McA ha scritto: 12/10/2013, 0:00La morte di Priebke ha reso la mia giornata migliore.
A me l'ha rovinata.
Non si è mai pentito, è morto sostanzialmente da uomo libero e leggere le dichiarazioni contenute nel suo ultimo messaggio mi fatto girare le palle.
L'unica consolazione è che probabilmente, passata questa settimana, non sentiremo mai più parlare di lui.
Tranquillo, penso a tutto io
Dicono di me: "un rompicoglioni fuori scala, un vero professionista della noia". Siete avvisati. Non è una frisona
Non riesco a capire la retorica di coloro i quali non riescono a capire il sollievo per la morte di Priebke.
Non mi riferisco solo a te, Labbio; ho letto parecchi post simili al tuo, in rete.
Priebke era un infame nazista negazionista. Non ha pagato per i suoi crimini. Non si è mai pentito. Esatto. Tutte queste cose le sapevamo già mentre era vivo. Le giornate rovinate erano tutte quelle in cui un mostro del genere gironzolava a godersi il sole italiano. La beffa, oltre al danno, era la lunghissima vita concessagli dalla natura. Adesso che Priebke è cibo per vermi, perlomeno, è cibo per vermi.
La migliore battuta di Spinoza sulla morte di Priebke è: «È morto Priebke. Con cento anni di ritardo».
Tutti i giorni di vita di Priebke hanno reso questo mondo un posto peggiore; la sua morte lo rende un posto appena appena migliore. Quale parte non è chiara?
Ciao da McA e da Francesco Caravagli, responsabile relazioni esterne Radio Fujiko.
Non è retorica, semplicemente non provo nessun sollievo perchè non credo che la sua morte abbia reso il mondo un posto migliore. Anzi, adesso che è morto, ci sarà qualcuno pronto a farne un'icona, un martire.
Il fatto che sia diventato cibo per vermi non è di nessuna consolazione rispetto ai 100 anni che si è goduto da uomo libero e mai pentito.
Facendo un parallelo, non provo nessuna soddisfazione per l'incandidabilità (ammesso che arrivi) di Mr.B. Ormai ha fatto il bello ed il cattivo tempo per 20 anni e continuerà a dirigere/comandare il partito anche da casa sua. Sostanzialmente è un atto inutile. Ha valore solo come affermazione di un principio.
Sarebbe stata molto più efficace una sana legge sul conflitto di interessi una ventina di anni fa.
Sia la morte di Priebke che la condanna di B. sono arrivate fuori tempo massimo per poter stimolare i miei sensi del sollievo.
Tranquillo, penso a tutto io
Dicono di me: "un rompicoglioni fuori scala, un vero professionista della noia". Siete avvisati. Non è una frisona
labbio ha scritto: 15/10/2013, 14:07Anzi, adesso che è morto, ci sarà qualcuno pronto a farne un'icona, un martire.
No, dai, questo no.
Quelli che vengono eletti a martiri seppur in modo del tutto fuori luogo per lo meno devono essere morti non addirittura vecchi decrepiti e tranquilli, dai.
Spinoza ha scritto:Il responsabile dell’eccidio delle Fosse Ardeatine è scomparso all’età di cent’anni. Non ha avuto neanche il tempo di chiedere scusa.
Era da troppo che non tornavo su Spinoza, comunque, che bello ricordarsela.
Spinoza ha scritto:Come se niente Fosse [parte prima]
(Titolo)
Spinoza ha scritto:Erich Priebke va all’inferno. Ha scelto i domiciliari.
Ultima modifica di Eta il 17/10/2013, 1:48, modificato 1 volta in totale.
McA ha scritto: 04/11/2012, 12:30Senso di completezza a manetta, e solito mix di sentimenti.
Si è già detto e scritto tutto. Si sono condivise le sue canzoni.
Io metto i link al reportage di Landrew sulla data di Piacenza (28 febbraio 2006), alle mie fotografie della stessa serata e infine al mio pezzo sul concerto a Cremona del 12 luglio 2007, nonché alle fotografie di Luca Muchetti.
E ricordo i risvegli bolognesi con Sunday Morning e I'm Waiting For The Man, e poi qualche antirocker cambiava cd.
E la sensazione (non spiegabile) di quando vidi per la prima volta questa fotografia.
E Rock N Roll Animal regalatomi da mio fratello, completamente a sorpresa.
E tante altre cose.
Grazie Lou.
Ultima modifica di McA il 22/08/2014, 1:35, modificato 2 volte in totale.
Ciao da McA e da Francesco Caravagli, responsabile relazioni esterne Radio Fujiko.
Ieri è morto Carlo Mazzacurati, uno dei più grandi registi italiani degli ultimi trent’anni. Questo è il ricordo di un collega, un compagno, un amico, che ringraziamo molto.