Ash: Carissimo, ho finalmente visto
Bastardi senza gloria. Capolavoro.
McA: Ah, minchia! Tu sei entusiasta di Taranticchio? Bene. Buon per te.
Ash: Credo sia uno dei suoi migliori.
McA: Credo sia il suo meno buono.
Ash: Pensa te.
McA: Partiamo alla grandissima!
Ash: Perché non sei entusiasta oltremodo e anzichenò?
McA: E che ne so. Punto primo: a te sembra ESTREMO? Estremamente trucido? Non so, mi ero fatto l'idea che fosse pomodoro a fiumi. Ma io voglio di più, c@xxo!
Ash: No, non è estremo. Finalmente un film non estremo.
McA: Punto secondo: se non lo fai estremo, allora lo fai TUTTO come il primo capitolo, che è MAGISTRALE. Ma non è TUTTO come il primo capitolo.
Ash: Be', che vuol dire? È tutto come il primo capitolo, ma nelle scene ci sono personaggi diversi, e quindi la scena in sé si declina di conseguenza.
McA: Mah, 'nzomma. Ma poi tu non sei contro i parolai? Cioè, la battuta finale è: «Credo che questo sia il mio capolavoro».
Ash: Sì. Genio. Capolavoro. Ora ti dico perché mi è piaciuto molto.
1. A differenza di
Kill Bill Volume 1,
Kill Bill Volume 2 e
A prova di morte, il
plot e i personaggi non sottostanno ad un dio dall'ego enorme,
deus ex machina stilistico, dal nome Quentin Tarantino. Lui li ha creati, e loro si muovono liberamente all'interno di un contesto di non-fantasia.
2. Il confrontarsi con una realtà storica (deformata, ovviamente) finalmente gli permette di giocare ancora di più con le aspettative dello spettatore, che finalmente può metterci del suo attivamente, interpretando gli eventi. In tutti i film precedenti lo spettatore poteva solo passivamente accettare l'universo tarantiniano, non conoscendone gli sviluppi ultimi se non finendo il film.
3. Non c'è un unico vero solo eroe-protagonista, bensì un enorme diorama in cui i personaggi si muovono, si intrecciano, si uccidono, o addirittura non si incontrano nemmeno.
Risultato: il film è divertente, è un macello ed è sicuramente
Tarantino style, ma è il passaggio ulteriore che QT avrebbe dovuto fare dieci anni fa, dopo
Pulp Fiction e
Jackie Brown. Questo spazza via le pesanti cazzate di
Kill Bill e i giochi infantili di
A prova di morte.
McA: Minchia, ottima spiegazione. Ci sono almeno un paio di punti su cui sono d'accordo su ciò che dici, con la differenza che NON li ho amati.
Ash: Be', allora direi che è una questione di gusto.
McA: 3. Aldo Raine NON rimarrà mai nella galleria dell'immaginario tarantiniano. La presenza di Brad Pitt è surreale!
Ash: Aldo Raine è un personaggio perfetto, invece. Non straborda, è lì, sa solo che deve ammazzare, è Ash secondo Tarantino.
McA: Lo paragonerei al topino Despereaux in
Le avventure del topino Despereaux. NON è il protagonista, ma solo uno dei personaggi di una sceneggiatura - diciamo - "corale".
Ash: Sì. Ci sta. Sono mille i personaggi di questo film, tutti utili alla trama, ma nessuno fondamentale.
McA: Ma a che c@xxo mi serve Brad Fuck, se è oscurato dal vero protagonista, che è Christoph Waltz?
Ash: Ma chettifrega?
McA: Eh no, mi frega, ostrega!
Ash: Questa è dietrologia.
McA: Dio solo sa se mi piacciono i film corali, e il fottuto
Pulp Fiction lo è. Ma per la putt@n@, qui c'è qualcosa di surreale.
Ash: Sì. W il surreale.
McA: Ma non è un complimento.
Ash: E, ciao.
McA: No, no, "surreale" nel meglio Burton è un complimento.
Ash: Ahahah! fi§@, proprio non siamo d'accordo su nulla.
McA: Qui non mi pare. E poi. Sceneggiatura. Non mi pare al suo top, c@xxo! Non credo citeremo questo film a memoria! «Combattere in uno scantinato presenta vari problemi, di cui il primo è che si combatte in uno scantinato». Ok, ah ah, però dio bono, io da Tarantino esigo il GENIO, mica battute che Brad ha già pronunciato in
Fight Club.
Ash: Be', allora direi che lo apprezzerai, forse, quando smetterai di esigere dal regista, e analizzerai semplicemente il dato di fatto-film.
McA: Allora, partiamo dal fatto che per me
Bastardi senza gloria è BELLO, ed è per questo che sono un po' deluso. Per me è tre stelle e mezza, e per forza che sono deluso da un regista da cui ne voglio sempre cinque.
Ash: Be', cinque non ne aveva da quindici anni.
McA: Questo lo dici tu, per me non ne aveva cinque da cinque anni.
Ash: Sì, be', ovvio che lo dico io.
McA: Ovviamente, tanto per avere un punto comune: il linguaggio cinematografico FA PAURA. Tarantoso è un mago.
Ash: Sì, ma ho capito cosa dici. Non è in discussione il linguaggio o la tecnica, anzi.
McA: Tra l'altro l'ho visto due volte, per cui alla seconda mi sono potuto dedicare di più alla mdp, e fa PAURA.
Ash: Be', il piano sequenza al cinema è spettacolare.
McA: Esatto. Ma anche semplicemente come fa i campi e controcampi, guarda. Ha qualcosa che gli altri non hanno, boh, non so dire bene, ma sento che è spaziale (quindi le mie perplessità sono solo di carattere narrativo).
Ash: Perché, e te lo dico io, ed è il motivo per cui mi piace di più questo film, il Tarantino regista sta calmino. Fa le sue cose e le fa bene.
McA: Ahahah! Ho capito.
Ash: Ma non te le sbatte in ghigna, urlando col c@xxo in mano.
McA: AAAAAAAAAAAAAA! Ahahah!
Ash: Il piano sequenza di
Kill Bill della Sposa che entra nel locale è inutile. Serve solo a dire: «Eccomi, sono il tuo dio e mi chiamo Quentin».
McA: Be', qui sei severo. Sono semplicemente entrambi spettacolari. Ma non è che questo contribuisca alla storia, invece.
Ash: Ma uno è sborone e l'altro no, non è pesante, ci sono cinque personaggi, non uno!
McA: Sì, quello è un ottovolante. Questo è più tranqui.
Ash: Più che altro serve alla funzione di illustrarti una scena con vari personaggi contemporaneamente. In
Kill Bill c'è solo la Sposa che cammina.
McA: BELLA.
Ash: E ti fa vedere il contesto.
McA: STUPENDA.
Ash: Sì, ho capito, che palle.
McA: La Sposa resta, Aldo Raine se ne va.
Ash: Aldo Raine spacca.
McA: Ahahah! Ma anche a me spacca.
Ash: Voglio dire: Aldo Raine è Ash.
McA: Ma poteva anche essere Tim Roth. Ahahah! ALDO RAINE = ASH!
Ash: L'espressione idiota che ha quando interpreta l'attore siciliano è spettacolare. Non ha minimamente idea di cosa stia succedendo intorno a lui.
McA: Secondo me c'è un punto in cui gli viene da ridere PER SBAGLIO, e Tarantino l'ha tenuto nel film apposta.
Ash: Non l'ho colto.
McA: Quando decidono che devono far finta di essere siciliani, ancora dal veterinario con la tipa con la gamba maciullata, e lui dice a Omar Doom: «Infatti muto devi stare». Lì secondo me fa un sorrisetto non da personaggio, ma da attore che sta sbagliando. Quel punto è bellissimo. Hitler è fatto col çul0, tanto per dire, invece. Macchiettistico. Inutile. Insulso, direi.
Ash: Bah. Io l'ho adorato.
McA: Ahahah!
Ash: Lui e Goebbels passano come una coppia di vecchie checche.
McA: Impossibile! Sì, ma chi se ne incula!
Ash: Be', ma infatti, zero infoiamento per convincere. Però, fi§@, a 'sto giro il Tarantino ha cacciato il capolavoro, secondo me.
McA: Ahahah! Be', sono contento. Vorrei pensarla come te.
Ash: Lo andrò a rivedere in lingua originale.
McA: Scrivi una recensione e dagli cinque stelle, così proseguiamo con la linea.
Ash: No. Se non posso badilare non mi piace scrivere recensioni.
McA: Adoro Tarantino e voglio essere IO in errore!
Ash: Ahahah! Fammelo rivedere e digerire, poi la scrivo.
McA: «Se non posso badilare non mi piace scrivere recensioni»... Sì, questo è molto da te. Invece io non posso recensire roba che mi fa cagare.
Ash: Ahahah! Ma vai a cagare!
McA: Mi hanno scritto loro: myspace.com/gruppoterribile. Vorrebbero che io recensissi il loro
Disco Terribile. Non gli risponderò mai.
Ash: Ahahah! No, no. Io la scrivo. Ma devo aspettare. Be', dai, Shakespeare, secondo Tarantino, spacca.
McA: Ti è parso che ci fosse Tarantino, per un secondo, nella parte di uno dei soldati che muoiono in
Orgoglio della Nazione? A me sì, ma in rete non trovo nulla su questo eventuale cameo. Anche perché, cercando in Google, vengono ovviamente fuori mille pagine sul cameo di Enzo Girolami, che è dietro Brad Pitt quando Aldo Raine si spaccia per «Enzo Gorlomi, Garlomi, Gorlami».
Ash: No, questo non lo sapevo.
McA: Di Girolami?
Ash: No.
McA: Enzo Girolami, nome d'arte: Enzo G. Castellari.
Ash: Sì, sì, fin lì c'ero.
McA: Come se tu ti facessi chiamare Davide V. Anderson.
Ash: Non sapevo facese un cameo.
McA: Sì, sì! Come saprai,
Inglorious Bastards è il titolo internazionale del suo
Quel maledetto treno blindato. Tarantino non ha fatto un
remake, ma ha comunque attinto un bel po', ficcando errori ortografici in ENTRAMBE le parole:
IngloUrious BastErds (si pensa che l'unica lettera a cambiare sia la A --> E, ma non è così). E appunto, Enzo Girolami, cioè un vecchio ciccione pelato coi capelli bianchi, è lì dietro per almeno tre minuti, durante tutta la scena della gamba ingessata, alpinismo, siciliani, Posillipo Basso e alè.