leggo che Reese Witherspoon ha vinto l'oscar come miglior attrice per il film Quando l'amore brucia l'anima
ma che film è Quando l'amore brucia l'anima? - mi chiedevo - cercando di ricordare una commedia romantica meritevole di Oscar
controllo e scopro che è Walk The Line, ovvero il film sulla vita di Johnny Cash
Walk The Line? Johnny Cash? Quando l'amore brucia l'anima?
ma fi§@!
Doppiaggio e adattamento, flagelli di dio
Moderatore: maio
“Condividere saperi, senza fondare poteri”
Primo Moroni
Primo Moroni
nel weekend, grazie all'ottimo sito Rai Cinema, ho visto il bellissimo Un amore all'improvviso con Eric Bana e Rachel McAdams
maffigurati se un film che si intitola Un amore all'improvviso è bellissimo, andiamo...
e infatti
il titolo originale è The Time Traveler's Wife ed è l'adattamento cinematografico del romanzo La moglie dell'uomo che viaggiava nel tempo di Audrey Niffenegger
ma fi§@! ma chiamalo La moglie dell'uomo che viaggiava nel tempo, no?
ho rischiato di perdermi un bel film solo per colpa dell'adattamento di m.rd@ del titolo
maffigurati se un film che si intitola Un amore all'improvviso è bellissimo, andiamo...
e infatti
il titolo originale è The Time Traveler's Wife ed è l'adattamento cinematografico del romanzo La moglie dell'uomo che viaggiava nel tempo di Audrey Niffenegger
ma fi§@! ma chiamalo La moglie dell'uomo che viaggiava nel tempo, no?
ho rischiato di perdermi un bel film solo per colpa dell'adattamento di m.rd@ del titolo
“Condividere saperi, senza fondare poteri”
Primo Moroni
Primo Moroni
“Condividere saperi, senza fondare poteri”
Primo Moroni
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Lercio-spettacolo, come sempre. La parte incredibile, neanche a dirlo, è quella vera.
Tutti i titoli originali e i relativi adattamenti italiani sono reali e facilmente verificabili.
Tutti i titoli originali e i relativi adattamenti italiani sono reali e facilmente verificabili.
Ciao da McA e da Francesco Caravagli, responsabile relazioni esterne Radio Fujiko.
Ecco, adesso mi hanno spoilerato Psycho.
Devo riportare in questo topic l'ennesimo caso di titolo italiano tremendo, tanto che ormai potremmo rinominare il topic Doppiaggio e adattamento, flagelli di dio.
Stasera ho colmato una lacuna guardando un celebre film americano, Una calibro 20 per lo specialista, esordio alla regia di Michael Cimino (1974), con Clint Eastwood.
Visti titolo e locandina italiani, mi sono approcciato al film con ovvie aspettative di poliziesco à la Callaghan, con Clint nel ruolo di rude e solitario sbirro.
Peccato che il film, che in origine si chiama Thunderbolt And Lightfoot, come i soprannomi dei personaggi, sia esattamente il contrario di ciò che l'adattamento italiano suggerisce: innanzitutto è un crime movie, un gangster movie, chiamiamolo come vogliamo, ma comunque è un film in cui i protagonisti sono i ladri, mica le guardie; e poi è anche un buddy movie, un film sulla virile amicizia tra i due protagonisti, cioè Eastwood e un Jeff Bridges venticinquenne.
Tutto ciò, filtrato alla velocità del pensiero, mi porta ancora una volta a odiare con tutto me stesso gli adattatori italiani che ai tempi pensarono bene di trascinare al cinema qualche spettatore in più snaturando il senso del titolo originale.
Una calibro 20 per lo specialista. Ma crepate all'inferno.
P.S. di speranza cinefila: il film è bellissimo, comunque.
Stasera ho colmato una lacuna guardando un celebre film americano, Una calibro 20 per lo specialista, esordio alla regia di Michael Cimino (1974), con Clint Eastwood.
Visti titolo e locandina italiani, mi sono approcciato al film con ovvie aspettative di poliziesco à la Callaghan, con Clint nel ruolo di rude e solitario sbirro.
Peccato che il film, che in origine si chiama Thunderbolt And Lightfoot, come i soprannomi dei personaggi, sia esattamente il contrario di ciò che l'adattamento italiano suggerisce: innanzitutto è un crime movie, un gangster movie, chiamiamolo come vogliamo, ma comunque è un film in cui i protagonisti sono i ladri, mica le guardie; e poi è anche un buddy movie, un film sulla virile amicizia tra i due protagonisti, cioè Eastwood e un Jeff Bridges venticinquenne.
Tutto ciò, filtrato alla velocità del pensiero, mi porta ancora una volta a odiare con tutto me stesso gli adattatori italiani che ai tempi pensarono bene di trascinare al cinema qualche spettatore in più snaturando il senso del titolo originale.
Una calibro 20 per lo specialista. Ma crepate all'inferno.
P.S. di speranza cinefila: il film è bellissimo, comunque.
Ciao da McA e da Francesco Caravagli, responsabile relazioni esterne Radio Fujiko.
Stanotte per fortuna non mi sono fermato davanti al titolo italiano di Colpo di fulmine - Il mago della truffa, film del 2010 diretto da John Requa e Glenn Ficarra, con Jim Carrey ed Ewan McGregor.
Ho visto il film, per me molto bello e strano e dai toni particolari, per poi scoprire che in realtà s'intitola I Love You Phillip Morris.
In un colpo solo, il titolo italiano cancella la tematica gay e rimuove la quasi omonimia (del tutto irrilevante) con il noto impero delle sigarette.
Ancora un grande Jim Carrey e un grande film vittime dei matusa e del governo.
Per una volta, perlomeno, la casa distributrice, nella persona della (allora?) sua marketing manager, risponde alle domande.
Il caso Colpo di fulmine - Il mago della truffa: Cineblog intervista la Lucky Red
Ho visto il film, per me molto bello e strano e dai toni particolari, per poi scoprire che in realtà s'intitola I Love You Phillip Morris.
In un colpo solo, il titolo italiano cancella la tematica gay e rimuove la quasi omonimia (del tutto irrilevante) con il noto impero delle sigarette.
Ancora un grande Jim Carrey e un grande film vittime dei matusa e del governo.
Per una volta, perlomeno, la casa distributrice, nella persona della (allora?) sua marketing manager, risponde alle domande.
Il caso Colpo di fulmine - Il mago della truffa: Cineblog intervista la Lucky Red
Ciao da McA e da Francesco Caravagli, responsabile relazioni esterne Radio Fujiko.
Dopo 13 anni, aggiungo il film doppiato piu' di m.rd@ in italiano, ever: HER.
Il lavoro sulla voce di Samantha e' stato complicatissimo. Filmato con Samantha Morton, rimpiazzata solo in post da Scarlett Johansson.
In italiano hanno usato Micaela Ramazzotti che e' semplicemente imbarazzante.
Ma qualcosa e' cambiato e so che e' stato distribuito in italia anche in lingua originale.
La voce di Scarlett e' incredibile.
In ogni caso, a distanza di tanti anni, con internet e netflix e sky e in generale lo streaming, avete cambiato approccio o continuate con i film doppiati?
Il lavoro sulla voce di Samantha e' stato complicatissimo. Filmato con Samantha Morton, rimpiazzata solo in post da Scarlett Johansson.
In italiano hanno usato Micaela Ramazzotti che e' semplicemente imbarazzante.
Ma qualcosa e' cambiato e so che e' stato distribuito in italia anche in lingua originale.
La voce di Scarlett e' incredibile.
In ogni caso, a distanza di tanti anni, con internet e netflix e sky e in generale lo streaming, avete cambiato approccio o continuate con i film doppiati?
Io vedo senz'altro più cose in lingua originale rispetto ad anni fa, ma sempre molto meno di tanti altri partecipanti alla discussione: per motivi diversi, Baol, Ranca e Sgt.Pepper guardano ormai quasi tutto in lingua originale, almeno se restringiamo il discorso all'inglese.
Ma questo è un topic di pessimismo e fastidio, per cui citerò una pratica orribile che è stata portata proprio dalle piattaforme come Netflix: i fottuti ridoppiaggi.
Esempio: di recente, per vedere Jackie Brown per l'ennesima volta, ho dovuto chiedere il dvd in prestito a un amico, perché il film di Tarantino è disponibile su Netflix solo in una versione ridoppiata. E non mi interessa neanche sapere se è stato fatto un buon lavoro: il doppiaggio di quel film è e deve rimanere quello dell'edizione italiana di vent'anni fa. Ridoppiare è un crimine.
Ciao da McA e da Francesco Caravagli, responsabile relazioni esterne Radio Fujiko.
io ormai vedo quasi tutto in lingua originale
e non solo inglese, ma amche spagnolo e tedesco
e non solo streaming e varie ma anche tv (i Jefferson in lingua originale sono fantastici)
in pratica il doppiaggio italiano per quanto mi riguarda sopravvive solo al cimena
e non solo inglese, ma amche spagnolo e tedesco
e non solo streaming e varie ma anche tv (i Jefferson in lingua originale sono fantastici)
in pratica il doppiaggio italiano per quanto mi riguarda sopravvive solo al cimena
“Condividere saperi, senza fondare poteri”
Primo Moroni
Primo Moroni
Interessante spunto su Il Post, come il mediocre doppiaggio dei film abbia influenzato anche la letteratura.
Il “doppiese”, la lingua irreale delle traduzioni
È diventata un linguaggio parallelo perché ci sono pochi soldi per tradurre bene i film, ed è poi traboccata con effetti imbarazzanti nella scrittura e nei libri
Il “doppiese”, la lingua irreale delle traduzioni
È diventata un linguaggio parallelo perché ci sono pochi soldi per tradurre bene i film, ed è poi traboccata con effetti imbarazzanti nella scrittura e nei libri
Titolo originale russo: Два хвоста. Tradotto: Due code.
Titolo internazionale: Two Tails. Tradotto: Due code.
Titolo estone: Kaks saba. Tradotto: Due code.
Titolo lettone: Divas astes. Tradotto: Due code.
Titolo israeliano: נגנב על הזנב. Tradotto: Due code rubate (o qualcosa di simile).
Titolo turco: Iki kafadar. Tradotto: Due cari amici (non fedelissimo, ma decoroso).
Titolo spagnolo: Animales en apuros. Tradotto: Animali nei guai (infedele, ma non ridicolo).
Titolo italiano: BAFFO & BISCOTTO - MISSIONE SPAZIALE.
Mi trasferisco.
Titolo internazionale: Two Tails. Tradotto: Due code.
Titolo estone: Kaks saba. Tradotto: Due code.
Titolo lettone: Divas astes. Tradotto: Due code.
Titolo israeliano: נגנב על הזנב. Tradotto: Due code rubate (o qualcosa di simile).
Titolo turco: Iki kafadar. Tradotto: Due cari amici (non fedelissimo, ma decoroso).
Titolo spagnolo: Animales en apuros. Tradotto: Animali nei guai (infedele, ma non ridicolo).
Titolo italiano: BAFFO & BISCOTTO - MISSIONE SPAZIALE.
Mi trasferisco.
Ciao da McA e da Francesco Caravagli, responsabile relazioni esterne Radio Fujiko.
Fracture, film del 2007 con Anthony Hopkins e Ryan Gosling, in Italia si chiama
Il caso Thomas Crawford
e va beh, parla del processo a Mr. Crawford, interpretato da Anthony Hopkins.
Peccato che nel film originale ad essere sotto processo è Theodore Crawford detto Ted, e non Thomas Crawford detto Tom.
Perché cambiare Ted in Tom?
Perché?
Il caso Thomas Crawford
e va beh, parla del processo a Mr. Crawford, interpretato da Anthony Hopkins.
Peccato che nel film originale ad essere sotto processo è Theodore Crawford detto Ted, e non Thomas Crawford detto Tom.
Perché cambiare Ted in Tom?
Perché?
“Condividere saperi, senza fondare poteri”
Primo Moroni
Primo Moroni
So che non sarà bello come sulla carta promette di essere, ma The Comeback Trail avrebbe le carte in regola per essere un grande film.
I protagonisti sono Robert De Niro, Morgan Freeman e Tommy Lee Jones (tutti vincitori di statuetta) e la vicenda è ambientata a Hollywood nel 1974.
Diretto da George Gallo, è un remake dell'omonima pellicola dell'82 di Harry Hurwitz, che credo non ebbe distribuzione italiana.
Il dramma è che il titolo italiano del film sarà C'era una truffa a Hollywood, a fare il verso al recente capolavoro tarantiniano.
Che vergogna!
I protagonisti sono Robert De Niro, Morgan Freeman e Tommy Lee Jones (tutti vincitori di statuetta) e la vicenda è ambientata a Hollywood nel 1974.
Diretto da George Gallo, è un remake dell'omonima pellicola dell'82 di Harry Hurwitz, che credo non ebbe distribuzione italiana.
Il dramma è che il titolo italiano del film sarà C'era una truffa a Hollywood, a fare il verso al recente capolavoro tarantiniano.
Che vergogna!
Ciao da McA e da Francesco Caravagli, responsabile relazioni esterne Radio Fujiko.
È legittimo attenderlo con ansia.
È legittimo attenderlo con scetticismo.
È legittimo tutto.
Ciò che non è legittimo è che in Italia debba uscire come Ghostbusters - Legacy quando il sottotitolo originale statunitense è Afterlife.
Nella mia mente, le persone che decidono come adattare in italiano i titoli e i sottotitoli dei film stranieri hanno questa ghigna sempre.
È legittimo attenderlo con scetticismo.
È legittimo tutto.
Ciò che non è legittimo è che in Italia debba uscire come Ghostbusters - Legacy quando il sottotitolo originale statunitense è Afterlife.
Nella mia mente, le persone che decidono come adattare in italiano i titoli e i sottotitoli dei film stranieri hanno questa ghigna sempre.
Ciao da McA e da Francesco Caravagli, responsabile relazioni esterne Radio Fujiko.
Ah minchia, qui secondo me siamo al bigottismo puro di non voler usare il termine Afterlife, e ancora meno qualche forma di traduzione, per paura che il tema del dopo-fine-vita sia divisivo, soprattutto per un pubblico gggiovane.
Quanto siamo ipocritamente e stupidamente democristiani, in Italia?
“Condividere saperi, senza fondare poteri”
Primo Moroni
Primo Moroni
Ho visto il film stasera e, grazie ai potenti mezzi della contemporaneità, ho potuto gustarlo in lingua originale, con sottotitoli italiani.McA ha scritto: ↑17/10/2020, 17:00So che non sarà bello come sulla carta promette di essere, ma The Comeback Trail avrebbe le carte in regola per essere un grande film.
I protagonisti sono Robert De Niro, Morgan Freeman e Tommy Lee Jones (tutti vincitori di statuetta) e la vicenda è ambientata a Hollywood nel 1974.
Diretto da George Gallo, è un remake dell'omonima pellicola dell'82 di Harry Hurwitz, che credo non ebbe distribuzione italiana.
Il dramma è che il titolo italiano del film sarà C'era una truffa a Hollywood, a fare il verso al recente capolavoro tarantiniano.
Che vergogna!
Ho visto quindi The Comeback Trail e dunque non dovrò mai scrivere l'osceno titolo italiano nel leggendario foglio Excel dei miei film visti.
Ciò detto, il film mi è parso poco più che sufficiente, leggero, per una serata cinefila. Un soggetto interessante e un cast stellare buttati un po' via.
Ciao da McA e da Francesco Caravagli, responsabile relazioni esterne Radio Fujiko.
Abbiamo un problema ufficiale con i film animati russi.
Titolo originale russo: Коты Эрмитажа. Tradotto: I gatti dell'Hermitage.
Titolo italiano: MAURICE - UN TOPOLINO AL MUSEO.
Cioè: non solo si suppone che il nome del leggendario museo di San Pietroburgo per noi in Italia sia respingente, ma, in barba a qualsiasi algoritmo e legge non scritta secondo cui i gatti tirano, sempre e comunque, si sposta del tutto l'attenzione, il ruolo del protagonista, la grafica di locandina ecc. sul topo, che è invece un simpatico ingranaggio narrativo in una storia in tutto e per tutto incentrata sul gatto Vincent.
ma fi§@!
Ciao da McA e da Francesco Caravagli, responsabile relazioni esterne Radio Fujiko.