Burka

L' amata/odiata città ... i fatti, i personaggi e i luoghi che la rendono un esperimento sociale ...
Neuz

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snorky...ben detto!!!

Certo che è cornuta, certo!
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jami
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chiedo conferma a cudiel che è della zona: ti risulta che abiti in uno dei palazzi dell' aler del cambo una di queste mogli di inquisiti islamici da circa 10 anni senza aver mai pagato l'affitto ( fra l'altro credo di 20 euro contro i circa 200 o più degli altri inquilini ) o è una balla ?
radicalfreak

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Scusa jami, ma questo cosa c'entra?
jami ha scritto: una di queste mogli di inquisiti islamici
Abbiamo anche una nuova categoria: le mogli di inquisiti islamici; beh, urge un provvedimento che regolamenti la loro posizione.....
snorky ha scritto: Spero che almeno la donna che l'ha denunciata sia cornuta.
O0 Mi associo, e spero che il marito abbia un harem...Cornuta e mazziata!
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jami
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questo centra perchè credo che se dai a qualcuno il senso di vivere delle ingiustizie, non c'è da stupirsi se scatta il senso di rivalsa tramite il primo appiglio disponibile, a volte questa cosa si chiama "guerra tra poveri", può diventare "strategia della tensione" e altre volte è solo semplice "cattiveria".
fermarsi  ad un primo livello di analisi di qualsiasi concetto fornisce solo una visione limitata dell' insieme, occorre addentrarsi meglio nelle dinamiche comportamentali altrimenti è solo un "io ho ragione e tu torto" senza costrutto.
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Kappo
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mmhh...

La donna che l'ha denunciata, ha fatto il proprio dovere di cittadino nel rispetto della legge : merita di essere cornuta.
Chi è stato denunciato, nel momento in cui stava violando la legge e gli agenti l'hanno colta in flagranza di reato, è invece una vittima....

Mi sono perso qualche cosa.... ??? devo per forza essermi perso qualche passaggio....
Non esistono domande stupide. Solo le risposte possono esserlo.
radicalfreak

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jami ha scritto: questo centra perchè credo che se dai a qualcuno il senso di vivere delle ingiustizie, non c'è da stupirsi se scatta il senso di rivalsa tramite il primo appiglio disponibile, a volte questa cosa si chiama "guerra tra poveri", può diventare "strategia della tensione" e altre volte è solo semplice "cattiveria".
fermarsi ad un primo livello di analisi di qualsiasi concetto fornisce solo una visione limitata dell' insieme, occorre addentrarsi meglio nelle dinamiche comportamentali altrimenti è solo un "io ho ragione e tu torto" senza costrutto.
Infatti si tratta di una guerra tra poveri portata avanti con cattiveria (vedi la denuncia della donna); l'accesso alle case dell'Aler invece è regolamentato dalle leggi e dalle regole a cui spesso ci si è richiamati in questa discussione; evidentemente se queste persone henno accesso a questi alloggi ne hanno il diritto, no?
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snorky
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Kappo ha scritto: mmhh...

La donna che l'ha denunciata, ha fatto il proprio dovere di cittadino nel rispetto della legge : merita di essere cornuta.
Chi è stato denunciato, nel momento in cui stava violando la legge e gli agenti l'hanno colta in flagranza di reato, è invece una vittima....

Mi sono perso qualche cosa.... ??? devo per forza essermi perso qualche passaggio....
Sì....hai perso il passaggio attraverso il quale il proprio dovere di cittadino andrebbe eseguito secono buon senso....
esempio:
il mio vicino di casa fuma in ascensore. Io da brava cittadina lo posso denunciare,ma da brava vicina di casa magari glielo posso anche prima dire, ridire e rispiegare ancora che oltre a violare una legge infastidisce chi usa l'ascensore oltre a lui.....o no?
tanto più che nel caso del burqa non vedo neanche la motivazione "fastidio"......
...and if your doorbell rings and nobody's there,that was no Martian....it's Halloween.
signo
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innanzitutto mea culpa perchè di questo argomento ho solo letto post a casaccio.
comunque.
io penso che il problema non sia la legge, ma la sua applicazione. è ovvio che la legge che impedisce di coprirsi il volto possa essere del tutto legittima se si tratta di uno con il passamontagna che va a fare una rapina in banca, e del tutto inappropriata se io un giorno anche se non è carnevale, voglio mettermi la maschera di pluto e farmi un giro in centro.
da cittadina preferisco una legge che tuteli la sicurezza piuttosto di una legge che in nome di mille sfaccettature e casi diversi poi non mi tuteli in caso di necessità.

per il burqa, non sono molto informata, ma già il fatto che alcuni musulmani lo facciano indossare alle loro mogli e altri no sia abbastanza emblematico di come sia una commistione di cultura e religione, più che prescrizione religiosa in senso stretto.  quindi al di là di ogni terribile considerazione sul burqa come ennesimo esempio di mortificazione dell'immagine femminile (almeno dal mio punto di vista), penso che in questa vicenda il lato drammatico sia la generalizzazione, per l'ennesima volta, dell'islam come cultura irrimediabilmente distante e senza possibilità di incontro con le altre. scontro di civiltà, per l'appunto.

e penso anche che più che i termini integrazione o assimilazione, che comportano un gesto unidirezionale (una cultura deve o annullarsi o adattarsi a quella ospitante per potersi integrare), un bel modo per correggere il tiro sarebbe quello di parlare di incontro, di scambio, di tentativo di unire i popoli e le culture senza dimenticare le proprie irrinunciabili specificità. questo se fossimo nel mio paese dei balocchi.

ma non lo siamo per un c@xxo.
soprattutto in italia. e non è una banale considerazione di parlare del proprio paese come il più mediocre dei paesi. certamente non lo è . qui godiamo di diritti che in altre parti del mondo non ci sono. non vorrei andare fuori tema, ma io ho vissuto un anno fuori dall'italia, un anno che mi ha permesso sia di vedere da lontano il nostro paesello, sia di conoscere abbastanza il paese che mi ha ospitato.
ora, mi permetto di dire che dal punto di vista politico non solo siamo ridicoli agli occhi dell'europa (ma penso che questo lo sappiano tutti qui), ma anche abbastanza indietro a livello di politiche sociali ( e con uquesto non voglio osannare ciecamente gli altri paesi dell'unione europe).
i citati turchi sono integrati perchè? perchè ci sono alcuni paesi europei che non solo hanno leggi in materia di immigrazione immensamente più illuminate della nostra, ma che obbligano i neocittadini a seguire, per esempio, corsi di lingua per inserirsi in meno tempo e in modo migliore nel loro nuovo paese. corsi, guarda a caso, o gratuiti o a prezzi ultrapopolari.

anche trovarsi straniera in un paese straniero serve molto. vi assicuro che annulla tutte le personali convinzioni di legalità. se vedi che in un paese è consentito aggirare la legge (dalle istituzioni ai cittadini) non vedi perché non dovresti farlo anche tu. non che lo ritengo corretto, sia chiaro, ma è così (a mio avviso).  ecco perché, sempre a mio avviso, il punto debole di tutta la faccenda è che non si può pretendere il rispetto della legge in generale se il paese e i suoi cittadini in primis non la rispettano.
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jami
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l'accesso alle case dell'Aler invece è regolamentato dalle leggi e dalle regole a cui spesso ci si è richiamati in questa discussione; evidentemente se queste persone henno accesso a questi alloggi ne hanno il diritto, no?
:'(

:'( :'(

:'( :'( :'(

volevo solo capire se non è plausibile che ci siano azioni determinate da un senso di ingiustizia ( reale o fittizio o indotto ) subito. e se in quest'ottica tali azioni ( di gente comune ) non possano assumere una luce diversa, più umana e meno di lotta barbara.

non mi interessava l'assegnazione degli alloggi
non mi interessava l'assegnazione degli alloggi
non mi interessava l'assegnazione degli alloggi
non mi interessava l'assegnazione degli alloggi
non mi interessava l'assegnazione degli alloggi
t' interessava l'assegnazione degli alloggi?
no, l'assegnazione degli alloggi non mi interessava
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Kappo
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sara signo ha scritto: per il burqa, non sono molto informata, ma già il fatto che alcuni musulmani lo facciano indossare alle loro mogli e altri no sia abbastanza emblematico di come sia una commistione di cultura e religione, più che prescrizione religiosa in senso stretto. quindi al di là di ogni terribile considerazione sul burqa come ennesimo esempio di mortificazione dell'immagine femminile (almeno dal mio punto di vista), penso che in questa vicenda il lato drammatico sia la generalizzazione, per l'ennesima volta, dell'islam come cultura irrimediabilmente distante e senza possibilità di incontro con le altre. scontro di civiltà, per l'appunto.
Lasciando stare i discorsi su CR, le denunce e tutto il resto, forse è meglio precisare che il burqa NON E' prescritto dalle leggi coraniche.
Il burqa è un indumento protettivo femminile tipicamente utilizzato dalle popolazioni nomadi, soprattutto quelle che si spostavano attraverso i deserti (e quindi, molto probabilmente era stato concepito come protezione durante le tempeste di sabbia. Il fatto che sia diventato un'obbligo imposto dai mariti alle proprie mogli, beh, questo è un'altro discorso.
Cmq, il concetto che deve essere chiaro è che la religione musulmana NON prescrive l'uso del burqa per la donna.
Non esistono domande stupide. Solo le risposte possono esserlo.
cudiel

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mentre il cattolicesimo prescrive che non si debba commettere adulterio E QUINDI fino a trent'anni fa l'adulterio era un reato dello Stato italiano, ne sa qualcosa Fausto Coppi.
L'ho detto nel mio primo post: se uno dice "La Legge è la Legge" non può che aver ragione e la discussione è bella che finita.
ci si chiedeva qui: questa legge (la fantomatica ordinanza del sindaco o se volete il Regio Decreto del '33) ha senso? E ha senso applicarla nel modo in cui è stata applicata?
Io dico no e no, mi aspetto che molti rispondano sì e no, al limite no e sì, a quanto pare qualcuno risponde sì e sì.
bon.
signo
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ci ho pensato.. io ti rispondo che non lo so.. la mia posizione è che da una parte il burqa è legittimo se è una libera scelta (al di là delle mie considerazioni personali), quindi sarebbe -no, l'applicazione non ha senso e dall'altra ritengo che il burqa copra il volto ed è incompatibile con la legge italiana che non ritengo sbagliata, quindi sarebbe -sì, questa legge ha senso.
tuttavia non riesco a ritenere le due considerazioni compatibili.
e non riesco ad andare al di là di considerazioni di contorno. sorry.

(beh, almeno so di non sapere)
Kappo ha scritto: il burqa NON E' prescritto dalle leggi coraniche.
Il burqa è un indumento protettivo femminile tipicamente utilizzato dalle popolazioni nomadi, soprattutto quelle che si spostavano attraverso i deserti (e quindi, molto probabilmente era stato concepito come protezione durante le tempeste di sabbia. Il fatto che sia diventato un'obbligo imposto dai mariti alle proprie mogli, beh, questo è un'altro discorso.
Cmq, il concetto che deve essere chiaro è che la religione musulmana NON prescrive l'uso del burqa per la donna.
thanx..
cudiel

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sottoscrivo in pieno il lungo post precedente di sara signo, che ho letto dopo aver scritto il mio, e faccio mea-culpa per certe mie considerazioni troppo "di principio".
Ultima modifica di cudiel il 14/10/2005, 21:07, modificato 1 volta in totale.
Prezza

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Attenzione ragazzi... questo inverno vedete di non girare con la faccia troppo imbaccuccata da cuffie, sciarpe, paraorecchie e quant'altro... si rischia la galera... ma in fondo e giusto così... se ci sono le leggi bisogna rispettarle no???  ??? 8)
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Kappo
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Scusami prezza, ma se in inverno sei imbacuccato come un "tuareg" e un pubblico ufficiale ti invita a mostrargli volto e documenti, che fai?
In teoria la donna col burka non si scopre il volto....

Prendendo spunto dall'articolo della Provincia, sabato mattina ho chiesto ai miei "colleghi" soccorritori come si comporterebbero di fronte ad una paziente coperta dal Burqa.
Beh, non ne siamo venuti fuori (anche perchè poi siamo usciti) però ho capito che tutti si troverebbero in difficoltà.
Ne salvi la vita o "l'onore"?...

In cuor mio la risposta ce l'ho, ma quali potrebbero essere le conseguenze?
Ultima modifica di Kappo il 17/10/2005, 8:15, modificato 1 volta in totale.
Non esistono domande stupide. Solo le risposte possono esserlo.
Prezza

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Kappo ha scritto: Scusami prezza, ma se in inverno sei imbacuccato come un "tuareg" e un pubblico ufficiale ti invita a mostrargli volto e documenti, che fai?
In teoria la donna col burka non si scopre il volto....

Prendendo spunto dall'articolo della Provincia, sabato mattina ho chiesto ai miei "colleghi" soccorritori come si comporterebbero di fronte ad una paziente coperta dal Burqa.
Beh, non ne siamo venuti fuori (anche perchè poi siamo usciti) però ho capito che tutti si troverebbero in difficoltà.
Ne salvi la vita o "l'onore"?...

In cuor mio la risposta ce l'ho, ma quali potrebbero essere le conseguenze?
ok ma la denuncia che si è beccata la tipa le è stata inflitta perchè non ha mostrato il volto ad un pubblico ufficiale o perchè una persona di punto in bianco ha deciso di farlo solo per chi sa quale tipo di ragione... e da quanto mi risulta non era la prima volta che portava il bambino/a a scuola con il volto coperto dal burqa???
A questo punto ti faccio una domanda: la libertà di un individuo fino a che punto può arrivare senza intaccare quella di un'altra persona???
cudiel

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minchia, spero bene che le salviate la vita, sollevandoglielo quel c@xxo di burqa, se ce n'è bisogno!
la mia religione prescrive di non mangiare carne nei venerdì di quaresima, ma se l'unica cosa che c'è da mangiare sono le simmenthal non ci penso due volte, anche se non morirei di fame ad aspettare il sabato.
figuriamoci se avessi bisogno di sollevare il velo per essere intubata e non morire.

Kappo, ci arrampichiamo sugli specchi?
Neuz

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cudiel....lui parlava da Volontario del Soccorso. Io lo capisco. Il suo era un esempio. Papabilissimo comunque. E' un problema vero.

Esempio: Fai un intervento di 118. Arrivi e trovi una musulmana che sta per partorire. (O magari è solo stata coinvolta in un incidente) Lei non può essere toccata da uomini. La religione glielo impedisce. Che si fa? Devi solo sperare di avere in equipaggio una donna che da sola possa assiterla nel tragitto fino ad arrivare in Pronto Soccorso. E qui non ho parlato di burqua. Basta che sia musulmana. Sembrano cagate.
Era un esempio. Un esempio da "addetto ai lavori" che posso capire.

Potrebbe sempre firmare un modulo in cui dice che rifiuta l'intervento. Già, peccato che i soccorritori dovrebbero soccorrere...
cudiel

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ho capito che è un esempio da addetto al lavoro, e anche il problema di fondo.
e credo che non ci sia da discutere troppo.
quali sono le conseguenze per la donna toccata dal soccoritore?
quali sono le conseguenze per la donna non toccata dal soccoritore?
dove è possibile si deve far di tutto per rispettare i precetti religiosi, ma di fronte a questioni del genere...
ci vuole il senso della misura, Kappo prima dice che spara se gli toccano l'auto, poi si fa problemi morali a toccare una donna islamica che ha bisogno di essere soccorsa.

prendiamo un altro caso che non c'entra con la religione:
perquisizioni allo stadio. le donne sono perquisite da donne-poliziotto, gli uomini da uomini-poliziotto. giusto.
ma l'uomo-poliziotto sa che, in certi contesti e situazioni, potrà trovarsi a perquisire una donna, e in quel contesto e situazione saprà benissimo come comportarsi.
Neuz

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Le conseguenze per la soccorsa sono relative all'entità della chiamata che ha ricevuto il soccorritore.

Non ti parlo dello stadio. Ma dei concerti.
Spesso i polizziotti mi è capitato di trovarli all'ingresso di un concerto. Quasi sempre ci sono solo uomini a perquisire. Mai che mi abbiano perquisita. Le donne le lasciano passare. Al massimo se ho lo zaino guardano un pò dentro, senza mai toccare nulla.
Non è affrontare la situazione.