Vecchi difetti

Tutto ciò che vuoi sapere o dire sulla tua musica preferita o odiata

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Allo ha scritto: 02/03/2006, 18:58Ogni tanto fa bene vedere qualche giovanotto sul palco...
Hai ragione.

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Ultima modifica di McA il 20/03/2007, 14:37, modificato 1 volta in totale.
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infatti. Mi hai tolto le parole di bocca.

Non me la sono sentita di spendere dei soldi consapevole che sarei venuto via con il pensiero 'per l'età che ha canta ancora bene!'.
meglio risparmiare.
Ultima modifica di Allo il 02/03/2006, 19:29, modificato 1 volta in totale.
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Mah, considerando che ero a tre metri da un protagonista di 4/5 della Storia Del Rock, mi paiono decisamente i 35 € (eh, sì, ci trattiamo bene! Platea, che è immediatamente diventata "sotto il palco") meglio spesi degli ultimi 23 anni e mezzo.
Poi, sai, per venire a sentire un bambino, consapevole che penserei "Minchia, per la sua età canta già bene!", preferisco risparmiare.

:-*
Ultima modifica di McA il 20/03/2007, 14:37, modificato 1 volta in totale.
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ecco vedi la differenza.
io Lou Reed l'avrei voluto sentire quando aveva l'età degli Artici.
lì sarei impazzito.

ora è tardi.
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Eccoci.
Quindi, per te, la soluzione dell'inghippo qual è?
- Non ha più senso vedere Lou Reed?
- Lou Reed non è giovane/fresco/calato in questa realtà?
- Quel qualche migliaio di persone a Piacenza/decine di migliaia di persone in Italia/centinaia di migliaia di persone nel mondo sono una massa di nostalgici abbestia che vivono nel passato?

Per me una delle soluzioni dell'inghippo è:
- le canzoni degli Arctic Monkeys sono carine;
- la canzoni di Lou Reed sono (spesso) fantastiche;
- indi, vado a vedere Lou Reed.

Per non parlare di:
- l'aura di Leggenda;
- il carisma/presenza scenica (che non si misura con il numero di salti fatti);
- la capacità dei musicisti;
- le good vibrations che si tagliavano con il coltello;
- varie altre cose.
Ultima modifica di McA il 02/03/2006, 19:47, modificato 1 volta in totale.
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1. Esatto!
2. Sul fatto che non sia giovane e fresco...negli ultimi 3 anni (da The Raven in poi...) è uscito solo con 2 raccolte identiche che servivano a lanciare il rmx house di Satellite of Love (piene di pezzi dei Velvet, tra l'altro).
Credibilità discutibile (premetto che adoro i dischi di Velvet ed alcuni da solista).
Però quando si arriva ad una certa età e si tira avanti il carretto solo grazie a quello che s'è fatto vent'anni prima, beh, io non ci casco!
Mi sento preso per il çul°.
3. no. non credo.
Solo gente che ama canzoni scritte da Lou almeno 20 anni fa.

Liberissimi di andare e goderselo pure.
IO ho detto che IO non ci sono venuto per questi motivi.
Aria fritta per i miei gusti.
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Allo ha scritto: Aria fritta per i miei gusti.
Quindi Lou Reed è come uno yogurt: scaduto non è più buono.
Cambio scaffale.

In çul° al concetto di artista e percorso umano.

La musica trendy può dare alla testa.
Non metterò più bocca in questa demenziale querelle "capelloni vs matusa".
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McA ha scritto: - Quel qualche migliaio di persone a Piacenza/decine di migliaia di persone in Italia/centinaia di migliaia di persone nel mondo sono una massa di nostalgici abbestia che vivono nel passato?
Migliaio di persone riempiono gli stadi anche con Gigi D'Alessio. Non e' fondante questa provocazione.

Ho visto Robert Smith, mi ha emozionato.
Ho visto Vasco, mi ha emozionato.
Ho visto i Pearl Jam. Mi hanno fatto sborrare.
Ho visto i The Rapture, e' stato un concerto INCREDIBILE.

Si puo' prescindere da chi ci si trova davanti, prescindere dal suo ruolo nella storia della musica e UNA c@xxo DI VOLTA parlare senza le solite due idee dietro cui vi barricate?

Sono d'accordissimo con Allo.
Io Lou Reed l'avrei voluto vedere al tempo dei Velvet Underground. Non ho avuto la possibilita', non lo vado a vedere, perche' non me ne frega un c@xxo.
Io Axl Rose avrei voluto vederlo quando usci' Paradise City. Non ci sono andato, non andro' quest'anno al Gods of Metal per vedere UN COGLIONE travestito da AXL ROSE dei bei tempi.

Sono d'accordissimo con McA.
Sicuramente vedere Lou Reed emoziona e commuove. Ripeto, quando ho visto Robert Smith mi e' sembrato di vedere un pezzo di storia di fronte a me. Come avessi visto Elvis. E' una sensazione strana, indescrivibile. Irripetibile.

Ma sono abbastanza grande da saperla scindere dallo show vero e proprio.
I Cure, all'Heineken, sono stati grandi. Ma i The Rapture sono stati MOSTRUOSI. Lo possiamo dire?
Turk, alcuna gente che c'e' andata mi ha detto che il concerto e' stato di una noia mortale.
A volte il percorso umano non e' cosi' interessante... no?
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gasta ha scritto: A volte il percorso umano non e' cosi' interessante... no?
Eh sì.
A volte è una parabola spaventosamente discendente. Altre no, come il vino, invecchiando migliora. Oppure - semplicemente - muta la pelle e l'anima della musica. La cosa più bella è ascoltare (dal vivo, sotto un palco nel 2006 e non su cd rimasterizzato del '78) il senso delle vecchie canzoni mutare insieme a chi le canta. Non tutti ci riescono senza sembrare patetici o, peggio, falsi.

Lì sta lo stacco tra gente come Reed (ma mettici pure il nome dei Pearl Jam, tanto qualcuno che si annoia ci sarà sempre) e residuati bellici davvero imbarazzanti sul palco.
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gasta
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turk-182 ha scritto: Altre no, come il vino, invecchiando migliora.
Leggendo questa frase mi viene in mente Sidewalk. E sarebbe troppo facile smontartela.
Il vino non migliora invecchiando. Il vino e' davvero come l'uomo. Ha un picco e un declino inesorabile.
Non ti dico che Lou Reed sia nella fase discendente. Io non lo conosco, e francamente non mi interessa neanche conoscere le cose che fa ora.
Per me e' sufficiente Heroin.
turk-182 ha scritto: Oppure - semplicemente - muta la pelle e l'anima della musica.
Rimane questione di gusti, a questo punto.
Traspare dalle tue frasi la passione, il rispetto per lui.
Lo capisco... capisci pero' chi non vede piu' in lui tutto quello che vedi tu e, sicuramente, altre persone.

Io lo vedo in Eddie Vedder.
Io lo vedo in Robert Smith.
Non in Lou Reed.
Sorry.
turk-182

gasta ha scritto: Leggendo questa frase mi viene in mente Sidewalk. E sarebbe troppo facile smontartela.
Il vino non migliora invecchiando. Il vino e' davvero come l'uomo.
Sidewalk mi riprometto di vederlo (mi hanno detto che è una noia mortale, fa' te  :)).
Comunque sì, forse hai capito cosa intendo. Staccandoci dalla singola discussione su "Reed vecchio bacucco", io intendevo soprattuto la capacità di fare grandi cose in relazione al proprio percorso.

"The Raven" di Reed è un bel lavoro ancheperché arrivato solo qualche anno fa. "Mule Variations" di Waits, per dire, è un grande disco proprio perché è arrivato in quel punto lì della sua carriera. Stesso discorso per "American IV" di Cash e, a quanto mi dicono, l'ultimo Depeche Mode. Cito esempi a caso. Non mi sento di dire le stesse cose per gli Stones, ad esempio.
Ci dev'essere un punto intermedio tra la maturità e la geriatria.

Comunque è vero, parliamo soprattutto di passione, gusto e sensibilità.
Ultima modifica di turk-182 il 03/03/2006, 13:42, modificato 1 volta in totale.
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gasta
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turk-182 ha scritto: Sidewalk mi riprometto di vederlo (mi hanno detto che è una noia mortale, fa' te  :)).
No no no ... e' un gran film.

Comunque vedi... tutti gli artisti che hai nominato non li ascolto, non mi interessano proprio. Ed e' questione di gusti.
A parte che e' una vita che non vado a qualche concerto...
...al momento sul mio ipod sto ascoltando roba che forse manco Allo conosce...
...e allora mi permetto di dire che...

L'ultimo degli Strokes e' noioso.
Anja Garbarek e' un gran disco.
Emiliana Torrini incredibile.
Violante Placido sincera.
Mira Calix mi ispira quando voglio scrivere.
Nite Versions dei Soulwax spettacolare.
Little Barrie carino
John Dahlback veramente una bomba.
Au Revoir Simone spacca il çul°.
Cornelius gigantesco.

Lou Reed non trova spazio.
Nemmeno Tom Waits.
Nemmeno Springsteen.
Nessuno dei veri "rocker".
Limite mio... gusti...

Turk, mi confermi pero' che il concerto di Lou Reed non e' stato cosi' FICO? Mi confermi che le canzoni si sono dilungate in noiosita' funkeggianti? E la doppia cassa era fuori luogo? Mi confermi che lui e' un cane con la chitarra?
Poi lo so che e' Lou Reed, ma com'e' stato il concerto DAVVERO?
turk-182

(OT)
Il concerto è stato davvero bello, per me (che lo vedevo per la prima volta, non ho termini di paragone).
Non pensavo di vedere il più pirotecnico r'n'roll show sulla terra ma di essere calamitato dalle atmosfere sonore di uno dei poeti che ha raccontato meglio New York.  Di sentire rock onesto. E così è andata.

Un cane con la chitarra lo è sempre stato. Suona così, il suono dei suoi dischi è così. Dal '60... che novità sarebbe? Quei cani in stile Young/Cobain, per darti l'idea.
Ci sono stati solo un paio di momenti che a mio parere hanno dilatato troppo le parentesi strumentali. Ma mica da suicidio. Non mi sono annoiato anche perché traspariva un certo divertimento nel giocare 'al rilancio' del pezzo (pensa che a un certo punto si è fermato per dire al chitarrista "Bella quella cosa, prova a rifarla" tra sonore ghignate).
Meno parentesi strumentali e due o tre pezzi in più in scaletta non mi sarebbero dispiaciuti. Ritmiche funky sono comparse qui e là, la doppia cassa anche. Ma su un paio di crescendo...uno... due pezzi?

Non so alcuni fanno descrizioni che sembrano uscite da una recensione degli Halloween...
Un gran bel concerto, nient'altro.
(/OT)
Ultima modifica di turk-182 il 03/03/2006, 14:43, modificato 1 volta in totale.
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L'ex-bassista dei Rolling Stones ha rilasciato una lunga intervista al quotidiano The Guardian in supporto alla sua nuova pubblicazione: “A Stone Alone - The Solo Anthology 1974-2002” nei negozi dal 20 Marzo per la Sanctuary.

A conclusione della chiacchierata con il giornalista, effettuata nel ristorante Sticky Fingers, di proprietà dello stesso Wyman, si arriva al punto: “Non riesco a vederli andare ancora avanti” dichiara Bill a proposito dei suoi ex-compagni “Stanno sconfinando nel ridicolo non è vero?” poi il giornalista incalza “Sono diventati una parodia di se stessi?”, Bill: “Si, non che mi interessi, ma non so se hanno qualcos'altro di interessante la fuori, a parte le famiglie”, poi spostando l'attenzione sul frontman spiega che secondo lui Mick Jagger nasconde la sua infelicità di base dietro lo stile rock'n'roll: “[Mick] Non risponde mai in modo preciso.
Non gli piace parlare del passato, non gli piace rimanere nello stesso posto per più di due settimane… non credo sia felice”.

Queste dichiarazioni arrivano poco dopo quelle rilasciate a una rivista femminile nelle quali si leggeva: “Mick e Keith dicono che io non ho nulla a che vedere con la composizione dei pezzi, ma ho un filmato girato negli anni '70 dove Keith dice che ‘Jumpin' Jack Flash' è una canzone di Billy.
Ci sono delle canzoni nelle quali dovrei essere inserito come compositore, la più importante di tutte è ‘Jumpin' Jack Flash'”.

da rockstar.it.

Concordo con Wyman.
Purtroppo anche lui non ha fatto una bella figura quando è salito sul palco dell'Ariston con i Db Boulevard. Vergogna.

voi che dite?
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cudiel

sono d'accordo con Wyman sul giudizio agli attuali Rolling Stones e lo estendo in generale ai dinosauri che non mollano.
in un mondo giusto i Rolling Stones suonerebbero al Palabanca di Piacenza come Lou Reed.
IMHO
cudiel

non scherzo affatto.
che continuino pure fino alla Morte, e tu continua ad andare a vederli, ma quella generazione di rocker ha soffocato tutte le successive e non credo sia solo per meriti oggettivi.
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viciousburger
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vaccadì ma se si comincia a discutere anche sui rolling stones...tra poco comincerete a dire che anche iggy pop, alice cooper, e tutti quelli che hanno passato i 50 sono degli sfigati. vabbè che de gustibus eccetera, ma c@xxo quelli lì stanno sul palco con un'energia e una grinta come se avessero 20 anni. i pagliacci sono ben altri. l'unica pecca degli stones è che sono cari rabbiosi. ma se ci sono 60mila persone che vanno a vederli a san siro perchè mai dovrebbero andare a suonare in un posto da 6mila?
i'm forever blowing bubbles.
cudiel

viciousburger, non hai capito niente.
i rolling stones sono grandissimi, così come lo sono i grandi pre-beatles e rolling stones, che però furono spazzati via, continuarono a suonare con grande e meritato successo, ma il mondo andò avanti. la generazione dei nati negli anni '40, che hanno passato la sessantina, non molla e secondo me è grave, anche se io idolatro tutto ciò che arriva dagli anni '60 e '70, The Who in testa.
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