Cineclub Cremona "Vittorio De Sica" 2007/2008

Le cinéma (abréviation de cinématographe) est une projection visuelle en mouvement, le plus souvent sonorisée.

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MARTEDÌ 25 MARZO 2008
L'ETÀ BARBARICA
Un film di Denys Arcand.
Con Marc Labreche, Diane Kruger, Sylvie Léonard, Caroline Neron, Rufus Wainwright, Macha Grenon, Emma De Caunes, Didier Lucien.
Genere Commedia, colore 111 minuti. - Produzione Canada 2007. - Distribuzione Bim - [Uscita nelle sale venerdì 7 dicembre 2007]


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Denys Arcand non sbaglia un colpo nella sua analisi della società canadese che finisce poi con l'estendersi a quella dell'Occidente in genere. Dopo Le invasioni barbariche anche con questa commedia, inizialmente spassosa ma destinata a virare nell'amarezza della presa di coscienza, riesce a porre lo spettatore dinanzi alla profonda solitudine che pervade le coscienze di uomini e donne del mondo contemporaneo. Se inizialmente sembrerebbe quasi suggerire che l'evasione possa essere la vera soluzione, ben presto lo spettatore si accorge di quanto il regista miri a un altro obiettivo. Lo fa grazie a un derisorio non rispetto per il politically correct (ci sono almeno due scene imperdibili in materia) e a un'acuta messa in scena delle dinamiche che presiedono alle relazioni interpersonali sia all'interno della famiglia che nel mondo del lavoro. Non manca anche qualche strale per i vicini americani anche se, a differenza di Michael Moore, Arcand che ci vive non pensa che il Canada sia il Paradiso.

Cinema Filo
P.zza Filodrammatici, 4 - Cremona
Telefono: 0372 411 252
inizio proiezioni: 21,15
INGRESSO: 5 euro

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Martedì 1 Aprile 2008
L'amore ai tempi del colera
REGIA: MIKE NEWELL

Tratto dal romanzo di Gabriel Garcia Marquez, una storia d’amore impossibile che dura quarant’anni, ma che diventa anche metafora di un Paese e di un continente. Giovanna Mezzogiorno e Javier Bardem gli interpreti.
Ultima modifica di Allo il 21/03/2008, 14:02, modificato 1 volta in totale.
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MARTEDÌ 1 APRILE 2008
L'AMORE AI TEMPI DEL COLERA
Un film di Mike Newell.
Con Javier Bardem, Giovanna Mezzogiorno, Benjamin Bratt, Catalina Sandino Moreno, Hector Elizondo, Liev Schreiber, Fernanda Montenegro, Laura Harring, John Leguizamo. Genere Drammatico, colore 138 minuti. - Produzione USA 2007. - Distribuzione 01 Distribution - [Uscita nelle sale venerdì 21 dicembre 2007]


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Cartagena, Colombia. L'addetto ai telegrammi, Florentino Ariza, è follemente innamorato della bella Fermina, figlia del commerciante di muli, Lorenzo Daza. Per conquistarla, Florentino scrive per lei versi e lettere così appassionati che Fermina arriva a ricambiare il suo amore. I due si frequentano di nascosto e si giurano amore eterno, ma il padre della ragazza ha in mente per lei un matrimonio di alto rango e quando scopre la loro relazione allontana la figlia dalla città. Passano gli anni e Fermina, nonostante il carattere indipendente, ha accettato di sposare una delle figure più importanti di Cartagena, il dottor Juvenal Urbino, che ha studiato in Europa e che grazie alle sue esperienze e alle sue capacità ha debellato il colera dilagante nel paese. Quando Florentino e Fermina si rincontrano, lui è diventato un ricco commerciante con tante esperienze alle spalle ma che non ha mai smesso di amare la donna della sua vita e spera ancora di poterla avere un giorno accanto a sé.

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Martedì 8 Aprile 2008
In questo mondo libero
REGIA: KEN LOACH

Ancora con l’aiuto del fido sceneggiatore Paul Laverty, Ken Loach ci racconta una moderna storia di precariato in un mondo del lavoro che spaventa sempre di più i giovani

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MARTEDÌ 8 APRILE 2008
IN QUESTO MONDO LIBERO...
Un film di Ken Loach.
Con Kierston Wareing, Juliet Ellis, Leslaw Zurek, Colin Caughlin, Joe Siffleet, Faruk Pruti.
Genere Drammatico, colore 96 minuti. - Produzione Gran Bretagna, Italia, Germania, Spagna 2007. - Distribuzione Bim - [Uscita nelle sale venerdì 28 settembre 2007]


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Angie è una giovane donna divorziata con un figlio undicenne, Jamie, che vive con i nonni. Licenziata in tronco da un'agenzia per cui procurava manodopera proveniente dai paesi dell'Est, Angie decide di mettersi in proprio. Insieme all'amica Rose crea un'agenzia di reclutamento che gestiranno in coppia. Il confronto con la realtà dell'immigrazione, clandestina e non, le imporrà delle scelte che non andranno tutte nella stessa direzione.
Ken Loach è un regista che si potrebbe definire 'necessario'. Necessario perché a ogni film (sia che parli di Glasgow, di Irlanda o di Spagna nella guerra civile) ci ricorda che questo mondo, il nostro mondo occidentale, non è il paradiso ma, a differenza di altri che accettano ciò come un dato di fatto ineludibile, lui pensa che qualcosa si possa fare. L' "I care/Mi riguarda" di kennediana memoria è per lui un imperativo categorico a cui va data attuazione.
La quasi debuttante Kierston Wareing gli offre un valido aiuto sfaccettando il suo personaggio e offrendogli quelle variazioni dal positivo al negativo che spingono lo spettatore ad alternare adesione e repulsione nei suoi confronti.
Loach afferma: "Lo sfruttamento è cosa nota a tutti. Quindi non si tratta di una novità. La cosa che ci interessa di più è sfidare la convinzione secondo la quale la spregiudicatezza imprenditoriale è l'unico modo in cui la società può progredire; l'idea che tutto sia merce di scambio, che l'economia debba essere pura competizione, totalmente orientata al marketing e che questo è il modo in cui dovremmo vivere. Ricorrendo allo sfruttamento e producendo mostri".
Angie è un 'mostro' che sembra non accorgersi di esserlo. In lei convivono il bisogno di riscatto, la generosità e la più fredda e letale determinazione. È una donna che vuole sfondare in un territorio tipicamente maschile finendo con il fare proprie le caratteristiche più negative dell'altro sesso. Quasi come se Loach sentisse su di sé la differenza di approccio generazionale alle problematiche sociali le offre (grazie alla scrittura del suo più che fedele sceneggiatore Paul Laverty) uno specchio in cui riflettersi: l'anziano padre che, vedendola all'opera, non può non dirle: "Stiamo tornando ai vecchi tempi"? Ai vecchi tempi si usavano termini come sfruttamento, riduzione in schiavitù, proletariato. Oggi tutto è molti più soft. Il lavoro è 'interinale'. I contratti sono 'a termine'. Ma la realtà è ancora, dolorosamente quella. (Mymovies.it)

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Martedì 15 Aprile 2008
Lars e una ragazza tutta sua
REGIA: CRAIG GILLESPIE

Lars vive in un mondo tutto suo, lontano dalla comunità della provincia americana in cui lavora. Cerca di superare i suoi disagi esistenziali comprando una bambola su Internet.
Tipico prodotto indipendente made in Sundance.

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MARTEDÌ 15 APRILE 2008
LARS E UNA RAGAZZA TUTTA SUA
Un film di Craig Gillespie.
Con Ryan Gosling, Emily Mortimer, Kelli Garner, Paul Schneider, Patricia Clarkson, Nancy Beatty, Doug Lennox.
Genere Commedia, colore 106 minuti. - Produzione USA 2007. - Distribuzione DNC - [Uscita nelle sale venerdì 4 gennaio 2008]


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Lars Lindstrom vive in un freddo paesino del Wisconsin. Sociofobico e patologicamente timido, un giorno si presenta a casa del fratello dichiarando di aver trovato una fidanzata via internet, Bianca. Tutto normale, non fosse che la ragazza è una bambola di dimensioni umane. La famiglia e a breve l'intero villaggio finiranno per assecondare Lars nella sua follia, trattando Bianca come una ragazza reale.
Nonostante le premesse e un soggetto che poteva far nascere una banale commediola fatta di gag scontate, Lars e una ragazza tutta sua riesce, in maniera più o meno efficace, a farci intravedere i limiti di una comunità basata sui buoni sentimenti e la compassione. Il regista Craig Gillespie, al suo esordio dopo una carriera di spot e videoclip, e la sceneggiatrice Nancy Olivier (che ha scritto diversi episodi della serie Six Feet Under) hanno puntato su uno humour alla Frank Capra, emozionante pur trovandosi spesso in bilico tra il coinvolgimento sincero e la pura banalità. Niente doppi sensi legati alla sex doll, dunque, ma neanche echi al felliniano Casanova che ballava con un manichino. Il sesso non c'entra e la pellicola riguarda la sincera relazione sentimentale che Lars intrattiene con Bianca. Catecumeno e con problemi mentali, Lars schiva le relazioni con le persone, forse a causa di una società che l'ha portato a temere i legami profondi e ad evitare, ignorandone l'importanza, le delusioni. Agrodolce e delicato Lars e una ragazza tutta sua resterebbe tuttavia nient'altro che un ottimo episodio di un serial tv, non fosse per la figura di Ryan Gosling, volto nuovo di un certo cinema americano non troppo mainstream e già candidato all'Oscar per il ruolo del professore in Half Nelson. Gosling ci porta ad aderire al punto di vista di questo personaggio bizzarro che nel suo volto si rende stranamente credibile, e, cosa ben più sorprendente, riesce a rendere altrettanto credibile la bambola Bianca. Un giovane talento capace di dare un segno di novità a una commedia altrimenti innocua. (Mymovies.it)

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Martedì 22 Aprile 2008
Un bacio romantico
REGIA: WONG KAR-WAY

Il maestro del cinema di Hong Kong in trasferta negli Stati Uniti nel più classico degli on the road, impreziosito dalla presenza, nel cast, di Jude Law e Natalie Portman

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MARTEDÌ 22 APRILE 2008
UN BACIO ROMANTICO
Un film di Wong Kar-wai.
Con Norah Jones, Jude Law, David Strathairn, Natalie Portman, Rachel Weisz.
Genere Sentimentale, colore 111 minuti. - Produzione Francia, Cina, Hong Kong 2007. - Distribuzione Bim - [Uscita nelle sale venerdì 28 marzo 2008]


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Elizabeth rompe con un compagno con cui è stata a lungo e si confida con Jeremy, il proprietario di un caffè che se ne innamora. Ma la ragazza lascia New York per un viaggio le cui tappe sono scandite dalla ricerca di un lavoro, il desiderio di poter acquistare un'auto e il bisogno di curare le ferite interiori. Incontrerà storie di individui che la faranno crescere e la porteranno a uno sguardo nuovo sul mondo. Forse più libero o forse ancor più legato a qualcuno e quindi positivamente 'libero'.
Ancora un viaggio nei sentimenti quello del regista cinese divenuto da tempo uno dei Maestri del cinema. Alla sua prima prova in lingua inglese Wong Kar Wai dichiara: "Talvolta la distanza tangibile tra due persone puo' essere minima ma quella emotiva enorme. Il mio film vuole essere uno sguardo rivolto a quelle distanze sotto varie angolazioni". Dopo il suo capolavoro In the Mood for Love sembrava essere divenuto prigioniero di un formalismo che rischiava (vedi 2046) di ottundere la sua capacità di narratore di emozioni spesso a rischio di implosione. In Un bacio romantico torna a produrre vibrazioni pur non rinunciando a una ricerca estetica estremamente raffinata ma nuovamente non fine a se stessa.
È un on the road fatto di perdite e di ritrovamenti quello che Elizabeth e molti altri personaggi compiono in questo film. Anzi, più dolorosa è la perdita più efficace diviene la riconciliazione, a volte con se stessi e in altri casi con l'immagine che si aveva degli altri. Ma Wong Kar Wai non si accontenta solo di questo. Mette in gioco (e vedrete quanto il termine sia appropriato) la possibilità o meno di avere fiducia nel prossimo, di accettare o meno l'immagine che gli altri ci rilanciano della realtà . Nel fare questo sembra talvolta prendere dei detour (come nella storia del poliziotto alcolizzato). Ma non è così. Ogni ingrediente è essenziale per preparare quella torta al mirtillo che pochi desiderano mangiare ma che, quando trova chi sa apprezzarla, costituisce un legame inalienabile con chi l'ha preparata. (Mymovies.it)

Prossimo e ultimo appuntamento:
Martedì 29 Aprile 2008
INTO THE WILD
REGIA: SEAN PENN

Dopo essersi laureato, Cristopher abbandona la civiltà a parte per l’Alaska, per ritrovare il contatto con la natura e il senso della vita.

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MARTEDÌ 29 APRILE 2008
INTO THE WILD
Un film di Sean Penn.
Con Emile Hirsch, Marcia Gay Harden, William Hurt, Jena Malone, Brian Dierker, Catherine Keener, Vince Vaughn, Kristen Stewart, Hal Holbrook.
Genere Drammatico, colore 148 minuti. - Produzione USA 2007. - Distribuzione Bim - [Uscita nelle sale venerdì 25 gennaio 2008]


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Into The Wild è la libera trasposizione del libro di Jon Krakauer "Nelle terre estreme" diventato un classico della sottocultura urbana. Dalla lettura del libro, Sean Penn ha dovuto aspettare ben dieci anni prima di ottenere i diritti. Questa incredibile pazienza testimonia una testarda sensibilità che è unica nel panorama cinematografico di oggi.
Sono due gli elementi che hanno guidato Penn nel doppio binario della regia e della sceneggiatura. Il tema della fuga ma soprattutto quello dell'inseguimento di un qualcosa che faciliti la conoscenza di sé.
Pura celebrazione della libertà e della ricerca della libertà, la pellicola racconta la vera storia di Christopher McCandless, un giovane benestante che rinuncia a tutte le sue sicurezze materiali per immergersi all'interno della natura selvaggia. Il forte trasformismo di Emile Hirsh facilita per lo spettatore un'istantanea immedesimazione in una figura tormentata che non viene dipinta né come giovane avventuriero né come idealista ingenuo. La maestria con cui Penn miscela tematiche così diverse e complesse è unica. Il fascino della selvatichezza dell'ambiente, le difficoltà dei legami di sangue, l'individualismo contro il bisogno di amore e le contraddizioni dell'idealismo nelle sue spinte critiche ma anche arroganti.
Il film ha una valenza politica nonostante questo non sia l'intento di base. Alle volte, si trasforma in un vero e proprio atto di fede il cui credo fugge da tutto ciò che è religioso in senso stretto per trovare sfogo in una dimensione che è solo e unicamente personale. Tutti le persone che Chris incontrerà lungo il suo peregrinare oltre a colmare un vuoto familiare, fonte di profonde sofferenze, amplificano l'idea di un percorso a stadi funzionale a liberarsi da qualsiasi dipendenza da ogni tipo di comfort e privilegio. L'acquisizione della saggezza avviene quasi per osmosi attraverso la spontaneità e la profondità degli incontri fatti.
Ancora più maturo e disinvolto nel lavoro registico, Penn gioca di forti contrasti nell'alternare gli ampi spazi dei diversi paesaggi mostrati al costante senso di vuoto del ragazzo che risulta essere una pura estensione dell'enormità della natura. (Mymovies.it)

Con la proiezione sopra-descritta si conclude la rassegna 2007-2008 del Cineclub 'De Sica'.

Si ringraziano l'Assessorato alla Cultura del Comune di Cremona, Centro Musica 'Il Cascinetto' e l'Assessorato alle Politiche Giovanili del Comune di Cremona, il Cinema Filo,  il Cinema Tognazzi, l'associazione Cremonapalloza, la Libreria del Convegno, la Libreria Ponchielli, Arci Cremona e Dueper Design.

Un ringraziamento inoltre a tutti i tesserati ed al pubblico sempre presente e numerosissimo ad ogni evento di questa fittissima stagione.
Alla prossima edizione.


Cinema Filo
Piazza Filodrammatici, 4 - Cremona.
Telefono: +39 0372 411 252
inizio proiezioni: 21,15

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Ultima modifica di Allo il 28/04/2008, 11:21, modificato 1 volta in totale.
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Allo ha scritto: 28/04/2008, 11:20INTO THE WILD
che emozione.

Nella vita importa non già di essere forti, ma di sentirsi forti, di essersi misurati almeno una volta, di essersi trovati almeno una volta nella condizione umana più antica, soli davanti alla pietra cieca e sorda, senza altri aiuti che le proprie mani e la propria testa.
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può essere?
T. S. Eliot ha scritto:La nebbia gialla che strofina la schiena contro i vetri, / Il fumo giallo che strofina il suo muso contro i vetri / Lambì con la sua lingua gli angoli della sera, / Indugiò sulle pozze stagnanti negli scoli, / Lasciò che gli cadesse sulla schiena la fuliggine che cade dai camini
Da Il canto d'amore di J. Alfred Prufrock / The Love Song of J. Alfred Prufrock (1917), T. S. Eliot

no, questa mi sa che salta fuori in un altro momento...
“Condividere saperi, senza fondare poteri”

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Into The Wild: bello e potente, drammatico e non retorico, cinema puro, una gioia per gli occhi. E la colonna sonora è un narratore aggiunto.
Hit the road, Chris.

Arrivederci...
Ciao da McA e da Francesco Caravagli, responsabile relazioni esterne Radio Fujiko.
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Allo ha scritto: 11/10/2006, 12:51Il Cineclub ha bisogno di rinascere.
Brutto dirlo ma è difficile farlo sopravvivere in una città apparentemente sempre meno ricettiva, vittima di multisale pre-confezionate.
Per evitare che questa diventi 'l'ultima' edizione di un'istituzione del panorama culturale cremonese (11 edizioni) chiedo a tutti voi lo sforzo di diffondere-spargere-divulgare il verbo della rassegna appena iniziata.
Fondamentale mantenerla in vita.
queste belle parole venivano scritte all'inizio della rassegna 2006-2007.
ne è seguita un'altra.
basta?
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Purtroppo si.
A breve verrà fatta comunicazione ufficiale ma per il 2008/2009 la rassegna Cineclub 'De Sica' non ci sarà.

Le motivazioni saranno tutte ben descritte nella lettera del presidente Antonio Termenini.
Non è comunque difficile immaginarle.

Cremona è riuscita a non meritarsi neanche questa.
Viva la festa del salame.
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Antonio Termenini ha scritto:Cremona, 18-11-2008

Caro Socio/a,
dopo dodici anni di attività, lo scorso aprile è stata sospesa l’attività del Cineclub Cremona “Vittorio De Sica”. Quello che era diventato ormai un appuntamento fisso per decine e decine di cremonesi, appassionate di cinema e non, si è dovuto fermare per una doverosa pausa di riflessione.

In questi ultimi cinque anni la programmazione e la geografia delle sale cremonesi è radicalmente cambiata. Hanno chiuso i battenti il cinema Italia e il cinema Padus, mentre alla periferia della città sono sorte due multisale. A sua volta, la programmazione del Cinema Filo si è trasformata a tutti gli effetti, nelle ultime due stagioni, in quella di una sala d’essai, andandosi così a sovrapporre alla quasi totalità delle nostre proposte. Dal momento che i programmatori milanesi considerano la piazza di Cremona di sesto o settimo livello per il volume di incassi che produce, non è nemmeno servita una stretta collaborazione con i gestori locali per evitare, a volte imbarazzanti sovrapposizioni di titoli a distanza di poche settimane.

A questo si deve aggiungere che sin dalla sua nascita il Cineclub Cremona “Vittorio De Sica” ha quasi totalmente dovuto ricorrere a risorse proprie, ovvero, al sostegno, a volte al di là delle più rosee aspettative, dei sui aficionados che si sono differenziati nel tempo, ma che sono rimasti sempre numerosissimi. I martedì al cinema Tognazzi erano diventati tra gli appuntamenti culturali quantitativamente maggiormente seguiti dai cremonesi. Nonostante ciò, le varie amministrazioni che si sono succedute nel corso degli anni hanno preferito optare per scelte diverse, sostenendo altre iniziative culturali e di intrattenimento, indebolendo ulteriormente un settore già così in crisi nella nostra città.

L’associazione non muore qui, però. Queste cause di forza maggiore non ci consentono di offrire al nostro pubblico la consueta stagione ricca di titoli importanti e di film premiati nei maggiori festival internazionali ma, in attesa di tempi migliori, grazie alle fruttuose collaborazioni inaugurate in queste stagioni il Cineclub Cremona “Vittorio De Sica” sarà promotore di alcune brevi rassegne in fase di organizzazione.
Riteniamo, in questo modo, di mantenere vivo il prestigio dell’associazione per poterci riproporre nei prossimi anni con rinnovata energia e nuove ambizioni.

Il Presidente
Antonio Termenini
Ultima modifica di McA il 30/12/2012, 15:30, modificato 1 volta in totale.
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ma fi§@!
Taking pictures is like tiptoeing into the kitchen late at night and stealing Oreo cookies.
(Diane Arbus)
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