Le mie prime sensazioni, in ordine più o meno sensato, dopo la serata finale di ieri.
Complimenti, innanzitutto, a Egofilm, per aver bissato il successo di due anni fa, con un corto diretto, quadrato e poetico, dalla sceneggiatura impeccabile, quale
Caterina è.
Assolutamente meritato e indiscutibile in premio agli Old School Hollywood per il miglior montaggio. Tra le tante qualità di
De genere, che lo rendono uno dei migliori prodotti di questo D.E. S.I.C.A. 6, c'è proprio l'attenzione del provetto
film editor Sienanza a far collimare con sicurezza immagine, suono e significati narrativi. Molto bella la colonna sonora: applausi per il crescendo finale di chitarra di Bazooka.
A proposito di poeticità e musica da film, faccio le mie congratulazioni agli esordienti UHD, che, rivedendo
Tana, mi appaiono come una delle più promettenti
new entry del concorso. Il tema di chitarra acustica che accompagna le sequenze infantili, composto e suonato da Carre, è semplicemente perfetto per il film, e stupendo in assoluto.
Il limbo mi piace, e questo sia chiaro. Non so però se gli avrei attribuito i due importantissimi premi che ha conquistato, per la regia e soprattutto per la fotografia, dove, scusate l'autocitazione, ma credo
Galaxy 140 HS meritasse. Se è vero che l'ottima
color correction di Agnese Puricelli è a tutti gli effetti inclusa fra le pratiche fotografiche nel cinema, trovo che sia comunque più meritevole il lavoro di produzione/organizzazione dal vivo della luce nelle inquadrature, curato nella sua quasi totalità da Scex e Sgt.Pepper.
Sui premi del pubblico non ho un'opinione ben definita: ogni argomentazione (a favore o contro essi) ha i suoi punti di forza e i suoi punti deboli... Mi limito a riscontrare che, su tre categorie, i corti premiati sono stati tutti diversi: ne deduco che c'è comunque stata una certa fetta di pubblico che avrà votato effettivamente quel che gli piaceva di più, senza andare troppo "a simpatie". In questo senso, mi godo il nostro premio per la migliore idea. Il premio come migliore interprete al protagonista di
Fuori dalla radice ci sta tutto (Simone Riccardi recita come un ipotetico Stefano Accorsi dotato di talento)... Quello che non ci sta è che la bravissima Pallida/Irina di
Glicine non abbia ricevuto abbastanza voti da andare quantomeno in
nomination.
Gasta, è vero quanto dici di
Panta rei.
gasta ha scritto: ↑11/06/2011, 10:00E in questo mi pare sia l'unico dei corti proiettati (a parte il meraviglioso jj sante) che un minimo riesce a far ridere.
A mio parere, però, dimentichi la recitazione
nature di Kaplan in
Motivi congiuntivi de La Banda Degli Onesti... Spettacolare per me e spettacolare per Sgt.Pepper (il cinefilo più severo del mondo), che se la ride alla grande, anche - e soprattutto - alla seconda visione.
Partecipare tra le fila dei Karol Wojtyla Memorial Crew mi rende orgoglioso. Grazie agli altri nove,
you know who you are.
D.E. S.I.C.A. REGNA.
Ciao da McA e da Francesco Caravagli, responsabile relazioni esterne Radio Fujiko.