che le fonti rinnovabili diventino più produttive (e non è detto che ciò avvenga, la ricerca dà risultati spesso imprevedibili) e intanto tenerci il petrolio, sperando di farcela prima che il costo esploda. Oppure dobbiamo ridurre i consumi (anche se questa la vedo molto più dura).Quello che mi pare certo è che è difficile per noi valutare la realizzabilità dei vari progetti come quello di Rubbia, sulla cui realizzabilità è aperto il dibattito tra i tecnici e gli scienziati, figuriamoci quanto dovrebbe esserlo tra di noi.

Se avessimo fonti produttive ed "economiche" come il petrolio e il nucleare, solo meno inquinanti, e il problema fosse solo di contrastare le varie multinazionali petrolifere, la situazione sarebbe molto più rosea, ma non è così. E poi, se esistono le lobby del petrolio, dubito che esistano le lobby dell'uranio. La questione non può essere così semplice, secondo me.
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secondo me è proprio perchè le lobby del petrolio si stanno cagando sotto per l'evidente e imminente conclusione dei loro profitti, che il nucleare diventa "il naturale" sostituto del petrolio: con l'uranio probabilmente continerebbero a speculare e guadagnare tranquillamente ( comunque sempre per breve tempo) come con l'oro nero e quindi, magicamente me lo ritirano fuori dal cilindro, dicendomi per di più che è per il mio bene. NON CI CREDO.
Ripeto: mettendo insieme le piccole percentuali di energia prodotta dallo sfruttamento di agenti non inquinanti nè pericolose e la riduzione dei consumi (dai c@xxo, chissenefotte di illuminare tutta Las Vegas in quel modo!), secondo me ce la possiamo fare a coprire una buona parte del fabbisogno.
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Sdrof ha scritto: Al contempo, tanto per fare esempi, l'idea che il terrorismo psicologico basato sul precedente di Chernobyl (con tanto di foto delle malformazioni dei bambini) sia un punto di partenza per una discussione razionale mi pare altrettanto faziosa.
Io mi chiedo cosa ci sia di male nelle malformazioni. Se esiste anche una minima possibilità che la radioattività provochi delle gravi malformazioni, ben venga il nucleare!
Sdrof ha scritto: Socrate diceva: "so di non sapere".
Permettimi di risponderti con qualche passo del Crepuscolo degli Idoli (trad. F. Masini, Adelphi): "Per i suoi natali Socrate apparterrebbe al popolo minuto: Socrate era plebe. E' noto, e lo si può vedere anche oggi, quanto egli fosse brutto." e ancora "il dialettico è una specie di pagliaccio: ci si burla di lui, non lo si prende sul serio. Socrate fu quel pagliaccio che si fece prendere sul serio"

Socrate sapeva benissimo di sapere, ma era un paraculo.

Per il resto io l'ho detto, ma la mia verità è passata inosservata: si dovrebbe discutere di stili di vita, non di fabbisogno energetico. Ma le mie considerazioni sono troppo acute e profonde perché voi possiate coglierle, in effetti anche io Federico sono nato postumo - Ma non mi farò celebrare come hanno fatto con te.
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snorky ha scritto: secondo me è proprio perchè le lobby del petrolio si stanno cagando sotto per l'evidente e imminente conclusione dei loro profitti, che il nucleare diventa "il naturale" sostituto del petrolio: con l'uranio probabilmente continerebbero a speculare e guadagnare tranquillamente ( comunque sempre per breve tempo) come con l'oro nero e quindi, magicamente me lo ritirano fuori dal cilindro, dicendomi per di più che è per il mio bene. NON CI CREDO.
Ripeto: mettendo insieme le piccole percentuali di energia prodotta dallo sfruttamento di agenti non inquinanti nè pericolose e la riduzione dei consumi (dai c@xxo, chissenefotte di illuminare tutta Las Vegas in quel modo!), secondo me ce la possiamo fare a coprire una buona parte del fabbisogno.

può darsi che quello che dici sia in parte vero. (sebbene penso che alla fine se proprio si dovrà, a gestire le nuove fonti energetiche non saranno delle ONLUS ma semplicemente le attuali multinazionali "riconvertite")

ma quando dico "in parte" sostengo che la tua visione di questo problema sia, se non vogliamo dire -semplicistica-, almeno dottrinale. Parte della sinistra sbandiera senza se e senza ma questo tuo punto di vista ed io sono convinto, supportato dai fatti, che di se e di ma nella vita reale ce ne sono...

senza scendere troppo nei dettagli ti faccio un esempio. Poi forse ho frainteso. Ma ci sono alcune teorie sulle cause della prima guerra mondiale che sostengono che il conflitto sia stato generato solo dall' espandersi del capitalismo fino alla sua deflagrazione. Teorie che mettono sul piatto della storia, senza ombra di dubbio, che la guerra sia stata generata esclusivamente da occulte (ma non troppo) ragioni di carattere economico.

Ciò è in parte vero. Ma ad ogni problema complesso c'é sempre una risposta semplice. Che è sbagliata.
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ilpoldo
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Sdrof ha scritto: Se avessimo fonti produttive ed "economiche" come il petrolio e il nucleare, solo meno inquinanti, e il problema fosse solo di contrastare le varie multinazionali petrolifere, la situazione sarebbe molto più rosea, ma non è così. E poi, se esistono le lobby del petrolio, dubito che esistano le lobby dell'uranio. La questione non può essere così semplice, secondo me.
Magari non esiste un cartello dell'uranio, ma le industrie del nucleare, proprio per la natura della tecnologia, sfumano i confini con la politica ancora di piu' dell'industria del petrolio...
La tecnologia/know-how, il trattamento del carburante, lo stoccaggio dei rifiuti, le concessioni governative, i costi per minimizzare l'impatto ambientale... Mi sembra che il tutto si presti all'essere controllato da poche realta' attraverso tutti i passaggi, ho leggiucchiato poco in giro ma di certo non c'e' massiccia conocorrenza in questo campo, contando anche che sono trent'anni che e' tutt'altro che in espansione.

Poi parlando di costi: negli ultimi 3 anni la previsione del costo per gli ultimi 15 anni di vita di quasi tutte le centrali nucleari del regno unito e' salita del 30%. Si parla di 20% del fabbisogno energetico del regno unito, 20 impianti (non solo reattori) legati alla produzione di energia nucleare. Si parla di 93 miliardi di euro! E  i guadagni del settore non sono sicuri quanto i costi a causa dell'instabilita' del mercato energetico.
Se nei prossimi 15 anni il prezzo dell'energia scende ulteriormente per via delle fonti rinnovabili questi signori non saranno molto contenti.
Ultima modifica di ilpoldo il 31/05/2008, 17:41, modificato 1 volta in totale.
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Sdrof ha scritto:

Dire che il paragone con Chernobyl è inadatto non significa sostenere che, al contrario, da noi la cosa filerebbe liscia. Dico solo che sarebbe più sensato il paragone con le realtà di altri paesi.


1967 Trino Vercellese (Italia). Fessurazione di una guaina d'acciaio di una barra di combustibile con conseguente chiusura della centrale per 3 anni. Per buona parte di questo tempo la centrale ha scaricato nelle acque del Po trizio radioattivo.


1967 Francia. Fusione di elementi combustibili nel cuore del reattore di Siloe (Grenoble). Ciò provoca la liberazione di Iodio 131 e Cesio 137 nell'acqua di raffreddamento del reattore. Si liberano gas radioattivi nell'aria.


1968 Den Haag (Olanda). Per un «errore tecnico» si libera nella centrale Up 2 del materiale radioattivo. La radioattività nell'aria della città supera di 100 volte i limiti «accettabili».


1968 Gennaio, Chooz (Belgio). Grave incidente nel reattore ad acqua leggera. La riparazione è durata 2 anni e 2 mesi. Nel 1970 il reattore è guasto di nuovo.


1968 Agosto,  Brenìllis (Spagna). La centrale si blocca completamente. La riparazione è durata 3 anni.


1968 Francia. Il reattore di Monts Arreé si arresta per un incidente. Periodo di riparazione: 3 mesi.


1969 Garigliano (Italia). Sette arresti alla centrale per guasti.


Febbraio 1969 Latina (Italia). Arresto alla centrale di Latina per mancanza di alimentazione alla strumentazione (a marzo si avrà ancora un grosso guasto alla stessa centrale).


Gennaio 1969 Lucens (Svizzera). Dopo sole 7 ore di funzionamento si ha surriscaldamento con rottura di guaine ed infiltrazione di acqua contaminata nel sotterraneo. La grotta contenente la centrale è stata murata definitivamente.


1969 Germania. Per fessurazioni molteplici delle turbine il reattore Gundremmingen sul Danubio viene chiuso per 3 anni.


1969 Usa. Incendio nel reattore di Rocky-Flats. Durante l'incendio si perde plutonio.


1969 Francia. Parecchi chilogrammi di uranio vanno persi durante un incidente a Saint Laurent des Eaux. Le riparazioni durano parecchi mesi.


1970 Belgio. Altro incidente nel cuore del reattore di Chooz.


1970 Chicago (Usa). L'impianto Edison perde 200.000 litri di acqua contaminata.


1970 Usa. Il reattore da 600 Mw Dresden 2 sfugge completamente al controllo per 2 ore per un guasto ad una apparecchiatura di controllo.


1971 Den Haag (Olanda). Rottura di un tubo per il convoglia-mento di acqua radioattiva.


1971 Kansas. Si scopre che la miniera di sale scelta per lo stoccaggio delle scorie radioattive, al riparo dell'acqua, è piena di buchi e l'Aec (Ente americano per l'energia nucleare) è costretto a improvvisare dei piani di stoccaggio in superficie.

1990 Germania. Infiltrazione di tritio nella stazione nucleare di Kruemmel.


1991 Finlandia. Spegnimento manuale dovuto ad un incendio nella stazione di Olkiluoto.

1991 Germania. Incidente durante il rifornimento di carburante nella stazione di Wuergassen.


1992 Germania. Avaria nel sistema di raffreddamento nella centarale di Brunsbuttel.

1995 Germania. L'Alta Corte tedesca decide che la licenza di attività concessa alla stazione di Mülheim-Kärlich è illegale, a causa della mancata considerazione, in fase di concessione, del rischio di terremoto nella zona.

1997 Germania. Un treno trasportante liquido nucleare deraglia di fronte alla stazione di Kruemmel.
1999, 8 Gennaio, Francia. Centrale di Cruas Meysse, 65 persone evacuate dopo che si sono accese le luci d’allarme radioattivo.

1999, 11 Marzo, Francia.  Centrale del Tricastin, un contaminato.

1999 Tokaimura, Giappone, 1999. Un incidente in una fabbrica di combustibile nucleare attivò la reazione a catena incontrollata. Tre persone morirono all'istante mentre altre 450 furono esposte alle radiazioni (119 in modo grave).

1999, 8 Ottobre, Giappone. Deposito di scorie a Rokkasho, fuoriuscita radiazioni.

1999, 20 Ottobre, Francia.  Superphenix, un incidente arresta lo scarico di materiale radioattivo.

1999, 27 ottobre, USA.  "I bambini statunitensi residenti vicino le centrali nucleari di New York, New Jersey e Florida hanno nei denti un "radioisotopo" (lo stronzio 90) che li espone ad un rischio tumore molto alto".Lo sconcertante risultato è stato ottenuto dai ricercatori statunitensi che hanno analizzato 515 bambini residenti negli Stati di New York, New Jersey e Florida. I livelli di radioattività rilevata nei campioni, raccolti dal 1979 al 1992, erano molto vicini a quelli osservati a metà degli anni '50 quando Stati Uniti e Unione Sovietica, in piena guerra fredda, si dilettavano negli esperimenti con le armi invisibili. Secondo i responsabili del progetto i livelli di radioattività dovevano invece essere scesi intorno allo zero.

1999, 18 Novembre, Scozia. Centrale di Torness, un tornado precipita a meno di 800 metri dall’impianto

2000, 15 Febbraio, USA. Reattore Indian Point 2, fuga vapore radioattivo.

2001 Germania. Esplosione di una parte dell'impianto di Brunsbuettel.

2004, 9 agosto, Giappone. Nel reattore numero 3 nell’impianto di Mihama, 350 chilometri a ovest di Tokyo, una fuoriuscita di vapore ad alta pressione, con una temperatura superiore ai 200 gradi, è costata la vita a quattro operai. Altri sette operai sono in condizioni molto gravi.

2004, 9 agosto, Giappone. Incidente nella centrale nucleare della Tokyo Electric Power Company (Tepco), la più grande impresa produttrice di energia in Giappone. La società ha comunicato che il generatore dell’impianto di Fukushima-Daini è stato fermato per una perdita di acqua.
Ultima modifica di Vanta il 31/05/2008, 18:17, modificato 1 volta in totale.
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Vanta ha scritto: "I bambini statunitensi residenti vicino le centrali nucleari di New York, New Jersey e Florida hanno nei denti un "radioisotopo" (lo stronzio 90) che li espone ad un rischio tumore molto alto"
O forse perché semplicemente mangiano m.rd@.
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Vanta, così è già molto più sensato discutere.

Mi pare di leggere che di incidenti ce ne sono stati, e anche degni di considerazione, ma che nell'insieme non si siano mai raggiunte proporzioni da disastro (almeno a quanto leggo rapidamente dalla tua lista, e anche riflettendo sul fatto che nessuno dei casi da te citati è stato portato alla ribalta dell'opinione pubblica mondiale come catastrofe).

Di certo, viste queste cose, non sarei per niente felice se aprissero una centrale nei paraggi di casa mia. Però, vista l'entità dei danni, e visto che hai incluso anche incidenti come "fuoriuscite di vapore ad altra pressione", mi chiedo se non troveremmo quasi altrettanti imprevisti se andassimo a indagare sistematicamente cosa è successo a livello mondiale dagli anni '60 ad oggi in tutte le fabbriche Fiat, in tutte le fabbriche di solventi, nelle centrali idroelettriche...

Poldo, credo anch'io che di interessi sotto ce ne siano. Il punto è: questi interessi bastano da soli a spiegare perchè in certi ambienti si stia scegliendo il nucleare piuttosto delle rinnovabili? Io penso proprio di no.

La questione delle multinazionali viene secondo me esagerata: le multinazionali del petrolio sicuramente remano ogni volta che possono contro le rinnovabili, e di sicuro non ci investono una lira, ma di più non possono. A meno che non crediate che la Esso mandi spie e picchiatori a sabotare i laboratori in cui si studia l'eolico...

Se davvero le rinnovabili sono così produttive ed economiche, mi chiedo come mai non si trovino privati disposti ad investire in ricerca e sviluppo pur di brevettare il loro eolico, o il loro solare etc. La domanda c'è, ma manca l'offerta a quanto pare. Di sicuro un po' c'entreranno anche i "poteri occulti" e le connivenze della politica, ma la spiegazione più realistica è che manchino le tecnologie...
Ultima modifica di Sdrof il 31/05/2008, 19:03, modificato 1 volta in totale.
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ot

non ho letto tutti i post dopo il mio, ma il fatto che una finta notizia come la "scheggia tagliente" di alessandra daniele possa essere presa per vera è indicativa di come siamo giusti.
la stessa alessandra daniele aveva preparato una lista di ministri del nuovo governo berlusconi, prima delle elezioni, ma ha dovuto ammettere che la sua lista era meno grottesca di quella che attualmente governa.
ancora: ieri sera sorrentino da santoro diceva che era basito da come il suo film (il divo), che lui aveva caricato in maniera ultra grottesca, venisse preso come una specie di documentario, essendo plausibile per chiunque, ex amici ed ex nemici, che il divo ricalcasse fedelmente atti e parole di giulio andreotti...
ma come stiamo?

fine ot
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janfree ha scritto:
può darsi che quello che dici sia in parte vero. (sebbene penso che alla fine se proprio si dovrà, a gestire le nuove fonti energetiche non saranno delle ONLUS ma semplicemente le attuali multinazionali "riconvertite")

ma quando dico "in parte" sostengo che la tua visione di questo problema sia, se non vogliamo dire -semplicistica-, almeno dottrinale. Parte della sinistra sbandiera senza se e senza ma questo tuo punto di vista ed io sono convinto, supportato dai fatti, che di se e di ma nella vita reale ce ne sono...

senza scendere troppo nei dettagli ti faccio un esempio. Poi forse ho frainteso. Ma ci sono alcune teorie sulle cause della prima guerra mondiale che sostengono che il conflitto sia stato generato solo dall' espandersi del capitalismo fino alla sua deflagrazione. Teorie che mettono sul piatto della storia, senza ombra di dubbio, che la guerra sia stata generata esclusivamente da occulte (ma non troppo) ragioni di carattere economico.

Ciò è in parte vero. Ma ad ogni problema complesso c'é sempre una risposta semplice. Che è sbagliata.
Janfree, sono d'accordo con te che a gestire le fonti energetiche probabilmente saranno le multinazionali "riconvertite", ma proprio perchè io sono meno "senza se e senza ma" di quanto possa sembrare, dico che allora se non posso avere potere decisionale sul "chi" (potrei accettare quindi la gestione delle mutinazionali),almeno lo voglio esprimere sul "come"(sole, vento sì, nucleare no).
La mia poca elasticità verso il nucleare non deriva dalla mia appartenenza politica (visto che sono anche contro l'alternativa che "l'opposizione" ha dato al nucleare ovvero il carbone e VISTO CHE HO UN CERVELLO E SE ANCHE FUNZIONA POCO MI SFORZO DI USARLO AUTONOMAMENTE IL PIU' POSSIBILE). Sono rigida su questo argomento perchè mi ferisce vedere che ancora una volta si vuole indorare la pillola sulle conseguenze di una scelta che potrebbe danneggiare la comunità. Non vedo mai gli stessi sforzi fatti per lo sviluppo delle alternative meno dannose possibili. Insomma: mi dicono che lo fanno per il mio bene e invece e per il loro portafoglio....ecchhheeeppppallleee.......
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Reuters, un'ora fa.

Slovenia, chiuso impianto nucleare per fuoriuscita liquido
LUBIANA (Reuters) - L'unico impianto nucleare sloveno è stato chiuso oggi a causa di una fuoriuscita di liquido, che non ha però avuto impatti sull'ambiente.

Lo hanno riferito alcuni funzionari sloveni.

"L'impianto è stato chiuso e la fuoriuscita è già stata localizzata. Ora l'impianto dovrà essere raffreddato per un giorno circa prima che la falla possa essere riparata", ha spiegato a Reuters Andrej Stritar, capo dell'amministrazione slovena per la sicurezza sul nucleare.

"Mi aspetto che resterà chiuso per pochi giorni. Comunque, non ci sono ripercussioni sull'ambiente, la cosa è sotto controllo", ha aggiunto.

La centrale nucleare di Krsko si trova nella Slovenia sud-occidentale, vicino al confine con la Croazia, che ne è comproprietaria.

La Commissione europea ha detto che il suo sistema di emergenza Ecurie ha ricevuto un messaggio di allerta dalla Slovenia alle 17:38 ora italiana.

"Una perdita di liquido è avvenuta nel sistema di raffreddamento primario dell'impianto nucleare di Krsko", si legge in una nota.

Contemporaneamente alla diffusione del comunicato, l'impianto stava "procedendo con le operazioni di chiusura sicura".

"Fino a questo momento, non è stato identificato alcun impatto sull'ambiente", aggiunge la nota.

La Commissione ha diffuso l'informazione a tutti gli stati membri, usando Ecurie, un sistema di warning di cui si avvale nel caso di un'emergenza nucleare.
Ultima modifica di unanota il 04/06/2008, 22:28, modificato 1 volta in totale.
...delle chitarre che non fanno più cheke-cheke ma fuzz-fuzz.

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voglio lasciare un piccolo spunto: un'intervista a Jeremy Rifkin (importante economista).
questo il riassunto preso dal blog di Beppe Grillo: "Il mondo che conosciamo sta cambiando in fretta. Il petrolio sta finendo. L’energia avrà due caratteristiche: sarà rinnovabile, come il sole e il vento, e distribuita. Ognuno di noi potrà creare la propria energia e metterla a disposizione degli altri in rete".
consiglio vivamente di ascoltare tutta l'intervista, è la posizione più completa e concreta che ho sentito sul futuro dell'energia, fatta da una persona che ne sa veramente a pacchi.
buona visione.

"I fatti?" proferì nuovamente. "Signor Franklin, prenda ancora un sorso di groge si riprenderà dalla debolezza di credere ai fatti! Gioco sleale, signore!"
(Wilkie Collins, La pietra di luna)

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jami ha scritto: spegni il computer e riaccendilo
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consiglio vivamente anche di ridimensionare tutto quello che dice rifkin, visto e considerato che è sufficiente mettergli in mano dei dollaroni e lui dice tutto quello che vuoi.
i'm forever blowing bubbles.
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viciousburger ha scritto:consiglio vivamente anche di ridimensionare tutto quello che dice rifkin, visto e considerato che è sufficiente mettergli in mano dei dollaroni e lui dice tutto quello che vuoi.
perché dici così?

io l'ho sentito a marzo, all'Innovation Forum 2008, e la sua posizione era esattamente la stessa, aveva fatto un discorso più lungo, più complesso, contestualizzato sui temi del forum, ma il filo del discorso non cambiava di una virgola.

ha pure scritto libri su questo tema di cui ho letto pochi stralci, e l'idea è la stessa.

se pure lo avessero pagato per fare tutte queste cose, quale sarebbe il problema?
meglio ancora, se lui è consulente di varie ditte legate all'energia ed è pure pagato per spingere il rinnovabile, e lasciar perdere il nucleare non potrei che pensar bene, il modo si sta accorgendo che quella è la strada.

io direi di sentire cosa dice, e poi commentarlo, prima di fasciarsi la testa con il perché lo dica ???
Ultima modifica di Anonymous il 25/06/2008, 18:22, modificato 1 volta in totale.
"I fatti?" proferì nuovamente. "Signor Franklin, prenda ancora un sorso di groge si riprenderà dalla debolezza di credere ai fatti! Gioco sleale, signore!"
(Wilkie Collins, La pietra di luna)

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il belloso ha scritto: 26/04/2013, 10:59
jami ha scritto: spegni il computer e riaccendilo
amo jami
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viciousburger
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beh, dico quelle cose perchè con lui ci ho lavorato e ho conosciuto la sua etica professionale.
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