Ciao, giro questa mail inviatami dall'associazione ambiente e scienze,la stessa che invitò Luca Mercalli circa un mese fa.
Tra pochi giorni il Parlamento Europeo sarà chiamato a votare sulla proposta del Consiglio dei Ministri di riclassificare l'incenerimento dei rifiuti con recupero energetico ad alta efficienza, elevandolo da forma residuale di smaltimento a forma di recupero, quasi equiparandolo al riciclaggio.
Si tratta del secondo passaggio, in quanto la stessa proposta era stata respinta dal parlamento, anche se solo di misura. Adesso però la partita si fa dura, perchè è necessaria la maggioranza qualificata, ovvero almeno il 50%+ 1. Se nel parlamento Europeo non si riuscisse a raggiungere la maggioranza necessaria a respingere la riclassificazione dell'incenerimento proposta dal Consiglio dei Ministri, il nostro impegno ed il nostro lavoro per far passare un diverso modello di gestione dei materiali post-consumo (smettiamola di considerarli RIFIUTI!) SAREBBE SICURAMENTE MOLTO PIU' DIFFICILE ...
Parlandone con altri, è venuta l'idea di esercitare una forma di pressione su tutti gli europarlamentari attraverso l'invio di messaggi nelle loro caselle di posta elettronica, in modo da saturarle con appelli. E' una cosa che è già stata fatta in altre occasioni e qualche volta ha funzionato ...
Qui sotto trovate una bozza di lettera da utilizzare come forma di pressione: usatela come traccia, speditela agli europarlamentari (in fondo al messaggio trovate gli indirizzi degli europarlamentari italiani) e diffondetela, con o senza varianti, con l'invito a fare altrettanto a tutti i vostri contatti. Suggeriamo di variare l'Oggetto dei messaggi da mittente a mittente.
Grazie della collaborazione e cari saluti
____________________________
Gentile Parlamentare,
a breve Lei sarà chiamato/a a votare la proposta di riclassificazione dell’incenerimento dei rifiuti (con recupero energetico ad alta efficienza) a forma di recupero equiparabile al riciclaggio, sottraendola alla categoria residuale dello smaltimento.
Le scrivo questa lettera per invitarLa a riflettere seriamente sulle seguenti considerazioni.
Lei sa bene che, anche con impianti ad alta resa energetica, l’energia ottenuta bruciando i materiali post-consumo non è minimamente in grado di compensare quella che potremmo salvare con il riciclaggio degli stessi materiali che, una volta bruciati, saremo costretti a produrre ex novo a partire da materie prime vergini.
Le risorse materiali della terra sono finite e, purtroppo, stiamo assistendo al loro esaurimento. Quando, in seguito all’incenerimento, i materiali di partenza si saranno dispersi nell’ambiente, non saranno più recuperabili.
Viceversa , la terra usufruisce di una fonte inesauribile di energia, il sole, che ha garantito finora lo sviluppo della vita sul nostro pianeta, dalla quale poi traggono origine le altre fonti secondarie naturali di energia, quali il vento, le maree, i salti d’acqua.
Per questo motivo, anche a prescindere dalle implicazioni sanitarie connesse con l’incenerimento, riteniamo assurdo equiparare il recupero di energia ottenibile dalla combustione dei rifiuti al riciclaggio dei materiali post consumo ed al conseguente recupero di materia.
Inoltre, anche applicando le migliori tecnologie disponibili, non è possibile evitare che gli impianti di incenerimento immettano nell’ambiente inquinanti persistenti nocivi alla salute, fra i quali anche sostanze cancerogene certe per l’uomo..
E’ per questo motivo che si contano ormai a milioni i medici ed i cittadini europei che si sono pronunciati contro l’incenerimento: a cominciare dalla piattaforma delle organizzazioni mediche francesi, fra cui lo stesso Consiglio Nazionale degli Ordini dei Medici, e da tante altre associazioni di medici in tutta Europa che hanno chiesto l’introduzione di una moratoria nella costruzione di nuovi impianti.
Poiché oggi sono disponibili tecnologie alternative tanto all’incenerimento quanto alla discarica, rispettose della salute e dell’ambiente, che consentono il recupero pressoché totale ai fini produttivi dei materiali post-consumo, sarebbe assurdo ed irresponsabile incoraggiare ulteriormente la pratica dell’incenerimento dei rifiuti.
Sulla base dei principi di precauzione e di sostituzione, l’incenerimento dovrebbe essere una pratica da abbandonare progressivamente, al pari del conferimento in discarica, per essere sostituita da quelle tecniche che, con impatti ambientali e sanitari ben minori, consentono recupero di materia e risparmio di energia in misura ben superiore rispetto alla combustione dei rifiuti.
Confidando nel Suo buon senso e nel suo senso di Responsabilità, La saluto cordialmente
Occorre impiegare questi giorni (probabilmente il voto ci sarà entro non più di 10 giorni) per sensibilizzare i parlamentari europei del nostro Paese sul nostro territorio chiamandoli, indipendentemente dagli schieramenti. Per questo mettiamo a disposizione il loro indirizzo con cui contattarli:
guido.sacconi@europarl.europa.eu
Alessandro.foglietta@europarl.europa.eu
adrianapolibortone@europarl.europa.eu
vittorio.prodi@europarl.europa.eu
amalia.sartori@europarl.europa.eu
marcello.vernola@europarl.europa.eu
monica.frassoni@europarl.europa.eu