Il fallimento delle reti sociali

Dal greco = spazio aperto

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Le mie prime scorribande su internet risalgono all'era dei 14.4k modem, sulle bbs di milano e torino.
I newsgroup sono stati una rivelazione, nel 1996. IRC mi ha fatto conoscere persone con cui interagisco ancora.
E poi ICQ, venne il tempo dei blog, il mio blog. E poi myspace. E ovviamente il sacro forum di cremonapalloza.

Poi e' arrivato facebook.
E twitter.
E instagram.
E youtube.
E un florilegio di social network che via via hanno promesso di colmare la distanza tra gli essere umani tutti, promettendo un'utopica macro societa' fondata sull'uguaglianza.
I movimenti politici dal basso, le liste civiche, il blog di grillo, sembravano la normale conseguenza.

Riguardo pero' ai 20 anni passati.
E non posso che piangere.
Avevamo a disposizione qualcosa di unico e potentissimo e l'abbiamo usato per odiare di piu' e per condividere gattini. E fake news che promettono soluzioni semplici a problemi complessi.

L'esperimento sociale penso sia fallito drammaticamente.
Facebook, soprattutto.
Scrivevamo della nostra vita, ma abbiamo imparato a nostre spese che e' meglio non farlo.
Parlare di politica, tentare di spiegare, ormai un lontano miraggio.

Facebook e i social network hanno avuto il merito di estremizzare posizioni fallaci.
La politica internazionale ora ne e' la dimostrazione.

Sono estremamente pessimista.
E riguardo a questo forum, ai milioni di caratteri che abbiamo speso, a quello che abbiamo costruito insieme.
Facebook non ha fatto un milionesimo di quello che abbiamo fatto noi, qui, tutti insieme.
NOI.
Spero solo che tutto finisca, che facebook faccia la fine di myspace.
Che si ritorni, per citare McA, a un NOI, abbandonando il culto dell'io.
Che tristezza ragazzi.
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McA
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Mi unisco all'accorato appello gastiano, ma d'altro canto, se guardo qualche statistica, mi accorgo che una parte di giovanissimi sta già abbandonando Facebook in favore, per esempio, di Snapchat, che è ancora (e di gran lunga) peggio. Il claim: The fastest way to share a moment!
Se tutto deve durare un secondo e mezzo, se tutto deve partire dal nucleo IO per diffondersi ai MIEI amici, be', allora non è neanche più una rete sociale, è una pozzanghera.
Al momento non vedo luce in fondo al tunnel, ma ovviamente la parte ottimista di me crede/spera di non stare accorgendosi di ben altri cambiamenti positivi in sottotraccia.
Ciao da McA e da Francesco Caravagli, responsabile relazioni esterne Radio Fujiko.
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gasta
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Avrei poi tante domande circa l'uso che ne fanno gli ignoranti di Facebook, in special modo.
E non e' spocchia, se li chiamo ignoranti.
C'e' una sorta di orgoglio nel dichiararsi tali: i laureati sono considerati feccia da questo governo e dal M5S. Falsi, dicono. Professoroni.
Facebook e' una latrina in cui razzismo e omofobia possono proliferare nel nome del "dico quello che penso". E se pensi che i migranti abbiano dei diritti "sei solo un buonista".

Mi chiedo come sara' il mondo tra 50 anni.
Se i nostri figli guarderanno a noi e chiederanno "perche' non hai fatto niente?".
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jami
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purtroppo, o per fortuna, non mi sono mai interessato ai "social", candidamente "non so" che cosa vi avvenga e che uso se ne faccia... posso solo notare che se in un qualche modo se ne fa parte si è vittime di una sorta di "bombardamento": le persone sembrano non essere in grado di attendere che il tempo passi inattivamente (che poi, ad esempio, se sei seduto su una sedia in sala d'attesa a fissare un muro con stampe grottesche un'attività la stai facendo o perlomeno potresti anche farla visto che basterebbe pensare) o in un certo senso "da sola": in tasca c'è il mondo intero, c'è sempre qualcosa da fare/guardare. Globale, immediato, per tutti i gusti. Continua a cercare la tua attenzione nei pochi momenti in cui non lo usi: ehi, ci sei? guarda qui! hai visto sta roba? guarda là! prova questo! lo sapevi o no? non perderti questa importante novità!

Più invasivo di così potrebbe essere solo un dispositivo anale.
Che però sarebbe più comodo per chiacchierare mentre si va in bicicletta con l'amica che è appena stata dalla pettinatrice.

c'è solo da sperare che le percentuali di abuso, che non conosco, siano basse... quindi che se il 25% delle persone è in overdose di informazioni e sulla soglia del "Bin ich ein Gott?" rimanga un 75% che non si lasci culturalmente affossare o mettere in un angolo. ma d'altronde, «chi vüüsa pùsèe, la vàca l'è sua».

E poi, però, molta gente ci campa e i soldi girano tanto. Lavori basati sul nulla, senza regole, che fanno sembrare i bitcoin un modello di realtà concreta. salta tutto? disoccupati a manetta worldwide united.
gasta ha scritto: 17/07/2018, 11:48Se i nostri figli guarderanno a noi e chiederanno "perche' non hai fatto niente?".
credo che potremo solo dire ciò che hanno detto prima di noi in situazioni anche più tragiche: si è fatto, o si è provato a fare, quello che si poteva (soglia individuale variabile).

edit: esattamente 1 minuto fa esco sul balcone e passa un cicciobombo cannoniere su un f10 col cellulare in mano. però con gli auricolari. anche se, a dirla tutta, contromano.
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Eta
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Così per portare speranze/informazioni, vi dico che qui nei Paesi Bassi per esempio l'uso di fb è veramente moderato: fondamentalmente pratico (eventi, inviti, senza perdersi troppo nelle diatribe), e peraltro calato molto da quando, mesi fa, tale tizio noto ha detto in tivù di scancellare tutti insieme il proprio profilo nello stesso giorno (non ho visto il programma, suppongo si possano immaginare i motivi), e in effetti varia gente l'ha fatto. Ho varie conoscenze nederlandesi senza fb. Poi, ovvio, anche qui fb è ed è stato una piaga nello stesso modo, ma lo è forse un po' meno. Sta di fatto che a me pare stia scemando. Come dice McA, poi non so se a ciò seguirà qualcosa di anche peggiore; so invece che anche a me la dimensione forum manca, che mi manca quella del blog, però al contempo sono autenticamente contenta che, tramite, i social, il bacino sia più ampio, non in senso meramente numerico, ma perché in effetti sia i forum che i blog non venivano mai visti assieme circa da "tutti" i propri contatti, mentre in effetti trovo strabiliante e adoro come persone dei più svariati gruppi possano insieme rispondere e dialogare allo stesso input.

Quanto a ciò che *possiamo* fare:
inventare.

Io punto alla grande sui giovinastri d'oggi o di domani, vedrete che qualche undicenne se ne uscirà con una genialata che ci farà sentire tutti scemi, e magari non sarà necessariamente una cosa ultracapitalista o malata, anzi, magari sarà tutta bella integrata e in armonia con le foglie e il sole.

Ciao :)
McA ha scritto: 04/11/2012, 12:30Senso di completezza a manetta, e solito mix di sentimenti.
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Sto leggendo un libro abbastanza interessante, si chiama sapiens a brief history of humankind di Yuval Noah Harari.
Sul finale sostiene che la piu' grande rivoluzione che l'uomo ha compiuto e' stata quella sociale, spinta dal capitalismo.

Duecento anni fa, se stavi male, ti curava la famiglia. Se avevi bisogno di soldi, te li dava la famiglia. Se avevi problemi, ci pensava la famiglia.
I figli curavano i genitori anziani e li sostenevano. La famiglia allargata curava i figli di tutti.

Ora lo Stato e il Mercato si sono sostituiti alla famiglia. Forniscono soldi, sanita', polizia, ospizi. Servizi che 200 anni fa erano della famiglia.
Ora si puo' vivere dove si vuole, lasciando la propria terra, non essendo vincolati dai genitori anziani.
Ma questo lascia un vuoto sociale.

I social network hanno forse riempito questo vuoto, ma in modo completamente superficiale.

Eta, io non sono preoccupato per le nuove generazioni.
Ma per la nostra e quella dei nostri genitori.
Senza entrare nello specifico, ho esperienza di persone over 50 che incontrano facebook e sbroccano completamente.

La fruizione di facebook e' cambiata e sicuramente ridotta. Devono reinventarsi, se vogliono rimanere a galla per 10 anni ancora e ci stanno provando. E appunto il target e' over 50.

Sono d'accordo poi con Jami (piacere di sentirti!).
La fruizione ormai e' isterica. In metropolitana vedo gente che non fa altro che swipare (cristo santo scusate) a destra e sinistra, non si ferma un attimo.

E niente, scusate ho scritto troppo.
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Non sei su fb, per un post sul forum non credo tu abbia scritto troppo. ;)

La nostra generazione mi auguro, e credo, avrà ancora abbastanza elasticità per adattarsi ai prossimi colpi di scena; molti di coloro che sono anziani adesso, sì, loro stanno facendo veramente un uso del telefono che a suo modo è peggiore di quello compulsivo adolescenziale: che un adolescente abbia qualche attività in cui si comporta in modo immaturo ed esagerato è da copione, tutto sommato, ma c'è qualcosa di molto triste nel vedere retrocedere così persone magari anche davvero solitamente sagge, oltre che di una certa età.

Cerchiamo di diffondere approcci sani; per esempio, starsene tutti tranquilli con l'idea che la messaggistica istantanea ci dia la comodità del trasferimento rapido del messaggio, e NON l'obbligo di rispondere sempre a tutto subito.
McA ha scritto: 04/11/2012, 12:30Senso di completezza a manetta, e solito mix di sentimenti.
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mi pare recentemente di aver letto un articolo al riguardo che parlasse di una crescita delle piccole reti sociali a discapito di facebook (direi però che da qualche tempo prendendo più palle al balzo facebook è stato preso di mira in maniera concertata tanto quanto prima se ne incensavano i successi: qualcuno cerca di diminuirne il peso a proprio vantaggio?).

parlando invece di fallimenti veri e propri (quindi non solo nel senso inteso finora): Google Plus.
se dovessi mai scegliere una piattaforma social mi piacerebbe usare Google Plus, funzionalità ed estetica sono evidentemente piacevoli, ma siccome non mi interessa, non lo farò.
G+ partì quando FB era già alquanto pieno (e tutti ormai si erano già più o meno costretti ad imparare ad usarlo).
l'idea era che FB come un enorme elenco telefonico globale contenesse quasi chiunque e che chi non ci fosse a breve o in un futuro prossimo ne avrebbe fatto parte, quindi difficile scalzarne l'utilizzo (a meno che il soggetto non si autodanneggi da sè).

reti sociali nazionali o regionali o cittadine? certamente l'elenco telefonico della provincia di cremona o dell'italia è più snello ed accessibile di quello del mondo INTERO.

fra l'altro direi che FB non sta andando molto bene nel suo tentativo di imporsi come IL web (negozi, community, etc), come se la rete internet dovesse essere sostituita dalla rete FB e invece di andare su indirizzi www si navigasse solo in fb://

comunque questo post è un po OT.
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Scrivo qui dopo i recenti fatti successi circa l'episodio del cap0tr3no.
Ieri sono stato preso di mira da schiere di account fasulli e non che mi hanno insultato in ogni modo, sul mio aspetto fisico, la mia barba, i miei pochi capelli. Qualcuno perche' vivo a londra.
Sono contento di non aver mai pubblicato niente circa altre persone della mia famiglia, proteggendole da questo stillicidio.

Non oso immaginare l'altra persona coinvolta piu' direttamente cosa stia vivendo.

Ho dovuto lucchettare l'account twitter, cancellare certi commenti sul mio account instagram, bloccare decine di account e segnalarne altrettanti.
Nessun account secondo twitter e' colpevole di aver violato nulla.

E allora mi chiedo: non e' forsa completamente sbagliata la UX dei social network?

UX per segnalare un account: 15 click, aspettare un mese.
UX per creare un account nuovo: 2 click.

C'e' qualcosa di profondamente sbagliato.
Twitter e i social network fanno soldi ovviamente sul volume di utenze. Non sulla qualita' delle interazioni.
E questo va a nostro discapito ovviamente.
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l'episodio della cap0tr3no è ormai proiettato in una dimensione completamente nuova, tipo 2001 odissea nello spazio, interstellar o inception

a questo punto faccio il tifo per il raggiungimento di quota 50mila commenti e poi butiglia
“Condividere saperi, senza fondare poteri”

Primo Moroni
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Q ha scritto: 10/08/2018, 22:37 l'episodio della cap0tr3no è ormai proiettato in una dimensione completamente nuova, tipo 2001 odissea nello spazio, interstellar o inception

a questo punto faccio il tifo per il raggiungimento di quota 50mila commenti e poi butiglia
in questo momento 50504 commenti...
senza senso

che cloaca di leghisti, salvinisti e fascisti di m.rd@
“Condividere saperi, senza fondare poteri”

Primo Moroni
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Il fatto che il ministro dell'interno si sia preso la briga di commentare e anzi aizzare i suoi fedeli, fa ben capire che, di nuovo, facebook non e' piu' un social network ma un'arma politica.
Al paio con i quotidiani online, i proclami rilanciati, condivisi, virali sono quelli quelli piu' offensivi e sguaiati.

Non c'e' piu' spazio per una politica educata.
Non c'e' piu' spazio per politici veri.

Leggevo chi c'e' dietro a Salv1n1, il suo social media manager chi e'.
Se non sbaglio era lui dietro a una di quelle pagine imbarazzanti che producono meme, mi pare fosse "belli e bastardi" o una cosa del genere.

Sempre piu' spaventato.
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La cosa che a troppi sfugge, a mio parere, è che identità e reputazione digitale sono PIÙ importanti di altre identità a cui diamo più rilevanza.
“Condividere saperi, senza fondare poteri”

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C'e' una cosa in piu' che vorrei aggiungere.
Ed e' tutta colpa di McA, che mi ha fatto rileggere delle cose che ho scritto qui sopra nel 2006 (circa qualcuno che distrugge chitarre, nella fattispecie).

Ero una persona orribile.
Online, la mia persona era orribile.
Forse anche offline.
Ma rileggendomi, mi sarei preso a pugni.
Perche' ragione o non ragione, scrivevo in modo supponente e fastidioso (e si', lo so, adesso che ci penso, forse lo ero, forte dei miei 20 anni).

Ma il mio punto e' un altro, ora.
In questi anni, tanti, di internet, forum, newsgroup, bbs, irc, icq, messenger, myspace, facebook, twitter e quant'altro, ho imparato.

Ora si fanno tante campagne di sensibilizzazione all'uso di internet per i piu' giovani (almeno, in UK). In special modo contro il bullismo.
Ma io sostengo che il problema non siano le nuove generazioni, nate con uno schermo in mano.
Il problema sono i vecchi.
Abbattendo le barriere all'ingresso e non investendo in una educazione adeguata, orde di anziani hanno invaso le piattaforme sociali, incacrenendole con le loro battaglie del c@xxo.

E come al solito la pianto, scusate.
Cosi' mi rileggo tra 10 anni odiandomi ancora un po'.
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Questo post potrebbe stare quasi in Coincidenze assurde, però è di reazione al post di gasta, e, in effetti, si tratta solo di una coincidenza piccola, benché molto specifica.
Ho ripensato a quel momento sul forum riguardo la chitarra lanciata e a quel periodo giusto poche ore fa, dopo la pubblicazione del tuo post, ma prima di averlo letto; aggiungo che non aprivo il forum da settimane. Io ai tempi ero l'altra metà, innamoratissima, di costui che lanciò la chitarra, come magari avrai presente tu e come sanno altri; certamente però ad oggi non ci ripenso così spesso, dopo tutto questi anni. Coincidenza piccola quindi, ma molto specifica, direi. :)

Detto ciò, e tornando più on topic, io trovo molto dolce e molto bello che tu oggi riveda così quei tuoi post (la mia mascella è discretamente piombata a terra, devo dire). Beh, personalmente ti toglierei gli epiteti che usi tu ed anche i pugni in faccia, perché per me nemmeno un "bullo" (per riagganciarmi al tema che citi) deve essere preso in modo punitivo. Però mi si apre davvero il cuore immaginando che forse immagini cosa quelle parole online potessero provocare. Ammetto, tanto, purtroppo.
Grazie, per aver scritto questo. :)
Che bello, lo sento davvero fisicamente il cuore che si apre, e un po' di leggerezza sollevarmi. :)


(Veramente da portare nell'altro topic, in caso: e sulle coincidenze, hai cambiato idea? :D)
McA ha scritto: 04/11/2012, 12:30Senso di completezza a manetta, e solito mix di sentimenti.
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Non ho mai assolutamente pensato che le mie parole potessero fare male a qualcuno.
Il motivo e' semplice: io non ho mai voluto scrivere contro le persone, in quel caso, ma contro il gesto (che tutt'ora non capisco e non amo).
Ho provato (fallendo?) a mantenere un tono generico, ma come OGNI VOLTA accade sui social network, si finisce per parlare del singolo.

E, per capirsi, se non sbaglio erano i Sidroje' vero?
Io penso di aver espresso a loro piu' di una volta quanto penso fossero incredibilmente bravi. Stima vera e pura e grande rispetto. Non conosco personalmente il cantante, ma ogni volta che fa qualcosa penso sia oro.
Conosco pero' Muke e gli voglio davvero bene.

Ma ammetto, ho imparato sulla mia pelle quanto fosse e sia importante lasciar perdere.
Perche' alcune opinioni, devono rimanere opinioni, se non si vuole scatenare un casino inutile.
Davvero non pensavo qualcuno mi potesse considerare un bullo, mi dispiace davvero tantissimo leggerlo. E me ne scuso.

Questo e' il motivo per cui al 99% delle volte cancello quello che scrivo su facebook.
Non ingaggio piu' discussioni politiche.
Non ingaggio discussioni sul cibo. Su religione. Su niente di importante.

Soprattutto ora: non parlo dei miei figli e non posto foto.
Una volta sola ho mandato una foto di Nina a un parente.
La foto ha fatto il giro dei quattro cantoni finche' qualcuno e' arrivato a dirmi che Nina sembrava malnutrita.

Questa e' secondo me l'ennesima prova che i social hanno fallito.
Sono davvero convinto che le interazioni sociali in rete debbano avvenire in modo piu' lento.
Come su un forum o su un newsgroup.

(per scrivere questo ci ho messo 10 minuti e ci ho pensato e adesso scrivero' a eta in privato per chiederle scusa)
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Come al solito, ho fatto da involontario paciere! (8P)

Credo che il tutto possa essere riassunto in dieci lettere: altri tempi. Il web 1.0 non aveva ancora costretto a una riflessione collettiva sulla potenza (e talvolta violenza) della parola online, riflessione che si è resa non più procrastinabile dall'avvento del web 2.0.
Al riguardo consiglio Parole Ostili.

Ciao da McA e da Francesco Caravagli, responsabile relazioni esterne Radio Fujiko.
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Altra piccola coincidenza specifica: ieri io e il mio attuale ospite (Soccial Tripperz, in viaggio dal Boom festival a Goa, documentando una subcultura per ciascun Paese che attraversa, rigorosamente via terra) guardavamo varie gag di Nanni Moretti e ne parlavamo. :)
gasta ha scritto: 11/09/2018, 11:11(per scrivere questo ci ho messo 10 minuti e ci ho pensato e adesso scrivero' a eta in privato per chiederle scusa)
E così fu! Il mio benvenuto nel giorno è stato un messaggio di gasta cui è seguita una conversazione per me davvero bellissima e stupefacente. (8P)
Come gli dicevo, beh, errare noi umani erriamo, assistere poi a una crescita e ad un'apertura, invece, per me è un dono prezioso, e trovo anche in queste piccole grandi cose i segni di speranza. Ogni volta che qualcuno si apre, anche su una piccola fesseria che forse aveva creato incomprensione, io sorrido fortissimo, perché stiamo imparando a dialogare, proprio come specie umana. :)

Detto ciò, concordo con la sintesi di McA, ed aggiungo ciò che notavamo io e gasta in chat: ai tempi sicuramente vivevamo tutto in modo estremo. Il modo in cui anch'io stessa rielaboravo era esagerato; avevo diciassette anni, e non avevo ancora abbracciato altre prospettive.

Immagine

(Ad onor del vero: anche ad oggi mi capita di infossarmi insensatamente su dettagli che non erano intesi in modo offensivo, ma perlomeno oggi sono cosciente delle trappole della mia mente, e provo a farci qualcosa).

Comunque temo che la mia morale sia prevedibile: viva McA! ⚡

Questa faccenda a parte, ribadisco:
le reti sociali intese come quelle specifiche piattaforme ed aziende hanno "fallito", direi di sì, e sono d'altronde frutto capitalista.
Ci resta comunque questa cosa potentissima che è l'Internet, incredibilmente malleabile ed adattabile, che può essere stravolta e disegnata diversamente, e soprattutto vissuta ed insegnata diversamente. E a me questo cambiamento pare gradualmente avvenire, questa cultura si sta diffondendo, vedi paroleostili.com, anche.
Prendo la palla al balzo, e vi linko a Bigger story, un progetto cui collaboro ad Amsterdam, che nasce un po' anche da questo sentimento: ok, gli sci-fi distopici e il nostro non troppo diverso presente ci hanno insegnato come non fare, ora proviamo a immaginare insieme come fare. Raccontiamo una storia diversa possibile, diamole potere.
Se vi va davvero di darci un occhio e dirmi che ne pensate, mi farebbe un sacco piacere (in caso non qui, se troppo OT). O0
(Gasta, c'entra l'animazione!)
McA ha scritto: 04/11/2012, 12:30Senso di completezza a manetta, e solito mix di sentimenti.
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Ne parliamo sabato 20 all'Arci Persichello

Evento feisbuc:

“Condividere saperi, senza fondare poteri”

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