Negli ultimi giorni ho chiuso cerchi in una quantità sorprendente anche per i miei standard.
Vado in ordine cronologico, provando a essere il più sintetico possibile e a non tralasciare nulla.
Martedì 25, alla
serata di
The Great Rock'N'Roll Sinners che ho condotto al Fico, i protagonisti erano i Led Zeppelin.
A intervenire in qualità di ospite speciale ho invitato Fabio Guerreschi, amico, giornalista, rocker e milanista di Torre de' Picenardi.
16 anni fa, la Villa Sommi Picenardi fu teatro dell'omologa
serata Sinners zeppeliniana, condotta da Maurizio Principato, scomparso l'anno scorso e amico di entrambi.
Martedì a mezzanotte – quindi mercoledì 26 – Fabio compiva gli anni e ciò gli è valso gli auguri pubblici e il primo regalo che gli abbia fatto in 16 anni di amicizia: un tappeto persiano del Milan.
Mercoledì 26, a mia volta ospite, sono stato a Sarmato, paesino piacentino dove abitano Nik e Fore, coppia radiofonica del programma
Tomorrow Never Knows su
Bang Bang Radio.
Non mettevo piede a Sarmato da 18 anni, cioè dal leggendario concerto dell'agosto 2004 delle giapponesi The 5.6.7.8's (la band femminile che si vede in
Kill Bill Volume 1), di cui Ash scrisse un vendicativo
reportage.
In serata, Nik, Fore e io ci siamo spostati a Casalpusterlengo per registrare negli studi di Bang Bang Radio, che si trovano nello stesso caseggiato, nello stesso corridoio e nelle due stanze precedenti alla sala prove
Muzak, dove non mettevo piede da 13 anni, avendoci visto un
concerto che dire underground è poco (in una sala prove!) nel gennaio 2009 (suonava Bob Corn ed ero con Sgt.Pepper).
Mentre noi registravamo in una sala, in quella adiacente andava in onda in diretta il programma
Psiconauti, il cui ospite era l'amico
mikeB. dei Viscera/// (che alla fine è una band cremonese), che ha parlato della sua etichetta
Hypershape Records. Sapendo che ci saremmo visti lì, ho comprato a scatola chiusa a mikeB. una recente uscita della Hypershape, cioè
Iron Speaks, del progetto inglese drone/ambient Tunnels Of Āh. Scrivo «a scatola chiusa» non a caso: ho preso il cd proprio per la bellezza del packaging, oltreché per il carattere speciale Ā.
A registrazioni ultimate, siamo tornati a Sarmato, dove ho dormito a casa di Nik, sul divano di un soggiorno dominato da un poster di
Alphaville, il mitico negozio piacentino di musica e cinema.
La fotografia sul poster ritrae i cinque soci del negozio all'epoca della fondazione (dicembre 1981). A destra appare Antonio Curtoni, tuttora titolare e commesso in negozio, dopo quarant'anni.
Giovedì 27, al mattino, prendo il biglietto del treno di ritorno nel bar di Sarmato «con il barista più brutto del Nord Italia», stando al reportage di Ash, purtroppo trovando al bancone non lui, ma suo padre (mi spiega la guida turistica autoctona sarmatese Nik).
Dovrei fare Sarmato-Piacenza, beccare una coincidenza e tornare a Cremona, ma, grazie a Trenord (e stavolta non sono ironico), il treno a Sarmato è già in ritardo di quei dieci minuti e così la perdo.
Bloccato a Piacenza per un paio d'ore, punto dritto verso Alphaville, dove un sorridente Antonio – a cui rivelo che per me è appena uscito dal poster dove l'ho visto fino a un'ora prima – mi vende
The Queen Studio Collection,
scrigno monstre con tutta la discografia queeniana in vinile colorato a qualità audio superiore, che lì avevo ordinato tempo addietro.
Vista la spesa non indifferente, come omaggio, Antonio mi
regala il dvd (che pure avevo chiesto mesi prima) del film
La dea del '67, mia ossessione ultraventennale: nel 2000 ne avevo visto il trailer, rimanendo affascinato dalla ragazza con i capelli rossi che si
scatenava sulle note di
Walk Don't Run, meraviglioso brano surf strumentale, in cui mi imbattevo per la prima volta. Il film, che poi avevo perso al cine, era fuori catalogo nelle distribuzioni, introvabile sulle piattaforme e non mi rassegnavo a scaricarlo, peraltro a qualità scadente. L'ho visto ieri sera ed è anche un gran bel film! La ragazza con i capelli rossi è interpretata da Rose Byrne, che con quella performance vinse la Coppa Volpi a Venezia, nel 2000.
Più di così, non so.
Ciao da McA e da Francesco Caravagli, responsabile relazioni esterne Radio Fujiko.