Cremonapalloza Forum

Se n'è andato Bill Russell, tra i più grandi del basket.
In questa foto è in prima fila a sinistra, con Muhammad Ali, Jim Brown - il più grande giocatore di football americano di sempre - e Kareem Abdul-Jabbar, insieme ad altri atleti afroamericani.
La storica foto è stata scattata il 4 giugno 1967 a Cleveland, Ohio, durante una conferenza stampa convocata da Jim Brown per supportare Muhammad Ali, a cui era stata revocata la licenza di pugile insieme al titolo mondiale dei pesi massimi.
Il motivo delle revoche? Ali aveva fatto più volte domanda di obiezione di coscienza, ma gli era stata rifiutata tutte le volte e, di fronte al suo rifiuto di farsi soldato per combattere in Vietnam, erano scattate le sanzioni sportive.


Approfondimenti sul "summit di Cleveland" qui.

Q ha scritto: ↑11/10/2022, 22:09

Dame Angela Brigid Lansbury
Londra, 16/10/1925 • Los Angeles, 11/10/2022

Poche cose e persone sono state presenti in così tante fasi della mia vita quanto La signora in giallo.

Nove giorni dopo Angela Lansbury, ci ha lasciati anche Ronald Alan Masak (Chicago, 1º luglio 1936 – Thousand Oaks, 20 ottobre 2022), ovvero l'attore che ne La signora in giallo ha interpretato per anni lo sceriffo di Cabot Cove, Mort Metzger.

McA ha scritto: ↑17/04/2022, 16:00

Speciale: grandi donne del Novecento

Erano i tardi anni Novanta, anzi, forse proprio l'estate del 1999, quella dopo la stagione nel famoso doppio ruolo da giocatore allenatore nel Chelsea. Si materializzò alla Baldesio e noialtri ragazzini provavamo quel misto di fermento e soggezione, quella voglia di ronzare intorno al campionissimo senza sapere bene che cosa dirgli, magari le tre parole sufficienti a scucirgli un autografo (nessuno portava con sé una macchina fotografica).
Lo ricordo, assorto, mentre legge La Gazzetta dello Sport al bar della Canottieri, per poi sorprenderci tutti e dirigersi verso il campo da... basket, la vera rarità baldesiana: forse l'unico rettangolo da pallacanestro in terra battuta sul pianeta. E di nuovo lo ricordo bene, sorridente, mentre avanza e palleggia e il quintetto avversario mette un'attenzione aggiuntiva nell'evitare di marcarlo stretto o fargli certi fallacci, che lì erano il pane quotidiano. E si crea quell'altra dinamica strana, tra chi lo chiama Gianluca e gli dà del tu per (di)mostrare confidenza e chi rinuncia alla sottile competizione e però non gli stacca gli occhi di dosso.