Vecchi difetti

Tutto ciò che vuoi sapere o dire sulla tua musica preferita o odiata

Moderatore: McA

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gasta
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McA ha scritto: Gasta, Allo ecc.: non prendetevela per l'irruenza di Carre, è solo la giusta arroganza del rocker.
Infinitamente preferibile alla falsa modestia tipica del "non siamo nessuno" style.
Non e' infinita modestia. E' rendersi conto della realta'. O dovrei incensare pure il mio gruppo di sgiandati?
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viciousburger
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gasta ha scritto: O dovrei incensare pure il mio gruppo di sgiandati?
sì perchè fate divertire la gente che vi ascolta.
i'm forever blowing bubbles.
molo

Mah, noi non siamo nessuno(tutti noi) e dubito mai che nessuno diventerà qualcuno...affanculo
Umiltè.
Punk not...diet?
Ultima modifica di molo il 02/11/2005, 16:48, modificato 1 volta in totale.
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Allo
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E...dunque?
tutto quà?

Era stimolante leggere tra le righe delle nuove generazioni del rock.

Potrei rilanciare facendovi notare questa.
Stamattina ero con il cm a montare l'impianto al Cittanova per gli 80 anni dell'Aselli.
La band che si apprestava a fare il check era composta da quattro giovanissimi studenti così abbigliati: 3/4 Deep Purple, 1/4 Dream Theater.
Ci siamo allontanati prima di capire che suonassero (anche se lo do per scontato...).
Per voi è giusto che giri così?

Ho apprezzato molto una considerazione del mio collega Gilberto sul discorso 'Ascoltano la Musica che era Nuova per i loro padri':
'Oggi il conflitto genitori-figlio è decisamente più assottigliato.
I pargoli vanno d'accordo con il papà e la mamma e quindi ne assorbono i gusti. Il rock (e la musica in genere) non è più strumento di ribellione, ma diventa un mezzo per conformarsi'.


Potrebbe esser un'interessante chiave di lettura?
Il Rock è morto?
C'è qualche giovincello che me lo spiega?
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"Anche oggi ho fatto un’esperienza che spero di poter capire nel giro di pochi giorni”
Prof._Anteguerra

beh quando suoni tu io mi allontano, quindi immagino sia giusto così.

scusami adesso ma devo andare a chiedere a mio padre cosa ascoltare.
Ranca

Premessa: Bella li' Allo che per a forza di provocare e' venuto fuori un thread dove si parla seriamente di musica e non si fanno semplicemente commenti sterili sull'ultimo album uscito o sul concertino visto all'ultima festa della birra.
Allo ha scritto: 'Oggi il conflitto genitori-figlio è decisamente più assottigliato.
Su questo aspetto ti do assolutamente ragione.

Nel mio precedente post ho infatti puntato soprattutto sull'aspetto generazionale piuttosto che su quello musicale (su cui tra l'altro non sono abbastanza ferrato da poter intavolare una discussione sufficientemente argomentata).

Il rock e' sempre stato un fenomeno di protesta, lo sfogo di tensioni generati a volte dal 'gap generazionale' (vedi Elvis, Little Richard e una buona parte della scena rock'n'roll '50) e altre volte dallo scontento sociale e politico (i Sex Pistols nell'inghilterra perbenista e sommersa di immondizia di meta' anni '70 e i Rage Against the Machine che come nessun altro hanno saputo accusare l'imperialismo americano)

Ho fatto tre esempi ma ce ne potrebbero essere mille altri.

A mio avviso il rock e' morto l'8 aprile 1994, quando se n'e' andato l'ultima vera icona, l'ultimo dei Rocker.

Non sono un super-fan del grunge ne' della figura del rocker esistenzialista turbato e disperato, ma la capacita' di colpire con la propria musica e le proprie parole una massa cosi' sterminata di giovani, di rappresentare il disagio intero di una generazione non ce l'ha piu' avuto nessuno dopo lui...

Negli ultimi anni non ho visto piu' nessuno che avesse veramente qualcosa da dire, non c'e' piu' la figura del musicista in grado di essere la voce di un'intera generazione.

fi§@ se penso ai rocker degli ultimi 4-5 anni il primo che mi viene in mente e' quella faccia da c@xxo di Casablancas. Cosa c@xxo puo' avere un tizio del genere da lamentarsi? Suona con il suo gruppettino di amichetti conosciuti nel jet-set di Manhattan e quando lo intervistano sostiene di odiare il papino super-mega-miliardario. Magari sbaglio io a pensare male, pero' la cosa mi puzza un poco...

Ogni generazione ha bisogno di un'icona, di un modello da seguire. Quando facevo le superiori tutti avevano lo zaino ricoperto di toppe, scritte, disegni, spille ecc... Chi di voi non ha mai scritto NIRVANA o METALLICA sul diario o sullo zaino?

Guardati intorno adesso, segui un po' le classifiche dei dischi piu' venduti (o, se preferisci, segui i video e i gruppi che propongono a Brand New) e dimmi quale artista attuale sceglieresti per trascrivere il logo sul diario o sullo zaino.

50 cent? I rapture? I Jet (che personalmente mi piacciono DA MOREIRE, ma anche a 16 anni mi sarei sentito veramente un imbecille ad averli tatuati sull'Invicta)?

I nuovi rocker hanno tutti le palle mosce perche' non c'e' piu' niente di cui incazzarsi, stiamo tutti bene, a ciascuno e' stato distribuito il kit della felicita': un paraocchi, uno zuccherino intinto nell'etere per rincoglionirci e un bel mattarello a stelle e strisce infilato nel çul°.


Se guardando avanti non trovi un'icona, un modello sufficientemente 'pesante' verso il quale fare riferimento allora viene abbastanza naturale guardare indietro. (Si potrebbe anche aprire una discussione sul fatto che un liceale con pochi soldi in tasca piuttosto che spendere 20€ per comprarsi "Room on Fire" ne spende 10 per comprarsi "Led Zeppelin II" e altri 10 per "The Dark Side of the Moon".... Fino a che punto puoi dargli torto?)

Attendo risposta, mi piacerebbe sapere cosa ne pensate.
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McA
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Ranca ha scritto: I nuovi rocker hanno tutti le palle mosce perche' non c'e' piu' niente di cui incazzarsi, stiamo tutti bene, a ciascuno e' stato distribuito il kit della felicita': un paraocchi, uno zuccherino intinto nell'etere per rincoglionirci e un bel mattarello a stelle e strisce infilato nel çul0.
Questa mi è piaciuta un sacco, Ranca... In generale concordo su tutto ciò che hai detto.
Se solo si potesse trasferire il discorso dal "gap generazionale" al "gap qualitativo" saremmo a posto. Ma non possiamo perché li scatta la molla "i gusti sono gusti".
Eppure sono convinto che alla fine il mio orientamento non si sposti nella direzione del passato per snobismo, ma per una reale e palpabile maggiore qualità di quel rock rispetto al rock di oggi. Mi verrebbe quasi da dire "un'obiettiva maggiore qualità", ma non si può! c@xxo!
Allo ha scritto: La band che si apprestava a fare il check era composta da quattro giovanissimi studenti così abbigliati: 3/4 Deep Purple, 1/4 Dream Theater.
Saranno mica stati i Pandremonio?
Ultima modifica di McA il 06/11/2005, 20:16, modificato 1 volta in totale.
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ma il rock deve per forza dire qualcosa? devi per forza essere incazzato o insoddisfatto o asociale per fare buona musica? tutti conoscete a memoria i testi di tutte le canzoni dei vostri gruppi preferiti per sapere se dicono qualcosa di interessante? è davvero più interessante chi spara contro la politica piuttosto che chi parla di un robot superfigo che spacca i çul° a tutti? boh.
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marlenina
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No... io non sono d'accordo, sinceramente.
Ora, mi trovo nella posizione di essere, più di tutti, coinvolta, in quanto "la più piccina".
Il problema, a mio parere, non è IL ROCK E' MORTO ecc ecc ecc, discorsi che non se ne può più, e che personalmente non amo né fare né sentire. E basta, basta dire che il rock è morto quell'8 aprile 1994. Il rock non è finito con Kurt.
Sono stata anch'io una fanatica dei Nirvana, certo!, e di tutti quei gruppi "che ascoltano i genitori"; ma non per questo mi metto a dire che il rock sia MORTO.

Il problema, semmai, è un altro. è che i giovani non hanno per nulla voglia di mettersi alla ricerca delle novità, di mettersi a scoprire quel che c'è sotto quella patina di musica che ci viene offerta da radio e tv, e di sviluppare uno spirito critico, e di interessarsi e informarsi. Oppure, quando un giovane si avvicina a musica "diversa da quel che si sente in giro", a cosa si avvicina? al fantomatico "rock dei padri". Ora, anche per me è stato così. Poi, cos'è successo non lo so bene nemmeno io, sta di fatto che qualche molla mi è scattata e sono rimasta affetta da Mania Musicale Suprema, senza più accontentarmi di quei pochi gruppi.

IL ROCK NON E' MORTO! Ne farei mille di gruppi di oggi, italiani e non, che meritano, eccome se meritano. e non venitemi a dire che "in confronto sono solo una briciola"...

Altra cosa: non è che il rock debba essere per forza politicizzato, impegnato. Gruppo a caso, i Marlene; prendo ad esempio loro, in quanto sono anche italiani, dunque i testi non hanno bisogno di alcuna traduzione. Trovatemi testi con riferimenti politici... non ce ne sono.
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Allo
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Parto dalla fine.
un ps per Anteguerra: ci siamo allontanati vuol dire che abbiamo finito di montare l'impianto. quindi a casa a mangiare la pappa.
Nessuno snobismo (visto che poi pare abbiano eseguito Dylan, Clapton, ecc).
Io non suono, metto dischi in giro (ehehehehhhhh, frase assolutamente da tralasciare)
Mi scuso se il tono appare sempre polemico ma son davvero interessato alla discussione (nessuna pugnetta da represso, quindi).
E il discorso 'genitori' è solo anagrafico (i miei hanno poca passione musicale ad esempio: riecco la ribellione in adolescenza?).

Per Marlenina:
quanti anni hai? sarebbe splendido scoprire che ne hai meno di 20 per quel che dici. (uno spiraglio)

Vorrei fare un paio di considerazioni:
- Non è da sottovalutare che proprio negli anni 90 è cambiato totalmente il modo di fruire dei giovani nei confronti della musica (Mtv, napster, ecc).
- Non sottoscrivo minimamente il discorso qualitativo (ci sono tante di quelle belle cose, regà). La qualità da mtv in poi devi andartela a cercare.

Per Mca:
credo che il tuo problema con la musica attuale non sia la qualità, bensì il gusto.
E' ormai da anni che nessuno prova a rimasticare seriamente quel filone rock-glam che a te piace tanto (non tengo presenti i Darkness, quindi). Sarà che le redini del rock sono saldamente targate uk (come approccio) che molte cose ai giovani d'oggi non piacciono più.
E' per questo che all'inizio della discussione definivo ammuffite le schitarrate desertiche con i riccioli al vento.

Il mio tentativo è cmq quello di trascendere dai propri gusti provando seriamente ad analizzare questa disparità tra 20enni italiani  e 20enni inglesi/americani/scandinavi.
Una volta quantomeno quelli italiani imitavano i propri coetanei forestieri.Oggi fanno lo stesso però con i coetanei dei genitori. 
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Allo ha scritto:
un ps per Anteguerra: ci siamo allontanati vuol dire che abbiamo finito di montare l'impianto. quindi a casa a mangiare la pappa.
capito male. però credo che comunque non saresti rimasto a lungo...
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Allo ha scritto: Per Mca:
credo che il tuo problema con la musica attuale non sia la qualità, bensì il gusto.
E' ormai da anni che nessuno prova a rimasticare seriamente quel filone rock-glam che a te piace tanto (non tengo presenti i Darkness, quindi). Sarà che le redini del rock sono saldamente targate uk (come approccio) che molte cose ai giovani d'oggi non piacciono più.
Ma tu cosa intendi per "uk", a questo punto? Il glam rock è prettamente inglese, britannico, uk.
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marlenina
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Allo ha scritto:Per Marlenina:
quanti anni hai? sarebbe splendido scoprire che ne hai meno di 20 per quel che dici. (uno spiraglio)

Vorrei fare un paio di considerazioni:
- Non è da sottovalutare che proprio negli anni 90 è cambiato totalmente il modo di fruire dei giovani nei confronti della musica (Mtv, napster, ecc).
- Non sottoscrivo minimamente il discorso qualitativo (ci sono tante di quelle belle cose, regà). La qualità da mtv in poi devi andartela a cercare.
Allo, ho 15 anni (e mezzo).
Cito anche il pezzo sotto, perché va detto e ri-detto...
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per uk intendo l'approccio (e vi prego non tiratemi fuori Ziggy/Bowie).
Vedi band americane come Brmc, Strokes, DandyWarhols oWhite Stripes.
Basta però parlare di ciò che piace o non piace...fatti nostri.
Non è una sfida a chi la sa più lunga (almeno per me).

Vorrei che qualcuno provasse a spiegarmi questo:

cito da prima (non ho ancora capito come si fa...):
Il mio tentativo è cmq quello di trascendere dai propri gusti provando seriamente ad analizzare questa disparità tra 20enni italiani  e 20enni inglesi/americani/scandinavi.
Una volta quantomeno quelli italiani imitavano i propri coetanei forestieri. Oggi fanno lo stesso però con i coetanei dei genitori. 

Perchè?
A voi questa cosa non fa girare le palle?
Saremo sfigati... ma fino a questo punto.
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ok...ma il mio non è un discorso di strumentisti. Non mi interessa.

Parlo delle scelte.
Ok, uno va a lezione, suona i Dream Theater e impara a suonare.
Ma perchè poi non si confronta con il suo presente?

altro punto:
Per la prima volta da Hendrix e Living Colour sto rivedendo fratelli di colore rocckkeggiare.
Su tutti il batterista (un pò turnista) degli ormai ex Libertines (dei quali potrei portarvi un aneddoto splendido, vedi anche la fotina a fianco) e il talentuoso Kele Okereke dei Bloc Party (se posso vi consiglio 'Positive tension' con un assolo dello stesso Kele che proprio non vi aspettate).
Gente di ventanni che però sta dall'altra parte della manica.

Mi sa che chiamo Massimo Coppola per uno special di 'Avere Ventanni'.
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Igah, Marlenina potrebbe essere mia figlia..... e tra l'altro, mio figlio, che sta cominciando ad avere gusti musicali propri mi sta consumando i CD di Iron Maiden, Metallica, Black Sabbath etc....

Tornando al tema "il rock è morto", penso che non sia vero... credo anzi che si stia evolvendo (ascoltatevi la discografia dei Metallica in ordine cronologico per farvene un'idea....).
Ed anche il fatto che non ci sia niente di nuovo ed allo stesso tempo interessante non mi pare così vero.... per esempio System of a Down li ritengo una realtà interessante e che ci darà delle soddisfazioni....
Non esistono domande stupide. Solo le risposte possono esserlo.
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vedi allo, io credo che il punto stia nei generi non nella data. io credo, per rivangare il criterio di 123 pagine fa che nessuno ha cagato, che sia una questione di scopi; da questo punto di vista davvero le cose sono più chiare.

esempio.
negli anni 30 c'era lo swing per far ballare la gente. nello stesso periodo c'è  stato il jazz, che ha gettato le basi del jazz moderno. nel primo caso si parla di una stile fine a se stesso, di un tipo di sonorità che ogni tanto salta fuori e può far ancora, con le dovute ricontestualizzazioni e riarrangiamenti, far muovere le chiappe. nel secondo caso si parla di un genere che dietro ha qualcosa di ben più profondo: musicisti tormentati che esprimevano il loro malessere, la loro diperazione, in ogni caso la loro genialità (come artisti prima che come musicisti). c'è differenza di intenti.

più avanti, siamo nei '50, scatta il doo-wop. sempre americano, sempre una moda internazionale; testi puerili (man loves woman, man kisses woman) e (come nel soul) canoni musicali serrati e imprescindibili. parallelamente nasce il rock'n'roll. non credo che all'inizio si trattasse realmente di strumento di ribellione (elvis alla fine era un provincialotto con lo sguardo da ebete.) però col passare degli anni nasce la sperimentazione e si cerca di travalicare i semplici limiti della musica per 17enni. si produce tutto quello che dalla fine dei '60 fino a metà '70 è stata la grande rivulozione musicale che io e mca amiamo tanto. Questo rivoluzione ha dentro di sè una serie infinita di sottogeneri, ma essi hanno in comune l'intento, che non è quello di far ballare.

beh io credo che siano i casi come il jazz, il progressive etc, quelli più puramente degni di nota, perchè avevano dietro un impulso alla creazione che oggi non trovo in nulla. da qui odio i darkness (anche se mi dovrebbero piacere, secondo mca) perché sono vuoti, puro stile, un esoscheletro rosa con i glitter. non sopporto tutta l'ondata di rockers sbarbi americani.

quindi, dato che voglio evitare di fare il saggio della montagna, consigliami un gruppo che secondo te OGGI fa musica con le PALLE, che non si perde in pallide RIELABORAZIONI del passato, che ti senti di consigliare ai 17enni metalloni come alternativa a SMOKE ON THE WATER, e che possiede quella CARICA RIVOLUZIONARIA di cuii sopra.

perchè se i 17enni devono imitare i coetanei inglesi, almeno lo facciamo per qualcosa che è una seria motivazione.

p.s. il discorso sulla carica rivoluzionaria, non è una questione di gusti, ma una questione storica e atropologica. si potrebbe quasi dire che è un fatto (esempio: è un fatto che ascoltando Sgt. Pepper dei Beatles, posso tranquillamente tralasciare i Verve, i Supergrass e compagnia bella. OCKHAM RULES!)
Ultima modifica di Prof._Anteguerra il 07/11/2005, 10:51, modificato 1 volta in totale.
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ecco cosa gli direi:

"Guarda,
non discuto sulla valenza che una canzone come SOTW. Da che pulpito potrei?
Adoro e come te continuo ad adorare le grandi radici che soggettivamente ci legano al rock. Ma sento l'esigenza di confrontarmi con il tempo che vivo (perchè la musica è specchio dei Giorni in cui è respirata, innegabilmente).
Quindi la faccio un pò da babbo natale e ti regalo questi dischi (capendo la tua esigenza di qualità d'esecuzione):
- Bloc Party - Silent Alarm
- Franz Ferdinand - Franz Ferdinand (c'è chi già ne parla come i nuovi Beatles)
- Qotsa - Songs for the Deaf

Sono usciti tutti dopo il 2000.
Prova a vedere che ci trovi dentro. Magari trovi qualcosa che senti più tuo.
Perchè sono convinto che sia io che te non potremo mai capire perfettamente SOTW.
Stupiscimi!"
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tanto per chiarire.
cito da un mio mess personale.

"Vorrei che però fosse chiaro che io amo e conosco il rock. Dall'inizio.
Adoro  i Queen e i Beatles (se ti dicessi che so praticamente tutto a memoria??) , gli Who, i Ramones, i Pixies, I Velvet ecc.
Non te l'aspettavi vero?

Ma preferisco non stare fermo.
Adoro anche il rock del mio tempo (non tutto...sia ben chiaro).
Rispetto le radici ma adoro metterle a confronto con con i miei giorni.

Sennò mi sento fermo, e invecchio più velocemente."
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ok. adesso mi ascolto i bloc party e i franz ferdinand.

però a 'sto punto mi vien da dire che forse un 17enne sceglie di fare smoke on the water perchè è più semplice di milionaire...boh...
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