Petizioni e iniziative
Moderatore: .ferro
Altra petizione promossa da Legambiente, da inviare a Trenitalia.
Ultima modifica di luchino il 12/11/2008, 12:24, modificato 1 volta in totale.
io sono favorevole al nucleare.
il nucleare risolverà TUTTI i nostri problemi
dal nepotismo
all'evasione fiscale
dall'omertà
al razzismo
dagli immigrati
ai comunisti
dai neonazisti
agli ultrà
dalla finanza truccata
ai sindaci che non sanno più che vietare
dai politici sempre più iattanti
alla poplazione sempre più ignorante ed arrogante
dal precariato per i meritevoli
alle posizioni di comando pei cortigiani
lo ha detto il premier.
e io ci credo.
il nucleare risolverà TUTTI i nostri problemi
dal nepotismo
all'evasione fiscale
dall'omertà
al razzismo
dagli immigrati
ai comunisti
dai neonazisti
agli ultrà
dalla finanza truccata
ai sindaci che non sanno più che vietare
dai politici sempre più iattanti
alla poplazione sempre più ignorante ed arrogante
dal precariato per i meritevoli
alle posizioni di comando pei cortigiani
lo ha detto il premier.
e io ci credo.
Ultima modifica di janfree il 12/11/2008, 17:15, modificato 1 volta in totale.
Appello promosso dalla Segreteria Provinciale FIMP di Modena (Federazione Italiana Medici Pediatri) che ha promosso un appello per tentare di fermare la proposta della Lega Nord di abolire le cure primarie ed
essenziali agli immigrati, compresi i bambini, sprovvisti di permesso di soggiorno.Per firmare, basta cliccare qui e seguire le indicazioni. Propongo di firmare e di far girare l'appello a sottoscrivere
Prima di tutto vennero a prendere gli zingari e fui contento, perché rubacchiavano.
Poi vennero a prendere gli ebrei e stetti zitto, perché mi stavano antipatici.
Poi vennero a prendere gli omosessuali, e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi.
Poi vennero a prendere i comunisti, ed io non dissi niente, perché non ero comunista.
Un giorno vennero a prendere me, e non c'era rimasto nessuno a protestare.
Bertolt Brecht, Berlino, 1932
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essenziali agli immigrati, compresi i bambini, sprovvisti di permesso di soggiorno.Per firmare, basta cliccare qui e seguire le indicazioni. Propongo di firmare e di far girare l'appello a sottoscrivere
Prima di tutto vennero a prendere gli zingari e fui contento, perché rubacchiavano.
Poi vennero a prendere gli ebrei e stetti zitto, perché mi stavano antipatici.
Poi vennero a prendere gli omosessuali, e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi.
Poi vennero a prendere i comunisti, ed io non dissi niente, perché non ero comunista.
Un giorno vennero a prendere me, e non c'era rimasto nessuno a protestare.
Bertolt Brecht, Berlino, 1932
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Messaggio del Senatore Marino
Carissima/o,
Ti scrivo per chiederti un piccolo sforzo per una importantissima causa. Nelle prossime settimane il testamento biologico sarà al centro del dibattito in Parlamento, e la maggioranza intende approvare una legge che limita la libertà di scelta del cittadino imponendo alcune terapie, come l'idratazione e l'alimentazione artificiale. Le dichiarazioni anticipate di trattamento non saranno vincolanti: spetterà sempre al medico l'ultima parola. Qual è allora
l'utilità di questa legge, se non si garantisce al cittadino che la sua volontà sia rispettata? La verità è che il ddl della destra è stato scritto per rendere inapplicabile il ricorso al testamento biologico. Oltretutto, la dichiarazione dovrà essere stipulata davanti ad un notaio, e rinnovata con cadenza triennale: vi immaginate cosa significa andare ogni tre anni davanti a un notaio accompagnati dal proprio medico di famiglia? Al contrario della
nostra proposta poi, non è presente nemmeno un cenno alle cure palliative, all'assistenza ai disabili, alla terapia del dolore.
Ti chiedo dunque di diffondere il più possibile l'appello, invitando tutti i tuoi contatti a sottoscriverlo: dobbiamo mobilitarci immediatamente per raccogliere centinaia di migliaia di adesioni e difendere il nostro diritto costituzionale alla libertà di cura. Se saremo tanti, il Parlamento non ci potrà ignorare. Nel prossimo dibattito in Senato il mio impegno personale è quello di dar voce alla vostra opinione, che credo coincida con quella della maggioranza degli italiani. Che vogliano utilizzare ogni risorsa della medicina o che intendano accettare la fine naturale della vita, i cittadini
vogliono essere liberi di scegliere.
Ti ringrazio infinitamente e conto su di te per far circolare il più possibile l'appello per il diritto alla libertà di cura sul sito appellotestamentobiologico.it e grazie perché abbiamo già raggiunto quasi 100.000 firme!
Ignazio Marino
Carissima/o,
Ti scrivo per chiederti un piccolo sforzo per una importantissima causa. Nelle prossime settimane il testamento biologico sarà al centro del dibattito in Parlamento, e la maggioranza intende approvare una legge che limita la libertà di scelta del cittadino imponendo alcune terapie, come l'idratazione e l'alimentazione artificiale. Le dichiarazioni anticipate di trattamento non saranno vincolanti: spetterà sempre al medico l'ultima parola. Qual è allora
l'utilità di questa legge, se non si garantisce al cittadino che la sua volontà sia rispettata? La verità è che il ddl della destra è stato scritto per rendere inapplicabile il ricorso al testamento biologico. Oltretutto, la dichiarazione dovrà essere stipulata davanti ad un notaio, e rinnovata con cadenza triennale: vi immaginate cosa significa andare ogni tre anni davanti a un notaio accompagnati dal proprio medico di famiglia? Al contrario della
nostra proposta poi, non è presente nemmeno un cenno alle cure palliative, all'assistenza ai disabili, alla terapia del dolore.
Ti chiedo dunque di diffondere il più possibile l'appello, invitando tutti i tuoi contatti a sottoscriverlo: dobbiamo mobilitarci immediatamente per raccogliere centinaia di migliaia di adesioni e difendere il nostro diritto costituzionale alla libertà di cura. Se saremo tanti, il Parlamento non ci potrà ignorare. Nel prossimo dibattito in Senato il mio impegno personale è quello di dar voce alla vostra opinione, che credo coincida con quella della maggioranza degli italiani. Che vogliano utilizzare ogni risorsa della medicina o che intendano accettare la fine naturale della vita, i cittadini
vogliono essere liberi di scegliere.
Ti ringrazio infinitamente e conto su di te per far circolare il più possibile l'appello per il diritto alla libertà di cura sul sito appellotestamentobiologico.it e grazie perché abbiamo già raggiunto quasi 100.000 firme!
Ignazio Marino
luchino, hai messo il link a una TUA e-mail che sta nella TUA casella di posta elettronica.
o ci dai username e password o ci passi il vero sito del concorso.
o ci dai username e password o ci passi il vero sito del concorso.
Spoiler:
“Condividere saperi, senza fondare poteri”
Primo Moroni
Primo Moroni
Milano rifiuta la manifestazione delle destre xenofobe d'Europa
Firmate la petizione, farlo da Cremona è importante, visto l'arrivo di quegli stronzi del Partito Nazista, ieri e oggi.
Firmate la petizione, farlo da Cremona è importante, visto l'arrivo di quegli stronzi del Partito Nazista, ieri e oggi.
Ciao da McA e da Francesco Caravagli, responsabile relazioni esterne Radio Fujiko.
...and if your doorbell rings and nobody's there,that was no Martian....it's Halloween.
come volevasi dimostrare da quanto detto sopra:
Inutile la mobilitazione delle associazioni internazionali per i diritti umani
Niente perdono, Delara giustiziata
La ragazza-pittrice condannata per un omicidio avvenuto quando aveva 17 anni è stata impiccata all'alba
come si chiamava quella ragazza che la mobilitazione internazionale aveva salvato dalla lapidazione in non mi ricordo quale paese africano?
un peccato che Delara sia nata in un paese nemico degli USA... fosse stata condannata in Texas, forse parte dei paladini dei diritti umani si sarebbe mossa in modo più massiccio...
Inutile la mobilitazione delle associazioni internazionali per i diritti umani
Niente perdono, Delara giustiziata
La ragazza-pittrice condannata per un omicidio avvenuto quando aveva 17 anni è stata impiccata all'alba
come si chiamava quella ragazza che la mobilitazione internazionale aveva salvato dalla lapidazione in non mi ricordo quale paese africano?
un peccato che Delara sia nata in un paese nemico degli USA... fosse stata condannata in Texas, forse parte dei paladini dei diritti umani si sarebbe mossa in modo più massiccio...
Ultima modifica di janfree il 01/05/2009, 16:03, modificato 1 volta in totale.
RETE AGATERGON
La Rete Agatergon è costituita da un gruppo di persone Lesbiche Gay Bisex Trans che, stanch* di guardare che le cose prendano una piega spesso insostenibile e svilente, hanno deciso di agire in prima persona ritenendo che la partecipazione diretta alle cose sia indispensabile per non cadere nelle trappole di deleghe che deresponsabilizzano e immobilizzano.
Proprio per questo, ispirandoci al greco agatergon, il cui significato è riuscire a realizzare "qualcosa di buono", abbiamo creato un blog - ed un sito in costruzione - e promosso diverse iniziative quali l'osservatorio sull'omofobia, con dossier 2008 e 2009, e la raccolta firme a sostegno della proposta della ministra francese Rama Yade per la depenalizzazione unversale dell'omosessualità.
Ed è ancora in nome del voler fare "qualcosa di buono" che lanciamo e promuoviamo la seguente campagna di sensibilizzazione rivolta alle persone LGBT italiane ed europee per le prossime elezioni del Parlamento Europeo del 6 e 7 giugno.
Non votiamo per chi ci discrimina
L'Unione Europea ha più volte emanato direttive in tema di diritti, chiedendo ai Paesi membri di adottare una legislazione che tuteli i diritti umani, abbatta le discriminazioni e porti ad una sostanziale uguaglianza di tutti i cittadini; l'Italia è stata spesso oggetto di richiami da parte delle autorità europee per non essersi adeguata a tali indirizzi.
Il Parlamento italiano, a differenza dei legislatori di molti altri Paesi e nonostante le ripetute sollecitazioni da parte di esponenti politici, della società civile e di molte associazioni, non ha ancora preso in considerazione la possibilità di riconoscerci quei diritti che, in quanto cittadini, ci spetterebbero.
Anzi neppure la recrudescenza dei numerosi e documentati atti discriminatori e le violenze subite da lesbiche, gay e trans ha indotto il nostro Parlamento a emanare una legge contro l'omofobia, una legge cioè che preveda la violenza contro LGBT come reato specifico.
Negli ultimi tempi anzi lesbiche, gay e transessuali si sono sentit* affibbiare gli appellativi più denigranti in un crescendo d'odio: secondo alcuni saremmo malati di mente, secondo altri pedofili, secondo altri ancora su di noi ricadrebbe la colpa dello sfascio delle famiglie e della distruzione della società a causa del nostro sfuggire ad una precisa classificazione di genere.
Negli ultimi anni si sono aggiunti al novero dei Paesi facenti parte dell'UE anche Stati appartenenti all'ex blocco sovietico, come Polonia e Lituania (nel 2004), Romania e Bulgaria (nel 2007).
Sono Paesi in cui la discriminazione e l'odio nei confronti di gay, lesbiche e trans è ancora vivo e fomentato da partiti politici di stampo nazionalista o religioso.
C'è la possibilità concreta quindi che anche nelle Istituzioni europee gli equilibri cambino, così da non denunciare più ma addirittura legittimare quelle discriminazioni.
Per questo, in occasione del 6 giugno prossimo, rivolgiamo un appello a tutte le persone LGBT a non votare per chi ci discrimina.
LA TUA DIGNITÀ: NON VOTARLE CONTRO!
In occasione delle prossime Elezioni Europee di giugno 2009, rivolgiamo questo appello a tutte le persone LGBT italiane ed europee, affinché non deleghino la tutela della propria dignità e diritti civili a:
- singol* candidat* che hanno espresso pensieri e/o sostenuto iniziative di contenuto omofobo e/o sessista;
a partiti o liste che:
- annoverano nelle loro fila esponenti dichiaratamente omofobi e/o sessisti o che hanno manifestato intenti implicitamente omofobi e/o sessisti;
- contemplano nel loro programma politico proposte di contenuto omofobo e/o sessista;
- non contemplano nel loro programma proposte a tutela della dignità e dei diritti civili delle persone LGBT.
Votiamo in maniera consapevole e ben informata.
Votiamo con determinazione per la tutela della nostra dignità e diritti civili.
Rete Agatergon
La Rete Agatergon è costituita da un gruppo di persone Lesbiche Gay Bisex Trans che, stanch* di guardare che le cose prendano una piega spesso insostenibile e svilente, hanno deciso di agire in prima persona ritenendo che la partecipazione diretta alle cose sia indispensabile per non cadere nelle trappole di deleghe che deresponsabilizzano e immobilizzano.
Proprio per questo, ispirandoci al greco agatergon, il cui significato è riuscire a realizzare "qualcosa di buono", abbiamo creato un blog - ed un sito in costruzione - e promosso diverse iniziative quali l'osservatorio sull'omofobia, con dossier 2008 e 2009, e la raccolta firme a sostegno della proposta della ministra francese Rama Yade per la depenalizzazione unversale dell'omosessualità.
Ed è ancora in nome del voler fare "qualcosa di buono" che lanciamo e promuoviamo la seguente campagna di sensibilizzazione rivolta alle persone LGBT italiane ed europee per le prossime elezioni del Parlamento Europeo del 6 e 7 giugno.
Non votiamo per chi ci discrimina
L'Unione Europea ha più volte emanato direttive in tema di diritti, chiedendo ai Paesi membri di adottare una legislazione che tuteli i diritti umani, abbatta le discriminazioni e porti ad una sostanziale uguaglianza di tutti i cittadini; l'Italia è stata spesso oggetto di richiami da parte delle autorità europee per non essersi adeguata a tali indirizzi.
Il Parlamento italiano, a differenza dei legislatori di molti altri Paesi e nonostante le ripetute sollecitazioni da parte di esponenti politici, della società civile e di molte associazioni, non ha ancora preso in considerazione la possibilità di riconoscerci quei diritti che, in quanto cittadini, ci spetterebbero.
Anzi neppure la recrudescenza dei numerosi e documentati atti discriminatori e le violenze subite da lesbiche, gay e trans ha indotto il nostro Parlamento a emanare una legge contro l'omofobia, una legge cioè che preveda la violenza contro LGBT come reato specifico.
Negli ultimi tempi anzi lesbiche, gay e transessuali si sono sentit* affibbiare gli appellativi più denigranti in un crescendo d'odio: secondo alcuni saremmo malati di mente, secondo altri pedofili, secondo altri ancora su di noi ricadrebbe la colpa dello sfascio delle famiglie e della distruzione della società a causa del nostro sfuggire ad una precisa classificazione di genere.
Negli ultimi anni si sono aggiunti al novero dei Paesi facenti parte dell'UE anche Stati appartenenti all'ex blocco sovietico, come Polonia e Lituania (nel 2004), Romania e Bulgaria (nel 2007).
Sono Paesi in cui la discriminazione e l'odio nei confronti di gay, lesbiche e trans è ancora vivo e fomentato da partiti politici di stampo nazionalista o religioso.
C'è la possibilità concreta quindi che anche nelle Istituzioni europee gli equilibri cambino, così da non denunciare più ma addirittura legittimare quelle discriminazioni.
Per questo, in occasione del 6 giugno prossimo, rivolgiamo un appello a tutte le persone LGBT a non votare per chi ci discrimina.
LA TUA DIGNITÀ: NON VOTARLE CONTRO!
In occasione delle prossime Elezioni Europee di giugno 2009, rivolgiamo questo appello a tutte le persone LGBT italiane ed europee, affinché non deleghino la tutela della propria dignità e diritti civili a:
- singol* candidat* che hanno espresso pensieri e/o sostenuto iniziative di contenuto omofobo e/o sessista;
a partiti o liste che:
- annoverano nelle loro fila esponenti dichiaratamente omofobi e/o sessisti o che hanno manifestato intenti implicitamente omofobi e/o sessisti;
- contemplano nel loro programma politico proposte di contenuto omofobo e/o sessista;
- non contemplano nel loro programma proposte a tutela della dignità e dei diritti civili delle persone LGBT.
Votiamo in maniera consapevole e ben informata.
Votiamo con determinazione per la tutela della nostra dignità e diritti civili.
Rete Agatergon
Ciao da McA e da Francesco Caravagli, responsabile relazioni esterne Radio Fujiko.
Ciao da McA e da Francesco Caravagli, responsabile relazioni esterne Radio Fujiko.
l'ennesimo taglio del ministero dell'istruzione sacrificherà l'insegnamento della geografia
firma l'appello-petizione
firma l'appello-petizione
“Condividere saperi, senza fondare poteri”
Primo Moroni
Primo Moroni
Io alle superiori ho fatto un corso sperimentale (sono 25 anni ormai che sperimantano, ma questo è un altro discorso) che non comprende le due ore settimanali di geografia per i primi due anni, come invece avviene negli altri corsi.
Non l'ho vissuta come una tragedia e non credo di avere particolari lacune in materia.
Quello che non capisco (e che non trovo come notizia) sono le ragioni del taglio.
Come verrebbero occupate le due ore settimanali lasciate vuote?
Che fine farebbero gli insegnanti di geografia?
Qualcuno ne sa qualcosa?
Non l'ho vissuta come una tragedia e non credo di avere particolari lacune in materia.
Quello che non capisco (e che non trovo come notizia) sono le ragioni del taglio.
Come verrebbero occupate le due ore settimanali lasciate vuote?
Che fine farebbero gli insegnanti di geografia?
Qualcuno ne sa qualcosa?
Tranquillo, penso a tutto io
Dicono di me: "un rompicoglioni fuori scala, un vero professionista della noia". Siete avvisati.
Non è una frisona
Dicono di me: "un rompicoglioni fuori scala, un vero professionista della noia". Siete avvisati.
Non è una frisona