Macao

Dal greco = spazio aperto

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chiarezza
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Articolo molto interessante!
Ultima modifica di chiarezza il 17/12/2013, 1:39, modificato 2 volte in totale.
Ash
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però ciò non toglie, secondo me, che là si doveva e si deve andare, per poter esprimersi a ragion veduta.
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gasta
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Un altro articolo.
Jacopo Tondelli ha scritto:Ma perché a Macao dobbiamo assegnare uno spazio senza concorso?

La storia in breve, per chi non la sapesse, è questa: un gruppo che si chiama Macao, fatto da creativi, artisti, teatranti, occupa un palazzo di Milano che si chiama Torre Galfa, molto vicino alla stazione centrale, di proprietà del gruppo Ligresti. Vogliono una Milano diversa, dichiarano di volere uno spazio in cui le idee, la musica, le arti visive trovino spazio di elaborazione e discussione. Bene. Il punto è che la Galfa non è loro, ma di un gruppo privato. Il gruppo imprenditoriale del palazzinaro per antonomasia, va bene, ma per sempre uno che ha un diritto di proprietà su quell’immobile.

Dopo dieci giorni di occupazione, la prefettura che risponde al ministero degli Interni (in rapporti molto stretti col Gruppo Ligresti) chiede lo sgombero. Hai voglia a gridare alla violenza e all’ottusità: un’occupazione illegittima di spazi privati resta illegittima. C’è poco da fare. Aggiungiamo che, al di là di ogni formalismo, il posto occupato non appariva (almeno a me che l'ho visitato) particolarmente sicuro né solido. Qualche foto aiuta a vedere che non era esattamente un luogo sicuro.

Il punto sollevato dai ragazzi di Macao, tuttavia, resta: la Milano in cui Strehler e Bianciardi si trovavano al Giamaica resta in effetti un ricordo lontano, ma la sua vocazione artistica, letteraria, teatrale vive sotto la sua pelle, ed è un peccato buttarla via e non valorizzarla. Bene. E quindi i giovani di Macao sono portatori sani di una buona provocazione a rilanciare quella storia e a parlare al presente, e i 2000 autoconvocati e arrivati in un attimo, ieri, durante l’occupazione lo testimoniano. Poi - e non è marginale - è anche grazie a questo popolo che Pisapia ha vinto le elezioni quasi un anno fa.

Già. Tutto vero. Questo però non è un buon argomento - di certo non sembra sufficiente a me - per assegnare a Macao uno spazio come quello della ex Ansaldo che ieri, invece, il sindaco Pisapia ha subito offerto. Soprattutto, non sembra giusto nè corretto (nei confronti di una città di creativi e artisti che non sono tutti automaticamente rappresentati da Macao e da quella occupazione) procedere senza un bando, senza una vera competizione, tra idee e modelli, senza una vera apertura ad altre esperienze, come da più parti si è ventilato.

Liberare Milano è importante, e su queste parole d’ordine Pisapia ha vinto. Lavori per liberarla tutta, per mettere in gara le realtà migliori e più ricche. Aver occupato un palazzo diroccato non può bastare per saltare la coda.
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McA
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E che diamine, la coetanea Virginia dice bene.
Questo dev'essere il primo articolo di Vice che non mi risulta insopportabile, tra l'altro.

Faccio a meno di rimarcare mie impressioni, andrei a ripetere ciò che è scritto nel pezzo. A posteriori, tengo però a precisare (se mai ce ne fosse bisogno) che, a monte di tutti i discorsi, io sto con gli sgomberati e contro gli sgomberi, sto con la cultura e l'arte (espresse con tutti i difetti del caso specifico) e contro il piattume del grigiore uniforme, sto con le cose che magari fanno anche sorridere, tipo certe dichiarazioni un po' trasognate, e contro le cose che non mi fanno sorridere per nulla (la polizia, Ligresti e via dicendo).
Ash ha scritto: 17/05/2012, 9:54in effetti ora mi accorgo che io ero ancora troppo ottimista, pensando che comunque ci fosse un strategia, seppur non condivisa.
Probabile, in effetti, la coesistenza di tali e tante diverse visioni e motivazioni che hanno spinto ogni singolo individuo ad attivarsi per Macao, che una Vera Posizione Unica non esiste (vedi l'esempio dello striscione verticale con scritto «Si potrebbe anche pensare di volare», che a me comunica tutto e niente, come a Virginia, e che invece altr* attivist* di Macao hanno portato come una bandiera).

Infine, non mi/ci si accusi di benaltrismo (i commenti tipo Magari il problema fosse lo sgombero di Macao, qui la gente non arriva a fine mese!) se mi associo a Q (il Teatro Valle Occupato di Roma è, in questo senso, esperienza del tutto simile e del tutto opposta a Macao!) e se ricordo che un paio di giorni fa il C.S.O.A. Angelina Cartella di Reggio Calabria è stato dato alle fiamme da stronzi vigliacchi nazisti. Non mi pare che il rogo doloso, a opera di neonazisti, di un centro sociale con dieci anni di vita faccia in sé meno notizia dello sgombero, tutto sommato senza conseguenze, di un palazzo di proprietà privata occupato da dieci giorni. Purtuttavia, eccezion fatta per il web - e meno male -, non mi pare che il fatto calabrese abbia avuto alcuna risonanza nazionale. E torniamo a Q:
Q ha scritto: 15/05/2012, 16:59(poi si potrebbe affiancare ad In Italia... e Nel mondo... un bel topic A Milano... in cui prender nota di ogni volta che una mosca scoreggia, ma per quello c'è già il corriere della sera e metà dell'internet italiano)
Se qualcuno mi convince che c'è differenza tra lo spontaneo, splendido e legittimo ritrovarsi di persone con voglia di fare/agire in ambito culturale/artistico a Macao, rispetto a mille altre cose che nascono ogni giorno, in mezzo a una miriade di difficoltà, con molte meno forze già in partenza, con molta meno visibilità ecc., tipo il Circolo Arci Vik di Piacenza qualche mese fa, allora gli do ragione.

E lo rimetto nel finale, perché il post è lungo e ci si dimentica: si sta con Macao, certo (ma pure è interessante la questione Perché a Macao uno spazio subito e senza concorso?, appena proposta dal link di Gasta).
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Ciao da McA e da Francesco Caravagli, responsabile relazioni esterne Radio Fujiko.
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Q
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si sta con Macao, si sta con l'Arci Vik (grazie McA), si sta con Alice nella città, con il Teatro Valle occupato, con gli operai su tutte le gru (gli ultimi in piazza Municipio a Napoli), si sta con i NO TAV, si sta come d'autunno sugli alberi le foglie...
il tutto senza benaltrismi e divisioni
ora, e sempre, induttanza resistenza (le confondo sempre, dai tempi dell'ITIS...)
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Primo Moroni
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Interessante risposta, sempre sull'ultimo link.

Inviato da Chiara Sirianni il 17 maggio 2012 - 11:01
Butto lì le mie impressioni su Macao, frutto di qualche giorno di chiacchiere

- Macao NON è un movimento orizzontale bla bla bla. Macao è un gruppetto nato in Brera, già in stretto rapporto con Dario Fo peraltro (e Filippo Timi, e Lella Costa, ecc) che aveva già una sede, molto piccina, mi sembra in zona Porta Genova.

- I bandi per l'assegnazione degli spazi sono usciti a marzo: perché non mettersi in fila come tutti gli altri? Che bisogno c'era di occupare?

- Perché, in sostanza, a quei dieci "precari dell'arte" (qualsiasi cosa voglia dire, tutti gli artisti che conosco sono precari) non interessa affatto avere uno spazio. volevano QUELLO spazio, anche con una certa pretenziosità. (Pisapia trattato come un pirla qualsiasi, in assemblea, con tanto di espressione seccata "dò la parola a Giuliano", l'ho trovato sgradevole).

- Il sindaco non ha promesso un granché. Non ha regalato l'ex Ansaldo a nessuno: ha detto "vinca il migliore".

- Capisco bene il timore di chi sospetta che, con Dario Fo in commissione, quelli di Macao avranno una sorta di corsia preferenziale per quanto riguarda l'assegnazione degli spazi.

- Il punto, secondo me, è un altro: quanto scommettiamo che Macao non gareggerà?
È solo una mia impressione, ma tutti quelli con cui ho parlato mi hanno fatto intendere di preferire il tenersi stretta l'aurea poetica (che ha portato un'ottima pubblicità) che sporcarsi con il realismo (che comprende anche la burocrazia, come è normale che sia).

- La cosa bella di questa esperienza? La mobilitazione cittadina, non quella di chi ha usato Macao per fare passerelle di vario tipo (da quelle politiche a quelle musicali) ma quella di chi ci ha creduto e ha offerto del tempo, gratuitamente, e delle idee. Magari finendo a zappare la terra in giardino, perché i "tavoli architettura" erano già occupati con i soliti noti. Stasera suoneranno i ragazzi del Conservatorio di Milano, in piazza, e la trovo una cosa bellissima. A prescindere dalla diretta twitter dello sgombero, dai Mac, dagli agganci, dalle promesse, dal presidente alle commissione sicurezza come avvocato degli occupanti, dagli stracci volati a Palazzo Marino, e di tutto quanto il resto



Ma perché a Macao dobbiamo assegnare uno spazio senza concorso? (articolo)
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